Il trionfalismo in politica funziona sempre. Non ci sorprende il trionfalismo con cui il Signor Sindaco di Savona, sui giornali e sui media, comunicando che la Sua Amministrazione potrà iniziare a spendere.
di Coordinamento provinciale savonese di ‘Insieme’
Il fatto riempe tutti di gioia immensa, anche se in modo inaspettato e che coglie di sorpresa pure i più attenti osservatori, e ancor di più le segreterie dei partiti.
Pertanto cari concittadini savonesi, uomini e donne, anziani e giovani, stranieri, turisti per caso, scapoli e ammogliati, vi annunciamo solennemente che la carestia è dietro le spalle e la festa può iniziare avendo appurato dai Dirigenti che il dissesto finanziario del Comune di Savona è. rientrato anticipatamente. Rimangono da definire alcuni dettagli ma finalmente usciamo dal tunnel dove allegramente eravamo precipitati amministrativamente.
Non chiediamo al signor sindaco Russo di cospargersi il capo di cenere nel dare atto che il merito di tutto è da attribuire alla precedente Giunta Caprioglio che, in modo maldestro, non è stata ricandidata dai suoi avveduti sponsor politici, fatto che potrebbe far pensare che, sanati i debiti, era necessario insediare qualcuno meno acerbo politicamente per raccogliere i frutti da lei maturati con pazienza e determinata perseveranza, ottimamente coadiuvata dal suo Assessore Silvano Montaldo benemerito cittadino di Laigueglia.
La signora Caprioglio da molti trattata come una matriosca finita nei soliti ingranaggi politici e dagli stessi abbandonata, tanto da non meritare una nuova ricandidatura, con un congedo accompagnato da apprezzamenti poco lusinghieri, gettando ombre sulla sua onesta intellettuale e morale. Ma da donna che vale, ha caparbiamente proseguito nel suo mandato ed è riuscita ad evitare con determinazione e senso di responsabilità, il Commissariamento del Comune.
E’ vero! Ha commesso anche errori come quella di farsi imporre una giunta ponentina poco rappresentativa dei Savonesi, tranne limitate eccezioni che poco hanno inciso. Però riconoscerne i meriti per molti inaspettati, pare doveroso e politicamente meritevole dei risultati raggiunti che oggi sono offerti a tutti i savonesi.
Lei Signor Sindaco nel frattempo ha intravisto con lungimiranza la debolezza e le fratture all’interno di questa compagine politica che amministrava la città e ha maturato l’idea, in stretta collaborazione con almeno tre quarti della città, della stesura di un Patto per Savona, ben articolato sui temi che affliggono la città, con la mascherata illusione di rappresentare il nuovo e un epocale cambiamento, mescolando idee e proposte di sinistra, di centro, con qualcosina rimasta ripescato dal cassetto.
Per non dimenticare quanto fatto dagli ex sindaci di sinistra Ruggeri & Berruti, se si pretende che non si ripetano gli stessi errori e per futura memoria: la magnifica trasformazione in veste panoramica della vecchia Darsena, con il rimpianto della mancata realizzazione dell’avveniristico porto turistico con la famosa Torre du Belin progettata dall’archistar Fusckas. Il mastodontico Crescent, opera architettonica progettata da professionisti di fama internazionale sempre presenti dove imperava il Dio Cemento. La superba Torre di Cristallo degli Orsero con il suo Matitino, a riproduzione del Matitone di Genova.
Tutte opere utili e necessarie per l’economia savonese e per il mondo proletario delle crociere, con orde di girovaganti turisti per la città. Ai savonesi luccicano gli occhi per cosi tanto inebriante splendore a placar le coscienze di chi li può solo ammirare, ma al Dio Cemento tutto e concesso.
Al contrario l’ex Sindaco Berruti, affermato commercialista, in allora astro nascente della sinistra savonese, nel suo percorso, si è distinto per aver insediato una giunta granitica, con l’eccezione nel ruolo di Vice Sindaco, di Livio Di Tullio, uomo forte del mondo sindacale che garantiva politiche di sinistra, ma sorprendentemente delegato all’Urbanistica.
Berruti pareva Renziano ai tempi e si diceva frequentasse il palco della Leopolda con ambizione di ricevere un incarico di Governo. Sicuramente su Savona ha lasciato il segno: il costo dei prodotti finanziari cosiddetti “derivati” sono costati ai cittadini lacrime e sangue, portando il Comune di Savona in pre-dissesto. Una faccenda che meriterebbe un po’ di chiarezza per come sono andate effettivamente le cose e se ci sono responsabilità da attribuire, sui costi che hanno gravato sulle famiglie ed attività commerciali in termini di tributi per far fronte al riequilibrio finanziario.
Ci scusiamo per questa retorica, utile però a risvegliare assopite memorie ed evitare un ritorno del passato.
Ma veniamo all’oggi, per vedere che il nuovo Sindaco con enfasi annuncia che è arrivata l’ora delle scelte e delle decisioni importanti. Auspichiamo che questi roboanti annunci si concretizzino e non rimangono le solite parole al vento. Comprendiamo l’ambizione, ma assistiamo al fatto che sono passati otto mesi dal nuovo insediamento e francamente non crediamo che i savonesi abbiano avvertito tutte queste novità messe in campo.
Finalmente in verità, è arrivato il bilancio triennale comunale 2022/2024 che possiamo analizzare nelle scelte proposte, negli investimenti individuati, nella destinazione della spesa rispetto al sociale, all’ambiente, alle scuole, ai servizi e quanto invece destinato ancora ai processi di edificazione.
Possiamo ora renderci conto se abbiamo davanti una Giunta libera da condizionamenti esterni e se la scelta degli assessori risulterà vincente per la loro competenza, se abbiamo di fronte una maggioranza unita nelle scelte proposte, e potremo valutare la capacità del primo cittadino di instaurare una quotidiana collaborazione con l’opposizione, incalzante che, fino ad oggi, non ha avuto risposte.
Noi siamo quegli attenti e scrupolosi osservatori che intendono offrire un contributo fattivo per stimolare un dialogo costruttivo su scelte importanti per la città con il coinvolgimento dei savonesi che vorranno rendersi partecipi.
CORDINAMENTO PROVINCIALE SAVONESE DI INSIEME