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Savona, in mostra le ‘sculture d’argilla’ della vadese Laura Scappatura. 2/La sesta edizione di “Varazze Arte”


Savona. Laura Scappatura, mostra di ‘sculture d’argilla’ a GULLIarte (in via Nostra Signora dell’Olmo 51) fino al 29 ottobre.2/’VarazzeArte’ evento organizzato dal Comune in collaborazione con Indaco eventi, Rosso Pistacchio e Gruppo Artisti Varazzesi. Una veste rinnovata dove i protagonisti saranno pittori, ceramisti, scultori e fotografi.

di Federico Marzinot 

Il desiderio di proporre una personale per la prima volta a Savona e quello, intimo dell’artista, di ripercorrere i temi ed i lavori realizzati negli anni – le sue “sculture d’argilla” – sono i motivi ispiratori della mostra della vadese Laura Scappatura, presentata da chi qui scrive, in atto dal 7 al 29 ottobre da “GULLIarte”; a sette anni di distanza da quella al “Circolo degli Artisti”, ad Albissola Marina.

La donna, la donna con il libro, l’albero, i pesci sono qui ancora una volta i protagonisti d’un gioco di precise, armoniche forme in ceramica, serenamente accentuate nel proporsi e perciò accattivanti, modellate plasticamente dall’artista  nella sua riuscita ricerca d’una loro inconfondibile espressione. Il ripensare tali forme, il saputo rivisitarne ed approfondirne i caratteri, le linee, i colori, anche con l’ausilio d’una evidente sapienza tecnica, costituisce il tratto distintivo di questa mostra, significativa tappa nel pluridecennale, noto ed apprezzato, perorso d’artista di Scappatura, caratterizzato,: dagli anni ’70, da undici mostre personali, numerose collettive, presente in collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero, in cataloghi ed altre  pubblicazoni d’arte.

Come nelle altre mostre di Scappatura é qui innanzitutto presente, come segno augurale e indicativo della sua arte, l’alta scultura raffigurante una figura femminile ispirata alle Veneri “steatopigie” del Paleolitico. “L’ho modellata a 24 anni, nel periodo in cui ero allieva dell’Accademia di Belle Arti, di Firenze, dove poi mi sono diplomata in Scultura, dopo aver frequentato a Savona il Liceo artistico “Arturo Martini”, dove ho avuto come docenti Renata Cuneo, che mi trasmetteva l’istinto del modellare e la voglia di fare, e Giampaolo Parini, che mi proponeva lo studio della figura femminile” ricorda Laura, con gratitudine nei confronti di entrambi quei suoi maestri.Anche a quel loro insegnamento essa si ispirerà  nel suo successivo   impegno di insegnante di Disegno e di Storia dell’arte, a Savona.

Già negli anni della Toscana la  capacità nel modellare aveva propiziato a Scappatura i primi consensi e nel 1974 la sua “Figura femminile”, eseguita in cemento, venne segnalata alla “Biennale di Bientina”, località nel territorio fra Pisa e Lucca. La donna – in piedi, sdraiata, rannicchiata, dormiente, con i lunghi, ondulati, rossi capelli – sarà da allora uno dei protagonisti, se non il principale, del’arte di Scappatura; essa é oggetto ancor oggi della sua curiosità, stimolo per la sua creatività, del suo intento di esaltare la femminilità.

Sono forme proprie dell’artista, perciò originali, ma al contempo,  con la forza della loro immagine  evocano la presenza della figura femminile nell’arte di ogni Paese. In più d’un caso nella donna qui in mostra v’é presente l’accenno d’un sorriso, d’uno sguardo allusivo, che lasciano intendere un non volersi scoprire troppo da parte del personaggio, vi aleggia, insomma, un soffio di mistero, ricordo forse in Scappatura dei suoi giovanili studi e prove sulla scultura di Alberto Giacometti.

C’é comunque serenità nelle donne di Scappatura, in coerenza con il sentire dell’artista. Le linee decise, le forme morbide, i grandi volumi, l’attenzione alla loro collocazione nello spazio, l’evidente impegno nella riuscita composizione e ritmo presenti nelle donne di Scappatura rimandano, a loro volta, pure all’opera di Arturo Martini. “Per modellare con l’argilla la figura in piedi parto dal basso e vado in alto, per quella sdraiata parto dal mezzo, dalla forma ancestrale del ventre. In un’opera la forma deve svilupparsi armonicamente, senza interventi successivi” spiega Scappatura a proposito delle sue sculture in terracotta.

Negli anni della Toscana Scappaturaa, aveva utilizzato, oltre alla pietra, soprattutto materiali come la polvere di cemento, la vetro-resina, la rischiosa fibra di vetro; al  suo rientro in Liguria, alla visita  delle fabbriche di ceramica di Albisola farà seguito la decisiva scelta dell’argilla da parte dell’artista perchè “materiale più trasformabile, più plasmabile, adatto a realizzare opere di grandi dimensioni, come le mie donne a grandezza naturale, o di piccolo formato, come  le “fondine”  in bassorilievo, che accolgono al loro interno un mondo in miniatura, fatto al contempo di scultura e di pittura” ricorda Laura. Appartata, essa modella, le proprie forme, le decora e le cuoce, nella sua casa, sulle alture di Legino. Scappatura ha frequentato le manifatture ceramiche di Albisola, ma non vi ha mai perato stabilmente:”….la prima e fondamentale, anche per la conoscenza di molti artisti é stata per me quella di “Tonino” Tortarolo”.

La scultrice Laura Scappatura nata a Vado Ligure, ha studiato al Liceo Artistico “A. Martini” di Savona,
diplomandosi poi in scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Inizia l’attività scultorea con mostre in Toscana ed è segnalata alla Biennale di Bientina nel 1974.
A Savona, nel 1981, viene premiata sul Priamar per “L’ arte fà spettacolo”.
Nel 1986 espone al Primo concorso Nazionale della Ceramica d’arte sulla fortezza del Priamar.
Dal 1978 alterna collettive d’arte a mostre personali. Vive e lavora a Savona

Un preciso segno di Scappatura é l’utilizzo dell’ingobbio come “pigmento”, principalmente l’azzurro in tutte le sue sfumature: “é un colore che già da bambina mi faceva pensare al mare calmo, al cielo,. mi dava serenità e quel colore da allora alimenta la mia immaginazione”.. Nelle opere dell’artista v’è posto anche per il rosso della terracotta nei capelli: “perchè più femminile, più accattivante” precisa Laura.

Una delle donne in mostra ha in mano un libro, strumento di racconti, d’immaginazione, di fantasia.  Alza lo sguardo, forse un momento di riflessione su quello che ha letto o che sta accadendo davanti a lei: sta al visitatore immaginarne il messaggio, perchè, come sempre, Scappatura non propone titoli per le opere esposte: “desidero che chi guarda abbia la capacità di immaginare quello che vuole, magari cose diverse da quello che gli ho proposto”. Momenti di realtà ben identificabili sono, al contrario, presenti nelle azzurre “fondine”,  il cui soggetto nelle precedenti mostre erano piccole fiabe in scultura monocroma e dove oggi, invece, il racconto si fa diretto, reale, dove lenzuola stese, una bicicletta lasciata abbandonata richiamano immagini familiari, un paesaggio quello della Liguria. Di queste opere descrittive fanno parte pure i piatti “sui quali scrivo storie, come fa un autore per un suo libro” spiega Laura.

Un richiamo diretto lo propongono.pure, in un altro pnuto della mostra, gli azzurri pesci: “sono forme realizzate per gioco, con all’interno palline di ceramica che li rendono  pesciolini “. Spicca, per l’alta sua forma, iun albero dai grandi, azzurri  rami: “un tema prima sviluppato nei bassorilievi e tradotto successivamente a tutto tondo; le grandi radici color terracotta continuano  con rami, che diventano azzurri. come le foglie, confondendosi con il cielo. Nei miei lavori, oltre allo spazio alle linee, ai volumi, al colore, spero di trasmettere soprattutto emozioni” conclude Scappatura. 

Federico Marzinot 

Sabato 14 otobre, alle ore 17, da “GULLIarte”, nell’ambito della mostra “SCAPPATURA, sculture d’argilla”, il duo di chitarre “GIPSY FRIENDS”, di Federico Briasco & Giulio Granero, proporrà un concerto intitolato “Django e dintorni”, viaggio nel mondo della musica dello swing attraverso i suoi artisti più rapprsentativi, da Django Reinhardt a Bobby Jones, da Simon Selmon a George Gershwin.

2/VARAZZE- Domenica 15 ottobre si svolgerà la sesta edizione di “Varazze Arte” dalle ore 10 alle ore 18:30.

COMUNICATO STAMPA- L’evento, organizzato da Comune di Varazze in collaborazione con Indaco eventi e Rosso Pistacchio e Gruppo Artisti Varazzesi, si presenterà in una veste rinnovata dove i protagonisti saranno pittori, ceramisti, scultori e fotografi.

L’esposizione si svilupperà sulla Passeggiata a mare (passeggiata di gomma) e Viale Nazioni Unite (fronte Comune di Varazze) con un percorso nuovo ed accattivante. Sulla passeggiata saranno esposte le opere di alcune delle Associazioni presenti in Varazze che dedicheranno ai propri soci uno spazio espositivo “a cielo aperto” oltre ad alcuni fotografi che creeranno immagini in un set fotografico dal vivo.

Proseguirà poi su Viale Nazioni Unite dove si alterneranno spazi dedicati a performance dal vivo e tra queste si potranno ammirare: Live Painting di Monica Porro, Mosaico Libero di Mara Marasma e Gianni Bacino, Autoritratto d’Autore a cura di Creattivitylab. Tante le occasioni per il pubblico di ogni età di poter interagire e creare insieme agli artisti presenti. Anche il body painting sarà presente con due Artiste che hanno “lasciato il segno” sul territorio con importanti progetti e vincitrici di gare a tema: Antonella Tagliani e Alice Ferrando che presenteranno due “sculture umane” a tema.

Una zona invece più dedicata al dialogo ed alla divulgazione sarà “atupertu con l’artista” dove alcuni Artisti del territorio (Plaka, Canepa, Pastorino, Scarpone) saranno presenti per poter raccontare e condividere la loro storia, le loro tecniche e soddisfare tutte le curiosità del pubblico che vorrà ascoltare questi piacevoli chiacchierate d’arte.

L’area laboratori sarà invece dedicata a bambini e ragazzi con momenti di pittura e scultura tra cui: Giovanelli Roberta con “Un’idea tra le mani” dove poter creare con gesso e argilla un piccolo oggetto in ricordo della giornata e “Dipingiamo insieme” di Visconti Eleonora dove divertirsi dipingendo un mondo colorato.

Faranno da cornice a tali aree tematiche, espositori di pittura, scultura e ceramica che presentano le loro creazioni, spesso frutto di molto lavoro ma soprattutto molta passione e vena artistica.

In ogni momento sarà possibile ammirare e scoprire tecniche ed esibizioni differenti proprio per far vivere una giornata immersa nell’arte, l’Assessore al Turismo Ratto e l’Assessore alla Cultura Calcagno, in una comunione d’intenti, affermano: “Varazze è la cornice ideale per una manifestazione come questa e tutto il nostro territorio respira arte in ogni dove quindi non mancheranno mai le occasioni per poterne parlare e condividere con il pubblico queste tradizioni”. L’evento è già presente sui canali social (Facebook e Instagram) @varazze arte #varazzearte e sarà supportato con video, reels e immagini fotografiche che rappresenteranno la giornata sul web. Evento gratuito e ad accesso libero.

 


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