A Pietra Ligure pagine di storia. Quanto costava un funerale un secolo fa ? Erano divisi in 4 classi. E cosa accadde quando il parroco decise, dopo l’intervento-testimonianza della maestra ‘a Patatina’, di abolire ogni distinzione, come rivela lo storico locale Alessandro Marinelli. I ricordi del vecchio cronista, la lista Dc che vinse le elezioni nel 1970. Tutti i candidati, capolista e poi sindaco (centro sinistra) il cav. Salvatore Caltavituro. E quando a Pietra si festeggiava una vera ‘sagra delle pesche’.
Lo storico Alessandro Marinelli scrive: “All’epoca i funerali erano divisi in classi, poi nel 1954 avvenne un fatto che fece cambiare le cose. La maestra Giuseppina Spotorno detta “a Patantina” stava andando in canonica dove teneva i conti e faceva un po’ la segretaria. Tutte le campane e il campanone stavano suonando a distesa annunciando il funerale di una persona importante. Passando accanto al palazzo Pagano, in via Cavour, due muratori stavano lavorando su un ponteggio e uno dei due disse all’altro “ancòi i prêvi mangian bén“. La maestra Spotorno salita in canonica ripeté la frase al Prevosto don Maglio e al curato don Luigi che si trovavano in cucina. Don Luigi scese di corsa e andò dai muratori per farsi ripetere la frase poi risali’ il canonica e disse al Prevosto che i funerali non dovevano avere distinzioni. E da allora le campane suonarono per tutti alla stessa maniera.
Paolo Gazzano: “Bei tempi in cui pagavano organisti, tiramantici e chierici”.
PIETRA LIGURE QUANDO SI FESTEGGIAVA LA SAGRA DELLE PESCHE
E I CAMPI ERANO RICCHI DI PESCHETI E ALBERI DA FRUTTO.
DALL’ARCHIVIO DI TRUCIOLI.IT: A PIETRA LA DC PRRIMO PARTITO ALLE COMUNALI DEL 1970.
UN OPUSCOLO DI 20 PAGINE CORREDATO DI FOTO. CAPOLISTA. FU SINDACO IL CAV. SALVATORE CALTAVITURO, EX OPERAIO DEL CANTIERE NAVALE E CHE POI AVEVA REALIZZATO L’HOTEL STELLA MARIS. CANDIDATO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ERA DAMIANO VALLE, PARTIGIANO COMBATTENTE, ISCRITTO AL PARTITO DALL’OTTOBRE DEL 1945.
Fino al 1948 rappresentante della corrente sindacale cristiana alla Camera del Lavoro, fino al 1950 vice segretario provinciale dei Liberi Sindacati. Consigliere comunale del 1951 ed assessore alle Finanze fino al 1956. Fino al ’60 vice presidente diocesano dell’Azione cattolica. Consigliere provinciale e dal 1962 al ’64 assessore provinciale all’Assistenza. Quindi di nuovo assessore comunale fino al 1970. Segretario sezionale della Dc fino al ’64 e per due anni dal ’62 al ’64 anche vice segretario provinciale. Sarà poi sindaco di Giustenice.
Il vecchio cronista che scrive queste righe ed iniziò a collaborare con La Settimana Ligure nel 1966 occupandosi di cronaca bianca, poi assunto al Secolo XIX all’allora ufficio di corrispondenza di Albenga (una pagina da Andora a Varigotti con entroterra), ha potuto conoscere e scrivere anche della vita politico amministrativa pietrese. Tra essi ricordiamo il compagno di Seminario ad Albenga, Francesco Perotto che lasciata la talare, al quinto ginnasio, venne assunto al Santa Corona di Pietra Ligure. Un altro personaggio, non solo a Pietra, ma anche nel comprensorio loanese, l’imprenditore rag. Franco Rembado che per alcuni anni gestì la maxidiscoteca Ai Pozzi di Loano. E ancora il dott. Flavio Casto, specialista chirurgo ortopedico all’ospedale Ospizio Marino di Loano dove è stato anche consigliere comunale. Una citazione anche per un ‘decano’ (classe 1935) il rag. Italo Bergamaschi con carriera da impiegato di banca ed assessore comunale. Un rapporto professionale piuttosto teso anche con il dr. Angelo Spotorno che è stato presidente dell’Azienda Autonoma di Soggiorno. Persona rigorosa inoltre il cav. Edoardo Ciribì che ricopriva la carica di presidente della Seava, società pubblica che gestiva l’aeroporto di Villanova d’Albenga. Persona a modo e puntigliosa Libero Conio che aveva il ruolo di segretario della sezione Dc e che apparteneva all’ala destra del partito. Un lucifrediano.
Una noticina curiosa, mai rivelata prima d’ora, la merita il cav. Caltavituro. All’epoca fu il sen. Paolo Emilio Taviani per tramite del suo capo ufficio stampa, a chiedere un incontro del giovane cronista della Settimana Ligure con Caltavituro. La scelta fu quella di contribuire attraverso la pubblicità al bilancio della pubblicazione fondata da Romano Strizioli, Gilberto Costanza ed Aldo Dompè (ancora in vita in Germania).
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