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Alassio. Quando è assente il buon ‘esempio parcheggio’. Dopo il sindaco e la compagna, l’amministratore unico della Gesco Srl con tre vetture


Il pesce come si dice puzza sempre dalla testa. Perchè sostengo questo ? Molto semplice, quando il cosiddetto “Capo” non da un esempio corretto, chi gli sta attorno si sente libero di quantomeno emulare certi comportamenti, in questo caso si tratta di malcostume.

di Fabio Lucchini

L’avv. Igor Colombi (Lega di Salvini) amministratore unico della Gesco Srl

Mi riferisco al fatto che il Sindaco di Alassio, dopo aver realizzato un’area di parcheggio / sosta a Levante del Palazzo civico, il cui accesso è protetto da sbarra telecomandata, ne fa un utilizzo continuo quotidiano, feriale e festivo, a ogni ora del giorno e della notte, quindi certamente anche al di fuori dei ” fini esclusivamente istituzionali”, per cui è previsto, come da breve normativa che accompagna l’assegnazione del detto telecomando, chiave di volta per l’accesso e l’uscita dallo stesso. Ma certo la normativa riguarda i comuni mortali, non i politici di rango !

Di questa vicenda poco rispettosa delle regole, di cui agli affezionati lettori di Trucioli.it avevo già dato ampia notizia al tempo della Santa Pasqua di resurrezione di due anni fa, quando ben due vetture del primo cittadino erano comodamente parcheggiate in quell’area e una delle due, la più sportiva delle quali, era in uso alla sua compagna, perchè “ça va sans dire” che vale sempre il principio del “Noblesse oblige“.

Il popolo, il cittadino qualunque, deve invece cercarselo con il lanternino e soprattutto pagarlo un parcheggio a Pasqua o durante la stagione estiva, quando la città è sotto assedio dei tanti turisti e così un pò anche tutto l’anno, perchè gli stalli di sosta gratuiti sono sempre insufficienti rispetto al fabbisogno reale.

Ora veniamo ad oggi: l’emulo di questi comportamenti poco urbani, irrispettosi, prevaricatori e di pessimo esempio nei confronti dei comuni mortali, dei cittadini, è l’Amministratore unico della società Gesco S.r.l. partecipata del Comune di Alassio, l’avv. Igor Colombi, rampante manager votato da qualche tempo al settore pubblico, esponente locale della Lega di Salvini e in cerca di affermazione e consensi personali.

Gli uffici Gesco S.r.l. si trovano nei locali dell’ex Comando di Polizia Municipale, praticamente a ridosso della struttura sportiva del “PALALASSIO“: quest’ultimo è circondato da un’area di cortile recintata per parte del suo perimetro e lì l’avvocato Colombi, soprattutto nel periodi critici della convulsa estate alassina, dove un parcheggio vale davvero “oro“, è solito parcheggiare le vetture sportive e gran turismo di famiglia, anche più d’una e contemporaneamente, a ridosso del muro perimetrale interno della detta struttura, ovviamente a costo zero per lui e i suoi cari.

Passi uno scooter di poco ingombro per raggiungere il cosiddetto luogo di lavoro, ma addirittura parcheggiare due o tre vetture sue o di parenti è davvero un brutto esempio, per un pubblico amministratore, che mostra come sia male inteso l’indirizzo di un incarico pubblico, il quale deve interamente essere svolto nell’interesse della comunità e non consente interessi personali se non il giusto compenso stabilito, che in questo specifico caso non credo proprio comprenda come “benefit” pure il parcheggio di tre vetture e uno scooter, nelle condizioni d’ingaggio. Anche qui un impegno, quello di un manager apicale, in cui chi è al vertice di una struttura pubblica deve dare, ma qui è il caso di utilizzare il condizionale “dovrebbe“, il buon esempio ai suoi sottoposti, ai collaboratori e ai cittadini più in generale.

Una cosa che mi ha sorpreso ancor più, lo devo ammettere, è l’annuncio che riguarda sempre l’avv. Colombi, sul noto sito “Immobiliare.it“, dove già nel 2022 dichiarava la disponibilità all’affitto di posto auto – moto … non vorrei dover immaginare che affitti i suoi posti auto – moto e box per lucrare, come giusto, un canone d’affitto nel periodo di massimo livello delle tariffe, quello della piena estate alassina, e poi i suoi mezzi personali, come si può ampiamente vedere dalle immagini allegate, li parcheggi insieme o a rotazione, secondo sue personali e private esigenze, negli spazi nei pressi anche delle uscite di sicurezza del cortile del Palazzetto dello Sport, meglio noto come PALALASSIO “Lorenzo Ravizza“, ma certo tutto questo sarà una casuale coincidenza…

A tutto questo si aggiunge il fatto che nel periodo di massima affluenza turistica e quindi maggior difficoltà a trovare parcheggio, proprio l’Amministratore Unico, avv. Colombi, abbia chiesto agli ‘ausiliari della sosta’, operatori della Gesco, società da lui amministrata, che vigilano sull’impegno corretto degli stalli di sosta, di sostanzialmente incrementare il numero di sanzioni elevate a carico di turisti e non, indisciplinati nell’utilizzo dei parcheggi, mentre egli usa e parrebbe abusa dell’area frontistante le mura del PALALASSIO, all’interno del perimetro recintato. Poteva benissimo, pagando, mettere le due vetture nell’adiacente parcheggio sotto al campo, aggiungo.

Questo malinteso senso di onnipotenza, questo malcostume diffuso da cui la città di Alassio è affetta, non meno di altre più importanti realtà in tutto il cosiddetto “bel Paese”, evidenzia una mancanza di educazione civica, di rispetto più in generale per le Istituzioni pubbliche e le loro strutture sul territorio, ma soprattutto sono l’espressione di una profonda ignoranza e lacuna culturale di una classe politica “padrona” al comando, che ritiene che ciò che è suo rimane suo mentre quello di tutti è altrettanto suo, quindi si senta autorizzata a disporne a proprio piacimento, ad uso e consumo, contando anche sul silenzio / assenso di ‘supini’ collaboratori tutti concentrati a non cadere nella rete dei “rompiscatole“, che metterebbe in grave pregiudizio la loro carriera e l’atmosfera in cui sarebbero costretti a lavorare, per non rischiare l’ostracismo. O il più moderno “mobbing”?

Vox populi vox Dei, si dice: questa vocina che circola da un pò, annuncerebbe una promozione del detto Amministratore pubblico e un lauto incremento di stipendio, grazie al “placet” della politica locale “de noantri“, di cui il nostro sindaco architetto Marco Melgrati è la quinta essenza, esegeta del metodo del bastone e della carota, ormai incoronato nell’Olimpo tra gli Dei della politica municipale, con il suo quarto mandato e il vincente cerchio magico che lo attornia e lo ‘protegge‘ da guai giudiziari e rappresaglie politiche, in un mare di interessi che si estrinsecano in mille rivoli di consulenze e prebende per il bene di pochi “eletti” alla corte del Re Mida.

Caro avv. Igor Colombi, come si dice … mazal tov !

Fabio Lucchini (ex consigliere comunale di maggioranza)

 


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