Il 3 novembre 2021 ha compiuto 72 anni. Purifica la tragedia del papà pensando, scrivendo, agendo… Gli promette giustizia e capisce subito che giustizia significa diffondere la cultura dell’antimafia.
di Michele Del Gaudio
“Delitto imperfetto” (1984), saggio-inchiesta contro i responsabili morali del suo omicidio: i vertici dei Carabinieri e la dirigenza democristiana sicula, ma soprattutto Giulio Andreotti, per aver isolato l’allora prefetto di Palermo creando le migliori condizioni per il suo assassinio.
E ancora scrive: “Storie di boss, ministri, tribunali, giornali, intellettuali, cittadini” (1990), “Il giudice ragazzino” (1992), “Storie eretiche di cittadini perbene” (1999)… “Una strage semplice” (2017)…
Nando Dalla Chiesa immerge nella realtà quotidiana la sua cattedra universitaria di sociologia: scuola accademica e osservatorio sulla criminalità organizzata; centro di alta specializzazione che forma specialisti del contrasto alle mafie; impegno dal 1985 in Società civile, il movimento di opinione che accoglie i vissuti milanesi più intensi, dal 1995 in Libera con don Luigi Ciotti. È deputato, senatore, sottosegretario.
Emilia! Emilia Cestelli! Una biondina sempre acuta, divertente, con una raffinata intelligenza ironica. Crede ciecamente nei diritti civili e nella tutela dei più deboli.
Emilia e Nando! Un amore durato cinquant’anni! Nasce nell’agosto 1970 fra i banchi di scuola di Emilia e quelli universitari di Nando. Galeotta fu una discoteca. Nel ’77 si sposano! L’insegnante supplente e la segretaria precaria, che, quando comincia il maxi processo a Cosa Nostra, nel 1986, sceglie di non lavorare per stare dentro tutte le cose che Nando fa. Lei e Nando sono tutt’uno, tutt’una! Abbracciati! Anche quando sono lontani! Si scambiano la pelle e il senso della vita. Nella simbiosi è lei a gravarsi del ruolo più complicato, faticoso, ingrato. Se c’è uno scopo nobile da perseguire, si prende il peso fino alla fine. È oratrice colta, convincente, coinvolgente. È pratica, concreta, risolutrice. Non si tira mai indietro. La sua spensieratezza adolescenziale è la chiave di volta per il successo di Nando. Ma opera anche in maniera autonoma, come con i Girotondi, il comitato delle Girandole, il treno di donne travestite da banda Bassotti che va a Brescia per un processo a Cesare Previti.
Emilia (Emu’), Nando, Doretta, Carlo! Sono madre e padre!
Una sera di primavera ai tavolini di un pub all’aperto Emilia, dopo un dibattito, incanta ragazze e ragazzi, compresi noi adulti bambini. Nando la guarda sognante! È radioso! Io li osservo e mi perdo. E ride seriamente, la biondina! Ed è seria ridendo! È unica! Affascina! E come gode a tirar fuori i miei ideali! E i sentimenti! E i suoi! E Nando i suoi! Così, in una spontaneità disarmante che attraversa il loro cielo ed il mio mare. E qualche anno dopo, l’ilarità alle mie battute su Nando che ha depennato i baffi, che difendevano timidezza e fragilità. “È più bello!” lo sfotto. “No, è ancora più brutto!” chiosa Emu’. “È più giovane” insisto. “Sembra nudo!” ribatte sbellicandosi. E Nando è felice nel vederla felice!
Emu’, Nando, Doretta, Carlo, Otto, Tito e Rosa! Sono nonna e nonno!
Se ad Emu’ non fosse piaciuto, non avrei mai avuto l’ardire di pubblicare il mio unico volumetto in versi. Minimalisti! Ma è Emu’ che compone poesia… ogni giorno… ogni volta che parla, canta, balla… Emu’ è poesia!
Il 19 maggio 2021 spira col sorriso, che in quell’attimo annienta la vile sofferenza con la temerarietà dell’ultimo tremito. “È partita. La ragazza di Vicolo Pandolfini, il luogo in cui ci giuravamo a Palermo amore eterno, se ne è andata…”. Il saluto di Nando all’amore mi emoziona ancora… È piccolo, il vicolo, coperto di fogliame, non ci passa nessuno… Lì possono appartarsi in una 600 bianca ad inventare il futuro.
Nando continua nella vita del tempo e dello spazio! Emu’ nella vita che non si sa!
Michele Del Gaudio
Leoluca Orlando (sindaco di Palermo): Carissimo Nando,in condivisione di…visione un abbraccio e affettuosi auguri
Luca