Una voce femminile, un voto rosa per il candidato sindaco Jimmy Piccinini da parte di Arianna Leonardi Vugi, una famiglia tra le figure eminenti e storiche del Lions Club Loano Doria. Chissà se il ‘prediletto’ riuscirà a convincere i loanesi elettori ai quali, via Facebook, ha scritto: ” Liberi da ogni gioco e bandiera politica, ma uniti nell’unico obiettivo di dare concretezza alle legittime aspirazioni dei loanesi, restituendo orgoglio ad una cittadina che vuole tornare ad essere un’eccellenza della Riviera di Ponente”.
Eccellenza, parola impegnatissima, super abusata e quasi sempre a sproposito della realtà vera presente e futura. I primi ad abusarne sono proprio giornalisti, cronisti, collaboratori a notizia dei media locali e nazionali, la stessa nostra Rai 3 Liguria. Vogliamo sfogliare solo i titoli dove ‘eccellenza’ spunta da ogni dove, come la gramigna ? Dal vino all’olio, dal ristorante ai piatti delle sagre, dai formaggi nostrani al tagliere di salumi, dai servizi dell’hotel all’offerta extra alberghiera, dalla pasticceria alla panetteria, alla agricoltura di nicchia fino all’agriturismo. E si potrebbe continuare. Inondati di eccellenze che starebbe a significare che più di così non si può pretendere nei risultati raggiunti o promessi.
Piccinini forse intendeva dire che Loano si fregerà di ‘eccellenza’ (meglio la prudenza di un punto interrogativo) quando si tornerà a costruire nuovi hotel e i pochi esistenti torneranno a brillare (dopo essere stati rimossi o in qualche caso ingiustamente ignorati) sulla Guida Internazionale Michelin ? Eccellenza quando la turistica Loano potrà esibire non un unico ristorante citato nella ‘Bibbia’ (come accade ora con il meritevole Bagatto), bensì pure locali stellati come a Bergeggi (Claudio), Noli (Il Vescovado), Alassio (Nove). Quando la Provincia di Savona potrà competere con i 14 ‘stellati’ della cugina provincia di Cuneo, con un 3 stelle ad Alba.
Quando Loano, senza vantare classifiche mondiali come era stato incautamente annunciato, con tanto di comunicato stampa e lancio di agenzie, per un innovativo progetto ‘outdoor’- bike (la sorte vuole che solo trucioli.it scrisse tutte le perplessità che il termine ‘mondiale’ comportava). La nostra prudenza non era sinonimo di bastian contrario, uccello del male augurio, vanteria. Bastava un po’ di sale in zucca e conoscenza della realtà, non la culla dei sogni. Assai meno dubbiosi altri media e diligenti ‘leoni da tastiera’ che distribuiscono critiche, pagelle, soluzioni, promozioni ad ogni piè sospinto.
Forse agli elettori delusi o meno del passato bisognerebbe chiedere a tutti scusa. Tra i primi chi ha il dovere di informare correttamente, senza distrarsi dai soldini che l’editore riceve dal Comune e dintorni. O le paginate di pubblicità, pagate con denaro pubblico, per manifestazioni e spettacoli vari. Far sapere compiutamente agli elettori che Loano si sta sempre più allontanando dalla città a misura d’uomo (basterebbe approfondire il caos e l’inquinamento da traffico urbano); che nonostante anni di cementificazione brutale e che ha abbruttito quanto gli avi hanno preservato, continua la moltiplicazione di incrementi di cubature e di carico abitativo. Non si invochi solo il consumo di suolo zero.
Ma per chi è cresciuto in altri contesti socio culturali, non può non mettere in primo piano crescenti (ed troppo spesso ignorate nei fatti) disuguaglianze sociali. Se ne accorgono solo i parroci, i servizi sociali, i benefattori ? Che dire poi dei giovani laureati e diplomati che non siano muniti di ‘paracadute elitario’ (Asl, Comuni, banche, enti, società pubbliche partecipate), costretti a migrare, lasciare la terra di origine, i propri cari, i ricordi più genuini della prima giovinezza.
Chiedere scusa per una città, al di là della sua vocazione turistica, che non può esibire una pagella ottimale in pulizia (non parliamo del servizio positivo raccolta differenziata), di decoro da ‘Riviera dei Fiori’, dallo stato in cui spesso versano i suoi giardini e spazi pubblici. Con una parte antica del centro storico che meritava già da anni, con priorità quanto il lungomare e le dighe soffolte, lavori e valorizzazione che merita. Non basta esibire la ‘città delle fontane ed un porto turistico tra i più qualificati d’Italia e con la fortuna di una proprietà solida che si è lasciata alla spalle faccendieri e bancarottieri di ogni risma. Con un’eccezione citata nel libro ‘Città di Loano’: “A Max Frey la gratitudine e la riconoscenza di poter apprezzare il fulgido passato della città.”
C’è il capitolo silenziato legalità, con la sordina: troppi silenzi da impunità diffusa. C’è il capitolo delle ripetute occasioni perse quanto a strategie comprensoriali, alla lungimiranza mancata per le conflittualità con Pietra Ligure e Borghetto, il comprensorio. La corsa autolesiva al controllo della Servizi Ambientali Spa, gioiello tecnologico alle prese con guerre tra bande politiche, massoni e logge.
E perchè non mettere in pratica le scelte di cultura aziendale che le grandi imprese (con un bilancio alla stregua di Loano) operano nella loro strategia e scelta di amministratori. Che in altri tempi significava ‘buon governo di questa città’ Testimonianza di P. Enrico del SS. Sacramento, Carmelitano Scalzo da Sanremo, in una lettera aperta indirizzata agli ‘Illustrissimi signori Consiglieri della Città di Loano, gennaio 1879″.
E una semplice trasposizione facciamola con i ‘curriculum’ professionali, preparazione, visione di programma e pianificazione, che dovrebbero esibire sindaci, assessori, consiglieri comunali come bagaglio da mettere al servizio della comunità, valore aggiunto e non solo. Non basta insomma, dato per scontato, essere onesti, di buona volontà, di ‘sani principi’, ci vogliono i risultati, non quelli annunciati, ma verificati sul campo. Le piccole opere pubbliche, la manutenzione, ma anche una visione di città futura, destinata alle generazioni a venire. Con fondamenta socio economiche solide.
L’abbiamo già scritto alla noia. Ogni paese e città ha il governo che si merita. Dal sud al nord. C’è chi vota per sindaci mafiosi e chi per galantuomini e competenti. La sempre più diffusa disaffezione dalla politica (le nuove generazioni non possono ricordare che in ogni città e paese c’erano almeno un paio di sezioni di partito, basti pensare alla ‘piccola’ Borghetto Santo Spirito fine anni ’60 con sei sezioni attive ed operanti, con iscritti che partecipavano e collaboravano).
Stesso discorso come vedremo in futuri servizi a Loano dove è innegabile la caduta di ‘qualità’, competenza e preparazione di molti componenti il consiglio comunale e che ha distinto le ultime legislature tra ‘inamovibili’ e ‘trombati’. Vivit sub pectore vulnus. Non ci arroghiamo a dispensatori di nomi e pagelle per il futuro parlamentino. Prima delle elezioni faremo un ‘revival’ storico elettorale dal 1966 ai nostri giorni. Utile, per chi ritiene possibile fare confronti.
Non ci interessano le ricchezze accumulate e privilegi, il retaggio di potere, semmai virtù di sano, onesto, saggio progresso e sviluppo. Cicerone sosteneva Virtute duce, comite fortuna. Invece nell’orizzonte elettorale loanese ‘Video lupum’. Visto che fino ad oggi, per quanto ci riguarda da vecchi cronisti di provincia, Veritas odium parit. Importante non ‘perdere la memoria‘, come ci ricordava un ex sindaco, il rag. Felice Vignola (Dc, dal 1946 al 1951), che consente di fare i conti con la storia e non dimenticare.
Ultimo non per importanza. Ai loanesi giovani e meno giovani, alle signore social (e non fru fru), i temi ambientali, la ‘salvezza del pianeta’ , quanto interessano ai candidati che si candidano solo per sacrificarsi al bene comune e al Creato ? (L.Cor.)
Conoscevo poco Jimmy. Quando nel 1996 mi chiesero di fondare un Lions club a Loano, mio papà, uomo esigente, di grande intelligenza, ma di pochi elogi, mi suggerì di coinvolgerlo, ritenendolo un uomo concreto, lungimirante, corretto. Io chiaramente seguii il suo consiglio.
COMMENTI – Marina Bianco: Coraggio Jimmy e tutta la sua squadra!!!