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Villanova festeggia don Giancarlo: 50° di sacerdozio. Pergamena dal Vaticano


I fedeli di Villanova e delle parrocchie da lui amministrate in passato, sabato 5 giugno, nella chiesa di Santo Stefano, hanno reso omaggio per il suo cinquantesimo anniversario di sacerdozio a don Giancarlo Aprosio, già parroco a Giustenice, Oneglia, Mendatica, Cosio d’Arroscia, Pietra Ligure per arrivare nel 1988 nella cittadina dell’entroterra ingauno. Lui cresciuto in un’umile ed onesta famiglia e che ha studiato, dalle medie alla Teologia, nel Seminario Vescovile di Albenga, quando i seminaristi erano oltre una cinquantina.

Dal Seminario al sacerdozio ha praticato il voto dell’obbedienza a 5 vescovi, da monsignor De Giuli a mons. Borghetti.  Una missione pastorale mai ‘sopra le quinte’, con onestà e trasparenza, con moderazione e spirito di comunità. Alla cerimonia presente anche don Grasso che di Aprosio è stato prefetto negli anni delle medie in Seminario.

Il Rev.do Can. Don Aprosio è anche Delegato Vescovile del Priorato Diocesano delle Confraternite. Un organismo con compiti di alta direzione e vigilanza, coordinamento e disciplina nei confronti delle Confraternite diocesane (oggi 2400 confratelli) con secoli di storia e tradizioni. Presenti dalla cittadine della Riviera, all’entroterra, ai piccoli paesi montani.

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Lo hanno fatto durante la Santa Messa solenne, cantata dalla Corale di Villanova,  nella quale hanno concelebrato don Giovanni Grasso, suo curato a Oneglia, l’amico don Valentino da Roma, il vescovo emerito della diocesi di Savona Noli monsignor Vittorio Lupi e don Enrico Giovannini, vice vicario dell’alta Valle Arroscia e di 4 parrocchie.

Hanno portato i loro omaggi al parroco, l’amministrazione comunale, con il sindaco Pietro Balestra, il suo vice Paolo Cha, l’assessore Franco Scrigna e i consiglieri Tamara Grossi e Alessandro Marchiano, e le altre autorità villanovesi, con il comandante della stazione dei carabinieri, maresciallo Giovanni Licciardello, e l’omologo della Polizia Locale, Vincenzo Pillitteri.

«Mi rivolgo ai giovani esortandoli a non aver paura ad avvicinarsi al Signore» ha detto durante la celebrazione don Giancarlo, originario di Pietra Ligure, che ha riingraziato “il Vescovo Borghetti, assente per impegni in Diocesi, ringrazio voi fedeli accorsi così numerosi, le autorità e la corale. Il 50esimo del mio sacerdozio coincide con il mio 75esimo compleanno, età dimissionaria. Il vescovo mi ha chiesto se mi sento ancora di “tirare la carretta”. Gli ho detto di sì e mi ha dispensato dal redigere la lettera di dimissioni».

Il vicario dell’Alta Val d’Arroscia mons. Giovannini ha consegnato una pergamena giunta dal Vaticano con la benedizione del Santo Padre Papa Francesco.

(Silvio Fasano)

L’ADDIO A SAN FEDELE D’ALBENGA A MARIANO MARCHI

Se n’è andato Mariano Marchi cittadino di San Fedele di Albenga, origini venete, cresciuto con i genitori che erano stati i ‘guardiani tuttofare’ del collegio delle Orsoline. Il destino ha voluto che Mariano sia morto pochi giorni prima del ’50esimo di sacerdozio di don Aprosio. Come documentano le due foto che pubblichiamo Mariano era seminarista negli stessi anni di don Giancarlo. Mariano è stato vice prefetto (fine anni ’50) di Giancarlo Aprosio nel periodo del ginnasio, prefetto era Pietro Stalla allora studente di Teologia e poi parroco. Mariano, a sua volta, era rimasto in Seminario fino al quarto anno di Teologia. Quindi insegnante e molti studenti del comprensorio ingauno si affidavano a lui per le ripetizioni di latino e greco, italiano, filosofia, matematica. Aveva la passione per la musica, suonava il pianoforte anche negli ultimi anni di vita e di sofferenza quando ha perso la vista fino alla cecità. Anche il fratello minore, Gaetano, è stato in Seminario quasi negli stessi anni. Poi è diventato avvocato, oggi in pensione e ha sempre assistito il fratello fino agli ultimi giorni. Ha un figlio, Erik, docente in una prestigiosa Università degli Stati Uniti.

L’ANNUNCIO FUNEBRE

Nella prima foto in alto: Mariano Marchi con l’abito talare, a destra; don Giuseppe Tassara (loanese), amatissimo parroco di Mendatica e benemerito cappellano dei pastori del ponente ligure; il rettore del Seminario Vescovile, mons. Contestabile e Luciano Corrado, seminarista. Nella seconda immagine  nel cortile del Seminario di Albenga: un gruppo di seminaristi; prefetto era Pietro Stalla  e vice, Mariano Marchi. A destra delle foto Giancarlo Aprosio. Secondo a sn inginocchiato Gaetano Marchi (fratello di Mariano), ultimo con la palla da gioco tra le mani Luciano Corrado. Del gruppo l’unico ad essere consacrato sacerdote, oltre a Stalla, sarà Aprosio. Era il 2 dicembre 1958

Nell’Ospedale di S. Corona in Pietra Ligure è mancato all’affetto dei suoi cari Mariano Marchi, di anni 78.

Ne danno il triste annuncio il fratello Giangaetano, il nipote Erik, la cognata Renata, unitamente a tutti i parenti.
I Funerali avranno luogo Giovedì 3 Giugno alle ore 9,30 nella Chiesa Parrocchiale S. Simone e Giuda in San Fedele


S.Fasano

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