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Liguria e Basso Piemonte

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Casanova Lerrone, il PUC generoso col cemento e consumo del suolo. Accolte le osservazioni del WWF Savona. Le criticità


“Dall’istruttoria emerge in primo luogo che il Piano, a fronte di una significativa previsione di aumento del carico insediativo, che peraltro non trova riscontro nei trend demografici del comune e dell’ambito territoriale di appartenenza, presenta due ordini di criticità sostanziali riguardanti rispettivamente i profili paesistici e quelli depurativi, oltre a carenze nella documentazione di carattere geologico, idraulico e sismico”. Accolta la sola osservazione pervenuta dal WWF-Savona nel settembre scorso. Lo strumento urbanistico era stato varato dalla precedente giunta del sindaco Michele Volpati, geologo e libero professionista, con studio ad Albenga, in amministrazione comunale dal lontano 1999. Nel curriculum è anche indicato come ‘esperto ambientalista’, oltre ad essere iscritto all’Albo Regionale degli Esperti in materia di bellezze naturali.

Il neo sindaco di Casanova Lerrone Marino Beneccio

L’Amministrazione in carica del sindaco Marino Beneccio (nato ad Alassio, classe 1959) è stata eletta (con una lista unica) alle elezioni del maggio scorso. Vice sindaco Diego Comparato (nato a Imperia, classe 1980), assessore Giovanni Barbera (nato ad Albenga classe 1964).

Il vice sindaco Diego Comparato

 

Giovanni Barbera assessore

Il PUC DI CASANOVA LERRONE prevede:

  • n.15 distretti di trasformazione residenziali (DTR)
  • n.66 ambiti distinti in Rci di conservazione e riqualificazione e Rcc di riqualificazione e completamento
  • n.11 ambiti di produzione agricola (APA)
  • n.12 ambiti di presidio ambientale (TPA)
  • n.11 ambiti di territorio non insediato (TNI)
  • n.1 ambito del parco fluviale (PFL)
  • n.4 nuclei storici di conservazione e riqualificazione (NSC)
  • 3 ambiti a destinazione produttiva (ADA) di cui due “ADA1” Fossato – Loc. Dane, e “ADA3” in cui si prevede l’insediamento ex novo di attività (mentre “ADA2” Casanova Centro – Borgo è un’area esistente per la quale si prevede il consolidamento)
  • Un ambito destinato a Parco Fluviale (PFL) limitrofo al Torrente Lerrone (strutture fisse ad uso pubblico per la fruizione escursionistica)
  • due impianti di fitodepurazione al servizio delle Frazioni di Vellego e Degna (Ambiti FD)
    1. URBANISTICA E PAESAGGIO
    • sono in netto contrasto con i regimi di mantenimento dei regimi di PTCP interessati (ANI-MA, IS-MA e NI-MA) e con lo stato attuale dei luoghi, che risultano essere prevalentemente poco edificati ed infrastrutturati, aventi una densità attuale molto bassa o pari a zero;
    • costituiscono mera trasposizione non efficacemente giustificata di previsioni dell’attuale PRG non attuate nel ventennio della sua vigenza;
    • interessano aree in regime di mantenimento del PTCP con una densità territoriale attuale dichiarata superiore all’IF=0.20 mq/mq e sono pertanto da considerarsi saturi e per i quali non è ammissibile la NC.Nel contributo del Settore competente si evidenzia che il progetto di PUC di Casanova Lerrone è da ritenersi di tipo espansivo in quanto prevede: distretti di trasformazione che comportano consumo di suolo all’esterno del tessuto urbano mediante trasformazioni dell’assetto fisico e funzionale del territorio, ambiti di completamento che estendono il tessuto urbano/edificato con consumo di suolo all’esterno del medesimo anche per ricostruzione di edifici con localizzazione in aree esterne al tessuto urbano/edificato.

      In particolare il Settore Urbanistica specifica le situazioni di contrasto tra previsioni del PUC e PTCP, evidenziando quali previsioni si ritengono non ammissibili e pertanto da stralciare in quanto….:

PREMESSO che: Il Comune di Casanova Lerrone (SV), con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 45 del 28/12/2018, ha adottato il progetto di P.U.C., ai sensi dell’art. 38, comma 2, L.r. n. 36/1997 e s.m.i., unitamente al Rapporto Ambientale e relativa Sintesi non tecnica;

in data 8.5.2019 è stata avviata dall’autorità competente regionale – Vice Direzione Generale Territorio –  Settore Pianificazione Territoriale e VAS, la procedura di valutazione ambientale strategica del PUC mediante pubblicazione del relativo annuncio sul BURL n. 19 dell’8 maggio 2019 – Parte IV;

con nota PEC PG/2019/135864 del 08/05/2019, il Settore Pianificazione Territoriale e VAS ha trasmesso la documentazione di cui all’art. 9, comma 2, l.r. n. 32/2012 e s.m.i. ai  soggetti competenti in materia ambientale individuati con riferimento ai contenuti specifici del piano, nonché alle strutture regionali competenti in relazione alle tematiche trattate;

a seguito della pubblicazione dell’avviso di avvio della procedura di VAS, è pervenuta presso il Settore Pianificazione Territoriale e VAS e presso il Comune di Casanova Lerrone – come attestato nella nota comunale n.3116 del 26/9/2019 – la sola osservazione di WWF-Savona;

CONSIDERATO che:

  • a seguito dell’istruttoria condotta dal Settore Pianificazione Territoriale e VAS, con l’apporto dei soggetti competenti in materia ambientale e delle altre strutture regionali interessate, è stato predisposto il parere motivato n. 158 del 3/10/2019 – 13/11/2019, allegato alla presente deliberazione quale sua parte integrante e sostanziale;
  • l’istruttoria svolta si è conclusa con una valutazione positiva della sostenibilità ambientale delle previsioni del PUC di Casanova Lerrone, a condizione che vengano rispettate le prescrizioni e le raccomandazioni in dettaglio specificate nel citato parere motivato n. 158/2019;

RITENUTO- Che siano da condividere le valutazioni contenute nel parere motivato n. 158 del 3/10/2019 – 13/11/2019 allegato quale parte integrante e sostanziale del presente atto, in merito alla sostenibilità ambientale delle previsioni del PUC di Casanova Lerrone a condizione che vengano rispettate le prescrizioni individuate nella relativa analisi istruttoria;

SU PROPOSTA dell’Assessore all’Urbanistica, Pianificazione Territoriale, Demanio e Tutela del Paesaggio, Politiche Abitative ed Edilizia, Attività Estrattive, Rapporti con i lavoratori transfrontalieri;

DELIBERA

  1. di esprimere, ai sensi dell’art. 10 della l.r. n. 32/2012 e s.m., valutazione positiva in merito alla sostenibilità ambientale del PUC di Casanova Lerrone (SV) per le motivazioni e con le prescrizioni e raccomandazioni indicate nel parere motivato n.158 del 3/10/2019 – 13/11/2019 allegato quale parte integrante e sostanziale del presente atto;
  2. di dare atto che, ai fini della sua redazione conclusiva, il documento di piano sarà trasmesso al Settore Pianificazione Territoriale e VAS per gli adempimenti di cui all’art.10, comma 4, della l.r. n. 32/2012 s.m.;
  3. di disporre che il presente atto venga pubblicato, per estratto, sul BURL, e integralmente sul sito web dell’autorità procedente e della Regione.

Contro il presente atto può essere inoltrato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria entro 60 giorni o alternativamente ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione.

CONCLUSIONI 

Dall’istruttoria emerge in primo luogo che il Piano, a fronte di una significativa previsione di aumento del carico insediativo, che peraltro non trova riscontro nei trend demografici del comune e dell’ambito territoriale di appartenenza, presenta due ordini di criticità sostanziali riguardanti rispettivamente i profili paesistici e quelli depurativi oltre a carenze nella documentazione di carattere geologico, idraulico e sismico. A fronte di tali criticità la sostenibilità complessiva del piano può essere verificata solo a fronte di:

  • una riconsiderazione complessiva delle previsioni di sviluppo,
  • una implementazione di dati conoscitivi che attestino l’idoneità del sistema depurativo a far fronte ai previsti aumenti di carico,
  • un adeguamento degli elaborati relativi agli aspetti geologici, idraulici e sismici.

Tale condizione potrà essere garantita dall’osservanza delle prescrizioni e raccomandazioni di seguito elencate.

PRESCRIZIONI 

Urbanistica e paesaggio

  1. Per incompatibilità con la disciplina paesistica vigente, stralciare Ambiti e Distretti come da Tabelle 2 e 3 sopra riportate.
  2. Per inammissibilità della variante al PTCP sottesa alla previsione, stralciare Ambiti come da Tabella 1 sopra riportata.

Acque Superficiali, Sotterranee e Ciclo Integrato

  1. Relativamente alle previsioni residue contenute in Ambiti e Distretti non oggetto degli stralci di cui ai punti 1. e 2., dovrà essere dimostrata la disponibilità di una adeguata capacità depurativa in assenza della quale le stesse previsioni dovranno essere stralciate.
  2. Confermare, sulla base di idonea documentazione, la validità, in oggi, delle autorizzazioni riportate nella Tabella di cui al punto 4.3.2) – g) del RA – “Presenza di scarichi di acque reflue industriali in corpo idrico e di scarichi di acque reflue urbane in acque interne” ed esplicitare, come già chiesto nell’ambito della fase di scoping, oltre al carico servito, la capacità organica di progetto (COP) per singolo impianto.
  3. Produrre, come già chiesto nell’ambito della fase di scoping, un livello GIS contenente: la localizzazione delle derivazioni ad uso idropotabile, degli impianti di depurazione e i tracciati della rete acquedottistica e di fognatura (specificando se nera o mista), anche al fine della successiva gestione del Piano in rapporto agli interventi previsti.

Aspetti geologici, idraulici e sismici

  1. Rendere conforme la documentazione geologica a corredo della Descrizione Fondativa e della Struttura del PUC agli indirizzi e criteri di cui alla DGR 1745/2013.
  2. Rivalutare la carta della suscettività d’uso del territorio utilizzando le classi e sottoclassi indicate nella DGR 1745/2013. Di conseguenza va stralciato l’art. 9 CRITERI DI ZONIZZAZIONE della norma geologico attuativa del PUC e rivisitato il disposto normativo NORME GEOLOGICHE DI ATTUAZIONE SPECIFICHE, art.25 e seguenti.
  3. Produrre la carta dell’acclività.
  4. Dare riscontro dei risultati della carta delle MOPS nella relazione geologica della Descrizione Fondativa e dare indicazioni specifiche della sua valenza nella normativa geologica di attuazione.
  5. Aggiornare tutti i riferimenti di legge (NTC 2018; DGR 716/2017, DGR 1745/2013, circolare R.L. 4551/1989 (e non la 2077) per i PUO, ecc.).
  6. Tutti gli elaborati geologici devono essere firmati da geologi abilitati ed indicati in tutti i cartigli e/o frontespizi.
  7. Adeguare la carta della suscettività d’uso del territorio utilizzando le classi previste dagli indirizzi di cui alla DGR 1745/2013, in particolare verificando la compatibilità delle previsioni urbanistiche con il quadro del dissesto geologico relativamente alle aree Pg3b del Piano di Bacino.
  8. In relazione all’analisi del rischio idrogeologico, integrare il Rapporto Ambientale con i dati relativi alla popolazione esposta a rischio per frana e a rischio idraulico disponibili nel documento “Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio – Edizione 2018” realizzato da ISPRA.

Rifiuti

  1. verificare l’inserimento nel territorio comunale di isola ecologica (citato nel rapporto ambientale) con la Provincia competente.

Inquinamento acustico

  1. verificare la coerenza delle previsioni con il Piano Comunale di Zonizzazione acustica che, tenendo conto della destinazione d’uso, attribuisce al territorio classi acustiche compatibili a cui corrispondono specifici limiti assoluti di immissione sonora.

Monitoraggio

  1. completare quanto contenuto nel Rapporto Ambientale definendo meglio la strutturazione del Piano di Monitoraggio, la modalità di raccolta dei dati e la relazione tra gli indicatori, le criticità e le azioni di Piano per perseguire i propri obiettivi; nell’ambito delle Norme del PUC inserire uno specifico articolo per il monitoraggio che ne definisca modalità, ruoli e responsabilità, obbligo di reporting dei dati con relativa tempistica.

RACCOMANDAZIONI 

Biodiversità

Per quanto riguarda la previsione del Parco Fluviale Ecologico sulla sponda destra del torrente Lerrone in località Conioli, si raccomanda di evitare qualsiasi intervento che comporti ricadute sull’alveo a livello di difese spondali e arginature.

  1. Per quanto riguarda l’abaco vegetazionale previsto all’interno delle Norme Ambientali al Capo II, art. 5, si consiglia la rimozione di speci arbustive del genere Yucca e di Cicadaceae dall’elenco delle specie autorizzabili, in quanto in contrasto con l’indicazione di evitare specie alloctone.

Rifiuti 

III.   Con riferimento ai previsti distretti di trasformazione residenziale, si raccomanda di adeguare le   modalità di raccolta alle previsioni del Piano d’Area, introducendo sistemi di raccolta “porta a porta” o di raccolta di prossimità ad accesso controllato.

QUALIFICHE ED I CORSI DI AGGIORNAMENTO  DEL DOTT. GEOL. MICHELE VOLPATI

Il dott. Michele Volpati già sindaco di Casanova Lerrone

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