Trucioli

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Lettera / Noli, non capisco alcune cose. Che fine ha fatto il Museo Civico Diffuso. E tante iniziative scomparse d’improvviso


Leggo spesso le cronache e le polemiche nolesi su trucioli.it e dopo essere stato a Noli qualche settimana fa mi viene voglia di chiedere alcune cose.

di Danilo Bruno*

Il Comune di Noli con l’istituzione del Museo Civico Diffuso, comprendente l’intero centro storico e le frazioni, ha inteso valorizzare il proprio territorio, un insieme storico-ambientale di grande suggestione, individuando percorsi tematici quali i quadri di Suarez e gli itinerari religiosi. I perni del Museo sono correlati alle basi dei poteri medievali italiani: il potere religioso, individuato nella Cattedrale, quello feudale, rappresentato dal castello Del Carretto di cui si conservano la cinta muraria e il Maschio, il potere laico, con il Palazzo Comunale, la Loggia della Repubblica e la Sala Consiliare dove si trovano importanti cimeli come la lapide della Domina Lidoria, l’urna romana e la bandiera della Repubblica dipinta da Suarez. Straordinario è il Complesso Monumentale di S. Paragorio, di origine paleocristiana, al cui esterno è stata individuata un’area romana.

Qualche anno fa il Consiglio Comunale aveva deliberato la nascita di una istituzione, ai sensi del TU sulle autonomie locali, denominata Museo Civico Diffuso, che con un programma di lavori e aperture concordate con gli enti preposti e soprattutto con la Sovrintendenza Archeologica avrebbe dovuto portare in parecchi anni ad una apertura progressiva e concordata di chiese e monumenti ma soprattutto ad una adeguata tutela degli stessi, favorendo anche la ricerca scientifica ed archeologica. So che in quegli anni sono state realizzate alcune cose e qui le elenco senza pretendere di essere esaustivo:

a) la conclusione dei lavori di sistemazione di San Paragorio con i bacini ceramici rimasti in loco e non riportati in un magazzino genovese ;

b) una lunga discussione con la Sovrintendenza Archeologica per giungere ad un progetto condiviso con l’Istituto Internazionale di Studi Liguri per garantire la contestuale apertura di San Paragorio e dell’adiacente area archeologica romana, in cui vi sono appositi cartelli utili per una lettura del sito per qualunque persona senza visita guidata;
c) apertura  del Sentiero del Pellegrino, che poi fu completato fino a Punta Crena con finanziamenti della Fondazione De Mari;
d) apertura e valorizzazione dell’antica strada romana per Voze con finanziamento comunitario;
e) avvio dei lavori di recupero dell’antica chiesa di San Giovanni di Malta da destinare a museo archeologico;
f) stampa di alcune guide,che almeno in un caso avevano portato alla scoperta e attribuzione di alcune opere d’arte alla figura del pittore di probabile origine spagnola Vincente Suarez;
g) svolgimento del Festival Internazionale del Cinema Archeologico (due anni) per poi divenire Festival Internazionale della Nuova Storia (altri due anni).
Alla fine poi vi fu anche la disponibilità della Diocesi a concedere l’uso della chiesa di San Francesco, che conserva quadri e un lapidario di notevole valore affinché potesse essere con minima spesa tramutato in un luogo per convegni e concerti, valorizzandone gli aspetti culturali e monumentali.
Dopo poco tempo al cambio di amministrazione la Sovrintendenza concesse finalmente l’accesso e l’utilizzo dell’area archeologica romana al Comune per cui sicuramente i progetti sostenuti all’unanimità dal Comune (o almeno così si credeva) potevano trovare adeguata valorizzazione anche dopo il discusso recupero del castello.
Non sapendo bene oggi a chi rivolgermi in Comune e non essendo abituato a “suonare campanelli o a bussare alla porta” per avere informazioni, che dovrebbero essere di dominio pubblico mi permetto di fare alcune osservazioni;
a) San Paragorio è stata sottratta dalla Parrocchia all’Istituto di Studi Liguri per darla in gestione ad una locale associazione di volontariato costituita ad hoc (Amici di San Paragorio) ma, a quanto ho constatato durante una visita, l’area romana rimane chiusa o almeno così appare  mentre l’orario di apertura del monumento è veramente ridotta al lumicino oltre ad avere alcuni dubbi sulle scelte espositive;
b) il Castello è affidato alla gestione di altra associazione di volontariato (Civitas Nauli) ma mi è ignoto con quali competenze scientifiche ed architettoniche e con quali numeri di visitatori;
c) era stato costituito un gruppo di lavoro volontario sul museo archeologico , di cui ignoro se esista e cosa abbia prodotto oltre alle specifiche competenze esistenti;
d) San Francesco è perennemente chiusa al pubblico come S.Giovanni di Malta dopo che i lavori si sono interrotti a causa dell’esaurimento del finanziamento della Fondazione Cariplo e forse della inerzia locale.
e) I Festival sono stati immediatamente soppressi al cambio di amministrazione e oggi con il Covid sarebbe molto difficile riprenderli.
A questo punto chiedo qualche notizia sul futuro dell’archeologia e della storia a Noli oltre a chiedere per quale fortunato caso anni fa si erano realizzate tutte quelle iniziative poi all’improvviso scomparse.
Grazie per la pubblicazione.
*Danilo Bruno (socio ICOM Italia-vicepresidente della sezione Sabazia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri)
NOTA DI REDAZIONE – Trucioli.it è nella lista nera della giunta (e sua maggioranza) del Comune di Noli non da oggi: mai una risposta ai quesiti concreti e precisi. Danilo Bruno potrebbe scrivere al Sindaco e sperare in una  risposta ? Il volontariato nolese da mesi funziona a regime ridotto causa Covid 19. In particolare quello svolto per San Paragorio, riconosciuto di alto livello, parola di Parroco Don Giusto.
Scrivere domande su Trucioli.it, dunque, ‘garantisce’ zero risposte. Qui si aggira ancora la cellula del peggiore comunismo ? Con l’ideologo insegnante che si riserva il banco dell’asino. Sarà riservato altro trattamento all’ex vice segretario del Comune stesso ?  Che sia la volta buona? E almeno lui meriti, in ossequio alla trasparenza e alla correttezza che si deve ai cittadini che non insultano, non diffamano, pongono quesiti su dati di fatto. Del resto pare utile informare i lettori del blog che ai nostri articoli non è mai, mai, seguita alcuna smentita, né richiesta di rettifica ai sensi della legge sulla stampa.
Per il volontariato nolese ribadiamo il lodevole, ammirevole impegno ed il tempo messo a disposizione della comunità. Questo si chiama buon esempio.

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