Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona-Vado rigassificatore: la parola al geologo Scarpati. 2/Toti: Daremo Gas allo sviluppo turistico di tutto il Savonese. La satira di Mimmo Lombezzi


Il presidente Toti al Secolo XIX del 7 settembre 2023: ‘Il rigassificatore è strategico. Dire no è da terrapiattisti e c’è chi fa terrorismo’. E c’è chi gli dedica una vignetta satirica. E’ del giornalista savonese Mimmo Lambezzi. Trucioli.it riporta i comunicati stampa di Toti in difesa delle scelte del governo della Regione Liguria.

Scrive il dr. Alessandro Scarpati, geologo di Alassio, già assessore provinciale- Tra

Il dr. Alessandro Scarpati

tutte le osservazioni tecniche che ho letto, contrarie al posizionamento del rigassificatore davanti a Savona, quelle che mi hanno più convinto sono le prescrizioni di sicurezza per OLT Offshore Toscana, società italiana che detiene la proprietà e la gestione commerciale del terminale galleggiante del rigassificatore “FSRU Toscana” (identico alla FSRU Golar Tundra), ormeggiato a circa 22 chilometri al largo delle coste di Livorno, che prevedono (come da ordinanza n. 6/2014 della CP di Livorno) tre zone di rispetto:

– zona di interdizione totale. Area circolare di 2 miglia nautiche dal terminale FSRU in cui “è vietata la navigazione, la sosta, l’ancoraggio, la pesca nonché qualunque attività di superficie o subacquea”.
– zona di limitazione. Area circolare di raggio 4 miglia nautiche dal punto di posizionamento del terminale FSRU, in cui è vietato qualunque tipo di attività fatto salvo il passaggio in transito ad una velocità che non sia superiore ai 10 nodi”.
– zona di preavviso. Area circolare di raggio 8 miglia nautiche dal punto di posizionamento del terminale FSRU, in cui è consentita la sosta solo per comprovate necessità e/o emergenze”.
Secondo OLT Offshore Toscana gli effetti devastanti di un incidente interesserebbero la zona di interdizione totale, che nel caso specifico comprende gran parte della città di Savona, darsena e porto compresi, oltre al terminale petrolifero campo boa, dove regolarmente attraccano e scaricano le petroliere. Quindi si ai rigassificatori, ma posizionati ad una distanza dalla costa che garantisca la sicurezza dei cittadini!
LA VIGNETTA SATIRICA DI MIMMO LOMBEZZI –

DAL SECOLO XIX DEL 7 SETTEMBRE 2023

COMUNICATI STAMPA REGIONE LIGURIA

13 SETTEMBRE 2023

RIGASSIFICATORE: COMMISSARIO TOTI, “PROGETTO NON ANCORA DEFINITIVO, SARÀ SOTTOPOSTO A VIA NAZIONALE MINISTERO E CONFERENZA SERVIZI CON 53 ENTI PER GARANTIRE SICUREZZA E RISPETTO AMBIENTE. GAS INDISPENSABILE AL PAESE ANCORA PER MOLTI ANNI”.

GENOVA. “Il progetto presentato da Snam, soggetto attuatore del Piano energetico nazionale varato dal governo Draghi e portato avanti dal governo Meloni, non è definitivo e approvato. Nei prossimi mesi dovrà infatti essere accuratamente esaminato da una serie di strutture e soggetti in modo da garantire la sicurezza delle persone e dell’ambiente marino, capisaldi irrinunciabili. Il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin ha parlato di circa un anno di tempo per realizzare questi controlli attraverso la Valutazione di Impatto Ambientale nazionale, cui si aggiunge anche il vaglio della Conferenza dei servizi, cui partecipano 53 enti e soggetti tecnici, tra cui i Vigili del Fuoco, le Asl, la Capitaneria, deputati a rilasciare le indispensabili autorizzazioni. Solo se tutti i passaggi andranno a buon fine, con tutte le modifiche che i Comuni o altri soggetti potranno chiedere, quel progetto sarà realizzato. Dobbiamo però tener presente che il gas sarà necessario a questo Paese per molti anni in futuro: si stima che nel 2030 consumeremo 50 miliardi di metri cubi di gas. Il sistema dei gasdotti e dei rigassificatori garantisce a tutti i cittadini di avere il gas a casa propria a prezzi accettabili. Inoltre la Liguria ospita il primo sistema portuale italiano: abbiamo il dovere di essere a disposizione del sistema Paese, perché questo comporterà investimenti e crescita per la nostra regione. Smettiamola di avere paura del futuro e di andar dietro al ‘popolo dei no’: quel no di oggi potrebbe trasformarsi in un posto di lavoro in meno o in una bolletta che una famiglia o un’impresa non riesce a pagare. E tutto questo non possiamo permettercelo, in un quadro in cui la guerra non è purtroppo finita e pochi mesi fa assistevamo a proteste per il caro energia. Fino a quando non sarà attuato il Piano per la sicurezza energetica non saremo al riparo”. Così il presidente della Regione Liguria e Commissario di governo per il rigassificatore, Giovanni Toti, durante la diretta sui social media in cui ha risposto a diverse domande dei cittadini in merito al posizionamento, nella seconda metà del 2026, nello specchio acqueo antistante Vado Ligure, della nave rigassificatrice Golar Tundra.

Tra i temi oggetto delle domande, le ragioni dello spostamento della nave dal porto di Piombino a quello di Vado Ligure; i sistemi di monitoraggio dell’attività dell’impianto una volta operativo; la valutazione dell’impatto ambientale sia della nave, che del collegamento alla rete nazionale del gas naturale; le misure previste per la tutela dell’Area Marina Protetta dell’Isola di Bergeggi; le ricadute sul tessuto socioeconomico locale come l’agricoltura e la pesca. Particolare attenzione anche agli sviluppi turistici dell’area, alla valutazione di investimenti infrastrutturali e sostegni alle categorie produttive.

Circa la presenza della nave a Piombino, il presidente Toti ha spiegato che “era nata come situazione provvisoria in piena emergenza gas, quindi senza le procedure di sicurezza, come la Via nazionale o la Conferenza dei Servizi, che saranno invece realizzate nel caso di Vado Ligure. Oggi Piombino ha diritto a riavere la sua banchina al servizio del porto, per le merci o i passeggeri, senza contare che in Toscana c’è già il rigassificatore al largo di Livorno. Inoltre Vado Ligure risponde meglio alla necessità di individuare un sito quanto più prossimo ai principali centri produttivi e di consumo d’Italia nel nord ovest del Paese. Per questo il governo ha ritenuto più logico e coerente posizionare la nave al largo della costa savonese, a poche decine di chilometri dai grandi utilizzatori di quella fonte di energia: il ricollocamento è legato a ragioni logistiche e di utilizzo degli spazi”.

Circa il monitoraggio ambientale, “tutte le procedure di verifica e autorizzazione saranno pubbliche – ha aggiunto Toti – e il progetto potrà essere oggetto di osservazioni non solo da parte dei Comuni o delle categorie produttive ma anche da parte dei singoli cittadini sia durante la Via nazionale presso il ministero dell’Ambiente sia durante la Conferenza dei Servizi”.

In merito all’area cosiddetta ‘charlie’ in cui è previsto il posizionamento della nave rigassificatrice al largo di Vado Ligure, Toti ha ricordato che “in quella zona in mare già oggi sostano 200 navi all’anno, una o due navi al giorno che portano contenitori, rinfuse liquide e chimiche, petrolio o altre sostanze ben più pericolose del gas naturale liquefatto. Sono 200 navi dai 150 a 400 metri di lunghezza”.

Sul rischio di emissioni in mare “leggo cose false: in primis, tutte le opere, il posizionamento della nave e le tubature, saranno fuori del Sito Rete Natura Fondali Noli-Bergeggi e anche dalla Rete Natura 2000. Inoltre il processo di rigassificazione non utilizza agenti chimici: non c’è quindi alcun motivo per allarmi di natura ambientale. Il rigassificatore immetterà acqua marina, con una minima frazione di ipoclorito di sodio sempre al di sotto dei limiti di legge (0,2 mg per litro), vale a dire pari a 0,2 parti di ipolocrito ogni milione di parti d’acqua, con un effetto che si esaurisce in pochi metri dal punto di rilascio in mare”.

A chi teme possibili effetti negativi sul turismo, il commissario spiega che “escludo ogni danno al turismo, se non quello provocato da assurde polemiche che non hanno ragione di esistere. Questo settore, strategico per la Liguria, si concilia da sempre con i nostri porti e a Panigaglia, nel Golfo della Spezia, c’è dagli anni Settanta un rigassificatore a terra, che non ha mai dato alcun problema e non ha certo impedito lo straordinario sviluppo turistico che stiamo vedendo a Porto Venere, Lerici, Tellaro o alle Cinque Terre”.

Sul rischio esplosioni, il Commissario spiega che “non è mai accaduto nulla del genere fino ad oggi nel mondo. Semmai dovesse accadere, gli studi di sicurezza prevedono un raggio di impatto di circa 400 metri, ben distante dalla terra ferma. Anche perché il GNL non inquina ed è molto volatile, è una sostanza assai meno pericolosa della benzina o del petrolio”.
Verranno anche tutelate le coltivazioni come quella dell’albicocca di Valleggia: “Stiamo lavorando per chiedere che il tracciato delle nuove tubazioni a terra sia compatibile con le aree agricole esistenti”, ha assicurato Toti.

“Snam gestisce 33 milioni di chilometri di tubi del gas in tutto il Paese, che alimentano le nostre case – ha ricordato Toti -. Il rigassificatore di Vado Ligure è un’opera di interesse nazionale come strade, autostrade, reti elettriche e tutto quello che serve ad un Paese per garantire l’energia a prezzi ragionevoli: per questo le comunità locali è giusto che abbiano voce in capitolo ed è prioritario e irrinunciabile che sia garantita la piena sicurezza ma – ha concluso – non si può impedire la realizzazione di un’opera che serve a milioni di italiani”.

13 SETTEMBRE 2023

RIGASSIFICATORE, IL COMMISSARIO TOTI RISPONDE AL SINDACO DI SAVONA: “DA SEMPRE APERTI AL DIALOGO, MA NELLE SEDI ISTITUZIONALI, NON NEI COMIZI”

GENOVA. “Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Savona Marco Russo, che parla di mancanza di confronto istituzionale sul tema del rigassificatore, sono prive di fondamento. Le riunioni tra la struttura commissariale e i Comuni interessati all’opera sono continue e ogni dettaglio è stato trasmesso, come così ogni suggerimento da parte loro è stato recepito dalla struttura. Questo confronto istituzionale si svolge nelle sedi opportune, ovvero laddove vengono convocate le riunioni: il consiglio comunale e le commissioni del Comune di Savona possono fare tutte le valutazioni che ritengono pertinenti, certi che il sindaco i suoi tecnici sapranno trasmettere tutte le informazioni ricevute. Un altro discorso è confondere il confronto istituzionale con i comizi, come ha fatto il sindaco in questo periodo: un atteggiamento probabilmente dettato dalla necessità di distogliere l’attenzione sui molti temi irrisolti dalla sua amministrazione, anche di carattere ambientale”. Così il presidente della Regione Liguria e commissario straordinario per la realizzazione del rigassificatore a Vado Giovanni Toti, in risposta alle polemiche sollevate dal sindaco di Savona.
“Siamo aperti ad ogni confronto e il sindaco Marco Russo ha a disposizione documenti e tecnici per ogni chiarimento – continua il commissario -. Lo stesso sindaco può usufruire di tutti i momenti amministrativi per presentare proposte, considerazioni, suggerimenti, indirizzi del suo consiglio comunale. La partecipazione di un commissario governativo a comizi di propaganda spacciati per confronti francamente non è dovuta e, da parte di un primo cittadino che alla luce del suo ruolo dovrebbe conoscere procedure e regole, non sarebbe neppure da pretendere. Fare la spalla a comizi per nascondere le proprie mancanze amministrative è davvero fuori da ogni procedura”.

10 SETTEMBRE 2023- 
RIGASSIFICATORE: COMMISSARIO TOTI, “RIGUARDA ITALIA INTERA, GAS FONDAMENTALE PER VIVERE. CHI SI OPPONE VUOLE IMPIANTO ALTROVE MA GAS A CASA PROPRIA”.
GENOVA. “Prendiamo atto della manifestazione di protesta che si è svolta sulle spiagge tra Savona e Bergeggi. Massimo rispetto per i cittadini; meno per chi, esclusivamente per sterile polemica politica finalizzata a raggranellare qualche voto, paventa rischi inesistenti, alimentando le paure dei residenti. Il tema della nave rigassificatrice riguarda Vado Ligure e l’Italia insieme: se vogliamo fare la doccia calda, scaldare case e ospedali, cucinare e produrre, se vogliamo vivere il gas è fondamentale. Sotto ogni casa, in ogni strada corre un tubo del gas. L’intera costa adriatica sarà interessata da nuove condotte per il gas. Chi protesta, si incatena e rilancia fantasiose previsioni apocalittiche, non vuole il rigassificatore nel territorio in cui vivi, ma vuole, eccome, il gas a casa propria: gas sì, ma impianti no. E dove metterebbero l’impianto per avere acqua calda a casa propria? Sempre a casa di altri. Direi che così non va”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commissario di governo per il posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra al largo di Vado Ligure nel secondo semestre del 2026 secondo quanto previsto dal Piano energetico nazionale, interviene a seguito della manifestazione di protesta di oggi, con la partecipazione di esponenti dell’opposizione in consiglio regionale.
“La questione rigassificatore non riguarda solo Vado Ligure, Quiliano, Carcare, Cairo Montenotte e Altare – sottolinea Toti – ma l’Italia. Esattamente come il gasdotto Tap che sbarca in Puglia non riguarda solo i cittadini di quella zona: se oggi abbiamo potuto vivere nonostante il taglio del gas russo lo dobbiamo proprio a quel gasdotto, che molti non volevano. Il tema energetico riguarda il Paese: pochi mesi fa le famiglie non riuscivano a pagare le bollette e le imprese chiudevano licenziando i dipendenti. Oggi, solo perché al momento la pressione si è allentata, allora riteniamo inutile avere gasdotti e rigassificatori nuovi? Ma la crisi energetica non è affatto finita e per questo è fondamentale prepararci per tempo – chiosa Toti – di fronte ai prossimi aumenti”.

9 SETTEMBRE 2023
RIGASSIFICATORE: PRESIDENTE TOTI A FABIO FAZIO, “SU VADO SCELTA RAZIONALE, LEGATA A PORTO E A CONSUMI SISTEMA INDUSTRIALE PAESE. FONDAMENTALE CHE SIA FATTO IN PIENA SICUREZZA”.
GENOVA. “Sempre apprezzando l’equilibrio dei tuoi toni, mi permetto di dissentire dal tuo punto di vista. Innanzitutto il rigassificatore non sarà collocato nel perimetro dell’area marina di Bergeggi, come ho già avuto modo di spiegare ai Sindaci interessati. Al contrario, la nave in questione stazionerà in uno spazio di mare dove già oggi sostano ogni anno centinaia di navi, alcune delle quali trasportano materiali ben più problematici del Gnl, gas che, al contrario del più instabile Gpl, comporta pochissimi problemi di sicurezza e quasi nessun problema ambientale.
Hai ragione quando parli di Savona come territorio in rapida crescita turistica. Per fortuna tutta la Liguria cresce come turismo. Ma il turismo, che la mia amministrazione ha sostenuto come nessuna prima, non è, e non può essere considerato incompatibile, con lo sviluppo della logistica e della portualità della regione, altra fonte di reddito e lavoro indispensabile per noi e strategica per il paese e il suo sistema industriale”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commissario di governo per il rigassificatore al largo di Vado Ligure, in un messaggio a Fabio Fazio, critico sul progetto presentato da Snam nell’ambito del Piano energetico nazionale.
“La Liguria – prosegue Toti – già oggi ospita i principali porti del paese, a Genova, a Spezia, a Savona, a Vado. In questi porti passa la metà della merce in arrivò nel nostro paese e il 50% delle nostre esportazioni. In questi porti arrivano già oggi petrolio, gas, prodotti chimici, che dopo aver stazionato fuori dalle nostre dighe foranee, esattamente come il rigassificatore, attraccano addirittura alle nostre banchine, con procedure di sicurezza collaudate e sperimentate. Ma non solo questo: in alcune delle baie più belle della regione, come ad esempio Riva Trigoso, convivono cantieri navali importanti e turismo. Sestri Levante e la sua Baia del Silenzio sono lì a pochi passi. Ancorato a terra, e non in mezzo al mare – prosegue il presidente Toti – esiste da 40 anni un rigassificatore nel golfo di Spezia: questo non ha impedito a Lerici, Tellaro, Porto Venere, le Cinque Terre di diventare luoghi turistici tra i più frequentati d’Italia. E d’altra parte, come hai già detto tu, il Porto di Vado, il suo terminale petrolifero, il Porto di Savona, tra i più trafficati di Italia, non hanno in questi anni impedito a quella provincia di coltivare la sua vocazione turistica con successo. Come hai detto tu, ognuno di noi consuma ogni giorno gas, che certante è meglio del petrolio e del carbone. E continuerà a farlo, visto che nel 2030 sono previsti consumi per 50 miliardi i metri cubi.
Con il gas scaldiamo le case, facciamo lavorare le nostre industrie, in futuro alimenteremo sempre più navi e traghetti”. Per queste ragioni il presidente Toti sottolinea come la scelta di Vado “non sembra così stravagante, caro Fabio. È la stessa ragione per cui la regione ospita il principale sistema portuale del paese: il gas serve alle imprese e la maggior parte delle industrie si trova nel nord del paese, a pochi chilometri dai nostri porti. Lombardia e Piemonte valgono da soli il 40% del Pil italiano, senza considerare quello della Liguria e del nord dell’Emilia.
Da qui la scelta del piano energetico nazionale di posizionare un rigassificatore in Liguria, uno in Romagna a Ravenna, uno in Veneto a Rovigo. Una scelta razionale in relazione ai consumi e del fatto che, trattandosi di navi, necessitano di porti.
L’importante è che tutto sia fatto in piena sicurezza e su questo vigileranno il ministero dell’Ambiente, dove si terrà la procedura di Valutazione di Impatto ambientale, e ben 53 enti di sicurezza che dovranno esaminare la pratica e dare il proprio benestare”.
Secondo il Commissario di governo “è giusto farsi domande e dibattere civilmente sulla qualità delle scelte della politica, ritengo meno giusto, come vedo in questi giorni, certo non da parte tua, alimentare sospetti e paure legate soprattutto alle mancate conoscenze. Resto a tua disposizione – conclude Toti rivolto al conduttore televisivo – per illustrarti anche con maggior dettaglio le questioni di cui si discute, certo che la tua potente voce vorrà essere al servizio della verità e delle necessità di un paese”.

TOTI IL 5 SETTEMBRE 2023

RIGASSIFICATORE, PRESIDENTE TOTI: “GIUSTO CHIARIRE I DUBBI, MA INACCETTABILE CHI ALIMENTA PAURE INGIUSTIFICATE DEI CITTADINI. SINDACO SAVONA OSSESSIONATO DA POLEMICA SU PROGETTO DI VADO LIGURE SENZA PROPOSTE CONCRETE”.

GENOVA. “Regione Liguria condanna fermamente l’atteggiamento di chi, ricoprendo un ruolo istituzionale, alimenta paure ingiustificate. L’impegno di tutti dovrebbe essere quello di programmare interventi di ampio respiro, utili al benessere collettivo, non certo quello di inventare narrazioni apocalittiche ben lontane dalla realtà. Ribadiamo che la struttura commissariale è aperta al dialogo e alla collaborazione, così come lo è il Governo a cui fa capo il progetto e l’ente attuatore, ovvero Snam. Attraverso diversi incontri tecnici, l’ente si fa carico di agevolare e chiarire la programmazione di un intervento che era già stato pensato dal governo Draghi per superare il dramma del caro bollette. Eppure sembra che quella del rigassificatore sia una novità. Il buonsenso di un amministratore dovrebbe essere quello di sostenere il bene della collettività, non quello di condurre crociate per dare sfogo ad antipatie politiche che non possono trovare spazio nella programmazione del futuro dell’Italia e della Liguria”. Così il presidente della Regione Liguria e commissario di Governo per il rigassificatore Giovanni Toti in merito alle nuove dichiarazioni del sindaco di Savona Marco Russo sul progetto presentato da Snam.
“Attraverso il progetto di riposizionamento della nave rigassificatrice al largo della costa di Vado Ligure – prosegue il commissario – stiamo lavorando per far fronte alla crisi energetica, occupazionale e sociale che affligge tutto il Paese e che mette in ginocchio anche le famiglie e le imprese liguri. Il sindaco Russo invece è ossessionato dalla polemica politica sterile, senza alcuna proposta concreta migliorativa. È doveroso – aggiunge Toti – fornire a tutti i cittadini certezze sul fatto che non vi siano rischi e su questo sono i fatti a parlare chiaro: il processo di autorizzazione del rigassificatore di Vado Ligure, a differenza di quelli di Piombino e di Ravenna, avrà una valutazione di impatto ambientale ministeriale, passaggio che i rispettivi commissari Stefano Bonaccini ed Eugenio Giani non hanno dovuto compiere perché la legge non lo prevedeva. Questo significa che l’impianto vadese avrà garanzie di sicurezza ambientale e urbana nettamente maggiori rispetto a tutti gli altri. Si ricorda inoltre che il rigassificatore di Panigaglia, in Liguria, è correttamente operativo dagli anni Settanta accanto a Portovenere e alle Cinque Terre, nostre perle del turismo che ogni anno ospitano milioni di turisti”.
“Se fosse necessario modificare il tracciato di una tubatura – aggiunge Toti – o migliorare un aspetto del progetto sulla base di proposte tecniche, ben venga. Non è vero che i tempi sono stretti: abbiamo di fronte un significativo iter amministrativo durante il quale tutti potranno esprimere le proprie posizioni con idee e pareri, incrociandoli con gli sviluppi proposti da Snam. Chiarire è giusto, migliorare eventualmente il progetto è legittimo, ma soffiare sul vento delle paure infondate dei cittadini è inaccettabile e dannoso. Al momento, però, dal centrosinistra sono solo pervenute critiche senza alcun fondamento scientifico, il che è singolare da parte di chi vorrebbe governare il Paese”.

4 SETTEMBRE – LISTA TOTI COMUNICATO

LA LEZIONE DEI CATTIVI MAESTRI/ C’era da aspettarselo: i cattivi maestri della sinistra promuovono gli insegnanti che vanno fuori tema. La speranza che Lista Sansa e Pd abbandonassero per una volta la facile demagogia è durata lo spazio di poche ore, fatta a pezzi dall’irresistibile necessità dell’opposizione di infilarsi l’ennesimo autogol pur di dire “no” a tutto e a priori. Magari per lucrare il compiacimento di qualche comitato, come fanno d’altra parte anche alcuni sindacati ed estremisti dell’ambientalismo ideologico.

Inutile ripetere – visto che intanto non lo capiscono – quanto sul tema del rigassificatore si siano fatti e siano tutt’ora in corso approfondimenti e confronti con gli enti interessati, tra i quali rientrano i sindaci (come quello di Quiliano che oggi fa il capopopolo ma è stato ascoltato con gli altri colleghi), inevitabilmente non i dirigenti di una scuola che dichiarano di boicottare i corsi di educazione ambientale.

Se i dem Natale e Arboscello continuano a far finta di non sapere che nella Toscana e nell’Emilia Romagna governata dai loro rappresentanti, i rigassificatori sono stati installati (addirittura in banchina, non a 4 chilometri dalla costa), senza neppure la Valutazione di Impatto Ambientale, che sarà fatta invece per il progetto ligure, e soprattutto senza che si strumentalizzassero i bambini e le scuole, Sansa si spinge addirittura oltre. E ricorda alla sua stessa parte politica, i disastri ambientali fatti in passato proprio nella zona del Savonese. Quando sottolinea che “Vado e i comuni limitrofi in questi anni si sono beccati: una centrale a carbone accusata di aver provocato migliaia di morti, una centrale a gas, 9 siti da bonificare, 2 stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante, 2 discariche, un porto che ha tolto il mare alla città, un cantiere per i container, un retroporto”, si risponde da solo e ricorda alla sinistra che non basta mettersi in corteo dietro una preside per aver diritto di salire in cattedra a dare lezioni di ambientalismo.

29 AGOSTO 2023

RIGASSIFICATORE: COMMISSARIO TOTI INCONTRA SINDACI AREA MARINA PROTETTA ISOLA BERGEGGI, “PROVINCIA DI SAVONA ALLARGHERÀ INCONTRI PROPEDEUTICI E RACCOGLIERÀ RICHIESTE DEI COMUNI. SARA’ IL MINISTERO A SVOLGERE VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE”.
GENOVA. Il Commissario di governo per il rigassificatore e presidente Giovanni Toti ha incontrato questo pomeriggio in Regione i sindaci dei comuni di Bergeggi, Noli, Spotorno e Vezzi Portio per chiarire alcuni aspetti circa il progetto di ricollocamento della nave rigassificatrice Golar Tundra al largo della costa di Vado Ligure e il relativo collegamento con la rete nazionale del gas naturale. Al centro della riunione, a cui ha partecipato anche l’assessore all’Ambiente Giacomo Giampedrone e il presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri, le caratteristiche di un’infrastruttura strategica e il suo impatto ambientale sostenibile, anche sull’area marina protetta dell’isola di Bergeggi.
“Che la Liguria sia stata scelta come punto strategico per ospitare un rigassificatore oltre a quello di Panigaglia appare abbastanza scontato visto che la nostra regione vanta il 50 per cento del traffico merci del Paese e siamo la regione che da sola vale la metà della portualità italiana – ha spiegato il commissario Toti -. Ovviamente si andrà a determinare tutto quello che potrà incidere sulla sicurezza, la navigazione e l’impatto a terra, con la valutazione di impatto ambientale che sarà svolta dallo stesso Ministero e dagli enti competenti e passerà poi in Conferenza dei Servizi. In sede tecnica stiamo incontrando i comuni interessati, compresi quelli dell’area marina protetta dell’isola di Bergeggi, continuando un confronto costante della struttura commissariale con gli enti locali interessati dalla realizzazione della nuova infrastruttura. Sarà la Provincia di Savona, con il presidente Pierangelo Olivieri, a fungere da terminale sul territorio, allargando gli incontri propedeutici ai soggetti da coinvolgere e raccogliendo le richieste e le esigenze degli enti locali, tra cui anche i comuni del parco dell’area marina di Bergeggi”.
Il prossimo incontro, questa volta di carattere tecnico, è previsto giovedì 31 agosto con il Comune di Quiliano nella stessa sede della Regione Liguria. Gli altri già calendarizzati sono con i Comuni di Altare, Cairo Montenotte e Carcare. Su richiesta dello stesso, è stato coinvolto anche il Comune di Savona, sebbene non strettamente coinvolto da un punto di vista impiantistico, ma di prossimità e parte dell’Autorità Portuale di riferimento. -

23 AGOSTO 2023

RIGASSIFICATORE, CONCLUSO IL PRIMO INCONTRO TECNICO CON VADO LIGURE. SNAM: ILLUSTRATE LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL PROGETTO DI RICOLLOCAMENTO.
GENOVA. Si è concluso questo pomeriggio il primo degli incontri tecnici rivolto agli enti locali liguri organizzati su richiesta dei Comuni dalla struttura commissariale per chiarire alcuni aspetti specifici circa il progetto di ricollocamento della nave rigassificatrice Golar Tundra al largo della costa di Vado Ligure e il relativo collegamento con la rete nazionale del gas naturale. Al centro della riunione, le caratteristiche di un’infrastruttura strategica, sicura e con un impatto ambientale sostenibile. Hanno partecipato in presenza i rappresentanti del Comune di Vado Ligure, l’amministratore delegato e tecnici di Snam Fsru Italia, i tecnici del Rina, il direttore generale di coordinamento della struttura commissariale e i referenti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. In video collegamento, il presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri. L’incontro nella sede regionale di via Fieschi ha permesso alle parti coinvolte di conoscere i dettagli legati all’impianto offshore, la cui entrata in esercizio è prevista entro la fine del 2026.
Nel corso dell’incontro Snam ha esposto i tre criteri principali di identificazione del sito: specchio acqueo adatto per l’ormeggio della Fsru e per le operazioni delle navi metaniere; breve distanza tra il posizionamento della nave e la rete nazionale di trasporto gas naturale – in questo caso, un percorso di circa 20 km – e infine la capacità della stessa rete di sostenere in sicurezza una portata fino a 5 miliardi di metri cubi di gas l’anno. Dopo un esame tecnico Snam ha identificato in Vado Ligure il sito più adeguato per le sue potenzialità marittime e logistiche. Per l’attraversamento della linea di costa Snam ha previsto la realizzazione di un micro tunnel sotterraneo che consentirà di minimizzare gli impatti. Inoltre, la nave non interessa tratti marini protetti ed è in grado di operare in condizioni meteo marine estreme. Sarà inoltre attuato un capillare piano di mitigazione ambientale con interventi di rimboschimento e ulteriori opere paesaggistiche di ripristino della vegetazione lungo la rete. In conclusione, il gasdotto risulterà lungo tutto il suo percorso completamente inserito nel piano urbanistico e naturale delle aree coinvolte. Gli enti locali sono intervenuti per sottoporre domande tecniche ai referenti, i quali hanno fornito tutti i chiarimenti richiesti.
Il prossimo incontro tecnico è previsto il 31 agosto con il Comune di Quiliano nella stessa sede regionale. Gli altri già calendarizzati sono con i Comuni di Altare, Cairo Montenotte e Carcare. Su richiesta dello stesso, verrà coinvolto anche il Comune di Savona, sebbene non strettamente interessato da un punto di vista impiantistico, ma di prossimità, e come parte dell’Autorità Portuale di riferimento.


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