Urbe entra nel Parco del Beigua, Molini di Triora nel Parco delle Alpi Liguri. Necessario recuperare il tempo perduto e attuare una vera politica di tutela dell’ambiente per il futuro dei nostri giovani. Leggi anche la “Spiaggia D’Oro” di Imperia con il Maestro di cucina Renato Grasso, gli specialisti delle salse al mortaio, Paola Ferrari con l’Aiè, Marco Gagliolo con il Pesto e del pescatore chef Salvatore Pinga, trasformata in una straordinaria brigata di cucina grazie al progetto “food ambassador by Liguria”.
di Loredana Gallo – Roberto Delfino – Gabriello Castellazzi
l Comune di Urbe, incastonato tra le province di Savona-Genova e Alessandria, per molti anni si è visto negare dalla Regione Liguria, senza nessuna motivazione plausibile, la richiesta di entrare nel Parco del Beigua, mentre in un’area geografica poco distante e simile per tanti aspetti naturalistici, la Regione Piemonte istituì, negli anni scorsi, il nuovo “Parco dell’Alta Val Borbera”: territorio di grande bellezza ambientale, teatro di importanti eventi storici, attraversato da quella “Via del Sale”che incrocia i “Sentieri della Libertà”.
E’ interessante mettere a confronto Urbe e Val Borbera, due realtà appartenenti allo stesso tratto di Alpi liguri. Monti che hanno visto crescere nei secoli rigogliosi boschi di faggi e castagni: due realtà economiche destinate a sviluppare interessanti progetti di “eco-turismo”.
Il Consigliere della Regione Piemonte, Walter Ottria, promotore del progetto del Parco disse in quella occasione: “La legge istitutiva amplia, razionalizza e innova il sistema delle “Aree Protette”, concentrando l’attenzione sulla tutela della natura e degli ecosistemi piemontesi, preservando il polmone verde, la flora e la fauna, in luoghi sempre più apprezzati da chi cerca bellezze naturali che possano diventare opportunità di sviluppo sostenibile”.
In quello stesso periodo, in Liguria, maturava invece la proposta di ridurre i Parchi esistenti di 540 ettari, cancellare 42 “Aree Protette” in provincia di Savona e abrogare la legge istitutiva del “Parco del Finalese”. A nulla valsero le giuste rimostranze di tante Associazioni ambientaliste che, con la raccolta di 3200 di firme, cercarono di fermare un provvedimento nefasto, adottato poi con prepotenza.
Oggi, con un provvedimento in evidente controtendenza, il Consiglio Regionale della Liguria ha finalmente approvato una nuova riperimetrazione dei Parchi, accogliendo dopo molti anni le legittime richieste di Amministrazioni Comunali consapevoli del fatto che questi sono un vero motore di sviluppo.
Il Comune di Urbe, in provincia di Savona, entra così nel “Parco del Beigua” con una porzione di territorio pari a 132,28 ettari (nei prossimi mesi verranno adeguate le norme e le cartografie secondo le nuove disposizioni) e potrà inoltre presentare formale richiesta all’UNESCO di far parte anche del “Global Geopark” che avrà così una nuova estensione di 42.376 ettari.
Risultato che allontanerebbe ulteriormente il pericolo dell’ apertura di una miniera per l’estrazione di “titanio” in una zona geologicamente sensibile (il giacimento contiene un anfibolo- amianto cancerogeno) e le conseguenti devastazioni di un’ Area Protetta di inestimabile valore ecologico-paesaggistico.
Anche il “Parco delle Alpi Liguri”, con lo stesso provvedimento, verrà ampliato di 218 ettari, inglobando il Comune Molini di Triora. Questo consentirà, come afferma il suo Sindaco “una maggiore sinergia tra tutte le realtà comunali comprese nel Parco per coordinare lo sviluppo sostenibile del territorio con più efficaci azioni di sostegno e tutela della biodiversità, migliore gestione di tutta l’area nell’ottica di un turismo rispettoso dell’ambiente”.
Nel chiedere l’approvazione di questi provvedimenti, anche l’Assessore regionale con delega ai Parchi dichiara: “con questo atto si ottiene un significativo apprezzamento della superficie tutelata e una rinnovata governance del territorio, con conseguente rafforzamento delle politiche ambientali e di tutela della biodiversità, elemento distintivo della Liguria”.
Un atteggiamento diverso rispetto al passato, considerato che ancora nel 2019, quando venne modificata la legge istitutiva dei Parchi liguri (1995), le stesse componenti politiche che decidevano di ridurre le Aree Protette dichiaravano come sia “necessario eliminare i vincoli che intralciano lo sviluppo economico” e un loro esponente autorevole diceva; “ben conosciamo la quantità di vincoli a cui sono sottoposte le zone che entrano a far parte dei Parchi”.
Si sono quindi persi anni preziosi e i ritardi colpevoli nell’adottare provvedimenti in difesa dell’ambiente non si possono dimenticare.Ma adesso è il momento di recuperare, riconoscendo il diritto dei giovani a sperare di vivere degnamente sul Pianeta che erediteranno da questa generazione.
Europa Verde – Verdi del savonese
*Loredana Gallo – Roberto Delfino – Gabriello Castellazzi
CUSTOMER ENGAGEMENT: IL VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE PIANA LANCIA LA CAMPAGNA DELLE ECCELLENZE DELL’ENTROTERRA CON IL “IL SALE DELLA LIGURIA
SUCCESSO PER I LABORATORI DEL GUSTO IN RIVA AL MARE COORDINATI DAGLI SPECIALISTI DELLE RICETTE DELLA TRADIZIONECON I TURISTI TRASFORMATI IN TESTIMONIAL DEI PRODOTTI “MADE IN LIGURIA”.
Con il format “Spiagge Didattiche”, dallo stabilimento balneare Spiaggia D’Oro di Imperia, prende ufficialmente il via la campagna di comunicazione delle Antiche Vie del Sale, finalizzata alla promozione delle eccellenze dei territori al di là del mare: dall’enogastronomia alle rilevanze storiche, dal patrimonio artistico a quello naturalistico.
L’associazione dei Comuni delle “strade del mare”, presieduta dal sindaco di Mendatica Piero Pelassa, in collaborazione con l’agenzia “In Liguria” organizzerà, per tutta l’estate e per il prossimo autunno, una serie di eventi ed educational incentrati sui “food ambassador by Liguria”:olio della Riviera Ligure, Basilico Genovese e vini DOP, per lanciare il nuovo brand olfattivo della “terra di Colombo”: Il sale della Liguria.
La strategia di comunicazione, coordinata da Franco Laureri, punta a trasformare, attraverso la tecnica del “customer engagement”, il turista della costa in testimonial delle eccellenze dell’entroterra, con laboratori del gusto che vedono protagonisti gli ospiti di hotel e spiagge del ponente ligure.
La tattica è semplice ma efficace: grembiule e cappello da chef e ti trasformo il bagnante dello stabilimento balneare in ambasciatore del “made in Liguria” grazie all’effetto engagement dei social network. Così la “Spiaggia D’Oro” di Imperia, sotto la regia del Maestro di cucina Renato Grasso, degli specialisti delle salse al mortaio, Paola Ferrari con l’Aiè, Marco Gagliolo con il Pesto e del pescatore chef Salvatore Pinga, si è trasformata in una straordinaria brigata di cucina dove, grandi e piccini, si sono impegnati per realizzare una degustazione di prodotti tipici liguri, con il supporto della Confraternita dell’Ormeasco, per l’intero stabilimento balneare.
Le ricette hanno dato modo ai turisti di testare, su carne e pesce, le straordinarie qualità del “sale della Liguria”; il nuovo food ambassador che con il claim “i sapori della tua vacanza tutto l’anno”, promette ai turisti di ricordare il periodo trascorso nella terra di Colombo, ogni volta che lo useranno.
“Largo successo per questa iniziativa che ha coinvolto vari target d’età – dice il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana– nel segno dei nostri prodotti agroalimentari certificati, eccellenze che in tutto il mondo sono sinonimo di qualità, salubrità e distintività. La mission del progetto ricalca l’impegno a investire sullo sviluppo sostenibile e sul legame costa-entroterra sempre più ambito dai viaggiatori, che hanno il desiderio di scoprire le tradizioni e il lato green della nostra regione. Eventi come questi, ingaggianti e diversificati, sono da ripetere”.
Il progetto dell’associazione Antiche Vie del Sale punta a trasmettere, grazie alla collaborazione con i produttori delle tre DOP regionali, attraverso attività esperienziali, con protagonista il nuovo brand olfattivo, l’essenza vera dei valori e delle identità di territori, uomini e donne “dell’altra Liguria”, evidenziando, al contempo, il ruolo strategico di aziende agricole, cantine, frantoi e in generale di tutta la filiera legata all’enogastronomia.
Le attività esperienziali dedicate alle eccellenze dei territori al di là del mare sono state realizzate in collaborazione con la Confraternita dell’Ormeasco di Pornassio, Calcagno Basilico genovese DOP., il frantoio Sant’Agata di Oneglia, la Cantina Cascina Nirasca, il
panificio Cacciò di Gavenola, il Comitato di Tutela dell’Aglio di Vessalico, la Cooperativa A Resta, Lega Pesca Imperia, Crueza de Mä di Andora, l’ittiturismo PingOne di Imperia e il Pastificio Fratelli Porro di Pornassio.