La Costituzione e la “sussidiarietà”. Sprovveduti. Sono saggi, giudiziosi, diligenti quei cittadini che non conoscono la Costituzione o non la condividono ? E si posso giudicare dai fatti doppiamente stolti gli amministratori pubblici che se ne discostano disattendendo il loro mandato ? E per quale ragione se ne parla e se ne discute così poco nel nostra Paese e non viene considerata neppure una priorità nel dibattito e nell’attività pubblica di partiti ed associazioni, siano esse elitario o meno, sindacali o lobbistiche ?
di Gian Luigi Taboga
Gli stessi mass media dovrebbero fare da pungolo e da solerti guardiani nell’interesse della comunità tutta in cui viviamo e nelle prossime generazioni.
L’applicazione dei principi costituzionali è a garanzia della libertà e della dignità di noi tutti, in armonia con istituzioni che reggono uno Stato democratico.
Uno dei pilastri della democrazia è la partecipazione, e la sussidiarietà ne è l’espressione più concreta.
Un articolo della nostra Costituzione , esattamente il 118 co. 4, stabilisce appunto che Stato, regioni , città metropolitane favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini , singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà. La sussidiarietà orizzontale esprime il criterio di ripartizioni delle competenze tra enti locali e soggetti privati, individuali e collettivi, operando come limite all’esercizio delle competenze locali da parte dei poteri pubblici: l’esercizio delle attività di interesse generale spetta ai privati o alle formazioni sociale e l’ente locale ha un ruolo sussidiario di coordinamento, controllo e promozione: qualora le funzioni assunte e gli obiettivi prefissati possano essere svolti più efficiente ed efficace ha il potere di sostituzione.
Sorge il dilemma: competere o collaborare? Cooprogettazione o cooprogrammazione?
L’articolo 55 del novo Codice del Terzo settore ridisegna i rapporti tra ETS e Pubblica amministrazione , dando gambe per la prima volta al principio di sussidiarietà espresso in Costituzione. L’articolo 55 del Terzo settore si intitola “coinvolgimento degli enti del Terzo settore ” orientando il tutto in chiave attiva e promozionale. Esistono quindi tutti gli strumenti per realizzare la totale, reciproca pari dignità sancita dalla Costituzione ; occorre adeguata mobilitazione dell’opinione pubblica e buona volontà degli amministratori locali!
Il banco di prova per il nostro territorio sono i servizi pubblici di primaria importanza quali : sanità, trasporti, servizi idrici e depurazione, rifiuti e rapporti tra i cittadini e li uffici della pubblica amministrazione.
La stesura o la revisione delle “carte di Qualità” sono una scadenza che aspetta da troppo tempo una sua definizione; la legge non può essere elusa e le responsabilità in materia sono chiaramente definite, ne occorre il rispetto!
Le associazioni dei consumatori sono preposte per esercitare la tutela dei cittadini, in quanto consumatori e utenti , e restano in attesa di adeguati provvedimenti nel rispetto delle norme e delle leggi vigenti e di quanto la Costituzione stessa riconosce. Per ASSOUTENTI Savona Gian Luigi Taboga