I media per ora tacciono. Nessuna autocensura anche se da giorni con il tam tam negli ambienti della politica e tra i ‘comici bianchi’ operanti a Borghetto S.Spirito, le indiscrezioni corrono. Pare sia in corso un’indagine giudiziaria che chiamerebbe in causa l’operato di un big locale, il dr. Giancarlo Maritano. Mentre nessuno parla più di Castello Borelli, zona alberghiera (e parte del parco) acquistata da coniugi russi (vedi trucioli.it del 5 nov.2015…..) che non sono nella lista nera causa guerra in Ucraina.
Pare utile una premessa. Nessuna inchiesta a tempo. La magistratura, nonostante certi luoghi comuni, non si muove a chiamata, ma sulla base di denunce, esposti, segnalazioni di notizie di reato (presunti). Il caso vuole che al centro dell’indagine ci sarebbero episodi legati alla dismessa attività di ‘medico di famiglia’ del dr. Maritano, l’esponente politico della minoranza consiliare, già candidato sindaco, che si è dimostrato più attivo, assiduo e presente nel ‘stare alle calcagna’ della giunta del sindaco leghista Giancarlo Canepa che, a sua volta, aveva avuto un rodaggio difficoltoso, con qualche diserzione e defezione che rischiava di far molto male. E invece non è andata così. Ha finito per rafforzarsi, seppure con qualche crepa.
Non diciamo nulla di stravagante se tutte le ‘proiezioni’ popolari danno il sindaco uscente come favorito al mandato bis. Lo stesso Canepa ha già annunciato ai media pressoché la riconferma della sua squadra, ma forse meriterebbe qualche inserimento di qualità e di indipendenza granitica sul fronte sempre caldo delle scelte urbanistiche dove la minoranza ha avuto (ed ha) qualche ragione in più proprio in questa tematica.
Borghetto più di ogni altra località della Liguria porta le conseguenze, l’eredità dell’edilizia selvaggia: sul piano socio -economico e continue tentazioni di nuovo consumo di suolo. Borghetto unico in Liguria con un centro storico ormai semi-deserto, sfitto: penalizzati valore e rendita degli immobili, nel commercio e esercizi pubblici. Un mancato volano che caratterizza invece altre realtà rivierasche. Con centri storici vivi, ‘salotti, affitti alle stelle seppure i venti di crisi abbiano lasciato (e lascino) il segno.
Torniamo ai rumors dell’indagine giudiziaria. Possono penalizzare una parte e favorire l’altra ? Diciamo che non c’è alcun tintinnio di manette, di ‘terremoti’ in grado di sconvolgere (in passato era accaduto, anni ’80) la realtà ed il quadro politico amministrativo borghettino. Un’indagine che parrebbe alla fase iniziale. Con interrogatori di testi ed acquisizioni di atti anche all’Asl 2. Diciamo che bisogna chiarire fatti e addebiti, dare tempo al lavoro investigativo, alle decisioni del magistrato inquirente che dovrà valutare le varie ipotesi di reato che nel caso in questione sarebbero più di una. C’è poi il passaggio importante che investe l’attività difensiva. Un’inchiesta che riguarderebbe la sfera pubblica nell’ambito di attività medica. Non è un mistero che Maritano era il medico di famiglia più affermato in città, con il maggior numero di pazienti da lasciare in ‘eredità’ ai colleghi e con interessi legittimi in attività sanitarie ed assistenziali.
Tornando nell’agone pre elettorale e ai media si era dato conto dell’ipotesi di ben quattro liste, ma diciamo che appare più verosimile una scheda elettorale con tre schieramenti. Vogliamo aggiungere da umili osservatori – testimoni di questa terra che il buon senso e l’interesse superiore della dialettica democratica, unita al bene comune, dovrebbe indurre a presentare due ‘listoni’: centro destra e centro sinistra, il terzo finirebbe per raccogliere le briciole, come accadeva nel non lontanissimo passato. A Borghetto (anni ’70) fu pure presentata una lista di estrema destra, tra cui un esponente che veniva dalla Sicilia (avv. Spada), con militanti del Msi, alcuni finiti pure al centro di varie indagini giudiziarie (in un caso pure per le ‘bombe nere’ di Savona). Ci sono i ritagli stampa e nelle prossime settimane sarà utile riproporli a fini storici.
Il Secolo XIX del 7 febbraio scorso citava le “beghe tra Cambiamo e la Lega“. I rapporti nel comprensorio loanese- borghettino non sono mai stati dei migliori, vedi vicende ora assopite delle nomine del Consorzio del depuratore, senza citare ciò che viene ignorato dagli stessi media, ovvero le ‘rivalità’ in un paio di logge massoniche della zona. I cui nomi di spicco non sono peraltro sconosciuti agli ‘addetti’ alla cosa pubblica, nei circoli elitari, tra i ‘fratelli muratori’. Da qualche mese le acque si sono calmate. I maestri venerabili hanno richiamato all’ordine anche perchè c’è chi riveste ruoli pubblici significativi nello scenario regionale, provinciale e locale.
Il Secolo XIX dava pure conto di una fronda ‘antiCanepa‘, un tentativo che lo spesso primo cittadino ha definito “assai spudorato‘ e sarebbe già naufragato. Acqua passata, dunque. Come è stata data, ormai per scontata, la discesa in campo dell’ex comandante dei vigili urbani (ora Polizia locale) Salvatore Moltalbano, esperienza nell’Arma dei carabinieri. Eppure voci ricorrenti sostengono che la lista troverebbe difficoltà a trovare candidati ‘spendibili’ ovvero che abbiano un sicuro seguito. Capaci di mettere a rischio la vittoria della squadra di Canepa e alleati.
Un altro nome citato in questi ultimi due mesi è quello dell’ex sindaco di Balestrino Gabriella Ismarro che a Borghetto ha esercitato per diversi anni con un’attività commerciale. Lei stessa, in passato, aveva accennato al fatto che non si sarebbe ricandidata a Balestrino e che il suo nome (nell’alveo del centro destra) era gettonato (“mi è stato proposto“). Ma la sua candidatura borghettina significherebbe rompere l’unità del centro destra. Si aggiunga che la Ismarro, in quota ‘Cambiamo’ (?), continua ad essere il ‘faro’ operativo del debole governo (giunta) insediatosi a Balestrino con il sindaco leghista Stefano Saturno.
Il sindaco Canepa a ricordare: “Abbiamo trascorso questi cinque anni a risanare i conti ed il paese dall’abbandono in cui lo abbiamo trovato e stiamo ragionando di proseguire con tutto il gruppo per portare a compimento la ricostruzione”.
Il centro sinistra, a maggioranza Pd, potrebbe giocare una partita anche a Borghetto? Il neo segretario provinciale Dem è borghettino verace, Emanuele Parrinello, 39 anni, ex tesoriere, di fatto ‘funzionario’ di partito, già assessore nella purtroppo fallimentare (almeno quanto a sorte finale) giunta di centro sinistra del sindaco Gianni Gandolfo (maggio 2012- luglio 2016).
Nel suo primo discorso Parrinello ha rimarcato la necessita di “interloquire con la società” , soffermandosi sui concetti di “uguaglianza, lavoro, salute, cultura, ambiente”. “In questo partito bisogna ricominciare a parlare, lo abbiamo fatto troppo poco, c’è tantissimo da fare, mettiamoci al lavoro“. Il tempo dirà se sia stata una scelta vincente, seppure presa quasi all’unanimità. O se invece il partito di Letta e di governo non abbia bisogno in provincia di Savona di una guida più ‘autorevole’, proveniente dall’imprenditoria, dal mondo delle professioni, da quella che viene definita ‘società civile’ piuttosto che da ‘professionisti della politica’. Peraltro da sempre invisi su un altro campo con la voce di Silvio Berlusconi.
A Borghetto con la rinuncia annunciata, già il mese scorso, dallo stesso Maritano (‘il mio ruolo è da allenatore e in panchina’) l’interrogativo è trovare un esponente capace di trascinare, far competere, un eventuale schieramento di centro sinistra. In passato si era fatto il nome del dr. Flavio Neirotti ex direttore dell’Asl 2 nelle stagioni della giunta di Claudio Burlando. Assai inviso, si sussurrava, alla Lega savonese. Ma l’interessato pare non abbia dimostrato un concreto interesse. Anzi, c’è chi crede che sia un nome da escludere in partenza. E allora ? C’è davvero il deserto a sinistra ? Nella scorsa legislatura si era pure affacciata l’ipotesi di Davide Michelini imprenditore floricolo, molto attivo ed incisivo nella vice presidenza provinciale di Confagricoltura, tuttavia la sua disponibilità era venuta meno. E, col senno del poi, aveva pure visto giusto. E’ probabile che solo in presenza di due liste c’è chi possa essere tentato a porgere il guanto di sfida ad un Canepa bis. Si aggiunga che un altro ex ‘combattente’ leghista e con esperienza di candidatura a sindaco, Pier Paolo Villa, consigliere di opposizione, da tempo ha ceduto l’avviata Tabaccheria sull’Aurelia e ha trovato un lavoro (Asl 2 ?). Si è fatto decisamente da parte ?
A Borghetto non si parla invece della sorte di Castello Borelli nella porzione di edificio (verso Ceriale) acquistata da una cittadina russa e che avrebbe dovuto ospitare un hotel a 5 stelle, ristorante, bar e una porzione di parco. Erano sorti problemi di coppia, tutto ha finito per arenarsi. La concessione edilizia per la ristrutturazione complessiva dello stabile è nel frattempo scaduta. E dovrebbe essere ripresentata. Ha già avuto un iter lungo e laborioso la parte residenziale, con il suo parco, e che tutto sommato, per Borghetto, rappresenta un risultato positivo, visto che altre alternative non si sono rilevate percorribili. E che il complesso immobiliare è stato realizzato da acquirenti solidi che ora stanno vendendo gli alloggi ed i relativi servizi in un contesto ambientale di pregio.
La soluzione alberghiera, va da se, anche con la ‘guerra in Ucraina’ e le sanzioni inflitte al regime di Putin, finira’ per allontanarsi nel tempo. A meno che non si trovi un nuovo acquirente, o la ‘crisi’ mondiale abbia sbocchi per ora imprevisti. Insomma difficile scommettere in un miracolo.