Un paio d’anni fa trucioli aveva ripetutamente pubblicato la storia di un giovane benzinaio di Pietra Ligure che praticava prezzi ( Super e Diesel) analoghi alle ‘pompe bianche’. E il passaparola nel corso dei mesi aveva portato ad un vero e proprio exploit di litri venduti. Una media di 6-7 mila al giorno di diesel e il suo ‘utile’ di 2-3 centesimi al litro. Era la stazione di proprietà di Shell Italia, all’ingresso, sull’Aurelia, del Santa Corona. Magnificamente ignorato dai media, anche se all’epoca, a Savona, kcapitava che altre due stazioni di servizio lo eguagliassero. Non lungo la Riviera di ponente. E ora accade da due mesi a Loano, ai confini con Borghetto S. Spirito. E il silenzio è da ‘ripetita iuvant’. A chi giova ? Agli automobilisti che ‘risparmiano’ ?
“Sto ricevendo parecchie proteste, da parte di colleghi gestori – dice il giovane titolare non sapendo di parlare con un cronista -, ma succede anche ad Albenga dove, sull’Aurelia in località ho rilevato la stazione di servizio di un decano del mestiere, Remo Rossi. Pur tenendo prezzi bassi alla fine ho aumentato di qualche centesimo, cosa che invece non faccio a Loano, e sto dando parecchio fastidio”. Domanda: i suoi prezzi sono analoghi a quelli praticati dalle ‘pompe bianche’, ad esempio a Mondovicino e abbiamo fatto più volte esperienza. “Vero, verissimo, è una scelta che ho fatto, mi accontento del minimo ricarico possibile”. Tra i benzinai della zona si dice che a comprare le due stazioni di servizio che lei gestisce sia una società napoletana. E lei si rifornisca a Savona come altri gestori.
“Non è vero, intanto la società in questione – DIS-Car – ha sede a Moncalieri e di proprietà di Paolo Sarra e C.. piemontesi dunque. Vero che ci riforniamo a Savona, ma la nostra scelta è contenere al massimo i prezzi con il self service, io arrotondo con il lavaggio delle auto, il parcheggio e le piccole manutenzioni come il cambio d’olio. Purtroppo siamo nel libero mercato e non ci possono imporre il prezzo di vendita minimo o massimo. In effetti sto ricevendo diverse pressioni”.
A quel punto lo informiamo che siamo giornalisti ed abbiamo documentato, negli anni passati, la sorte toccata ad un giovane collega che ha resistito fino a quando l’impianto ha cambiato proprietà ed ora, pur a prezzi bassi, resta comunque più caro rispetto alla stazione che lui gestisce da pochi mesi. Con un particolare curioso e significativo, la testimonianza che quel collega, ad un certo punto, poichè continuavamo a dare conto della convenienza a fare il pieno da lui ci chiese cortesemente di smetterla, ignorarlo, non aveva più bisogno diciamo di promozione gratis. Nessun favore beninteso, ma un servizio doveroso ai cittadini, anche se dispiaceva che in effetti si trattava di un danno per i concorrenti che, a loro volta, si vedono i ‘prezzi pressochè giornalieri’, sali e scendi, decisi dalle compagnie, dalle loro sedi regionali perlopiù.
Non abbiamo informazioni per sapere quali siano in realtà i margini di utili per le compagnie e per i gestori. Sappiamo che il principale centro di rifornimento della provincia e del ponente ligure è a Savona. A quanto pare la DIS – CAR di Moncalieri ha rilevato numerose stazioni di servizio che appartenevano alla Esso. E che la differenza a litro può raggiungere anche i 20 – 30 centesimi. Lo documentano pure le immagini riprese nello stesso giorno. Riuscirà a resistere Dis- Car snc di via Aurelia 313 a Loano e ad Albenga ? Si tratterà solamente di una politica azienda dei primi mesi ? Per chi usa l’auto per lavoro c’è da dire che il risparmio mensile, a seconda del chilometraggio e dei consumi, non è da buttare. In generale c’è una maggiore attenzione e propensione dell’automobilista a dare un’occhiata ai prezzi prima di fare rifornimento. In quel distributore, a Loano, prima vedere un’auto ferma era un po’ come trovare una mosca bianca. Oggi si fa la coda. E manco a dirlo cresce soprattutto il disappunto dei titolari le stazioni di servizio del comprensorio, Loano, Borghetto, Toirano. E il passaparola, a macchia d’olio, raggiunge altre località.