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Liguria e Basso Piemonte

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Reportage dal Salone Nautico Genova 2023. Le curiosità al 63° appuntamento di livello mondiale e sempre più sensibile all’ambiente


Salone Nautico di Genova 2023. Il 63º appuntamento più importante per Genova a livello mondiale è sempre più sensibile alla sostenibilità ambientale.

di Enrico Pelos

La passeggiata che porta al 63° Salone Nautico con lo scorrere dei nomi di alcune tra le più belle località del Ponente Ligure.

Probabilmente non esiste un ligure della costa o comunque appassionato del mare che non sia andato, almeno una volta a vedere Il Salone Nautico di Genova. Tutti hanno cercato di avere, prima o poi, una barca o anche semplicemente un mezzo galleggiante per cavalcare le onde…

Al salone ci si va per comprare una barca o per sognarla. Piccola o grande che sia…” è una frase che si sente dire spesso tra gli addetti ai lavori o anche incontrando semplici visitatori incuriositi da cotanta esibizione nautica.

Il Salone Nautico di Genova 2023 è considerato uno degli eventi più importanti del settore a livello internazionale – l’Italia è il 1º esportatore nel mondo – e quest’anno è stato presentato insieme ad una importante novità: la presenza della costruzione, in fase abbastanza avanzata, del “Waterfront di Levante”.

Panoramica sull’esposizione di molte barche di tutte le tipologie.

Il progetto è innovativo, dal punto di vista architettonico e tecnologico, per un nuovo concetto di residenza abitativa e di nuove vie d’acqua. Esso è progettato dall’architetto italiano più famoso ed uno dei più influenti (ma non chiamatelo “Archistar”) al mondo: Il pluripremiato Architetto e Senatore Renzo Piano. Egli ha infatti progettato e realizzato in oltre 50 anni di attività – insieme ai collaboratori del suo studio RPBW (Renzo Piano Building Workshop) – lavori in tutti i continenti. Sono stati costruiti in prevalenza edifici per spazi per l’arte e la cultura e – per rimanere solamente a Genova – il quartiere Expo, con il recupero del Porto Antico, la Biosfera ed il Ponte di Genova San Giorgio ricostruito a seguito della tragedia del crollo del ponte Morandi del 14 agosto 2018.

Panoramica sull’esposizione a mare dal Padiglione Jean Nouvel con una delle aree di presentazioni e incontri dei diversi eventi.

Nei suoi canali navigabili ci saranno nuove barche e i due edifici di “vetro”, in fase di costruzione, danno l’idea di quello che saranno le nuove realtà abitative sul fronte mare. Altre ne seguiranno unitamente a realizzazioni di tipo commerciale onde recuperare un’area che è stata semiabbandonata per molti anni.

E il Palasport? Con la sua inconfondibile architettura rotonda che fa capire agli automobilisti provenienti dalla sopraelevata di essere giunti a Genova che fine farà? Non preoccupatevi. Non si abbatterà. Così è stato deciso. Eh, sì perché esso è ormai il simbolo più importante di Genova, dopo la Lanterna, e memoria storica di moltissimi genovesi e liguri per aver ospitato eventi importanti o musicali come ad esempio l’esibizione, nel 1965, di certi “Beatles” allora semisconosciuti – per i mezzi di comunicazione di allora – in Italia. Tant’è che la RAI non li degnò di nessun servizio particolare.

Panoramica delle barche a mare con lo sfondo della città di Genova, zona Foce e Albaro, con alle spalle il monte Fasce (834 m s.l.m.).

Nel 63º Salone erano esposte oltre 1.000 imbarcazioni (da 2 a 40 metri di lunghezza circa) ed oltre 1000 erano anche i brand interessati a presentare i loro prodotti, creazioni o servizi tra i quali anche presenze del Ponente Ligure come la “Marina di Loano”, con i suoi moli raggiungibili con le e-bike, l’impianto fotovoltaico, nuove realtà commerciali come Slam, marchio di abbigliamento tra i più famosi nel mondo della vela, a riprova che la nautica italiana sta attraversando un periodo positivo sotto molto punti di vista: economico, commerciale, edilizio.

Forme eleganti e avveniristiche si alternano a barche più tradizionali ma sempre di grande interesse. Alcune hanno vinto importanti premi di Design come l’austriaca dei cantieri Frauscher, che sebbene il suo paese non abbia sbocchi sul mare, ha comunque dei laghi importanti.

Panoramica su alcune delle barche esposte – quella blu è dei cantieri Mussini di Portofino, con motore elettrico, tra le più considerate – nel nuovo canale

Tutte barche meravigliose ma che, poco o tanto, “inquinano” con i loro piccoli motori a benzina o i potenti motori turbodiesel. La crisi climatica è ormai irreversibile (anche se non tutti sono convinti che ci sia…) e al Salone Nautico ci sono diverse proposte e realtà interessanti che utilizzano fonti alternative come l’elettricità per i loro mezzi.

Non c’era un padiglione vero e proprio dedicato all’elettrico ma erano presenti imbarcazioni con motori elettrici perché ecologici e silenziosi. Ad oggi essi non hanno ancora una grande autonomia e nessuno vuole rischiare di rimanere in mare aperto con il motore scarico in cerca di qualche colonnina che non esiste (almeno per il momento…). o di correre il rischio, se si alza il vento o c’è il mare grosso di non poter rientrare in porto. Comunque, la strada è tracciata e indietro non si torna. Interessante, ad esempio la barca Corvetta dei cantieri Mussini di Portofino con motori elettrici ed una buona autonomia onde poter navigare lungo le coste nel più totale silenzio e accompagnati solo dal suono delle onde che si infrangono sulla barca. O ancora i cantieri Frauscher che costruiscono modelli elettrici curiosamente battezzati con nomi del Ponente Ligure come l’“Alassio”, che è ad oggi la barca elettrica più venduta in Europa, o il Sanremo.

Panoramica sul pubblico in visita nei vari stands con i due nuovi edifici in costruzione del nuovo quartiere Waterfront progettato dall’architetto Renzo Piano.

Ci sono poi anche soluzioni con i motori ibridi che combinano un motore a combustione interna con un motore elettrico per fornire una maggiore efficienza, autonomia e riduzione delle emissioni.

Ormai la strada è tracciata ed anche se ci sono dei problemi, ad esempio con le batterie che in qualche caso hanno avuto la “tendenza” ad incendiarsi con problemi sempre più risolvili per il futuro

Era presente anche l’“avveniristica” costruzione di American Magic del New York Yacht Club. Il velisti del NYYC gareggiarono perdendo, con Luna Rossa Prada Pirelli il 30 gennaio 2021 Il team American Magic ha scelto la tecnologia italiana (Blue Game del gruppo Sanlorenzo) per la costruzione della barca appoggio della 37^ America’s Cup perché il regolamento della Coppa, in programma a Barcellona da settembre 2024, prescrive che i concorrenti devono avere almeno un’imbarcazione alimentata esclusivamente a idrogeno onde promuovere sempre più l’energia pulita e ridurre le emissioni da idrocarburi. La barca “volerà” sull’acqua a 50 nodi (più di 90 km orari). grazie ad un sistema a foiling elettrico alimentato a idrogeno e quindi ad impatto zero. l foil o ali sono attaccate allo scafo ed in determinate condizioni di velocità e situazione del mare e atmosferiche lo sollevano completamente fuori dall’acqua. Fu nei primi anni del ’900 che un inventore italiano ingegnere e pioniere dell’aviazione Enrico Forlanini (Milano, 13 dicembre 1848 – Milano, 9 ottobre 1930) ebbe l’idea di lavorare su un sistema di foil creando l’idroplano un prototipo funzionante sul Lago Maggiore che divenne così de facto – non fu il primo ad utilizzare le ali ma fu il primo a far “volare” una barca – il primo aliscafo facendo di lui anche un imprenditore di successo.

Le barche in acqua sul molo di fronte al Padiglione Jean Nouvel.

Le persone sono molto attente e sensibili ai problemi dell’ambiente e non è un caso che proprio in Liguria in questi giorni ci sia molta attenzione per un’eventuale futura collocazione di un rigassificatore al largo della costa di Vado Ligure. Una nave di questo tipo è già posizionata al largo di Panigaglia nel golfo spezzino, nei pressi di Portovenere nel golfo tanto amato dallo storico Barone di Montesquieu ed in poche occasioni si erano viste tante persone manifestare, mano nella mano, per l’ambiente. Tutte molto preoccupate perchè il rigassificatore riceve dalle navi gasiere il metano in forma liquida GNL (gas naturale liquefatto) che è immagazzinato a bassissima temperatura (-160°C circa) e lo riporta allo stato gassoso immettendolo nella rete nazionale del trasporto del gas. Queste navi svolgono un ruolo importante per la nostra economia e lo stile di vita di tutti i giorni di ognuno di noi. Ma oltre alle problematiche legate alla sicurezza che può essere messa in pericolo se non sono a molta distanza dalle coste abitate, gli impianti utilizzano acqua di mare per riportare il gas alla temperatura ambiente e riscaricandolo poi nuovamente in mare ma a temperature molto basse e si teme un danneggiamento dell’ecosistema marino a causa degli sbalzi termici creati durante tutto il processo.

Alcune delle varie presentazioni nei padiglioni come questa concernente la “Salute in mare e le nuove frontiere tecnologiche”.

Il Salone è stato quindi anche un luogo di incontro e occasione per vari dibattiti e presentazioni sia di tipo istituzionale e commerciale che di tipo ambientale come quelle al palco di Eberhard & Co per presentare interventi sulla “Salute in mare” dedicati alla Telemedicina come sistema di gestione della sanità a bordo. Altra presentazione lo “Spazzapnea – Missione fondali puliti. Lo sport sostenibile al servizio dell’ambiente” che è un’idea nata a Genova nel 2018 e prevede che i partecipanti, divisi in squadre, si trasformano in veri e propri “spazzini del mare” immergendosi in apnea o camminando sui litorali cercano di recuperare il maggior numero di rifiuti. Si promuove così lo sport con la sostenibilità ambientale per contribuire alla pulizia dell’ambiente.  La gara si è svolta lo scorso 10 giugno a Genova e contemporaneamente in altre cinque località italiane: Torre del Greco, Marina di Pisa, Mola di Bari, Ustica e Roma.

Altra presentazione interessante riguardava Sanremo dove è stata avviata, come già in altre località monitorate dall’Arpal, la riforestazione della Posidonia. Come è noto questa alga è molto preziosa per tutto l’ecosistema subacqueo in quanto forma degli strati a protezione delle spiagge limitando e bloccando le erosioni. Esse assorbono anidride carbonica – il suo sviluppo fogliare produce quantità di ossigeno fino a 20 litri al giorno per ogni metro quadrato – ed offrono riparo naturale e protezione a molte specie sottomarine. Esse sono infatti l’ambiente ideale per la crescita di pesci, crostacei, svariate specie ittiche ed altre forme di vita.  Inoltre, la crescita della posidonia è un ottimo indicatore biologico per determinare le qualità delle acque costiere.

La presentazione su “Spazzapnea Operazione Fondali Puliti” coordinata da Beatrice Baldini del WWF Italia concernente lo sport sostenibile al servizio dell’ambiente.

Tornando alle barche si arriva al centro del padiglione dove fa bella mostra di sé lo Stradivari 43 da Cremona che unisce il connubio tra nautica e scienza musicale liutaia, essendo nato dalla sinergia con il Consorzio Liutai “Antonio Stradivari”. I progettisti si sono ispirati alla flessuosità delle linee, alla morbidezza delle forme, di un violino. Ed in effetti la “barca” è molto suggestiva e la sua costruzione è legata all’artigianalità del territorio ma al tempo stesso è anche ricca di nuovi contenuti tecnologici.

Tra le curiosità era presente per anche una Fiat che va in mare. Si avete capito bene. Infatti, per i fan più appassionati della mitica 500 – che ogni anno festeggiano in uno dei raduni più importanti in Italia proprio nel Ponente Ligure a Villanova di Albenga – ecco una bella ed interessante versione anfibia preparata dai cantieri Trimarchi di Messina. Il frontale è quello della classicissima prodotta dalla casa torinese ma al posto delle gomme ha una carena a trimarano, ovvero tre scafi a V uniti tra loro, e monta un motore fino a 115 hp. Lunga 5 metri può portare 5 persone. La “500 Off-Shore” è opera di un giovane appassionato, Antonio Pietro Maria Galasso, di Napoli, che ha fondato anche una startup avviandone la produzione su licenza e su scala limitata a sole 500 auto/barca.

La “Barca Avveniristica” di American Magic del New York Yacht Club. I velisti del NYYC gareggiarono perdendo, con Luna Rossa Prada Pirelli il 30 gennaio 2021. Per regolamento dovranno avere una barca alimentata a idrogeno e la costruzione è stata affidata ad un cantiere italiano del gruppo Sanlorenzo.

Ovviamente non mancavano punti ristori di vario genere onde mangiare e dissetarsi, (tra i quali quello di un famoso imprenditore come sperimentazione reddituale sul suolo genovese), dato che il sole era ancora estivo e si faceva sentire ancora molto caldo camminando tra i pontili tra le imbarcazioni

Verso la fine della visita si è incontrato un padiglione che a prima vista sembrava non c’entrare molto con la nautica.  Un incontro inaspettato per l’ambiente tutto “barcaiolo” ma che ha comunque ha a che fare in qualche modo con l’acqua però… con un profumo di basilico.  Ed è quello con un produttore che presentava in un container le sue colture idroponiche e aeroponiche ed ha fatto dell’acqua una delle sue principali ragion d’essere personale ed imprenditoriale. Infatti, nel container-padiglione della Demetra, convertito in fattoria a km 0 c’erano questo tipo di coltivazioni e che cosa siano in particolare lo ha spiegato bene l’ideatore, ovvero Paolo Gazzotti, che nel 2017 ha fatto nascere la “Fattoria di Pol a Borghetto Santo Spirito.” Qui, nella grande piana del torrente Varatella che porta a Toirano ai piedi del monte Varatella (891m s. l. m.) un tempo abitata dai primi abitanti della tribù dei Liguri, ha creato proprio anche il primo impianto aeroponico di basilico in Liguria. L’impianto permette alle piante di svilupparsi senza terreno e le radici vengono nebulizzate con acqua e sostanze nutritive. E con innumerevoli vantaggi. Infatti, si consente una crescita con un risparmio nell’uso del suolo utilizzando pochissima acqua che è un bene sempre più prezioso soprattutto in Liguria. La fattoria ha già avuto importanti premi e riconoscimenti e porta avanti comunque anche la coltivazione tradizionale producendo inoltre frutta, piante e verdure. Al Salone la realtà imprenditoriale era inserita nel più ampio spazio espositivo della Green Logistic Valley che è un’area al centro della Valpolcevera di Genova – l’area interessata dalla tragedia del crollo del Ponte Morandi – che coniuga rilancio economico del territorio, sostenibilità ambientale e inclusione sociale.

Al centro del padiglione l’elegante Stradivari 43 da Cremona nato dalla sinergia con il Consorzio Liutai “Antonio Stradivari”, legato all’artigianalità del territorio e al tempo stesso ricco di nuovi contenuti tecnologici.

Concludo parlando di una delle “attrazioni” della “passeggiata nautica” scrivendo dell’esibizione di un “acrobata del mare” ovvero lo spettacolo del famoso flyboarder Cristiano Perseu. Il Fyboard è uno sport acquatico che tramite un dispositivo inventato nel 2012 da Franky Zapata, un campione di moto d’acqua francese – consente di “volare” sull’acqua su una tavola spinti da un getto di acqua pressurizzato alimentato da una moto d’acqua che può essere guidata da una seconda persona o anche comandata direttamente dal flyboard. Si possono compiere volteggi e salti mortali sospesi da soli o in compagnia destreggiandosi in quello che sembra un suo ambiente naturale. Non a caso è ormai famoso ed i suoi spettacoli stanno facendo il giro del mondo.

Enrico Pelos

Una tra le molte belle imbarcazioni esposte a Genova…
Panoramica delle barche tra il blu del mare ed il verde di monti, una delle caratteristiche di Genova e di quasi tutta la Liguria; sia a Ponente che a Levante si può stare sulla costa vicino al mare ma a non molti chilometri di distanza si raggiunge l’entroterra con i suoi monti ed i suoi paesi…
Uno dei veicoli elettrici esposti al salone. della Alba dalla provincia di Torino.
Per i fan più appassionati della mitica 500 – che ogni anno si festeggia in uno dei raduni più importanti in Italia proprio nel Ponente Ligure a Villanova di Albenga – ecco la bella ed interessante versione anfibia con la carena a trimarano (o/barca con la carena a trimarano preparata dai cantieri Trimarchi di Messina.
L’imbarcazione per la Pulizia del Mare in navigazione tra le acque del Salone.
Il container-padiglione della Demetra convertito in fattoria a km 0 ed utilizzato per la coltivazione idroponica e aeroponica dalla Fattoria di Pol di Borghetto Santo Spirito.
Foto all’interno del container con il titolare della Demetra con Paolo Gazzotti creatore della Fattoria di Pol di Borghetto S. Spirito e le varie piantine in crescita all’interno.
Visitatori del Salone in un’insolita inquadratura sulla fiancata di una delle belle barche/yacht del Salone Nautico.
Le barche del salone affiancate al passaggio della nave da crociera che porterà molti crocieristi contenti in vacanza. Sicuramente saranno tutti amanti del mare, della natura e in buona fede molti pure verdi e ambientalisti. Chissà se sanno che mentre viaggiano su quella comoda nave inquinano… ma questa è un’altra storia… “Che bello si parte per la crociera…” Tanti saluti a tutti e non pensiamo più all’inquinamento delle auto in città. Tutti amanti del mare, della natura e ambientalisti. Una sola nave da crociera, nel suo viaggio da 3.000 persone, può emettere quantità di inquinamento pari a quella di un milione di automobili….
È ora ormai di smontare gli arredi espositivi. Il Salone sta per chiudere ma c’è ancora tempo per un’ultima fotografia…
E per finire una delle attrazioni sull’acqua: il flyboarder Cristiano Perseu in una esibizione con volteggi in aria in acrobatici volteggi… con amica e selfie-ricordo.

 


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