Luca & Brunello hanno vinto dimenticando di accendere una candela al santo protettore di Loano, San Giovanni Battista e con tre parroci che hanno osservato un silenzio d’oro. Hanno vinto dopo che l’avversario Gymmi e C. si erano scavati, a loro insaputa, la fossa. Trucioli.it, nell’ottobre dello scorso anno, con l’aiuto di due giovani volontari, aveva svolto in strada un sondaggio nostrano. Era emersa una chiarissima tendenza per la scelta di un candidato sindaco rosa. Sarebbe stato la prima volta nella storia Loano. Una donna: 32 su 100 intervistati faceva un nome.
di Belfagor
“Io ci sono. Se far politica è: ascoltare, impegnarsi, risolvere”. Non è un triduo religioso, né un salmo del Vangelo secondo Luca. Il nostro pio Luca, come usava chiamarlo Bellamigo su trucioli.it, ha rispettato la sua fama. Dicono di averlo scorto solitario in preghiera 24 ore dopo l’incoronazione.
Chi invece pare abbia deciso di disertare in futuro (ma non sarà così) tutte le processioni (15-16 comprese quelle di Verzi) è il nostro Angelone. Lo descrivevano molto indispettito perchè la sua candidata prediletta Luana (la più votata nella Piccinini city con 353 preferenze) è finita tra le braccia dello schieramento avversario e lui non l’avrebbe mai e poi mai voluto. Costretto da chi, a Loano, pare ormai stia conquistando fette sempre più vaste di elettorato e soprattutto di potere temporale. Brunello, il medico primario del San Paolo in aspettativa, ‘fratello muratore’, che aveva già strappato ad Angelo il primato del più votato nella città dell’Orologio e che ora gli ha pure soffiato la poltrona, ben retribuita, del primo cittadino. Il rag. Luca ricompensato da persona di qualità (non già di retorica e di luoghi comuni) con un’indennità forse maggiore di quella percepita da impiegato comunale, a Ceriale, al servizio turismo e cultura, retto dalla dirigente dr.ssa Antonella Frascheri.
Ma non c’è confronto quanto a carico di responsabilità, dedizione e tempo, progettualità. Non scherziamo. A leggere tutti i post social dispensati da Luca sindaco (ancora in pectore) c’è da attendersi una Loano destinata a proiettarsi nel firmamento delle città meglio amministrate e dunque in futura piena salute. Pare che siano destinati persino a nascere nuovi hotel, dopo una moria senza fine con i sindaci Cenere, Vaccarezza e Pignocca.
E in realtà bisogna ammettere che Luca non ha mai ecceduto nel ringraziare l’ormai predecessore dr. Luigi Pignocca, famiglia benestante, moglie impiegata alla Servizi Ambientali Spa prima ancora che lui diventasse sindaco. In tutto, se abbiamo letto bene, sono soltanto 5 le volte in cui l’ha citato sui media per ringraziarlo nel fiume di parole e promesse dispensate ai suoi elettori, elettrici soprattutto a seguire i social. Anche lui come Angelo sul gentil sesso esercitano un fascino che fa invidia. Che sia il loro segno zodiacale ?!
Del resto siamo franchi e schietti: non è stato forse Luigi a degradarlo, togliendogli a pochi mesi dal voto la carica ‘ambita’ di vice sindaco ? Uno schiaffo coram populi che avrebbe mandato molti altri a ko, invece anzichè un viatico si è rivelato una sorte di autogol dei Luigi boys (vedi Angelone suggeritore) e tanta ninfa per il trionfo di Luca.
La prova del nove della predilezione dell’elettorato loanese per le quote rosa ? Luana, geologa, in maglia rosa, poi segue la seconda new entry a palazzo Doria, Francesca (Munerol), giurista, ricercatrice, volontaria ambientale e per i migranti, con 342 voti, solo 12 in meno. Si aggiunga che l’elettore votando un maschio doveva dare la seconda preferenza ad una donna. Dunque nessun doppione, nella stessa scheda, tra Luana e Francesca. Ognuno con i suoi elettori. Non è finita: c’è la terza eletta, sempre per il gruppo perdente, Elena (Burastero), 45 anni, geometra e funzionario comunale.
Non si può ignorare che se il dr. Gianluigi (Bocchio), decano non per età del consiglio comunale (66 anni) ha ottenuto la maglia gialla con 386 suffragi, lo seguono a ruota, anzi a parità, almeno leggendo i media, Manuela (Zunino), avvocato, assessore uscente, verzina (386) ed Enrica (dr.ssa Rocca, commercialista) con 373. Vittorio (Burastero), 60 anni, verzino doc, occupa il quarto posto ( 315 un gran balzo rispetto alle passate due elezioni) superando l’astro calante (già mister preferenze ex ex candidato sindaco sotto la protezione di Franco (Cenere): parliamo Remo (Zaccaria) che si è fermato a 228. Seguito da un’altra quota rosa (nel parlamentino sono in tutto sei) Monica (Caccia) pedagogista e psicologa forense. Per il vice sindaco, ovvio che avrà la precedenza, pur a parità di voti, il più anziano che lascia la presidenza del consiglio e torna assessore come ai vecchi tempi.
C’è l’ha fatta, dopo tante delusioni elettorali, un altro benestante della lista Agostino (Delfino) impiegato all’Autofiori, 54 anni, Presidente della Associazione Vecchia Loano che da sempre organizza il famoso Carnevale e soprattutto editrice della storica Gazzetta di Loano, finanziata peraltro dal Comune.
Nulla da dire se in fondo alla classifica del gruppone Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Salvini premier (prima gli italiani e prima i loanesi), Civica indipendenti, troviamo Linda Elisa (Baracco), 43 anni, quarta agente immobiliare con Daniela (Vacca) decana del gruppo, 71 anni, che a Palazzo Doria e al partito ha già ‘dato’. E sul fronte opposto altre tre gentili signore: Virginia (Rovelli) 26 enne, assistente sociale; Marina (Negro) geometra ed esercente, 54 anni, il papà ha diretto tra gli anni ’70-’80 il G.H. Garden Lido, infine Noemi (Casto), ragioniera e commerciante.
Un’altra considerazione, Noemi era entrata nel gruppo misto dei dissidenti dell’ultimo giro di boa della giunta Pignocca, un atto coraggioso, con Luana e Enrica (Rocca che poi ha fatto retromarcia, non voleva Gymmi sindaco, né la sinistra, ma quale se non esisteva?). Noemi non è stata rieletta, ma non sono stati premiati neppure chi riteneva di aver fatto un’opposizione seria, tenace, costruttiva, competente, capace di mettere in difficoltà: parliamo del tandem Paolo (Gervasi), 54 anni, commercialista, e Daniele, 52, fisioterapista e osteopata. L’ideologo grillino invece ha inviato le congratulazioni a Luca, dopo aver cercato di ‘danneggiarlo’ con il temibile blog savonese uomini liberi che a Loano ha migliaia di lettori e fans. Altro che il povero e odiato trucioli.it venduto ai diavoli ! Con quattro gatti a leggerlo.
Da ultimo, non per demeriti, il ritorno di un altro giovane- veterano della politica e della destra (non estrema) Giovani Battista (Cepollina), più che benestante nato con la camicia, prossimo sposo a ‘soli’ 52 anni. Infine il successo di Matteo (Pesce, nonno compianto Piero è stato tra i professionisti della politica loanese e provinciale) e di Emanuele (Campisi): 143 voti il primo, 124 il secondo. Non si offenda chi non è citato lo faremo prossimamente.
Ma quanto avranno speso per la campagna elettorale per essere eletti o bocciati, si fa per dire ? Sono cambiati i tempi. Eccome. Il dr. Maurizio Strada che da solo raggiungeva 800-900 voti (da Liberale prima e Leghista dopo) era solito rendicontare quanto spendeva per la campagna elettorale. Oggi in ossequio alla privacy o alla trasparenza (?), non c’è obbligo, non conosciamo le cifre pagate, se non che su Ivg.it si andava a mille a 1600-1800 euro, 350 -400 su SavonaNews, poi ‘i ‘santini’, le spese comuni per manifesti, la stampa del programma. E’ assai probabile e se vorrà potrà rivelarlo, che il maggiore investitore sia stato il rag. Gymmi (Piccinini), unico, insieme ad un paio di altri candidati consiliari ad inviare a tutti i capifamiglia loanesi un dépliant con il programma. Proviamo a fare un indovinello. Il perdente ha ‘investito’, per diventare capogruppo della minoranza, 25 mila euro, 15 -20 mila chi siede sullo scranno di primo cittadino anche con la cassa della Lega. Una cosa ha subito perfettamente dall’Angelo, i mega manifesti, il faccione, nel periodo preelettorale.
E come se non bastasse, Strada pubblicava anche la sua denuncia dei redditi. In realtà prima c’era la possibilità di pubblicare sui media l’Imposta di famiglia, poi le denunce dei Redditi. I quotidiani in quei giorni andavano a ruba. E si scoprivano tanti cittadini poverelli che nessuno immaginava tali.
E la pia, ricca Loano, tra benpensanti e chi sa farsi da sempre carico del bene delle future generazioni, un domani radioso, non ha tradito la sua prima vocazione, sempre a destra, mai a sinistra. A Loano la maggioranza degli elettori non sente il bisogno di prendere esempio dalla locomotiva Germania dove ha vinto la sinistra moderata, ma neppure dai paesi più emancipati e sviluppati del nord Europa. I loanesi che tuttavia continuano a disertare le urne (un dato comune e sconfortante in Italia ha ripetuto Giorgia Meloni per chi ha amministrato bene), resteranno sotto la gaudente protezione di Belfagor. La storia di un fantasma che viene liberato durante l’esame di alcuni reperti egizi al Louvre. Una donna, posseduta dallo spirito, deve seguirne la volontà e rubare un antico tesoro.
Belfagor
(salvo errori ed omissioni)