Il settimanale l’Espresso (17 aprile 2022) titolava: ‘Cosa cercano le spie russe in Italia…’. “L’ambasciatore Sergej Razov, un falco di Putin, in rapporti stretti con il presidente della Commisione Difesa del Senato, l’ex pentastellato Petrocelli, con Alessandro Di Battista, con il sottosegretario Di Stefano… E “Gianluca Savoini amico dell’ambasciatore”. Il diplomatico che il 18 febbraio è stato ricevuto, con gli onori, dal presidente della Regione Liguria Toti.
Sei giorni prima dell’invasione e guerra in Ucraina. Per non generare sospetti nulla coinvolge il presidente Toti nelle vicende trattate nell’inchiesta giornalistica de l’Espresso. Si è trattato di una visita, a Genova, che semmai chiama in causa l’opportunità o meno dell’incontro con un personaggio assai controverso per certi suoi presunti ruoli.
18 febbraio 0re 20,21 – COMUNICATO FOTONOTIZIA
INCONTRO DI OGGI IN REGIONE TRA IL PRESIDENTE GIOVANNI TOTI E L’ AMBASCIATORE STRAORDINARIO DELLA FEDERAZIONE RUSSA SERGEY RAZOV.
Toti dichiara: “Abbiamo consegnato all’ambasciatore il sentito auspicio della Liguria perché si vada verso una risoluzione per vie pacifiche della crisi in atto, evitando sofferenze per la popolazione. Auspichiamo inoltre che non si verifichino ulteriori situazioni di difficoltà per le tante imprese italiane che lavorano con la Russia e con l’Ucraina, già messe a dura prova in questi due anni dall’emergenza Covid”.Come Regione – ha aggiunto il presidente Toti – è utile continuare con la politica degli scambi, degli incontri e dei momenti di dialogo. Auspico anche che la prossima missione del Premier italiano Mario Draghi, autorevole protagonista della politica europea, possa portare un significativo contributo alla risoluzione della crisi. Il mondo oggi ha bisogno di tutto tranne che di un’escalation della tensione soprattutto dopo la fase pandemica, in un momento in cui è necessario pensare soltanto a far ripartire il mondo e l’economia”.
Il settimanale cita anche il ‘caso Walter Biot’. Cessione di segreti militari in cambio di denaro all’ambasciata russa a Roma? …Il grande tessitore di questa operazione di collegamento , secondo quanto contenuto da alcuni rapporti dell’intelligence del Regno Unito sarebbe l’ambasciatore russo in Italia, Razov, che già nel 2003, quando ricopriva il ruolo di ambasciatore in Polonia, si rese protagonista di una vicenda simile al caso Biot….Razov che recentemente ha querelato La Stampa per ‘istigazione a delinquere e apologia di reato’ definì lo scorso anno la vicenda Biot un ‘caso spiacevole’. nel corso degli anni Razov si è caratterizzato nella sua azione diplomatica come un vero e proprio falco dell’amministrazione Putin. …La magistratura italiana si è dovuta occupare, oltre al ‘caso Biot‘, anche dell’affaire dell’Hotel Metropol a Mosca che ha visto in cerca di finanziamenti il leghista ed ex braccio destro di Matteo Salvini, Gianluca Savoini ( amico dell’ambasciatore Razov) e cittadino di una stimata famiglia di Laigueglia. Si aggiunga la misteriosa scomparsa del prof. Joseph Mifsud, docente maltese della Link Campus University, che è sospettato di aver collaborato con i servizi segreti di Mosca nell’ambito del Russiagate”. …
IMMAGINI TRASMESSE DA RAI 3. INCHIESTA GIORNALISTICA DI ‘REPORT’