Mentre mass-media e commentatori continuano a insistere con la mitologia bellica, così eccitante per i lettori maschi, memori del gioco preferito dell’infanzia, i soldatini, e pronti all’esercizio della naturale, testosteronica aggressività e dei suoi progetti ostili e quasi sempre poco riflettuti e finalizzati, la vera storia della guerra tra Ucraina e Russia procede imperturbabile.
di Sergio Bevilacqua
Intanto giù scoop giornalistici con distruzioni e pianti di una mugike e dell’altra, sporadici lanci di missili, esercizio quasi distratto di forze convenzionali, sottolineatura astutissima nella comunicazione dei tratti di un’azione quasi di polizia internazionale, come Putin vorrebbe risaltasse l’azione di guerra in Ucraina, contro nazisti ed epuratori antirussi “…che se lo meritano, quei disgraziati! E chi li aiuta, la NATO, è davvero un bel satanasso!”
Ma chi ci crede?
I soliti nostalgici di Austerlitz e Waterloo, i maschietti arretrati in cerca di uno sfogo successivo ai brufoli dell’adolescenza, innamorati della Volpe Rommel e anche delle strategie di Ho-ci-min, che discutono ancora sull’uso del napalm e dei possibili scenari della guerra nucleare, che infatti “L’uomo la guerra l’ha sempre fatta…”, e quindi anche stavolta c’è spazio per la consueta arroganza viriloide.
Cosa penso io? Che costoro hanno dei problemi d’identità, anche piuttosto gravi, e che sono superati antropologicamente. E così le donnette che li seguono, nell’ansia di essere protette (accidia…) anziché, come fanno tante invece, montare con la loro intelligenza sul carro dell’umanità per guidarla e finalmente in modo nuovo e saggio, non essendo afflitte anche a 60 anni, come molti maschi, da esuberi di biologica aggressività animalesca lesiva dei funzionamenti cerebrali.
E Lavrov va in televisione in Italia e spiega in sostanza che quei disgraziati degli ucraini mangiano i bambini, non senza inevitabili gaffe, e che sono i soliti rappresentanti del Male, con Aleksander Dugin mezzo ubriaco di vodka a fare da profeta. E che i Paladini dell’Umanità, Putin-Artù, Lancillotto-Lavrov, i venti oligarchi della Tavola rotonda, e Mago Merlino Dugin ispirati da uno strano dio che si serve del Pope Kirill, investito di ovvia grazia miliardaria, segno di altrettanto ovvia attenzione divina, sono all’attacco eroico di Satana in persona, il malefico Zelensky, con le sue tane sordide, di cui una in Israele…
Ma chi ci crede?
Intellettualoidi e figli di mamma, spesso divanizzati, che ora possono tornare al bar senza temere il covid, di cui hanno criticato a lungo le misure di contenimento che risultavano un vero impedimento ai bicchierozzi di riconferma etilica del loro pensiero. E tante donne e bambini impauriti, che vorrebbero cessasse tutto subito, con danni agli uni e agli altri, senza cercare dei nuovi equilibri, perché la guerra è brutta, fa paura e la bomba atomica, mio dio…, che paura.
Ma grazie, cari mass-media! Grazie per eccitare il peggio dell’umanità! Grazie per incoraggiare le componenti più tossiche di questa povera gente, che siamo noi, travolta da cose che superano le capacità di discernimento del 95%! Grazie per fare pensare con astuzia che questa sia una guerra inevitabile, con cattivi e dei buoni, mentre sotto, in pentola, bolle ben altro…
E giù miti…! La fine della Globalizzazione! Mi vien da ridere. Merlino Dugin nuovo profeta dei “buoni”, difensori di fabbri, calzolai, artigiani vari secondo il provvido schema medievale delle arti e mestieri, che sarebbero poi i 21 cavalieri/oligarchi della tavola rotonda moscovita, un branco di pericolosi primitivi dissoluti, che aprono e chiudono miniere con dentro semplici schiavi che estraggono la loro ricchezza da spendere nei bordelli occidentali. I valorosi Cavalieri (sarei curioso di sapere se si lavano tutti i giorni…) sono i liberatori dal tallone satanico delle grandi organizzazioni della civiltà Occidentale e Cinese. Che è invece una civiltà umana, capitalistica certamente (e va da sé, essendo industriale…), e creatrice di una grande e valida classe media, abituata dentro grandi società al rispetto dell’altro, a comporre il pensiero, a decidere insieme, a pensare a più che al proprio individuale tornaconto personale… Esattamente il contrario, e mi vien da piangere, di quegli oligarchi e dei poveri loro schiavi, ciechi di civiltà a causa della rozzezza dei “padroni”.
Mostruosi, va detto e tenuto ben in mente: dinosauri inadatti al futuro dell’umanità. Aggressivi e armati, dunque pericolosi. Anche astuti, con Merlino Dugin a strizzar l’occhio a Kirill e a Putin-Artù, e tutti e 3 pronti a farsi ville-dungeon in amene località da far impallidire la celeberrima organizzazione edonistica per olgettine di casa nostra, che peraltro fece scuola, come paparazzarono a suo tempo i giornali.
Oligarchi oggi alla disperata difesa, un po’ anche grossier, della loro sottocultura civile. “Se mi vogliono togliere le miniere devono invadere la Russia.” dice Putin. “E allora facciamo un po’ i furbi: visto che Occidente e Cina vorrebbero che le nostre miniere vendessero a prezzo di mercato e non a prezzo di prostituzione internazionale, e che l’Ucraina rompe, e ci provoca, ci cacciamo delle belle minacce di distruzione, così spaventiamo Occidente e Cina e magari continuiamo le orge per un bel po’ ancora, alla faccia del popolo russo, cui diamo un po’ di spiccioli, felicità che non avevano mai avuto dopo il crollo del sogno del comunismo”.
E dall’altra parte? Dall’altra parte sono santi? Prima di trattare questo tema, Putin sa che dall’altra parte ci sono molti fessi. E che quelli lì, sono pronti a credere che gli asini volano. E allora dagli, Dugin, forza Mago Merlino! Avanti Lancillotto-Lavrov! E anche tu, Kirill primate ortodosso, spiega che Papa Francesco è un poveraccio, e che l’amore di Dio si misura in miliardoni! E così, alla riunione della Tavola Rotonda moscovita, il colpo di genio: che di questi pensieri diversi nelle democrazie, possa essercene qualcuno utile e tenerci le miniere e a farci fare il prezzo per arricchirci e continuare ad andare a prostitute? E non come fanno quegli stupidi dei canadesi, poveri ebeti, che hanno integrato l’economia primaria ed estrattiva nel mondo dell’economia civile, quella di trasformazione, creando vera civiltà e classe media degna di questo nome, non semplici beneficiati da denaro…? Allora, si sono inventati la guerra santa contro la globalizzazione, un po’ come gli sceicchi islamici ogni tanto per spaventare, sostengono, più o meno sotterraneamente, quella contro gli infedeli: la democrazia occidentale, con tutte le sue imperfezioni lascia che esistano pensieri diversi, che in Russia non ci sono e quello dei no-global, patetico e mezzo idiota, fa proprio al caso loro.
Ciò detto coloritamente, e lascio immaginare il resto, vediamo anche che ruolo ha l’Occidente (e la Cina, saggio pesce in barile…): le risorse naturali delle Russia fanno gola, sia alle corporation globali che agli Stati perché no. Mettere nei guai i 21 corruttori primitivi oligarchi che fanno i prepotenti col risiko e coi prezzi delle materie prime e dell’energia, è proprio un bel giochino. Ma con attenzione, perché l’opinione pubblica e il Quarto Potere, l’informazione, sono golosi di eventi scioccanti. Dal 2014 l’Ucraina punzecchia la Russia. Così Putin ha attaccato. Facendo un atto violento e proibito dal Diritto internazionale.
E presto i nodi veri, quelli economici, verranno al pettine. Il progetto eurasiatico è buono per tutti, Europa, Cina e America. Meno che per 21 primitivi prepotenti, che occupano il pezzo di continente e di mondo, la Russia, che dovrebbe integrarsi, come e più del Canada, per contribuire allo sviluppo dell’umanità.
E non più a quello dei bordelli.
Sergio Bevilacqua