Un’autentica ‘chicca’ per chi fa cronaca senza autocensura. L’ha rivelata Luana Isella, candidata per Piccinini sindaco, incontrando commercianti ed esercenti. Il sito Experience Liguria, edito dalla Regione con due autorevoli consiglieri loanesi (Vaccarezza e Brunetto), cliccando Loano, offre tre opportunità: Escursioni outdoor in Val Maremola, slowtrekking con gli asini, archeotrekking ai siti archeologici del Finalese. Con relativo prezzario: a partire da 5€.
di Luciano Corrado
‘Loano in campagna elettorale centro destra contro vs centrodestra‘ titolava la Repubblica del 19 settembre a firma di Alberto Bruzzone. “Due ‘strane’ liste contrapposte, una di Lega, Fi, Cambiamo e Fdi, l’altra di ‘fuoriusciti’ sostenuta da centro e sinistra”. Si citano i consiglieri Paolo Gervasi, già candidato sindaco e capogruppo di opposizione ed il collega uscente Daniele Oliva, ‘vicini alla sinistra‘ e “quest’ultimo anche iscritto al Pd“. Se è così, erano in pochi a saperlo. Un Pd loanese taciturno, ridotto ai minimi termini. Con un veterano segretario memoria storica che vorrebbe lasciare. Il 1° dicembre 2019 si leggeva sui social: “Si è svolta nella mattinata odierna (primo dicembre) l’assemblea degli iscritti del Circolo del Partito Democratico di Loano e Boissano . I presenti hanno eletto all’unanimità Giuseppe Del Chierico alla carica di segretario. Nella riunione, inoltre, si è preso atto “con soddisfazione” dell’arrivo di alcune nuove adesioni (quanti sono gli iscritti ? ndr), ma non solo. Si è discusso della situazione politico-amministrativa nazionale e locale, delle iniziative che dovranno essere intraprese nei prossimi mesi anche in vista delle elezioni regionali”. Nessun cenno alle comunali. Loano per il Pd non esiste ? Vigliercio (ex segretario provinciale), De Vincenzi (esponente più votato in zona), Vazio (unico parlamentare Pd del ponente ligure, grande assente se non per difendere i binari a monte e le ragioni dei ‘poveri’ balneari in lotta con la Bolkestein, il fratello del resto è un bravo balneare in quel di Albenga), il bergeggino Arboscello (consigliere regionale) non avevano nulla da proporre per la quinta città della provincia quanto a numero di elettori ? Temevano di far brutta figura proponendo un candidato della società civile che pure non mancava ? Loano che nei primi anni ’70 contava 1.451 votanti del Pci, 720 del Psiup, 1308 del Partito socialista unificato, una sinistra moderata si direbbe. E’ la stessa città, unica lungo l’arco della Riviera, ad essere sempre stata governata dal centro destra (esclusa una brevissima parentesi con Felice Elice sindaco al secondo mandato finito ben presto in crisi per tre trasfughi). C’è solo una località rivierasca dove negli stessi anni ha invece sempre governato la sinistra moderata: Bergeggi, con il sindaco del Psi Riccardo Borgo e poi con i suoi alleati che si ripresentano anche alle comunali 2021.
Hanno lasciato altri a combattere, a metterci la faccia. Il candidato sindaco dello schieramento che si contrappone allo squadrone di Luca Lettieri (una vita con la destra che a Loano governa da mezzo secolo) è Giacomo Piccinini, mai schierato con la sinistra. C’è però una partita che si combatte sottotraccia, almeno all’insaputa della maggioranza dei cittadini che si tiene informata con la buona stampa o legge solo i social. Basta seguire i commenti, oltre 500, che fanno da corollario a Lettieri sindaco, soprattutto tra fans femminili dove pare abbia raggiunto una radicata ascendenza.
Loano indifferente, capace di ignorare e non dare alcun peso a scomode domande e riflessioni di un ex concittadino, unico magistrato (ora in pensione( della storia loanese. Pubblico ministero prima e poi giudice. Il dr. FilippoMaffeo che nella lunga carriera ha scritto migliaia di sentenze in ‘nome del popolo italiano‘, che ha condotto migliaia inchieste, alcune molto scottanti e che non gli sono valse le simpatie dell’area grigia di un certo potere trasversale (e Loano in questo caso c’entra poco). Maffeo abituato a pesare le parole, persona schiva e riservata, ha scritto, tra l’altro, su trucioli.it:”….Nessuno dei due candidati ci parla di appartenenze associative o di legami con enti, strutture, organizzazioni private. In particolare nessuno dei due ci dice se è iscritto o meno alla Massoneria, come qualcuno ipotizza. Forse è soltanto pudore. Forse alcune cose è meglio farle e non dirle. Altrove, in Europa, non avviene. L’appartenenza alla Massoneria non è segreta e neppure riservata. Se, in ipotesi, fossero Massoni, uno o entrambi, (obbedienza di Piazza del Gesù o obbedienza di Palazzo Giustiniani che sia) i vincoli di fratellanza potrebbero incidere sulla loro gestione quotidiana della cosa pubblica? Immaginiamo di no, ma la moglie di Cesare deve stare lontana anche dal semplice sospetto di condotte condizionate o non totalmente libere o etero pilotate. Il cittadino loanese non massone deve, quindi, sapere. L’appartenenza alla Massoneria (non segreta, nell’accezione della legge Anselmi) non è vietata dalla legge, è vero. Non è, peraltro, proibita, sempre dalla legge, la dichiarazione pubblica di appartenenza; dichiarazione che, sotto il profilo della trasparenza democratica, appare assolutamente necessaria, per un pubblico amministratore”.
Per la storia era stato il primo magistrato, a seguito di un esposto del cittadino borghettino Renzo Bailini, compianto, allora corrispondente del Lavoro ed iscritto ad una loggia massonica di Imperia, ad indagare sulle logge savonesi, disporre perquisizioni e sequestri, mandare a processo 6 funzionari pubblici. Con la durissima reazione di un responsabile (Gran Maestro) della massoneria regionale e nazionale di Piazza del Gesù. Firmò un esposto denuncia inviato al procuratore generale di Genova che dispose un’inchiesta. Maffeo dovetti difendersi e fu scagionato.
Si aggiunga che alcuni dei massoni scoperti nelle logge finiranno poi coinvolti nel maxi scandalo Teardo, sfociato in 18 arresti. Fu il primo terremoto che precedette la tangentopoli di Milano ed il primo processo in cui pubblici ufficiali (presidente di Regione, Provincia, sindaci), ben 10, furono imputati anche di associazione a delinquere di stampo mafioso. Imputazione che non resse, già in primo grado, in quanto all’epoca non ancora prevista nella fattispecie dalla legge. Condannati anche in cassazione per associazione a delinquere. Ma resse l’accusa di tangenti (per gli imputati si trattava invece di finanziamenti volontari da parte di imprenditori) per 19 miliardi 756 milioni. Ebbene c’è un libro scritto da un giornalista savonese in cui Teardo sostiene di essere rimasto vittima di un ‘complotto’ (sic!). Ad opera dell’allora presidente della Repubblica Pertini, alcune testate giornalistiche (Il Secolo XIX, l’Unità, Paese Sera) e giornalisti.
Sono quasi 1400, ad oggi, le visualizzazioni all’articolo di Maffeo, ma Loano conta 10 mila abitanti. Ignari o disinteressati al ‘giuramento massonico‘, assai più severo di quello che un sindaco fa davanti al prefetto e alla Costituzione Italiana. E la speranza che se eletto primo cittadino, scelga quantomeno di mettersi in ‘sonno’, ovvero non frequentare la loggia. Non ‘ubbidire’ al maestro venerabile.
L’elettore loanese sempre attento, assai interessato a leggere le cronache di un incontro- dibattito- confronto, tra i due candidati, scritto da un diligente giornalista massone, da padre in figlio/a secondo la tradizione dei ‘liberi muratori’. E molti sono state e sono persone stimate, irreprensibili. Senza ergersi a giudici crediamo di averne conosciute, nel mestiere di cronisti di provincia, più di una, coltivando stima e affidabilità reciproca.
Saranno dunque il ‘profumo’ e la ‘forza’ esoterica a pesare nel responso nell’urna ? O avrà invece il suo peso la percentuale di affluenza ? Forse i più dimenticano o non possono sapere (le giovani leve), ma nel 1966 si era arrivati a superare il 93% degli aventi diritti al voto. Fino a scendere al 60 % ed ancora meno (40%) alle provinciali, il punto più basso. Possiamo aggiungere che la massiccia campagna elettorale di Piccinini starebbe raccogliendo frutti e la forbice tra i due candidati si sarebbe ridotta rispetto alla partenza.
C’è una candidata, Luana Isella, che potrebbe spostare l’ago della bilancia che ha sempre visto vittorioso Lettieri. “L’uomo che garantisce la continuità amministrativa col passato” ha dichiarato patron Vaccarezza al giornalista di la Repubblica. Dopo averlo avversato, magari con ragione veduta, fino alla vigilia.
Per Isella candidata e potenziale primo sindaco rosa della storia loanese (anche qui l’elettorato femminile supera di un migliaio di voti quello maschile) tifava proprio il potente capogruppo di Cambiamo in Regione, quel Vaccarezza che a livello provinciale ha battuto tutti quanto a preferenze. Ma a Loano, per la prima volta, si è trovato la strada sbarrata da un esordiente in politica e nel palazzo del potere, il medico primario del San Paolo, Brunello Brunetto che grazie al largo seguito elettorale di Lettieri, convertito alla Lega di Salvini premier, ha tagliato il traguardo vittorioso, il più votato in città. Un massone.
Luana riflessiva e moderata che poteva rappresentare l’avvio del ‘rinnovamento’ del centro destra, dei ‘volti nuovi’. E una lista con meno candidati compromessi, nel bene e nel male, a seconda dei metri di giudizio, con una lunghissima stagione (fino a 24 anni) nei posti di comando a Palazzo Doria. La sua coraggiosa ribellione quanto peserà sugli elettori ? E come giudicare l’abbandono dell’alleanza con Enrica Rocca. Insieme avevano dato vita al ‘gruppo misto‘, con Noemi Casto, Jacopo Tassara, Francesco Paganelli, tutti tra i tenaci (anche via social) sostenitori di Piccinini sindaco. La commercialista assessore al Patrimonio, Politiche finanziarie, programmazione economica. E Polizia locale: mai vissuto un periodo di simile dilettantismo, impunità, caos viabilità Aurelia, parcheggio selvaggio impunito alla fermata degli autobus. Buon ultimo, il recente annuncio del sindaco di Albenga di “Scioglimento della convenzione per la gestione associata dei Servizi di Polizia Municipale dei Comuni di Albenga, Loano e Finale Ligure”.
Proprio nei giorni in cui l’acclamatissimo Lettieri (oltre cento partecipanti all’aperipizza da Manuel) ricordava la “massima collaborazione con le Forze dell’ordine, incremento del numero di agenti del Corpo di Polizia locale e contrasto al commercio ambulante abusivo, progetti sulla sicurezza urbana partecipata volti a garantire una migliore qualità della vita dei cittadini “. Si pensi solo alla sorte e alle spese sostenute, al tam tam mediatico, per Lupo, il nuovo cane antidroga a disposizione dell’associazione delle polizie locali “Riviera di Ponente”. Con un ‘accompagnatore’, agente di Polizia a Loano che ha seguito corsi di addestramento, dedicando tempo e denaro della comunità. E’ probabile, comunque, che questo patrimonio non vada disperso e resti un’opportunità comprensoriale.
Tutto bene quel che finisce bene ? “Siamo alla carica dei centouno – ha scritto l’astro nascente della Lega loanese, Demis Aghittino, candidato, 44 anni, perito e agente immobiliare -. C’erano oltre cento persone nel ristorante da Manuel in Via dei Gazzi, all’incontro organizzato dai tre candidati di “Toti per Loano”: Enrica Rocca, Paola Arecco e Agostino Delfino. Oltre a loro, presenti all’evento, il candidato Sindaco Lettieri, l’attuale Sindaco Pignocca, e il suo predecessore Vaccarezza. Hanno preso parte all’incontro l’ Assessore Regionale alla Protezione Civile e Difesa del suolo Giacomo Giampedrone e all’Urbanistica e al Demanio Marco Scajola. L’ incontro è stato anche occasione per presentare ufficialmente la Coordinatrice Cittadina di Cambiamo Alessia Cepollina a testimonianza inequivocabile che, il Partito di Giovanni Toti, è a sostegno del candidato sindaco Luca Lettieri e parte integrante e portante del centrodestra loanese.” La precisazione non pare casuale.
E da Enrica Rocca: “Grazie Angelo. Importante passaggio per la nostra Loano e non solo per l’amicizia che ci lega. Loano sta beneficiando di svariati contributi regionali della Regione Liguria. Tra gli altri, voglio ricordare i contributi ricevuti per la diga soffolta per circa euro 5.000.000 proprio tramite l’Assessore Giampedrone e quello per parte del primo stralcio della passeggiata di ponente per circa euro 1.600.000 con l’Assessore Scajola. Grazie a tutti loro ed ai tanti amici che ci hanno dedicato la loro serata o che anche solo con un messaggio, pensiero o telefonata ci hanno supportato.” Siamo tornati alla ‘vecchia Napoli‘? Io vi do i soldi, voi ricordatevi nell’urna !
Loano nel cuore, nella mente e nel portafogli (contributi con denaro pubblico) della Regione Liguria. Che in un incontro con commercianti ed esercenti ha riservato un’autentica sorpresa. Come viene sponsorizzata Loano, si è chiesta Isella ? “Ci troviamo negli ultimi posti nella classifica promozionale delle località liguri, anzichè meritare i primi posti. Il sito Experience Liguria, cliccando Loano, propone tre possibilità di svago per i turisti, tra cui credo ci sia un richiamo all’attivissimo parco natura privato dell’Asinolla....”. Da non credere, ma è nero su bianco, basta navigare su internet (video serata vedi……).
Isella ha proposto la valorizzazione di un giro turistico delle chiese, delle icone della Madonna e dei sentieri….( trucioli il 1 giugno 2017 titolava: Loano quel percorso del Giubileo. Quattro passi tra gli ulivi. Dove è finito?……). Ha parlato della riqualificazione del centro storico (da almeno 40 anni inserito nei programmi elettorali), di copiare dalle località che fanno meglio di Loano, di puntare con scelte idonee e più determinazione al ‘turismo di qualità’. Troppa pigrizia e miopia ? “Siamo di fronte alle stesse persone che da anni occupano gli stessi posti”. E in un post del 14 settembre Isella consigliere provinciale con delega a Viabilità e Partecipate: “Fra le domande più interessanti quella che ci ha permesso di ricordare che, tra le prima cosa da fare per rimettere in moto la nostra Loano, è il riassetto del Comune dal suo interno: più trasparenza, più dialogo, più efficienza”. Avete letto ? Più trasparenza. Il bunker della riservatezza di cui da anziani cronisti abbiamo fatto le spese, negandoci perfino i comunicati stampa. Una palese omissione/abuso d’atti d’ufficio. Ma non saremo noi a giudicare e cambiare le sorti delle prossime generazioni, dei tanti giovani che meritano l’opportunità di un lavoro e non già di un favore per grazia ricevuta. Una città che riesce a restare priva pure di un promesso e ripromesso nuovo strumento urbanistico, capace di programmare e pianificare.
Non c’è solo il turismo, il Municipio, porto, supermercati (dimenticando la sorte del cinema teatro Loanese), la residenza protetta Ramella, altre due strutture socio sanitarie e per anziani, una terza in arrivo; oltre i confini il Santa Corona. Loano che si era dotata di un’area artigianale (Orsolani e Trexende), dunque produttiva, finita in balia del quasi abbandono. Poche attività rimaste rispetto alle potenzialità, agli spazi desolatamente vuoti, abbandonati.
Luciano Corrado
GIOVANNI TOGNINI HA RISPOSTO ALLE DOMANDE DI TRUCIOLI.IT
Primo punto – In caso di vittoria e di nomina ad assessore mi sentirei più preparato alle deleghe per attività produttive e manutenzione del territorio. Sono quelle che ritengo più adatte per le mie competenze.
Secondo punto – L’agenda dei lavori la vorrei dividere per i tempi di realizzazione. Per usare un termine politico il “programma dei primi 100 giorni” è:
-pulizia (purtroppo stiamo vedendo in questi giorni che è possibile farlo non solo perchè ci sono le elezioni)
-controlli e sanzione nel rispetto del regolamento e piano comunale commerciale esistente..
-Prolungamento del suolo pubblico concesso nel periodo di emergenza COVID fino al 31 dicembre 2022.
-ripristino della zona ZTL
-rendere funzionante la videosorveglianza già esistente con aumento cartellonistica.
-installazione di cartellonistica pubblicitaria e informativa per il mercato ortofrutticolo in Piazza San Francesco (renderlo più visibile e attrattivo)
-Opere di manutenzione per arredi urbani e pavimentazione
-riqualificazione bagni pubblici
Per i cinque/dieci anni: Realizzare il DUC, distretto unico del commercio di Loano. E’ per me un obbiettivo al quale voglio dedicare il massimo impegno. Grazie alla sinergia tra Amministrazione (fondamentale l’utilizzo di bandi e finanziamenti che esistono ma che Loano non ha mai praticamente colto), imprese e associazioni voglio portare avanti una serie di progetti per migliorare la qualità urbana, intesa come arredo urbano, aree verdi, colonnine elettriche, segnaletica, pulizia e sicurezza. Un forte sostegno all’offerta di servizi, eventi, attività culturali e di intrattenimento al fine di rivitalizzare il commercio all’interno del Comune. La reputo una sfida difficile ma non assolutamente un sogno impossibile, nelle regioni limitrofe come Piemonte e soprattutto Lombardia sono numerosi i casi di realizzazione si un DUC comunale con ottimi risultati.
Terzo punto – Vedo veramente troppa politica. Una presenza fastidiosa di grandi nomi della politica nazionale che sarebbe al massimo interessante vederli a Loano per la presentazione di progetti-finanziamenti-opere e non per dire quanto è bello Luca Lettieri o per sentire dal ministro del turismo “Loano deve puntare sull’entroterra“. Vedo un imbarazzante propaganda elettorale che da una parte si vanta di esperienza decennale e dall’altra promette cose che oltre a non aver fatto dovrebbero essere dei DOVERI di una amministrazione comunale. Per molti aspetti è una campagna elettorale surreale, perchè sono convinto che in un altro Comune non ci sarebbe manco da discutere su chi votare il 3-4 ottobre mentre a Loano si.