Una vera e propria bomba (non quelle d’acqua da stagione balneare) potrebbe abbattersi su Alassio che si prepara ad assegnare 8 spiagge pubbliche e che in passato non hanno mancato di suscitare interrogativi e battaglie a suon di ricorsi. Questa volta un ‘ignoto’ fustigatore ha messo nero su bianco un vademecum di presunti favoritismi per amici e ‘svelato’ un raffinato marchingegno per escludere altri. Il nostro dovere è dare conto trattandosi di fatti di interesse pubblico, riguardano la sfera della pubblica amministrazione e funzionari comunali i quali potranno chiarire, se lo ritengono, gli aspetti in cui sono chiamati in causa a vario titolo. C’è poi un clamoroso dossier, fatto di elementi e circostanze, elencate in modo certosino, con dovizia di particolari. Presunti episodi di malgoverno (o malcostume), forse metodi, gravissimi e sconcertanti, a proposito della gestione del Porto di Alassio. C’è pure un riferimento ai comproprietari dell’isola Gallinara, del loro yacht di 20 metri, degli alloggi sull’isola di cui beneficerebbero il direttore generale del Luca Ferreri, Marino Agnese e sindaco per “ospitare le loro amiche”. Siamo al si salvi chi può ? Leggi anche comunicato stampa di Melgrati ai consiglieri di opposizione.
IN ATTESA DELLA SORTE DEGLI ESPOSTI SU ASSERITI REATI E RACCONTI DI ALLEGRA GESTIONE NEL BUON E MAL GOVERNO DELLA CITTA’. INTANTO LA COMPAGNA DEL SINDACO, BARBARA NIEDDU (Imprenditrice presso Make Communication Plans & Partners ), NON NASCONDE SUI SOCIAL LE TESTIMONIANZE DEGLI AMICI CHE NON TRADISCONO ANCHE NEI MOMENTI DIFFICILI, CON LE DECISIONI DELLA GIUSTIZIA TERRENA. UN POST DI GIGI CICCIONE TRA LE TANTE ATTESTAZIONI DI STIMA VERSO MARCO MELGRATI, SINDACO ELETTO, DOPO TANTE BATTAGLIE, MA IL 32 NON HA PORTATO FORTUNA, SI POTREBBE GIOCARE AL LOTTO !
GLI ESPOSTI – Marino Agnese viene chiamato in causa nell’ambito della curiosa ripartizione dei premi di produzione, nella graduatoria dell’assegnazione dei posti barca, nei rapporti interni allo scalo con il fratello. Lascia increduli, inoltre, se veritiera, la circostanza che “i dipendenti della partecipata del Comune di Alassio non timbrano l’entrata e l’uscita dal posto di lavoro, chi è di riposo, in ferie, in malattia…. dipendenti con qualifica di ormeggiatori – marinai che in orario di servizio lavano le barche a privati previo pagamento del servizio espletato, ‘truffando’ il proprio ente, oppure in orario di servizio si allontanano dal porto con le barche per andare a pescare, oppure svolgere faccende private o addirittura accompagnare bambini a scuola….Di tutto questo il direttore del porto…. invece di far incassare la Marina di Alassio con emissione di fattura….si ricorre al nero….con danno erariale e non solo….”.
Citato, inoltre, il rag. Giancarlo (Alessandro) Genesio dipendente del porto (vedi a fondo pagina )….spesso assente………; la Gesco pubblica che non gestisce gli incassi delle zone blu all’interno del porto, lasciati a Marina di Alassio spa (80% del Comune il restante al Circolo Nautico) e gli unici autorizzati a prelevare le monetine dei parcometri e dei WC pubblici sono il direttore Agnese e Genesio, pur privi di qualifiche (?). Come viene versato l’incasso? E come giustificare le molte assenze (ingiustificate) di Genesio ? Chi ne è a conoscenza in Comune ?……”
E che dire della gestione dei posti barca che stando all’accusa sarebbe al centro di irregolarità ed presunti favoritismi a vantaggio di alcuni? In cambio di che cosa? Si parla inoltre dell’assunzione recente di un impiegato…..Fabio Mendola. Tutto predisposto ad arte sempre per ‘favoritismi….’.
Fatti sconvolgenti, se veritieri. Riteniamo doveroso esercitare il diritto di cronaca. E non essere complici di diffamatori o peggio calunniatori, tenendo conto che le persone chiamate in causa, episodi citati ed elencati, minuziosa descrizione, il tutto non sembra opera di un ‘maniaco’ o di un megalomane – mitomane che si diletta a gettare fango su dipendenti pubblici onesti, ligi al dovere, rispettosi delle regole e dei regolamenti, irreprensibili nella gestione del bene pubblico. Non sappiamo se corrisponda, infine a verità, che il materiale sarebbe stato inviato ad una popolare trasmissione di Canale 5 (?) in cui ci sono vicinanze di lavoro con Alassio, ma senza esito. Siamo di fronte a j’accuse che per via dell’anonimato non meritano approfondimenti? Devono attendere l’esito delle indagini o da cronisti che veniamo a conoscenza di ‘documentazione’ ne diamo doverosamente conto. Certamente come blog di soli volontari non possiamo disporre di una possente macchina giornalistica che può mettere in campo inviati speciali.
Non riteniamo di cestinare, ignorare accuse e argomentazioni che meritano una risposta dalle persone citate, a vario titolo, che rivestano ruoli pubblici e a tutela, manco a dirlo, della loro verità e onorabilità. “Se qualcuno ha qualcosa da dire, da obiettare – si ascolta spesso dai presentatori di Striscia la Notizia e alla 7 con gli approfondimenti di Giletti – noi siamo qui, porte aperte, spalancate….”. Non è scandalismo di bassa lega. Non siamo di fronte a ‘battaglie’ da privati.
Il materiale che trucioli.it ha deciso di mettere in rete non sembra scritto da autori farneticanti, ma da persone addentro alla cosa pubblica, alle ‘segrete stanze’, forse con l’aiuto di ‘manine’ e menti assai informate. A conoscenza di molti aspetti in cui Comune e sue partecipate hanno ruoli di gestione e controllo. Insomma riteniamo che gli estensori meriterebbero l’iscrizione ad honorem in qualche loggia del ponente. Sempre che non siano protagonisti dietro le quinte. Troppi aspetti scottanti e che non si riferiscono a tempi andati, a cosa accadeva qualche decennio fa. Siamo tragicamente ai giorni nostri. (l.cor.)
COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE: 5 GIUGNO, 18,35
“Nessun favoritismo, nessun episodio di malgoverno”: dal Comune di Alassio la risposta all’articolo pubblicato da “Trucioli.it” è secca e la reazione altrettanto decisa. Attraverso il proprio ufficio legale, il Comune di Alassio sta avviando una dettagliata azione legale a tutela non solo del corretto operato dell’amministrazione ma anche dei sui rappresentanti rispetto ai presunti quanto anonimi esposti cui l’articolo pubblicato il 3 giugno scorso fa riferimento.
L’avvocato Simone Contri ha già ricevuto tutte le indicazioni per disporre apposita denuncia/querela
ESPOSTO SU ASSEGNAZIONE SPIAGGE COMUNALI
MARINA DI ALASSIO INCARICHI PROFESSIONALI NEL 2017
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Collegio Sindacale Presidente Rag. Ezio Bogliolo – Albenga (SV)
Rag. Elena COLOMBO – Alassio (SV)
Rag. Matteo ROSSI – Alassio (SV)
Consulente fiscale Rag. Nicolino CHESSA – Alassio (SV)
Organismo di Vigilanza Lg. 231 Presidente D.ssa Giorgia ROSSO CASANOVA – Savona
Avv. Gian Franco CORRADI – Alassio (SV)
Rag. Ezio BOGLIOLO – Albenga (SV)
Studio Medico – Medico del Lavoro Studio Medico C.A.S.T. – Albenga (SV)
Dott. Marco BRUZZONE – Albenga (SV)
Collaborazioni e consulenze Avv. Raffaella ALBESIANO – Albenga (SV)
Avv. Gian Franco CORRADI – Alassio (SV)
Armax Consulting – Alassio (SV)
Geom. Luigi GROLLERO – Alassio (SV)
ERA GIUGNO 2013 DA ALBENGA CORSARA
…..«Purtroppo le ripercussioni di questa torbida vicenda, gestita e sponsorizzata dall’amministrazione Avogadro, ha causato danni irreparabili nella mia vita imprenditoriale e privata così come nella vita degli altri soci», spiega Vincenzo Picaro: «Dopo quasi 25 anni dedicati alla gestione degli stabilimenti balneari di proprietà del Comune di Alassio, riuscimmo grazie a la partecipazione di tutti i miei soci e anche alla collaborazione delle passate amministrazioni, ante-Avogadro, a rendere tali spiagge un fiore all’occhiello per Alassio arrivando a essere all’altezza di altre spiagge cosiddette private. Tante cose sono state fatte per la città di Alassio affinché tutte le amministrazioni potessero essere orgogliose dei propri stabilimenti di proprietà! Ma nell’agosto del 2010, ovviamente a pochi mesi dal voto amministrativo che avrebbe visto la città impegnata nella successiva primavera, la magistratura savonese inizia con un inchiesta farneticante e l’amministrazione Avogadro conclude e sigilla l’opera, a loro parere, con l’esclusione della Sogeba Snc per l’assenza di una semplice fotocopia relativa ad un’ autocertificazione prevista da un bando comunale redatto in modo confuso ed incomprensibile assegnando, guarda caso, gli stabilimenti balneari alla cooperativa Maris, stranamente iscritta alla Lega Coop di Genova».
«La cooperativa Maris si aggiudica la gara senza avere neppure l’iscrizione alla Camera di Commercio (requisito essenziale previsto a pena di esclusione). Nonostante ciò fosse stato portato a conoscenza da parte nostra all’amministrazione Avogadro, questi consentirono alla cooperativa Maris di iscriversi presso il registro imprese, tenuto dalla camera di commercio, solo dopo l’essersi aggiudicati l’appalto. Altro requisito richiesto era l’anzianità della gestione relativa agli ultimi tre anni. Questo era un requisito pienamente riconosciuto per la ogeba Snc ma non di certo per la cooperativa Maris. L’epilogo di questa vicenda oggi e’ scritto nella sentenza del 18 giugno scorso con cui il TAR della Liguria ha chiaramente ritenuto illegittimo l’operato dell’allora amministrazione Avogadro condannando l’amministrazione al rimborso di euro 16.000,00 relativamente al contributo unificato e riconoscendo la violazione, da parte del Comune di Alassio, dei principi di diritto amministrativo nella fase di assegnazione delle spiagge».
«Un primo passo – conclude Vincenzo Picaro – è stato compiuto resta ancora da definire, nei prossimi giorni presso le Commissioni Tributaria di Savona e Genova, l’aspetto fiscale di tutta questa vicenda che ha avuto un inizio torbido ma che ora inizia a vedere un po’ più cristallino anche alla luce della nuova amministrazione comunale con l’auspicio che in tempi brevissimi la nuova giunta possa realizzare quanto prescritto dalla sentenza».
Comunicato stampa di risposta ai Consiglieri di minoranza di Alassio
Se c’è un pregio in certe vicende è quello di farti conoscere le persone. Scopri i veri amici, quelli che ti stimano e davvero di apprezzano e quelli che invece…bene così, meglio perderli.
La politica non sfugge a questi meccanismi e dunque prendo atto che mi si contesta l’intervento fatto prima dell’avvio del Consiglio Comunale del 30 maggio scorso in quanto colpito da provvedimento di sospensione.
Al di là del fatto che avevo dichiarato già nell’immediato dopo sentenza che non avrei preso parte al Consiglio Comunale;
Al di là del fatto che ho chiesto a tutti se PRIMA del Consiglio Comunale potevo fare un intervento rispetto alla condanna inflittami e che NESSUNO ha trovato alcunchè da eccepire
Vorrei sottolineare come la mia famigerata sospensione è giunta a discorso già ampiamente concluso e ne è stata data pronta notifica a tutti i membri del Consiglio Comunale quando già io avevo abbandonato l’aula e che quindi il mio intervento avrebbe potuto tranquillamente svolgersi a microfoni accesi e in piena seduta di Consiglio. Prova ne siano proprio le immagini registrate che vedono il messo comunale consegnare la documentazione ad ogni singolo consigliere.
Di più: la registrazione del mio intervento è andata sì in onda, ma a mie spese. Imperia Tv, già presente per registrare il Consiglio Comunale, come sempre accade, ha sì registrato il mio discorso ma provvedendo a separarlo dalla seduta del Consiglio Comunale vero e proprio. Ho poi personalmente di richiesto all’editore di mandarlo in onda sostenendo le spese sia della registrazione, sia della messa in onda medesima.
Detto questo, ringrazio per l’occasione che mi è stata data, non solo di ribadire la mia assoluta serenità rispetto ai fatti contestati, ma per portare alla vostra attenzione tre recentissime sentenze, proprio in merito alla Legge Severino e al relativo dispositivo di sospensione per amministratori di enti locali già nel primo grado di giudizio:
1 – A cinque mesi di distanza da una sentenza di condanna il sindaco di Patù, Gabriele Abaterusso era stato sospeso dalla carica in applicazione della legge Severino. In queste ore il primo cittadino ha ottenuto invece il via libera per tornare a guidare le redini del suo Comune in seguito al pronunciamento del Tribunale di Lecce che con una recente sentenza ha annullato gli effetti della sospensione adottata dal ministero dell’Interno per il tramite della prefettura.
2 – Nel municipio di Borgosesia il sindaco si era visto recapitare il provvedimento del prefetto di Vercelli che lo sfrattava in base alla «Severino», in seguito alla condanna ricevuta nel processo d’appello per i rimborsi in Regione Piemonte. Il tribunale civile di Vercelli ha accolto in pieno le tesi della difesa e ha sospeso l’efficacia del provvedimento del prefetto. Tiramani è di nuovo al suo posto in Municipio.
3 – Il Tribunale di Asti ha reintegrato nel suo ruolo di sindaco Federico Gregorio che aveva presentato ricorso verso il provvedimento dello scorso luglio. Il collegio ha sospeso il provvedimento del prefetto che, per la legge Severino, aveva sospeso Gregorio da primo cittadino.
Insomma, il ricorso che stiamo predisponendo potrebbe non essere proprio campato in aria. Nel frattempo ringrazio tutta la maggioranza che mi sta sostenendo e mi fa sentire parte di un gruppo coeso. Per questo Alassio e gli Alassini non hanno nulla temere: il lavoro procede e procederà.