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Liguria e Basso Piemonte

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Lettera / 2- Cari sindaci: protezione civile, compiti e obblighi, capacità, esperienza
Deleghe e competenza. Gli assessori in rosa


Anche in provincia di Savona la Protezione civile è chiamata a svolgere un ruolo di estrema delicatezza e che comporta requisiti di grandissima importanza. Con emergenze da affrontare sempre più frequenti, non solo alluvioni, disastri e dissesto idrogeologico, frane, incendi. Ora anche in campo sanitario. La lettera e lo spunto di Gian Luigi Taboga aprono alcuni interrogativi. Intanto pare utile leggere un documento proprio sul ruolo che la legge dello Stato attribuisce ai sindaci (e loro delegati, tenendo conto che quasi sempre è un assessore e non mancano le ‘quote rosa’) (VEDI……). Il caso più recente, a Borghetto S. Spirito, con la designazione di una giovanissima studentessa universitaria, e a ‘titoli’ giornalistici da miss. 

LA LETTERA…MI DOMANDO CHI HA ISTRUITO I SINDACI E I LORO DELEGATI…

Vorrei consigliare ai sindaci, agli assessori e ai concittadini di leggere il testo di Lorenzo Alessandrini del Dipartimento Protezione Civile. Quello della protezione civile è  tra tutti gli incarichi di un sindaco e tra  quelli che può delegare, il più impegnativo per le responsabilità connesse, per la necessità di un’esperienza consolidata, per la capacità di prendere decisioni della massima importanza in prima persona, per  l’esperienza al coordinamento di gruppi d’intervento urgente e finalizzati alla sicurezza, alla salute e soccorso delle persone. Fino agli estremi livelli che si verificano durante epidemie, terremoti, inondazioni, incendi, atti terroristici.

Mi domando chi ha istruito i sindaci in tal senso e se loro stessi sono consci di quanto sia impegnativo ciò che gli viene richiesto ?

Certamente fin che gli italiani continueranno a sperare nello “ STELLONE “ ogni  probabilità è lasciata nelle mani del Fato…..!

A chi come me è al tramonto della vita e ne ha già  visto di tutti i colori, non resta  che rifarsi alla saggezza di chi crede nel buon senso come punto di riferimento.

Cordialmente Gian Luigi Taboga

Ruolo e funzioni del sindaco in protezione civile, alcuni stralci dello studio di Alessandrini

La protezione civile è una funzione pubblica, o meglio, una funzione dei pubblici poteri finalizzata alla salvaguardia dell’equilibrio esistente tra popolazione e territorio da possibili “perturbazioni”. Se manca la fondamentale relazione tra gruppo sociale e territorio, non si parla di protezione civile.

In realtà, soprattutto a causa della difficoltà di individuare la classificazione dell’evento “prima”e anche “durante”gli eventi, e quindi la precisa competenza negli interventi, ha fatto sì che fino a oggi ci siamo dovuti affidare a un atteggiamento il più possibile “cooperativo” e sussidiario fra le istituzioni nella fase operativa, ma anche alla sempiterna e problematica ricerca e individuazione “ex post” di un colpevole in caso di disastro.

Il sindaco è autorità comunale di protezione civile. Al verificarsi dell’emergenza nell’ambito del territorio comunale, il sindaco assume la direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio del comune, nonché il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpitee provvede agli interventi necessari dandone immediata comunicazione al prefetto e al presidente della giunta regionale.

…..Conoscenze, strumenti ed azioni che fanno del Sindaco la figura principale della nuova protezione civile, soprattutto all’interno di sistemi fondati su un forte meccanismo di autogoverno e sul perseguimento di obiettivi di autoprotezione….Il SINDACO, proprio per i poteri/doveri che ha, è titolare di una posizione di garanzia, ossia, nel suo ruolo di autorità comunale ha l’obbligo giuridico di impedire che un evento possa cagionare danni a soggetti deboli non in grado di meglio tutelarsi autonomamente….. Sono trasferite al sindaco le competenze del prefetto in materia di informazione della popolazione su situazioni di pericolo per calamità naturali, di cui all’articolo 36del regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n. 996, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 febbraio 1981, n. 66…..

DM 28.5.93: Il legislatore inserisce tra i servizi indispensabili anche la protezione civile, che diviene così un dovere primario per il comune. Una vera rivoluzione copernicana, anche perché il servizio indispensabile non riguarda più solo il momento del cosiddetto “soccorso”, ma comprende le attività di prevenzione.

D.L. 180 : Nelle aree perimetrate a rischio, gli organi di protezione civile predispongono piani urgenti di emergenza contenenti le misure per la salvaguardia dell’incolumità delle popolazioni interessate, compreso il pre-allertamento, l’allarme e la messa in salvo preventiva.

Legge 265: anche il dovere di informare e avvertire la popolazione sui pericoli da calamità, in precedenza compito importantissimo del Prefetto, passa totalmente sulle spalle dei sindaci.

Per motivi politici e amministrativi: la gente da anni paga le tasse al comune per essere protetta con un servizio comunale di protezione civile (D.lgs 504/92 – DM 28.5.1993)Per motivi di responsabilità etica e storica: il comune da sempre è la cellula organizzativa chiamata a occuparsi dei servizi alla persona e alla comunità (art. 13 D.lgs. 267/00 Testo Unico degli Enti Locali)Per motivi di diretto e inequivocabile obbligo giuridico posto a carico del primo cittadino: il Sindaco ha l’obbligo di informare la popolazione sui pericoli da calamità (art. 12 della legge 265/99, e ha l’obbligo di realizzare piani di allertamento e allontanamento della popolazione dalle aree a rischio (art. 1 del D.L. 180/98), e di svolgere – sempre – un ruolo di autorità comunale di protezione civile (art. 15 della legge 225/92.

ALTRI COMPITI DEL SINDACO O SUO DELEGATO

…Realizzare le attività di previsione. Realizzare gli interventi di prevenzione. Realizzare una struttura comunale. Preparare le attività di emergenza. Predisporre i piani comunali. Effettuare i primi interventi urgenti. Attivare i primi soccorsi alla popolazione. Vigilare sull’attuazione dei servizi urgenti. Utilizzare il volontariato comunale.Informare la popolazione sui rischi. Erogare un servizio ordinario di P.C.

Ampi strati di popolazione da assistere. Presenza numerosa di anziani e bambini. Rottura delle comunicazioni telefonicheInterruzioni all’alta tensione elettricaGuasti gravi alla bassa tensione elettrica. Acquedotto: tubazioni, pompe, falde. Esondazioni dei fiumi e frane diffuse. Presenza di rifiuti, macerie e detriti. Gravi problemi igienico – sanitariInterruzione dei servizi essenziali. Panico e disagio fra la popolazione. Carenze di generi di prima necessità.

 

 

 

 

 

 


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