La Portosole srl (oggi di proprietà dei fratelli Reuben, cittadini inglesi subentrati nella gestione del porto turistico di Sanremo al gruppo Cozzi Parodi) è stata denunciata dai carabinieri forestali per i reati di deturpamento di bellezze naturali e danneggiamento di beni di interesse storico e artistico.
DA LA REPUBBLICA – E’ frutto di un supplemento di indagini disposto dalla Procura di Imperia in merito all’esposto
presentato, lo scorso marzo, a tutela della pineta di N.S. della Guardia di Poggio dall’ex consigliere del Movimento 5stelle Luciana Balestra, attuale presidente del Comitato sanremese PAT per la tutela di paesaggio e territorio.
In ballo perizie agronomiche, con sospette anomalie, al vaglio dei forestali: in una di esse, riguardante uno splendido pino abbattuto alcuni mesi fa in corso Felice Cavallotti all’interno di una proprietà privata, l’albero (per il quale era stata avanzata la richiesta di inserimento nell’elenco degli alberi monumentali di Sanremo) viene indicato nello stesso documento con due nomi diversi, prima Pinus halepensis e poi Pinus pinaster.
E’ sotto la lente degli inquirenti la situazione del verde nella città dei fiori. Da gennaio 2016 a metà giugno 2021 sono stati abbattuti su disposizione del Comune 443 alberi escluse le palme colpite da punteruolo rosso, in particolare pini, platani, cipressi, eucalyptus. E si stratta di un numero per necessità in difetto, perchè non include i più recenti abbattimenti che hanno ad esempio riguardato la storica alberatura di via Nino Bixio, a due passi da Porto Vecchio, da oltre trenta ridotta a una decina di esemplari.
Nelle scorse ore i carabinieri forestali di Sanremo hanno denunciato alla Procura, nella persona dell’amministratore delegato G.P., la Portosole srl per aver ridotto a scheletri, con la tecnica conosciuta come capitozza-tura (articoli 734 e 635 del codice penale) le splendide e super vincolate magnolie di Villa Magnolie, storico edificio in cui hanno soggiornato anche il Duca Amedeo di Savoia con la consorte Maria Vittoria e il sultano Ottomano Maometto VI, oggi sede distaccata del Liceo Cassini.
Al momento dell’intervento di ‘potatura’ , eseguito mesi fa al fine di ‘mettere in ordine’ le piante, il solettone della Villa era in uso proprio alla Portosole srl. Secondo l’agronomo incaricato dai militari “L’intervento ha compromesso irrimediabilmente il valore ornamentale e paesaggistico delle magnolie grandiflora”. Le quali “hanno emesso deboli germogli a livello dei tagli eseguiti, non in grado di riformare la chioma e dare alla pianta l’aspetto originario”.
Intanto nella città dei fiori è ormai attivo da mesi il Comitato PAT, costituito da un gruppo di battaglieri cittadini che si occupano di monitorare il territorio e di effettuare eventuali esposti alle autorità competenti. Tra gli amanti del verde c’è in questo momento grande preoccupazione per l’area di Porto Vecchio, che sarà presto oggetto di un radicale restyling. Alla fine di settembre il PAT ha per presentato ricorso presso la Prefettura di Imperia contro l’ordinanza sindacale n.79 del 28 settembre 2021 riguardante proprio l’abbattimento delle alberature di via Nino Bixio in corrispondenza della pista ciclabile Porto Vecchio. Senza aver ricevuto, ad oggi, ancora alcuna comunicazione in merito.