Loano, sospensione della procedura affidamento concessione della gestione del Giardino del Principe stagioni 2022-2024. Manca l’ok definito al progetto da parte della Soprintendenza (vedi……)..Le risorse a disposizione per la programmazione estiva 2022 vengono destinate alla realizzazione di eventi in piazza Italia come è avvenuto per la stagione 2021. Leggi anche Loano il primo running park della Liguria e un ex sindaco e già presidente Anci della Liguria scrive una lettera critica pubblicata da Savona News.
LA DETERMINA..…PREMESSO CHE – il Comune di Loano è proprietario dell’arena estiva Giardino del Principe, che consiste in un’area destinata a cinema teatro all’aperto ed al tempo libero in genere, cui è annesso chiosco bar che era intenzione dell’amministrazione concedere in concessione per le stagioni estive 2022/2024;
il su indicato sito avrebbe dovuto essere sottoposto ad interventi di manutenzione straordinaria aventi ad oggetto la riqualificazione ed il recupero funzionale dell’area, da espletarsi, quanto al primo lotto, antecedentemente all’affidamento in concessione;
in particolare, con la Deliberazione di Giunta Comunale n. 107 del 17.11.2021 è stato approvato, per il solo aspetto architettonico, il Progetto definitivo delle opere predisposto dallo Studio Burlando Architettura di Genova, da sottoporsi alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona;
nel frattempo, con determinazione dirigenziale Area 2 n° 1109 del 10.12.2021, l’Amministrazione ha pubblicato un avviso pubblico di manifestazione di interesse volto all’affidamento in concessione del cinema teatro all’aperto giardino del principe per il periodo 2022-2024 … con invito a tutte le ditte che avranno regolarmente manifestato interesse; entro il 21.02.2022 ore 12:00 – termine ultimo per la presentazione delle manifestazioni di interesse – sono regolarmente pervenute al protocollo dell’Ente tre manifestazioni di interesse.
CONSIDERATO CHE – la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona ha richiesto integrazioni al progetto presentato dall’arch.
Burlando; in ragione di ciò, risulta impossibile approvare il progetto esecutivo in tempo utile per consentire
all’operatore economico che dovesse risultare aggiudicatario in esito alla procedura negoziata, l’avvio
del servizio per la stagione estiva 2022; che in assenza della realizzazione delle opere di cui al primo lotto funzionale risulta impraticabile la messa in esercizio della struttura; si rende, pertanto, necessario sospendere la procedura di affidamento in concessione per la gestione del cinema teatro all’aperto Giardino del Principe 2022-2024, posticipando al 2023 l’avvio delle operazioni di gara; di dare atto altresì che le risorse a disposizione per la programmazione estiva 2022 verranno destinate alla realizzazione di eventi in piazza Italia come è avvenuto per la stagione 2021;
…..DETERMINA DI SOSPENDERE temporaneamente la procedura di affidamento in concessione per la gestione del
cinema teatro all’aperto Giardino del Principe 2022-2024, rinviando a data da destinarsi l’avvio delle
operazioni di gara, ossia al termine del procedimento avanti alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti
e Paesaggio ;
DI DEMANDARE all’Ufficio Ragioneria l’azzeramento dell’impegno pluriennale n° 2249 assunto…. con la
determinazione a contrarre n° 1109 del 10.12.2021 sul cap. 1641 art. 1, limitatamente all’annualità 2022
rinviando alla prima variazione di bilancio utile il trasferimento delle risorse al fine di poter organizzare per l’estate 2022 un programma di eventi in piazza Italia.
Il Dirigente del Servizio Cultura Marta Gargiulo
LA LAPIDE CHE RICORDA ALDO MAROSTICA
DA LOANO ALL’UCRANIA GRAZIE AI RAGAZZI
DEL MONASTERO DI MONTE CARMELO
Con riferimento al progetto per la promozione degli sport outdoor presentato stamani dall’Asd Maremontana di Loano, che prevede la creazione del Vibram Maremontana Running Park (QUI la nostizia), Ivano Rozzi (ex sindaco di Giustenice) ci ha inviato una lettera che pubblichiamo qui di seguito.
“Penso si sia passato ogni limite sulla questione. Si parla di integrare nella ‘grande palestra all’aria aperta’ tutte quelle zone che per decenni sono state considerate aree di particolare attenzione , sia naturalistica che faunistica.In particolare è stata data via libera alla colossale speculazione commerciale e turistica di luoghi insiti all’interno di Rete Natura 2000, Sic , Zone di protezione e tutela e altro, senza alcuna distinzione e senza alcuna condizione.
Penso sia il caso di doversi opporre a questa forma che non genera reddito o incremento reale e tangibile nella nostra terra, in proporzione a ciò che si perde, ma dai dati sinora disponibili, il solo interesse e guadagno per i pochi che hanno ottenuto totale via libera all’utilizzo continuo, costante e gratuito, spesso modificando all’uopo luoghi, oggi ancora incontaminati e con una pressoché assenza di disturbo antropico ( pochissimo quello generato dalla caccia, che ricordo essere regolata), e da un turismo di frequentatori sporadico e occasionale.
Oggi , come sta succedendo quasi ovunque, non ci sono più limiti allo sconsiderato utilizzo di mezzi motorizzati e servoassistiti , protetti , non sanzionati da nessuno, costanti, rumorosi e giornalieri, che giungono , grazie al mancato controllo al taglio e alla creazione di nuove vie e sentieri in ogni dove. Spesso, molto oltre dove per decenni, forse pochi, sono giunti a piedi con il proprio cane.
Il disturbo antropico e l’inquinamento acustico hanno già portato alcuni Stati europei a legiferare in merito, con limiti molto severi e numerose regioni e province italiane a vietare e regolamentare transiti e luoghi ove attuare l’outdoor. Da noi nulla, anzi, proprio da chi avrebbe dovuto preservare il patrimonio troviamo invece la spinta ad abusarne. Una vera vergogna e un profondo conflitto di interesse che molti giustificano in ragione di un ‘presunto’ ritorno. Mi spiace importunarvi sulla questione ma era giusto che qualcuno ve lo dicesse. Qualcuno più furbo ha capito che siamo ricchi di boschi poveri e non solo”. (Ivano Rozzi)