Ad Alassio iniziano le manovre della politica locale, in particolare di alcuni membri della maggioranza, forse preoccupati dal ricorso in Corte di Cassazione della Magistratura genovese d’inattesa, per alcuni sorprendente, assoluzione di massa in Corte d’Appello a Genova. Leggi anche: Giornata davvero emozionante vissuta dai bambini della scuola elementare di Moglio, coinvolti in una arrampicata, ovviamente assistiti da una guida esperta del Cai.
Lo Spillo
Un’indulgenza plenaria per gli attori, imputati e condannati in primo grado, dello scandalo “Spese Pazze” in Regione Liguria: vicenda che ha riguardato la gestione dei rimborsi spese e quant’altro con soldi pubblici, negli anni tra il 2008 e il 2013. E che a leggere le dichiarazioni degli imputati assolti sarebbe pressapoco una ‘piccola distrazione di denaro’ da non meritare pubblico ludibrio e tantomeno una condanna penale. Spesucce senza fini di lucro. Forse i più dimenticano che un dipendente comunale di Ceriale (ma non sarà un’eccezione nazionale) si era visto condannare per aver inviato quattro, cinque fax, a fini personali, utilizzando carta ed ‘apparecchio’ di proprietà comunale.
Così accade che il vice-sindaco Galtieri e la sua fedele ‘scudiera assessore Giannotta, ma immaginabile è che l’impulso provenga dal sindaco in bilico Melgrati, si siano messi all’opera per arruolare nuovi alfieri politici andando a pesca (usiamo questo termine, siamo ad Alassio ridente cittadina che affaccia sul Mar Ligure) nella rete altrui. In particolare quella di Viviamo Alassio che vede al timone il solito immarcescibile Gianpaolo Fracchia, il figlio Gianemanuele, Fulvia Ruggeri, Piera Olivieri, Francesco Morbiolo, Piera Bogliolo, Lucia Leone, Vittorio Semini e Angelo Vinai.
Ci scusiamo, anticipatamente, qualora avessimo inavvertitamente dimenticato qualcuno nel Sancta Sanctorum.
Dicevamo poc’anzi che probabilmente il sindaco Melgrati, preoccupato per il ricorso della Procura generale di Genova presentato alla Corte di Cassazione contro l’assoluzione in Corte d’Appello di tanti ex politici regionali, tanto da far adirare il sindaco ‘de noantri’ da minacciare una richiesta danni nei confronti della Procura genovese, qualora dovesse essere assolto nuovamente dalla Suprema corte penale.
Lui vittima, a suo dire, di ben 34 rinvii a giudizio e di altrettante 34 assoluzioni (compresa la querela per diffamazione, con indennizzo benefico, sporta dal Pm di Savona GB. Ferro e atti trasmessi per competenza a Torino). Agnello sacrificale della politica ponentina, ormai si sente da anni bersaglio delle frustrazioni della Magistratura locale, sempre accanita e cieca accusatrice del suo presunto agire libertario o forse libertino. Liberale ?
Alassio pare ormai assurta a giocattolo per adulti del sindaco Melgrati, che ne fa in sostanza ciò che vuole, suffragato da risultati elettorali, anche se parrebbe in calo progressivo, come si è visto nell’ultima tornata del 2018, che lo ha visto eletto per ‘soli’ 195 voti in più. E questo grazie all’apparentamento con il concorrente Angelo Galtieri il quale gli ha portato in dote numerosi voti della comunità albanese e anche grazie all’intervento del Pd ingauno che, dopo accanito intervento di convincimento in loco dei proseliti alassini dell’ex Dc, la corrente di sinistra, gli ha assicurato i loro voti.
Da questi dati si evincerebbe chiaramente che Melgrati dopo la scoppola subita nel 2011 il cui merito di averlo spodestato dal trono comunale, va tutto alla formazione avogadriana scesa in campo all’epoca, nel 2018 difficilmente sarebbe potuto risalire a Palazzo civico, senza l’accordo del 8 giugno 2018, ore 17, in Sala rossa a Palazzo Sisto di Savona.
Si, perché Melgrati, dicono fonti informate, sembra essere andato a vedere una proiezione nel Nuovo Cinema Paradiso e abbia rivisto il film della vicenda che vide coinvolto l’indimenticabile sindaco ingauno Angioletto Viveri, per l’utilizzo di Viacard in una vicenda giudiziaria con vari risvolti ed esiti tra cui la condanna del ‘re rosso’.
Analogamente, Melgrati, tra le varie contestazioni a suo carico, come ha ammesso anche recentemente, in alcuni articoli di autorevoli testate giornalistiche come Il Secolo XIX, Repubblica e anche nella trasmissione Tv ‘Omnibus’ su La7, c’è quella dell’utilizzo improprio di una Viacard per un ammontare di circa 1.500 euro. Utilizzo effettuato, a quanto è dato sapere, non dallo stesso Melgrati che di questa tessera era l’unico assegnatario e utilizzatore autorizzato, ma da una stretta collaboratrice (e già sindaco di un paese dell’entroterra ponentino), che non ne avrebbe, quindi, avuto diritto. Nella vicenda è stato coinvolto anche un Dirigente regionale, che si sostiene avrebbe verbalmente dato, a suo tempo, l’assenso ad un utilizzo ‘allargato’ della tessera, come lo stesso Melgrati spiega. Ma peccato che il medesimo Dirigente si sia rimangiato l’assenso davanti alla Magistratura inquirente, sostenendo di non ricordare quell’episodio autorizzativo.
Questo particolare della ‘Spese Pazze’story che vede coinvolto Melgrati, potrebbe configurare il reato di peculato, il che dice molto sulla tensione raccontata teatralmente dallo stesso, quando lo stress che lo permeava in attesa della sentenza d’appello- poi favorevole e assolutoria – lo aveva addirittura fatto vomitare, con il serio rischio di insozzare la sua bella Jaguar, che assieme al dente di pescecane che adorna la sua collanina porta fortuna, dipingono bene l’astuzia e la permalosità politica che gli sono proprie, nonché una piccola dose di autoreferenzialità
Torniamo a noi: ora è interessante capire chi sono i personaggi, dotati di ricco portafoglio voti, che Melgrati, o nella peggior ipotesi di un parricidio politico da consumarsi nei prossimi mesi, quando sarà emesso il verdetto della Cassazione, resteranno al suo fianco o sarebbero interessati a portar via seguaci dalle fila avversarie.
Ebbene cerchiamo di ‘indovinare’ i nomi: Fulvia Ruggeri con edicola di famiglia all’interno della Stazione Fs di Alassio, coniugata con un informatico di rilevante esperienza professionale d’ambito e consulente particolare del primo cittadino; Lucia Leone commerciante mancata e delusa, ora facente parte dello Staff di segreteria di Angelo Vaccarezza, il coordinatore per la Liguria di Cambiamo! (movimento dell’attuale presidente della Regione Liguria, Toti) e ultimo, ma non ultimo, Angelo Vinai, esercente barman che attende di traguardare la pensione, politico autodidatta specializzato in gestione della raccolta rifiuti urbani, che sotto la sua supervisione non ha certo brillato come lo stesso avrebbe sperato.
Ora, tornando sul pezzo, a Fracchia padre, ‘gran maestro e cerimoniere’ della politica locale, la cosa non è granché piaciuta: ovvero, un tentativo di esfiltrazione di suoi adepti sotto il suo naso e verso un nuovo ensemble politico in fase di costituzione anticipata e ancora larvale, che senza il suo assenso, non è cosa sopportabile.
Così la reazione si è subito profilata in maniera sublime e segreta come la politica prevede nei palazzi ottocenteschi o ancor prima ai tempi dell’augustea Roma, dove si elabora la politica illuminata, quella che lascia il segno: in hoc signum vinces! … dicevano gli antichi romani. Segno che, secondo la tradizione, sarebbe apparso in sogno, unitamente a una spada fiammeggiante, a Costantino poco prima che dalla Gallia muovesse alla volta di Roma contro Massenzio e successivamente gli avrebbe fatto ideare il labaro con sopra disegnato il monogramma di Cristo.
Cosa, quindi, è accaduto ? La politica fine che intreccia relazioni personali e ragionate soluzioni, la comunione di intenti a favore dei cittadini e non già per fini personali, con l’avvicinamento del plenipotenziario Commissario cittadino della Lega di Salvini: il leghista Antonio Caviglia, nella speranza che lo stesso voglia prestare la sua influenza politica e convinca un altro alfiere dell’agone locale, Simone Rossi, affinché tradisca e passi in Viviamo Alassio, così da rendere pan per focaccia ai melgratiani. Rossi, anch’egli leghista ma di altra corrente, oggi all’opposizione in consiglio comunale, strettamente legato all’ex sindaco Enzo Canepa, anche per un sorta di coerenza di rapporti e pensiero, non ultimo per un senso di lealtà, sentimento o principio desueto che la politica d’oggi non ha in vocabolario, crediamo, non tradirà!
Quindi, cari cittadini alassini, preparatevi perché i giochi della plutocrazia sono già iniziati e non correrà molto tempo prima di vedere delle novità eclatanti all’orizzonte, in uno scontro. scenario senza esclusione di colpi, perché il potere se è vero che logora chi non ce l’ha, è altrettanto vero che logora anche chi lo detiene, come si è già visto, perché prima o poi tutti i nodi vengono al pettine…
Lo Spillo
DALLA PAGINA FACEBOOK DI CARLO MARIA BALZOLA
Un ringraziamento particolare al Sindaco della Città di Alassio Marco Melgrati e al Vicesindaco e Assessore al turismo Angelo Galtieri per aver partecipato alla nostra mostra nella 1a Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia. (Sarà possibile visitare l’esposizione fino a stasera alle ore 19.30). VisitAlassio Regione Liguria Locali Storici d’Italia Caffè Pasticceria Balzola @1902/2022 @120anni.
COMMENTI – Alessandro Sartore (giornalista)- Complimenti Carlomaria! Sei un imprenditore serio che con il lavoro onori la memoria di chi ti ha preceduto!???Per festeggiare i 120 anni ci vuole qualche bella idea. Magari ne parliamo.
Alessandra Aicardi ( Lettere e Filosofia all’Università di Genova)- Complimenti per il vostro grande impegno ed entusiasmo sempre vigoroso. Bravi !
Luca Lettieri (neo sindaco di Loano)- Complimenti.
Marcello Alagna – Ho avuto l’onore di collaborare con Carlomaria , forse tra i migliori professionisti.
Paolo Gagliardi – Balzola da sempre è qualità e professionalità ad Alassio.
Climb a Moglio: una giornata emozionante
COMUNICATO STAMPA – L’evento è stato ideato infatti proprio dalla SOMS, in collaborazione con il Cai di Albenga, della Protezione Civile di Alassio, con il patrocinio e il sostegno degli Assessorati alle Frazioni e alla Protezione Civile del Comune di Alassio.
Una giornata davvero emozionante quella vissuta ieri dai bambini della scuola elementare di Moglio ch sono stati coinvolti in una giornata dedicata all’arrampicata, ovviamente assistiti dal una guida esperta del Cai e con tutte le dotazioni di sicurezza previste. Ben imbragati, agganciati e ognuno col proprio caschetto si sono arrampicati sulla torre allestita sul piazzale antistante la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso “Fratellanza” di Moglio, da sempre anima degli eventi che si svolgono nella frazione più popolosa della città. L’evento è stato ideato infatti proprio dalla SOMS, in collaborazione con il Cai di Albenga, della Protezione Civile di Alassio, con il patrocinio e il sostegno degli Assessorati alle Frazioni e alla Protezione Civile del Comune di Alassio.
“Una vera gioia vedere i bambini e le bambine cimentarsi sulla parete – il commento degli Assessori Macheda e Giannotta – con quell’atteggiamento di fiducia e curiosità che li contraddistingue. Non avevano nessun timore, ma anzi pronti e felici di provare nuove emozioni”.