“Caro Robi, il ricordo del tuo stile raffinato, genialità e tanta intensa umanità mi accompagneranno sempre. E’ stato un privilegio conoscerti e lavorare con te. Gabriele e tutta la famiglia Noberasco si accomuna nel ricordo. Abbiamo condiviso un’epoca fatta di tanti progetti, di grandi successi e da intense amicizie”. Il necrologio del 7 agosto pubblicato da La Stampa e Il Secolo XIX.
Nessun manifesto funebre, né notizia della sua morte improvvisa sui media. Roberto (Robi) Ragni, 72 anni, abitava ad Albenga in viale Martiri, non era proprio un cittadino qualunque anche se non è mai stato un personaggio di passerelle ed esibizionista. Eppure era un grande che con il suo straordinario talento aveva raggiunto vette professionali che, senza esagerazioni, possiamo definire di caratura nazionale ed internazionale. Robi, sposato e senza figli, passione ed amore per i gatti, era l’emblema dell’uomo semplice che non amava esporsi, né indossare gli abiti da primadonna sull’onda del successo personale conquistato. Con ‘datori di lavoro’ di grande spessore commerciale.
Un esordio pubblico, c’è chi ricorda, alla Settimana Ligure (la copertina di Trucioli.it riporta proprio quel logo) con il fratello Dino. Collaboravano con la storica tipografia (Albenga e Alassio) dei fratelli Stalla. Dino scelse la professione di capostazione (ad Alassio) e Roberto si mise in proprio con l’omonimo studio grafico; firmando epiche campagne pubblicitarie per la Noberasco Spa, Rinascente, Panettoni Maina, solo per citarne qualcuna.
È morto per aneurisma addominale, mercoledì sera. Con la moglie Wania guardavano la televisione. Lei si è alzata un attimo e prepararsi per andare a letto. Tornata in salotto ha trovato il marito privo di sensi, riverso sul divano. Ha chiamato il 112, inutili tentativi di rianimazione. Referto di morte: aneurisma fulminante.
Roberto Ragni è stato anche autore delle copertine dei libri del giornalista scrittore alassino Daniele La Corte ed aveva pronta la bozza della copertina di un nuovo volume che uscirà a Natale.
“Uomo di grande cultura – ricorda La Corte -, straordinaria sensibilità sociale e modestia; sempre innamorato della moglie, del lavoro e dei suoi inseparabili gatti. Schivo, riservato, non amava i riflettori della ribalta. Spesso non firmava neppure i suoi lavori e quelle sue opere che avevano dato vita all’arte di proporre prodotti di largo consumo come arte e letteratura”.
ROBERTO RAGNI POSTAVA SULLA SUA PAGINA FACEBOOK IL 21 FEBBRAIO SCORSO-
Aero Club Savona e della Riviera Ligure- 1980 – 2020
40 ANNI CON LE FRECCE TRICOLORI
Un anniversario importante, la storia degli eventi, gli aneddoti, i personaggi, i piloti del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico dell’ A.M.I. cresciuti nel ponente ligure, i nostri ex allievi alla PAN, i più begli articoli della mastodontica rassegna stampa ed i filmati, le lettere rimaste scolpite nei nostri cuori, le foto più significative, la gogliardia, i Sindaci e gli amministratori che hanno creduto nell’evento, i personaggi, gli artefici, i partecipanti più significativi a corollario della PAN ; tutto e di più in occasione del 40° anniversario del tricolore sui cieli delle due provincie. Una parte del materiale già sul “menabo'” del libro ” La meravigliosa avventura delle Frecce Tricolori sulla Riviera dei Fiori ” 1980 – 2016 che verrà integrato con l’ultimo quadriennio.
Le splendide immagini di Luciano Rosso, Paolo Tavaroli, Silvio Fasano, Luigi Maccio’, Dino Marcellino che cura l’edizione, Carlo Cardea, Tommy Marinelli ed altri affermati professionisti, i manifesti di Gioberti, gli annulli postali.
(Foto Copertina Primo Almanacco Agosto 1980 studio Ragni – Archivio Agamennone).
IL RICORDO
di Luigi Barlocco
Ricordo la prima visita al suo studio per la cartina depliant di Borgio Verezzi e della semplicità con cui mi raccontò e fece vedere il processo di ideazione ed elaborazione di un marchio/logo. Quando l’esperienza diventa didattica.