Non è frequente, a memoria di vecchi cronisti, leggere il comunicato stampa di un Comune che da notizia di un’iniziativa forse unica, almeno nel ponente ligure. La ‘festa dei 18 anni’: tra parrocchia, incontro con il primo cittadino (molto attivo nel confronto con la società civile) di Andora, esponente di Forza Italia e del centro destra; a seguire la Santa Messa, cena e, per finire, serata in discoteca. E tutto di guadagnato se anche di sano divertimento e socialità. E quanto sia loro utile stimolare e pungolare verso un maggiore impegno nella democrazia. Coinvolgere il mondo giovanile, non da spettatori.
Un esempio per altre parrocchie, altri sindaci, altre realtà cittadine? Come non condividere e apprezzare! Cosa significa diventare maggiorenni, neo elettori, in questa Italia ? Ad Andora e in Liguria ? Se lo chiede Roberto Saviano, scrittore e pungolatore, coscienza critica, ma non estremista se non con la lotta alla criminalità mafiosa e dei colletti bianchi. Cosa significa diventare adulti nella terra natia, con la sua storia, le sue contraddizioni, i bisogni materiali, morali e di ideali. Quali prospettive di lavoro, di crearsi una famiglia ? Dietro l’annuncio di un giorno di festa sarebbe utile ascoltare i racconti, storie di vita e di comunità dei giovani protagonisti, 13 ragazze e 8 ragazzi.
Come vedono il loro futuro tra testimonianze, aspirazioni, considerazioni e riflessioni, partendo dalla realtà che li circonda. Cosa sanno e conoscono per dare fiducia (o sfiducia), un voto di merito o demerito, alle istituzioni e alla politica, forse davvero lontana almeno secondo alcuni osservatori del Bel Paese. Giovani in maggioranza costretti a migrare. E quanto sia utile, importante, il confronto, non casuale e di circostanza, con l’amministrazione comunale che, ad Andora, ha saputo dare una sterzata ed un’impronta diversa rispetto al passato. Un sindaco che ‘fa scuola’ anche a tanti colleghi e forse riuscirà a ridare speranza della ragione anzichè promesse ed enunciazioni, quando non sono elucubrazioni e passerelle di visibilità. Non serve più promettere, bisogna fare. E da Andora un messaggio di cambiamento che unisce. A partire dalla tradizione cristiana dei nostri avi e valori, dalla lotta alle crescenti disuguaglianze, all’emarginazione delle fasce più deboli della società.
ANDORA CELEBRA I SUOI NEO MAGGIORENNI
INCONTRO DEL SINDACO CON I RAGAZZI PROTAGONISTI DELLA “FESTA DEI 18ENNI”
COMUNICATO STAMPA – Andora – Il Sindaco Mauro Demichelis ha incontrato, sabato sera, a Palazzo comunale, le ragazze e i ragazzi neo maggiorenni di Andora, protagonisti e fautori della seconda edizione della “Festa dei 18enni”, organizzata con il sostegno dalla Parrocchia di Santa Matilde, in collaborazione con il Comune di Andora. All’evento hanno aderito una quarantina di giovani andoresi.
I ragazzi sono stati invitati a organizzare in autonomia il programma della serata di festeggiamenti.
Sabato, nel tardo pomeriggio, accompagnati dai famigliari, da Don Emanuele e Don Stefano, hanno incontrato il sindaco Mauro Demichelis e visitato la sede del Gruppo Comunale di Protezione Civile.
Un momento istituzionale per conoscere meglio l’attività amministrativa, in cui il Primo cittadino li ha invitati a proporre iniziative e a impegnarsi in prima persona anche attraverso il mondo del volontariato e dell’associazionismo.
“Se pensate di avere una visione nuova, attuabile, adeguata ad Andora, proponetela attraverso le associazioni, la parrocchia o con il vostro impegno personale anche politico – ha detto il Sindaco Mauro Demichelis – Questa Amministrazione è nata per aprire il Comune ai cittadini e mi auguro che, con la maggiore età, vogliate esprime al massimo la vostra partecipazione alla vita sociale. Compiere 18 anni implica nuovi diritti, nuove responsabilità e doveri. Qualunque strada decidiate di prendere, che si tratti di studio o di lavoro, impegnatevi al massimo per realizzare voi stessi e non dubitate mai del vostro talento”.
I neo diciottenni hanno potuto approcciare anche a due realtà associative che hanno organizzato qualcosa per loro. I ragazzi sono stati invitati nella sede della Protezione Civile dove i volontari hanno spiegato la loro attività e presentato le buone pratiche di autoprotezione in caso di eventi calamitosi e di allerte.
C’è stata anche una bella sorpresa organizzata dall’Associazione Andora Match Race che ha donato a tutti i ragazzi un buono per una prova in barca a vela con l’obiettivo di realizzare in futuro anche una “Regata dei 18enni”.
La serata è proseguita con la celebrazione della Santa Messa, la cena e la festa in discoteca.
RIFLESSIONE E CONSIDERAZIONI DI ROBERTO SAVIANO CON UN ARTICOLO DA L’ESPRESSO