Ad Alba da sempre si commemora la battaglia del 15 aprile 1945. Dieci giorni prima della Liberazione, del 25 aprile, formazioni partigiane degli Autonomi, Garibaldi, Matteotti, Giustizia e Libertà cercarono di liberare la città di Alba, attaccandola da più punti.
di Antonio Rossello
Nello scontro a fuoco con la guarnizione della Repubblica Sociale di Salò persero la vita i partigiani: Valerio Boella, Albino Mereu, Marcello Montersino, Romano Scagliola e Oronzo Solazzo. Quel giorno cadde anche una vittima civile, il giovane Paolo Mozzone, di 12 anni, e vi furono ulteriormente 16 partigiani feriti.
Nell’anniversario dei cento anni del partigiano Beppe Fenoglio, grande della letteratura italiana del secolo scorso a cui si deve la figura del –Partigiano Johnny-, pure ripresa dal cinema, la tradizionale cerimonia per l’anniversario del 25 aprile è ritornata nel cuore di Alba, nella locale piazza Risorgimento per diffondersi sulle colline di Langhe, Monferrato e Roero.
Si è trattato di un momento speciale di celebrazione e racconto dei 20 mesi del Novecento che cambiarono una generazione rendendola protagonista della liberazione dal nazifascismo. Un anniversario quest’anno ancor più forte a causa degli echi di guerra in corso in Ucraina, dove un popolo sta fieramente resistendo all’invasore della propria terra.
Luogo della manifestazione (V. fotogallery ufficiale del Comune) è stata la piazza Risorgimento, sotto il Palazzo comunale. Folta la presenza delle Autorità civili (con molti sindaci dei comuni circonvicini) e militari, delle Associazioni e della cittadinanza. Dopo i saluti iniziali dell’organizzazione, tra un intermezzo musicale e l’altro, si sono tenuti gli interventi delle figlie dei partigiani: Lorenza Balbo per Poli e la -II Divisione Langhe-, Paola Farinetti per Paolo e la -Fratelli Ambrogio- e Margherita Fenoglio per Beppe Fenoglio ha letto la -Lettera per Tarzan-.
All’evento sono intervenuti inoltre il sindaco di Alba, Carlo Bo, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Albo Cirio, ed Enzo Demaria, presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – sezione di Alba e vicepresidente comitato provinciale A.n.p.i..
La delegazione dell’Associazione Italiana Combattenti Interalleati (A.I.C.I.), appositamente invitata da Savona, ha incontrato il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti, anche scrittore e figlio di partigiano delle Brigate Matteotti.
Antonio Rossello