Il silenzio aumenta il nostro benessere, fisico e mentale. Potersi isolare dal frastuono costante riduce il rischio di ammalarsi. E se fosse anche la via per ritrovare la propria voce? Leggi a seguire altri due articoli.
di Eliana Liotta, Io Donna
Il silenzio contiene tutte le parole che non abbiamo detto e che vorremmo o non vorremmo pronunciare. Gode della superiorità che ha il possibile sul reale. Racconta le frasi che non avevamo sentito, i pensieri che non avremmo pensato.
Le cercatrici e i cercatori di silenzio aumentano man mano che nel mondo crescono i rombi dei motori, le suonerie dei cellulari, il vociare delle persone, sotto un cielo bucato dagli aerei. Allora si desidera l’assenza, la disconnessione mentre tutti sono sempre più connessi, quella che nell’arte è l’atmosfera di una natura morta, che nella musica è la pausa nello spartito, quando l’orecchio rimane nella sospensione del suono.
Alla ricerca della serenità- I Greci associavano il silenzio alla serenità e forse perciò, in una società caotica, con lo stress cronico sopra i livelli di guardia, sembra che la fuga dal rumore di fondo racchiuda ogni soluzione. Si cammina nei boschi, si va in ritiro a meditare, mai come negli ultimi tempi si abbraccia la vita di monasteri e abbazie, senza smartphone, senza tv.
2/ Fuochi artificiali… Enti locali nel pallone ? Non c’è un “giudice a Berlino” ? Sono inquinanti dispersi nell’ambiente. Impatto sulla salute umana e su quella animale
Perché non organizzare corsi di italiano per sindaci, prefetti, procuratori. La questione è semplice: i fuochi artificiali inquinano, comportano rischi immediati e a lunga scadenza; i fuochi artificiali, fin dalla fase della loro produzione, sono una merce inquinante, mortifera e foriera anche di stragi operaie come abbiamo visto a Modugno qualche anno fa; di recente a Ozzano Emilia a latere della festa dell’ignaro s.Cristoforo, facilitati dal vento si sono sviluppati alcuni piccoli incendi che hanno preoccupato e irritato molti cittadini; il sindaco ha risposto in maniera “brillante”: i fuochi erano autorizzati dal SUAP !!! ; ma non ci sono stati “problemi” solo a Ozzano Emilia : ad Altamura la Madonna del soccorso ha reso fuoco; ad Amantea una persona, per ammirare i fuochi, è stata travolta da un treno, a Mileto un uomo è morto anche se
non per i fuochi ma colpito da un pezzo di un cannone spara coriandoli …
Dunque l’uso di fuochi artificiali –dobbiamo dedurre dal mutismo delle istituzioni interpellate con richieste di provvedimenti di divieto- non si configura come REATO DI GETTO DI COSE
PERICOLOSE di cui all’art.674 del ccp ?
Abbiamo documentato (anche con un grafico di una sezione regionale dell’Arpa) a numerose istituzioni elettive e non che l’uso dei fuochi determina picchi evitabili di poveri sottili; la letteratura scientifica evidenzia la complessità e rilevanza di inquinanti dispersi nell’ambiente senza tacere del rumore con l’impatto che questo ha sulla salute umana e su quella animale;
risposte istituzionali ? CATATONIA CRONICA
“Ci corre l’obbligo “(frase forse coniata in uno dei palazzi della E-R) di INSISTERE; purtroppo la storia si ripete e purtroppo, contrariamente alle previsioni del noto filosofo dell’ottocento, non sempre in forma di farsa: la storia si ripete; nel 1965, che l’amianto fosse cancerogeno era accertato dal 1935, un certo dr.Wells, dichiarò a NY , nel corso della seduta annuale del Congresso delle scienze che l’amianto ammissibile era quello uguale a zero; ci sono voluti altri 30 anni perché il parlamento italiano cominciarsi ad “avvicinarsi” alla valutazione di Wells.
E’ ora di smettere… Procura, prefettura, sindaci facciano una scelta ragionevole: i cosiddetti fuochi artificiali “non ce li possiamo permettere”
Spendere e sprecare risorse per inquinare? Allietare i turisti, le ricorrenze religiose ? certo molte persone fumano sigarette o tabacco riscaldato e si auto danneggiano la salute a loro spese ma con i fuochi si danneggiano molto di più che con le sigarette persone “non consenzienti” e si inquina un ambiente …che ha già subìto troppo.
Si festeggi mancherebbe altro…, ma in maniera sobria e senza inquinare; non è per cercare il pelo nell’uovo.
(Vito Totire, RETE EUROPEA PER LA ECOLOGIA SOCIALE via Polese Bologna Bologna).
3/‘EVENTI AUTENTICI LIGURI’. ASSESSORE SARTORI: “INIZIATIVA PER FAVORIRE LA DESTAGIONALIZZAZIONE E A SOSTEGNO DELL’ENTROTERRA”.
COMUNICATO STAMPA GENOVA. Via libera della Regione all’avvio dell’iniziativa di riconoscimento e promozione degli ‘Eventi autentici liguri’ per la quale verrà sottoscritto un Protocollo d’Intesa da parte dell’assessore regionale al Turismo Augusto Sartori e del Commissario pro tempore di Unpli Liguria-Aps Ignazio Di Giovanna.
“Lo scopo dell’iniziativa è di intraprendere azioni condivise di promozione delle manifestazioni che verranno riconosciute ‘Eventi autentici liguri’ valorizzando in particolare l’attività di attrazione e animazione turistica da parte delle Pro loco liguri – afferma Sartori – Rientra da sempre tra gli obiettivi dell’Assessorato promuovere un turismo articolato su tutto l’arco dell’anno per una migliore fruizione della destinazione Liguria e gli eventi con connotazione di autenticità rispetto alle tradizioni, alla cultura e alla storia del territorio organizzati dalle pro loco liguri costituiscono un valore aggiunto imprescindibile per l’offerta turistica regionale ed elemento di richiamo dei flussi turistici sia italiani che stranieri, sostenendo la destagionalizzazione e l’entroterra”.
Con il supporto operativo dell’Agenzia per la promozione turistica ‘In Liguria’ verrà promosso un calendario degli ‘Eventi autentici liguri’ nel quale verranno incluse le manifestazioni di particolare rilevanza tradizionale e storica organizzate in particolare nell’entroterra. Tali eventi verranno individuati tra quelli organizzati (anche in partnership) dalle Pro Loco iscritte ad Unpli ed all’Albo Regionale. A tale scopo Unpli Liguria-Aps diffonderà apposita scheda di rilevazione.
“L’approvazione del Protocollo – dichiara Ignazio Di Giovanna – costituisce un importante risultato nella direzione della valorizzazione degli eventi di cui le Pro Loco sono protagoniste e custodi e che rappresentano l’identità dei territori, soprattutto quelli dell’entroterra ligure, ricchi di storia e tradizione”.
Gli “Eventi autentici liguri” segnalati dalle Pro Loco dovranno rispondere ai seguenti criteri: svolgimento dell’evento sul territorio regionale e preferibilmente nell’entroterra (Borghi certificati, aree Parchi, ecc.); originalità e fondamento storico dell’evento (stretto collegamento con le tradizioni locali); richiamo di pubblico a livello regionale/nazionale/internazionale; in caso di sagre, valorizzazione di piatto tipico ligure o prodotto ‘autentico’ a chilometro zero; coinvolgimento degli operatori locali e collaborazione con il Comune di appartenenza; ricorrenza almeno decennale dell’iniziativa. Costituirà elemento di preferenza lo svolgimento dell’evento in periodi alternativi all’alta stagione estiva.
Da segnalare, inoltre, che sono state semplificate le procedure per le Pro Loco (di recente costituzione o comunque non ancora iscritte all’Albo Regionale) che intendessero richiedere l’iscrizione all’Albo previsto dalla legge regionale n. 17/1996. Per le Pro Loco già costituite in forma di Aps ed iscritte al Runts (registro nazionale terzo settore), non occorre produrre in sede di domanda alcuna documentazione comprovante la costituzione, lo Statuto o l’ultimo bilancio approvato: sarà sufficiente un’autodichiarazione sottoscritta dal Presidente, il cui nuovo facsimile è scaricabile dal sito di Regione Liguria nella sezione Turismo Pro Loco.