Lo sporco ‘gioco delle tre carte’ (terza puntata di trucioli.it). Era arrivato finalmente il 31 maggio 2021, giorno di paga e comunque fondamentale per capire se, almeno dal punto di vista dei compensi, tutto sarebbe andato secondo gli accordi. E nell’ultima settimana sono morte nel ponente savonese e in val Bormida, per cause naturali, persone conosciute ed apprezzate, lasciando nel dolore famiglie ed amici.
di Guglielmo Olivero
Naturalmente sapevo che per il gioco delle valute i soldi potevano ritardare per cui attesi fino al 5 giugno quando vidi che nella mia lista movimenti nulla era cambiato. Allora iniziai a contattare Laura sul suo quarto numero di WhatsApp, ma il telefono squillò a vuoto. Soltanto la mattina del 6 giugno Laura si fece viva: “Se chiami per i soldi– disse con tono seccato- devi aspettare ancora, colpa tua e degli altri che non siete sempre presenti quando vi vengono chiesti turni straordinari “.
Gia Laura, che ci seguiva e informava in una chat di Telegram, voleva che noi, e quelle dell’intrattenimento, la linea per adulti, fossimo sempre connessi. Finivi il tuo turno e arrivava il messaggio 10 minuti dopo : “Riconnettersi, ci sono persone in linea, perdiamo chiamate e i fornitori si incazzano”. Accadde quello stesso 6 giugno che una certa Jennifer, che lavorava per le due linee, si sfogo’ in chat ” E basta, questo è uno sfruttamento. Io mi prendo soltanto il tempo per dormire qualche ora e poi sono sempre in linea. Basta Laura, basta, io domani non ho i soldi per mangiare”.
Lo sfogo costò l’immediata espulsione di Jennifer alla quale fu tolta la connessione e qualunque possibilità di farsi valere, notando con tristezza che tante operatrici difendevano Laura. Il 14 giugno, a costo di chiudere l’esperienza, chiamai Laura per dirle che me ne sarei andato, perché dopo due mesi neppure un euro era stato versato. Pensavo di sentirla urlare, fare il ruolo della vittima e invece era calmissima: “Hai ragione, senti io non posso pagarti ma vedo che tu fai molti minuti, tieni le clienti a lungo in linea, senti io ti faccio in giornata un acconto di 100 euro, per gli altri devi aspettare almeno a fine mese, o inizio luglio. Prendere o lasciare e guarda che ti va bene perché gli altri stanno a secco, così imparano a non stare sempre a disposizione “.
Quei 100 euro che Laura versò sul conto il giorno dopo furono gli unici a venirmi accreditati. Nei due mesi successivi non arrivò più nulla e lo stesso accadde a tante altre persone. Qui chiudo il mio racconto. Grazie a Dio per me quei soldi non erano indispensabili, ma per altri si. Penso a ragazze o donne che speravano di potersi pagare un affitto a fronte di tante ore trascorse a casa. Spero solo che qualcuno o qualcosa si muovi. E per chiudere, per darvi un’idea del cinismo di Laura e di chi lavora alle sue spalle una volta mi chiamò vedendo che avevo il segnale di pausa mentre ero in turno “ Ma dove sei?” mi disse urlando “Laura, sono dovuto andare cinque minuti in bagno“, risposi. “E allora? Portati il tablet in bagno la prossima volta, che abbiamo perso due chiamate “.
di Guglielmo Olivero
IL PONENTE SAVONESE COLPITO DA LUTTI
Tante persone che hanno lasciato ricordi nel ponente e nel savonese hanno salutato il profumo della vita in questi ultimi giorni. Un lungo elenco di addii che parte da Toirano dove questa mattina ci ha lasciati il Dott. Luigi Cennamo, 87 anni, per gli amici, i tanti amici Gigi. Nonostante fosse in pensione da tempo erano ancora molte le persone che si rivolgevano a lui, considerato uno dei migliori urologi del ponente savonese. Chi ci legge ricordiamo che l’ultimo saluto sarà dato venerdì alle 15 nella Chiesa Parrocchiale di S.Martino Vescovo.
Alassio è invece rimasta sconvolta per la perdita di Giuseppe Traina, ex dipendente comunale, vittima di un incidente domestico. Anche il sindaco Marco Melgrati ha voluto ricordarlo su Facebook e inviare le condoglianze ai figli Davide e Simone e alle nuore Monica e Elisa.
A Pietra Ligure invece è ancora nella memoria la disgrazia di domenica dove a seguito di una perdita di monossido di carbonio sprigionato da una stufa sono mancati Fernando Silo, milanese ma da anni residente a Pietra. Era un professore e critico , ancora lucido di mente, assistito dalla badante dell’Ecuador Maria Ursula Pinillo, 68 anni che adesso tornerà nel suo Paese d’origine.
A Loano profondo cordoglio e sgomento per l’improvvisa morte di Paolo Rolando, 54 anni, conosciuto con il soprannome di ‘ Frattin. Apparteneva al mondo sportivo loanese.
In Val Bormida si piange Giampiera Ghia, vittima la scorsa settimana di un grave incidente. Investita da un auto le sue condizioni sono apparse subito gravi. Oggi la piangono i figli Cristina e Roberto, quest’ultimo dirigente della Carcarese. Ed è stata la società calcistica a ricordarla con un commosso Twitter,
Ad Albenga infine si è spento Riccardo Morale, 59 anni detto il Boss, una persona solare e conosciuta e che adesso manca, manca tanto.