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Finale Ligure, Marianna laurea in ‘Produzione e Protezione di Piante e Sistemi del Verde’. Allenatrice di softbal ad Albissola, Cairo Montenotte, Genova


Una laurea sicuramente controcorrente, almeno per chi ha in dote l’aria delle città di mare. E’ il caso di Marianna Battaglieri, neo dottoressa in “Produzione e Protezione delle Piante e dei Sistemi del Verde” presso la Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari dell’Università degli Studi di Milano. Ma anche allenatrice di baseball. Nella sua Finale Ligure ha raggiunto  da giocatrice le finali nazionali di categoria. Nel  softbal ha preso parte, da allenatrice,  ai campionati di serie B, prima ad Albissola, poi a Genova, infine a Cairo Montenotte.

Marianna Battaglieri

Il corso di laurea in Scienze della produzione e protezione delle piante si caratterizza per l’approfondimento e la specializzazione negli aspetti scientifici e progettuali nell’ampio settore dei sistemi colturali e del verde tecnico e ricreazionale, e alla sostenibilità dei processi produttivi. E ancora approfondite conoscenze dell’ambiente agrario, e degli agro-ecosistemi con le loro principali variabili guida, di tipo climatico, agrometeorologico e pedologico; conoscenze qualificate di biologia, fisiologia, genetica e biologia molecolare delle piante e dei loro parassiti e le relative interazioni, indispensabili per ottenere il miglioramento quanti-qualitativo della produzione vegetale agraria, per pianificare razionalmente la difesa e per salvaguardare le risorse del suolo, utilizzando tecnologie tradizionali e innovative. 

Mariana Battaglieri, papà avvocato, risiede a Finale Ligure, ha frequentato il Liceo Scientifico. “Nel percorso scolastico – ricorda – ho avuto l’onore di esser guidata dai nonni: Filippo Battaglieri, notissimo già insegnante di scienze motorie e matematica, Enrica e Sergio Pagliano: la prima già insegnante di biologia, il secondo medico psichiatra. Non è mancata la mia prozia Fulvia Basso in Battaglieri, la famosa “zia Fulvia” insegnante “istituzione” di chimica e biologia del liceo di Finale. È stato grazie ai loro stimoli che mi sono appassionata alle materie scientifiche.”

Una volta terminato il liceo, Marianna si è trasferita a Milano, vicino ai nonni materni, per studiare Scienze Agrarie e Alimentari nella locale Facoltà. Con un altro spaccato di gioventù: non ha mai abbandonato gli impegni sportivi come di softbal, per cui ha preso parte a campionati di serie B, prima ad Albissola, poi a Genova, quindi a Cairo Montenotte. Infine ha allenato la squadra giovanile di baseball della mia città, arrivata alle finali nazionali di categoria. Proprio grazie all’amore per lo sport,  conciliando dovere e passione, è nato il progetto di riqualificazione dello storico Campo Viola di Finale Ligure.

Ancora la dr.ssa  Battaglieri: “Le finalità erano ambiziose, trasformare in un campo da baseball verde un terreno da calcio abbandonato, adibito saltuariamente a parcheggio, pieno di ghiaia e rifiuti, tramite operazioni minime, dato che le risorse e il tempo a disposizione erano limitate, con scarso o nullo impatto ambientale. Il risultato ha superato le aspettative: quel suolo molto povero aveva un basso grado di acidità, il che ha reso necessario “emendare” il terreno con un materiale che più naturale non si può: il residuo, volgarmente detto “bratta” del caffè, per creare la giusta sinfonia. Grazie alla scelta di un’erba adatta e poco “assetata”, il campo ora è verdissimo, quasi perfetto, è l’orgoglio della città. Il terreno, certamente, migliorerà di anno in anno, non tanto per merito dell’uomo, quanto per quello della natura che continuerà sempre, nel bene e nel male, a fare il suo corso”.

Nel suo corso di studi si è formata come professionista tecnico-agrario specializzata nelle produzioni vegetali e le sue competenze sono indirizzate su territorio e ambiente, oltre alla sua conservazione, ripristino e trasformazione.

E qui gli sbocchi lavorativi sono numerosi: dalla libera professione al lavoro presso enti pubblici, dalle società di produzione e vendita di mezzi tecnici e colture agrarie alla direzione e controllo dei processi di lavorazione, manutenzione e gestione delle stesse. “Non nascondo – conclude –  il sogno di poter lavorare all’estero. Poter applicare le mie conoscenze è uno dei miei obiettivi.”


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