Il Museo Navale: una storia infinita, una nuova incompiuta? Forse neanche il New York Yachting Club, lo specchio o il gotha dello sport velico mondiale, presenta nella sua prestigiosa sede sociale una raccolta così unica e rara di guidoni.
di Associazione Amici del Museo Navale di Imperia
Ebbene, ad integrare la ricca esposizione della sala già temporaneamente allestita nel Museo Navale di Imperia, è recentemente pervenuto un altro ramo della collezione dei preziosi gagliardetti. E proprio in concomitanza del recente Raduno di Vele d’Epoca, nelle vetrine di un ben noto negozio di abbigliamento, si è creata una piccola esposizione di gagliardetti che nel linguaggio professionale sono conosciuti col nome di guidoni, quasi sempre di forma triangolare, emblemi storici e distintivi degli yacht clubs di tutto il mondo protagonisti delle regate internazionali.
Come noto, ogni yacht è tenuto per consuetudine ad alzare in testa d’albero il guidone dello yacht Club di appartenenza. Una parte della collezione dei guidoni è già da tempo presente nella Sezione “ Storia dello Yachting”destinata ad essere l’unica in Italia e nelle sedi che ospitano i raduni delle Vele d’Epoca. Ma quando questa Sala diventerà operativa ? E’ una domanda che si pongono in molti perchè il locale destinato ad ospitarla, pur essendo disponibile, non è ancora pronto, o meglio, deve essere ancora ristrutturato, come del resto, anche le sale della “Cantieristica”, della “Pesca” e della “Portualistica”, che hanno segnato il passato e la storia della Città.
I reperti di questa Sezione sono la memoria di decine di imbarcazioni ( molte delle quali non esistono più inghiottite dal tempo e dalla storia), vedasi, per esempio, la macchina del timone dello yacht “Tramontana” o l’argano salpa ancore di una antica goletta.
Il “pezzo” più prezioso è rappresentato dal baule di Agostino Ozenda ( “Stinetto”), Nostromo portorino del New York Yachting Club, contenente tutti i suoi attrezzi e l’antica bandiera a stelle e strisce. La Sala raccoglie una importante biblioteca specializzata, la più importante in Italia, monografie di famosi architetti come Alden o Herreshoff, componenti di bordo, documenti, piani di costruzione, crest, modellini, magliette di bordo, oltre ad un archivio di migliaia di foto e disegni, ecc.
Un mondo esclusivo e particolare che ambisce a diventare una mostra permanente nello stesso Museo ed un centro di ricerca per appassionati e storici ( è allo studio tra l’altro, la possibilità di conservazione dell’archivio del famoso architetto navale Nicholsons di cui è stata recentemente offerta al Museo la disponibilità).
Imperia ha la possibilità di presentare uno dei musei navali più suggestivi ed accattivanti, certamente il più completo per le varie sezioni nelle quali è articolato e concepito. Senza queste Sale il Museo non potrà mai considerarsi completato, ma resterebbe abortito e mutilato.
Ci è stato riferito che in occasione della cerimonia di premiazione delle regate delle Vele d’Epoca, il Console Carlo Falcone, Presidente dello Yacht Club di Antigua ed armatore di una delle barche più famose, il Mariella, si sia lamentato per aver trovato il Museo chiuso e di non aver potuto visitare la Sala destinata allo yachting che conserva alcuni cimeli della sua imbarcazione.
Nel frattempo si attendono i tempi della burocrazia e si perdono occasioni dal punto di vista culturale e turistico per dar voce e prestigio alla Città.
Qualcuno, se non si darà corpo ad una inchiesta amministrativa, dovrà spiegare al contribuente le motivazioni di questi inaccettabili ritardi. Ben dodici sindaci si sono avvicendati ed hanno deliberato sull’argomento Museo! I locali dell’area di ponente del manufatto museale, destinati ad ospitare Cantieristica, Padiglione Imbarcazioni Storiche, Atelier didattico del modellista, area di Luna Rossa, ed altre iniziative, occupano spazi già previsti dal D.R. del 25/3/2002 ( Approvazione del Piano Regolatore Portuale di Imperia) che non prevede altre destinazioni d’uso. In tal senso è stato interessato l’Assessore Regionale al Demanio Marco Scajola. Quasi vent’anni sono trascorsi dall’inizio dei lavori, ma la Città attende ancora e spera di non assistere ad una nuova “incompiuta”!
Associazione Amici del Museo Navale di Imperia
ULTIMA ORA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo: Ho letto incredulo l’articolo. Se dovessi parlare del Museo Navale potrei dire che è precario dal 1980 quando aveva sede in piazza Duomo.Io ho avuto la dimostrazione della gentilezza del comandante Serafini, che mi aveva fornito copia di materiale per la mia tesi di Laurea poi divenuta il mio primo libro: ‘Le società di mutuo soccorso nel ponente ligure ( 1850-1914) edito dalla società operaia di Oneglia, di cui ero consigliere e da Dominici editore’, saluti, dr. Danilo Bruno
E DALL’ARCHIVIO DI TRUCIOLI.IT- ERA IL 7 LUGLIO 1986
ONEGLIA PREMIAVA MONS. CASTELLANO E LUCIANO BERIO
La promozione e l’immagine di Oneglia grazie alla Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS) con un premio a cittadini imperiesi soci onorari per meriti: essersi distinti in Italia e nel mondo “per le loro qualità manageriali, culturali, civili e morali”. E primo destinatario del premio è stato mons. Masio Jsmaele Castellano arcivescovo di Siena, onegliese di nasciata e figlio di quel Giuseppe che fu per lungo tempo presidente della SOMS fondata nel 1850 e tra suoi presidenti onorari nomi prestigiosi. Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini, l’on. Nicolò Berio, Edmondo de Amicis, l’on. Giacomo Agnesi, l’on. Alessandro Natta.
Sempre in tema di riconoscimenti di grande spessore civile e sociale, culturale, gli ‘Amici della lirica‘ di Imperia hanno assegnato al compositore onegliese Luciano Berio l’Anfora D’oro. In passato conferita a Katia Ricciarelli, al Coro del Teatro Carlo felice di Genova. Le cronache descrivono l’incontro tra Berio e la sua città natale, presente una gran folla, accalcata all’interno della chiesa di San Giovanni e sul sagrato. Si tenne un concerto del Coro della Rai di Torino che ha eseguito una composizione del padre di Berio anch’egli musicista e compositore di fama.