Trascorrono i decenni, la malapianta dell’inconcludenza all’italiana resiste più forte di prima. Un annuncio vale sempre un bel titolo e magari anche una ‘bella figura’ sul giornale più letto della provincia o della Regione (allora Il Secolo XIX). Una certezza nessuno , giornalisti, cronisti, politici più o meno di turno chiedere come è finita. La storia dell’Acts – Sar savonesi, Rt imperiese è una prova del nove. Non solo, si sbatteva in prima pagina il Consorzio Unico del Ponente Ligure, da Genova faceva sapere l’allora presidente della provincia Vaccarezza, ho incontrato il collega Repetto e si è detto interessato. Ed aggiungeva:” Per ora stiamo lavorando sodo ad un’azienda unica tra Acts, Sar e Rt”. Che dire oggi ! Quando i ‘sogni’ non si avverano e restano tali, nella lunga sequenza che un ‘annuncio’ da politico non costa nulla. Tutto serve al ‘consenso elettorale’. Qualcuno chiede mai il conto ? Come è finita e perchè ? Si sente in dovere di spiegare e magari chiedere scusa almeno ai suoi elettori ?
PERDITA D’ESERCIZIO DI 6 MILIONI DI EURO E LA VENDITA DELLE EX COLONIE DI NAVA