L’intervento di Vittoria Fiori, presidente dell’Ordine Forense della provincia di Savona.
“Vedere la nostra sala convegni di nuovo piena, rivedervi qui per questa cerimonia solenne mi inorgoglisce ed anche mi commuove.
Saluto il Sindaco Avv. Marco Russo, il Presidente del Consiglio di Disciplina Ligure avv. Elisabetta Ratti, il Presidente della Camera Civile avv. Fabio Cardone, il Presidente della Camera Penale avv. Daniela Giaccardi, il Presidente del Comitato pari Opportunità avv. Emanuela Picasso.
Saluto e ringrazio il Presidente del Tribunale dr.ssa Canaparo, il Procuratore della Repubblica dr. Pelosi, il Presidente della Sezione Civile dr. Princiotta, il Presidente vicario dr.ssa Giorgi.
Abbiamo fortemente voluto questo evento, l’ultima premiazione risale al 2013. Oggi premiamo gli avvocati Mauro Boffa ed Ettore Ghelardi con la medaglia d’oro dei 50 anni di toga.
E consegneremo le medaglie alla memoria dei colleghi che ci hanno prematuramente lasciato, avendo già maturato i 50 anni di toga. Riceveranno le medaglie per l’avv. Pietro Beltrametti il figlio Attilio, collega e membro del CDD, per l’avv. Pietro Castagneto la figlia e collega Elena e per l’avv. Giovanni Enrico Folli la moglie Patrizia.
E non è tutto. Oggi premiamo anche avvocati che sono iscritti al nostro Albo da 60 anni l’avv. Mario Nobile, da 64 anni l’avv. Lorenzo Brunetti e da 66 anni l’avv. Nicola Durante. Erano già stati premiati con la medaglia d’oro al compimento del cinquantesimo, quindi oggi riceveranno una pergamena.
Oggi è la festa dell’Avvocatura Savonese – Riceverete un premio perchè il vostro impegno e le vostre qualità umane e professionali hanno contribuito a elevare ancor di più questa nobile professione. La medaglia d’oro è un traguardo importantissimo che incarna un inestimabile valore morale: oggi passate simbolicamente il testimone ai giovani avvocati condividendo la vostra esperienza che è stata tutela e garanzia dei diritti fondamentali delle persone.
Di fronte alla vostra esperienza professionale e alle vostre carriere ci sentiamo piccoli.
Avete assistito in prima persona, da avvocati, a periodi storici di importanti trasformazioni, l’approvazione della legge sul divorzio, l’approvazione dello statutodei lavoratori, numerosissime riforme processuali civili e penali, il passaggio dalla carta carbone alle macchine fotocopiatrici, le veline per le copie, i primi computer che sostituivano le macchine da scrivere, l’aumento progressivo e inesorabile delle marche da bollo, il passaggio dal palazzo S. Chiara al nuovo Tribunale, le Preture di Albenga, Finale, Cairo, la soppressione delle medesime, la nascita delle sezioni distaccate, la soppressione delle sezioni distaccate, quante cose che sono cambiate!!
E’ arrivato pure il processo telematico che ha rivoluzionato gli studi ed il modo di depositare le nostre memorie. Avete assistito all’aumento del numero degli iscritti dopo il boom mediatico di Mani Pulite, dagli anni ’90 in poi. Quando mi sono affacciata alla professione con tanti altri colleghi e gli studi avevano praticanti in eccedenza.
Le udienze in Tribunale erano affollatissime, pile di fascicoli coprivano completamente le scrivanie delle aule. In Tribunale si doveva andare almeno in 2 o 3 per poter discutere tutte le cause fissate in contemporanea. Avete assistito alla creazione delle Sezioni Stralcio per lo smaltimento degli arretrati. Poi pian piano l’onda numerica è andata scemando, è subentrata la crisi economica e poi la pandemia. E siamo cambiati! Negli ultimi 15 anni le innovazioni tecnologiche e il progresso scientifico hanno trasformato anche le modalità in cui esercitiamo la nostra professione.
Direi che questa medaglia e questa pergamena le avete meritate! – Ebbene, oggi siete testimoni della passione che avete messo nella vostra vita di avvocati. Per un cinquantennio e più avete portato la toga sulla coscienza, sull’anima e poi sulle spalle. Siete fonte di ispirazione e modello per i giovani qui presenti. Siete stati e siete avvocati che hanno improntato la propria carriera professionale ai valori di indipendenza, lealtà, correttezza, probità, dignità, decoro, diligenza e competenza, di cui al nostro codice deontologico. Avete amato la vostra professione e questo è l’augurio per i neo avvocati.
Avvocati lo si è sempre! – Ciascuno di noi, in ogni circostanza, non solo in Tribunale ma nella vita di tutti i giorni è sempre un avvocato, non dobbiamo mai dimenticarci che siamo custodi dei diritti e delle libertà altrui. Ora concludo con le parole del Calamandrei “Molte professioni possono farsi col cervello e non col cuore. Ma l’avvocato no. L’avvocato non può essere un puro logico, né un ironico scettico, l’avvocato deve essere prima di tutto un cuore: un altruista, uno che sappia comprendere gli altri uomini e farli vivere in sé, assumere su di sé i loro dolori e sentire come sue le loro ambasce. L’avvocatura è una professione di comprensione, di dedizione e di carità” (Piero Calamandrei 1889/1956).
“66 anni di avvocatura sono certamente tanti, anche mio padre raggiunse i 60 anni di iscrizione e quindi mio figlio Marco ha grandi precedenti in materia. Il pensiero va ai giovani avvocati che sono il nostro futuro e a loro va tutto il nostro incoraggiamento” ha detto l’avvocato Nicola Durante ricordando la moglie mancata 5 anni fa.
Il presidente della camera penale Daniela Giaccardi ha inoltre ricordato inoltre i compianti avvocati Giorgio Finocchio, Carlo Coniglio e Antoniobenedetto Chirò.
Sono intervenuti anche gli avvocati Elisabetta Ratti, Fabio Cardone, Lorena Canaparo, Ubaldo Pelosi e il sindaco Marco Russo.
Prima della cerimonia si è svolto anche il corso di conversazioni deontologiche gestito dall’avvocato Aldo Buzio “Deontologia e utilizzo dei social media”.