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Savona, Chiesa di San Giacomo grazie alla ricerca del Comitato Amici. Il Priamar e non solo


Il 25 aprile 2022 anniversario della Liberazione ho avuto modo di vedere due importanti momenti di cosa significhi riappropriarsi della storia della nostra città.  Vedi a fondo articolo la lettera ricevuta dal presidente del Rotary Club Savona.

 

di Danilo Bruno

Prima mi sono recato a vedere nelle sale espositive del Vescovado la mostra sul 550° della fondazione della Chiesa del San Giacomo, che si terrà fino al 29 maggio 2022 negli spazi espositivi del vescovado nell’omonima piazza.
La mostra , organizzata dal comitato Amici del San Giacomo, insieme alla Fondazione De Mari, al Comune e alla Diocesi ripercorre con bellissime riporduzioni il ricco patrimonio artistico del complesso monumentale nonché la sua complessa storia da monumento cittadino di primaria importanza fino a reclusorio militare e a caserma con i tentativi da parte dell’ordine monastico di riappropriarsene almeno parzialmente fino quasi all’inizio dell’ultima guerra.
Vengono infatti riprodotti documenti, che si trovano presso l’Archivio di Stato e quello Diocesano nonché fotografie d’epoca con particolare riguardo sia alla vicenda dello spostamento del cimitero cittadino prima alla foce del Letimbro e poi a Zinola che alla progressiva urbanizzazione dell’area sottostante il complesso conventuale con l’albergo Miramare e poi la stazione dei vagonetti.
Bisogna precisare che tutte le immagini sono state ripulite e rese più chiare con un lungo lavoro grafico e che si riesce a capire con nettezza sia il primitivo aspetto della chiesa che l’estensione del podere di San Giacomo fino a giungere alla possibile definizione delle opere d’arte tuttora esistenti.
Qui non voglio ulteriormente divulgarmi se non per rendere merito al Comitato Amici del San Giacomo ma soprattutto alla sua vasta ed importante ricerca, che ha portato pure alla definizione di un possibile ,futuro utilizzo della struttura come sala polivalente a cui aggiungere percorsi di visita di ciò che è rimasto dopo il saccheggio compiuto a suo tempo dalle truppe francesi.
Qui si può infatti notare un dato significativo della partecipazione popolare in tema di beni culturali ovvero: avviare una lettura filologica dei monumenti in modo da comprederne tutti i trascorsi e poi elaborare progetti per unn futuro utilizzo,che deve mettere in sintonia le principali esigenze cittadine con la possibilità di utilizzare i possibili monumenti.
Indi sono stato al Priamar dove dopo due anni si tornava a festeggiare il XXV aprile con musei e mostre aperte fino alle 18 e soprattutto tanta gente , tanta musica  e tanta voglia di stare insieme dopo due anni di pandemia e un pesante rischio di guerra incombente.
La vice sindaco Elisa Di Padova

Qui l’utilizzabilità degli spazi della Fortezza erano identificati dal numero di persone presenti e dai gruppi musicali, che suonavano grazie anche ad una idea propria dell’attuale vicesindaca (Elisa Di Padova), che dieci anni fa ebbe una importante intuizione per trasformare il 25 aprile anche in una giornata di festa.

Qui concludo solo con una annotazione: Mazzini (o meglio il suo manifesto) osservava tutta la folla festante e forse si chiedeva quanto avesse ragione teorizzò al Priamar, ove era incarcerato tra il novembre 1830 e il marzo 1831, la necessità per cui la rivoluzione nazionale sarebbe venuta dalle giovani generazioni trovando la forza in se stesse alla base di un grande processo educativo permanenente, che portasse tutte e tutti a scoprire le ragioni stesse dello stare insieme ovvero la via che Dio ci aveva indicato sulla strada del progresso.
Aveva avuto ragione nel 1831 così come ebbe ragione nel 1943-1945 quando numerosi giovani, che mai avevano conosciuto la libertà, insorsero in armi contro il nazismo e il fascismo per conquistare la democrazia e aveva ragione oggi con tutti quei giovani finalmente presenti e uniti sotto l’unico messaggio del Tricolore verso l’Europa Unita e Federata.
Danilo Bruno 
RICEVIAMO DAL PRESIDENTE DEL ROTARY CLUB SAVONA
VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
” Mi scuso per un errore involontario con il Rotary Club Savona dovuto solo ad una mia ingiustificabile sbadataggine di cui Trucioli.it non è in alcun modo responsabile. Cordiali saluti Danilo Bruno

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