Ho letto con diversi “grandi stupori” del convegno “Porti, trasporti, e logistica – il futuro di Savona in Liguria ed in Europa”.
di Paolo Forzano
Chi ha organizzato? La politica? L’Unione Industriali Savona? La Camera di Commercio Riviere di Liguria Imperia La Spezia Savona? La Provincia di Savona? L’Università? Nessuna di queste entità!
L’ha organizzato la Filt-Cgil di Savona con il “patrocinio” della Provincia di Savona! Il patrocinio! “Grande stupore” ma poi nemmeno troppo, conoscendo la poca consistenza della politica savonese a tutti i livelli: sono decenni che la provincia non riesce ad esprimersi con persone, idee, progetti. Politici scarsi e non interessati a fare! Lasciano che siano altri a proporre, vedasi il teatrino dei Sindaci sul “raddoppio ferroviario”: RFI impone, i Sindaci si accodano con la coda in mezzo alle gambe e paurosi di confronti con la popolazione rifiutano di considerare il problema nei suoi vari aspetti. Di prendere in mano la situazione non ne parlano: ne hanno terrore.
Una provincia disastro! e non brillano neppure gli enti che rappresentano gli industriali ed i commercianti: dovrebbero essere questi a fare proposte, ad organizzare convegni in cui si presentano idee e progetti ambiziosi per lo sviluppo della provincia, e di cui sarebbero i principali beneficiari.
Altro “grande stupore” è il sostegno di questo convegno a idee già in ballo da decenni, “niente di nuovo ad occidente”! E’ proprio il caso di dirlo!
Ma direi che tra politici, “grandi elettori” di questi politici, rappresentanti degli Industriali e del Commercio e dei sindacati c’è una unione di “povere idee” veramente deprimente. Sempre le stesse cose trite e ritrite, convegni “ad invito” ovvero possibilità di confronto e di critica.
Se la suonano e se la cantano! Da decenni! Gli anni passano, tante idee nuove sono circolate, ma il “club” inossidabile dei poteri savonesi dimostra di essere totalmente impermeabile al nuovo, alla logica, alla società civile.
“Grande stupore“, indubbiamente, all’annuncio al Convegno che la linea ferroviaria Genova-Ventimiglia entrerà nei “corridoi europei“! Si è detto che questa linea sarà una estensione od una alternativa alla Torino-Lione! Parole, parole! Al vento!
Ebbene dopo il “Grande stupore” sono seguite da parte mia “grandi risate“! C’è da ridere, ci sarebbe stato da piangere, ma ridere fa bene alla salute!
Si solleva quindi una “palla” all’idea che la ferrovia Genova-Ventimiglia possa servire per convogli merci di sagoma maggiore per trasportare containers “high-cube” e camion.
Viva l’ignoranza! Questo “club” pare trascurare un fatto: la galleria ferroviaria messa in servizio recentemente sul tratto di raddoppio già effettuato tra San Lorenzo Al Mare ed Andora è una galleria che stava crollando per effetto di mala costruzione, pertanto si è dovuto rimediare “costruendo” una galleria nella galleria che ha ridotto considerevolmente il diametro utile!
Ma tutta la tratta ferroviaria realizzata non è stata costruita con l’obiettivo di trasportare containers “high-cube” e camion.
I camion sui pianali non passano in galleria, nemmeno a Imperia! Si può rimediare? La risposta è quasi certamente no, con un modesto forse sì, abbassando il piano del ferro: ovvero abbassando il livello dei binari. Impresa complessa, bisogna vedere le dimensioni delle gallerie, che essendo state costruite in tempi diversi potrebbero non essere adatte comunque ad una risistemazione.
Da ricordare che le tratte raddoppiate sono state realizzate con specifiche diverse: Ventimiglia-confine francese 12 maggio 1910, Ventimiglia-Bordighera 5 giugno 1925, Bordighera-Ospedaletti Ligure aprile 1955, San Lorenzo-Bordighera 27 settembre 2001, Andora-PP San Lorenzo 11 dicembre 2016.
Altro “Grande stupore“! Quando Vincenzo Macello afferma che tra Finale ed Andora le gallerie sono già adatte ad ospitare il massimo profilo dice una cosa insensata: e ci mancherebbe! Ma il problema non è lì, è sul resto del tracciato!
Decisamente positivo il giudizio sulla rivisitazione della Savona Torino: da Savona a Ceva necessità di interventi che la renderebbero una linea “normale”. Forse l’unica idea positiva del convegno.
Altro “Grande stupore“! Simone Turcotto afferma la necessità dell’integrazione gomma-ferro-fune per risolvere i problemi del traffico che attanaglia le strade del savonese. Non sa che con due treni al giorno il problema sarebbe risolto, senza spendere un solo euro a ripristinare le funivie, che da decenni costano il doppio di quello che rendono!
Sull’adeguamento Parco Doria e Vado a treni da 750 metri per trasporto High Cubes e per pesi assiali maggiorati e velocità più alta verso Genova è un’opera necessaria per arrivare a standard più attuali. Era ora! Ma robetta, magari anche costosa, come sottopasso per eliminare il passaggio a livello di Vado e nuova ACC a Vado. Interventi che avrebbero dovuto far parte del progetto Maersk!
Altro “Grande stupore”! Funivie diventate Impresa Ferroviaria e il nuovo soggetto è PWR che terrà corsi per macchinisti, personale altamente specializzato; 300 persone assunte entro il 2023. Un modo per tenerle ancora in vita le funivie con i soliti grandiosi “foraggiamenti” a fondo perduto statali.
“Grande stupore“! E’ l’ultimo miglio al contrario! invece di misurare l’ultimo miglio dal centro del porto verso l’autostrada (vedasi tunnel sotto il porto e casello Albamare) si allunga l’inutile Aurelia bis con un ramo ancor più inutile dall’alto di corso Ricci a Legino. A che serve? a mandare il traffico da Legino in cima a corso Ricci per poi farlo uscire a Miramare (alle funivie) dove non è prevista neppure una rotatoria di raccordo con l’Aurelia!
E questo sarebbe l’ultimo miglio di un sistema di trasporto che potrebbe collegare Savona con l’Europa! Parole di Marco Russo sindaco!
IL concetto dell’ultimo miglio è di togliere il traffico portuale dalla città, non ci concentrarlo tra Miramare, la Torretta, il Priamar!
Concetto non pervenuto!
Paolo Forzano