Inizia il trentennio da record di Giorgio Ferraris sindaco di Ormea, ‘compagno rosso’ e amministratore di lungo corso in provincia di Cuneo e in Regione Piemonte, presidente della Comunità Montana. Inossidabile e pervicace. Un’altra sconfitta, invece, per il tre volte sindaco Gianfranco Benzo. Duellante, sempre a voce bassa, con un rivale del quale non condivide quasi nulla.
Benzo stoffa democristiano di centro. Allergico a confraternite e associazione elitarie. Una sfida, la sua, che va oltre le ideologie. Ha tante componenti e concause. Eppure anche a Ormea c’era e c’è bisogno di un sindaco che sa unire, a chi serve un’Ormea cattiva, affetta da pancreatita acuta, malattia che impedisce al corpo di produrre le sostanze del benessere. Come non condividere, ad esempio, la riflessione analisi contenute nella lettera che Benzo ha scritto ai concittadini. Ma come poteva immaginare che il suo richiamo potesse fare presa sull’elettorato femminile mettendo in lista una sola quota rosa.
Come si poteva ignorare quel cartello di ‘troie’, rivolto alle donne di Ormea, esibito improvvidamente da Matteo Salvini durante un incontro pubblico nel cuneese e che ha suscitato un vespaio senza precedenti. Si è esteso a macchia d’olio oltre provincia, oltre regione, ha visto una mobilitazione ed un serrare le fila senza precedenti nella comunità rosa ormeasca.
Cosa c’era scritto (vedi foto a lato): ” A Ormea i rifugiati sono una risorsa (ha detto il signor sindaco) lo possono testimoniare alcune troie del posto che fino ad ora hanno usufruito di queste risorse. Sarebbe utile che….”.
Bastava seguire post e commenti sui social, sulle pagine Facebook che purtroppo fa spesso da discarica poco formativa e diseducativa. Non sappiamo se il sindaco vincente Ferraris (“Un fatto grave, sia per l’autore del manifesto che per chi si è fatto fotografare tenendolo in mano; come Amministrazione valutiamo azioni legali”) abbia finito per tutelare il buon nome di Ormea rivolgendosi all’autorità giudiziaria, alla giustizia. O se si sia accontentato di qualche consiglio ed abbia desistito, appagato del risultato che ha accresciuto il suo consenso.
E’ vero il tempo cancella, ma quella ‘sparata’, dicono del tutto casuale (“Qualcuno ha messo in mano a Salvini il manifestino….“), con una durissima presa di posizione di un personaggio nazionale, quale l’ex giudice, scrittore di successo, Carofiglio, ospite in Tv, soprattutto alla 7, nelle prima serata con la Gruber, ha lasciato il segno nell’orgoglio femminile che pure, contrariamente alla media nazionale, a Ormea non supera la quota dei maschi elettori.
In tutto questo il candidato Benzo non aveva avuto un ruolo, anzi con il senno dei poi è stato danneggiato. Forse avrebbe dovuto prendere le distanze. Neppure l’onda lunga della Lega modello Salvini, barricadiero ed oltranzista, nazionalista estremo, avrebbe dovuto giovare alla lista di Benzo. Anche se alla vigilia della formazione delle liste correva voce che la Lega sarebbe corsa da sola. Una sortita infondata. Sta di fatto che alle Europee e alle Regionali ha battuto nettamente il centro sinistra, schieramento di riferimento di Ferraris sindaco uscente. Nel primo caso la Lega ha raggiunto 456 voti (48,41), il Pd secondo con 175 (18,58), M5S 85 (9,2), Fratelli d’Italia 79 (8,39). PCI 22. Alle regionali il centro destra unito con il presidente Cirio (Forza Italia) è risultato più indebolito raggiungendo 576 voti (58,63%), con il presidente Chiamparino che ha sommato 323 voti (33,10%) e M5S rimasto con 76 voti, 11 in meno delle Europee.
Ben altra sorte, come riportiamo nei grafici a seguire, il risultato delle comunali. Ferraris munito di discreta dose di ‘settarismo d’antan’ non ha ritenuto che fosse il momento di passare il testimone, affidare le sorti del paese a giovani leve, come succede in molte nazioni del Centro e Nord Europa. Non sappiamo se da ‘buon padre di famiglia’ abbia ‘cresciuto’ un suo delfino o abbia preferito restare padre – padrone alla Berlusconi. Puntando sul dominio personale e le immancabili clinetele.
Che dire se anche Ormea si fosse svegliata con un sindaco rosa e nella lista le figure di spicco e qualità non mancavano. Ormea che si incammina verso un’altra lunga stagione incollata alla ‘ferrarismo’ forse incapace a rinnovarsi, dare spazio a nuove energie. Dopo che disastrosamente, l’abbiamo scritto e documentato, il sindaco ha stracciato il progetto della ‘filiera del legno’. Era perfetto, da prendere e realizzare sul modello Benzo ? Poteva essere migliorato, semmai, integrato, corretto, ma non finire nella pattumiera. Un errore che dovrebbe fare scuola alla storia locale e non. Ebbene ancora oggi se prevalesse il pragmatismo, la ricerca del bene comune, forse quell’idea nero su bianco, con prospetti ed allegati, potrebbe essere ripresa e rivista. E’ ancora fattibile ?
Certamente a Ormea serve ormai una ‘cura da cavallo’ che possa ridare centralità alla sua economia. Con una progettualità che guardi al presente, ma sia proiettata negli anni a venire,per fermare il divario tra nati e morti, la discesa continua di residenti. Non serve la bacchetta magica, semmai guardarsi attorno, in Italia, in Europa, intraprendere nuove opportunità di crescita e sviluppo. La filiera del legno era destinata a valorizzare il patrimonio boscato, con un nesso al tessuto turistico, commerciale, posti di lavoro.
Bisogna riconoscere che a Ferraris il dinamismo non è mancato, ma bisogna essere capaci di metterlo a frutto con nuove strategie. Valorizzando a 360 gradi le potenzialità che il territorio ancora possiede. Ad un paese, da anni ansimante ed in difficoltà, con occupazione ed economia calante, serve in primis coesione sociale da anni smarrita. E il primo passo, il buon esempio, lo metta in pratica il primo cittadino che, come insegnavano i nostri avi, deve porsi al di sopra delle parti. Basta rancore, basta odio, basta lacerazioni, contrapposizione più o meno motivate, pur nella dialettica di maggioranza e minoranza. Ognuno è portatore di qualcosa di buono. Abbiamo di fronte un Bel Paese – nazione sempre più dilaniato. Ormea ha già pagato e subisce. Se il sindaco ritiene che la ragione stia solo e tutta dalla sua parte, ebbene i suoi consiglieri di maggioranza, quote rosa incluse, non siano corresponsabili. Anzi, mettano in campo l’unico gesto di responsabilità. Le dimissioni. Si torni alle urne per un’Ormea unita, affidata soprattutto a uomini e donne del domani. Ferraris e Benzo indossino il ruolo dei ‘padri del paese’, non serve un passo indietro, basta uno di lato. Si coinvolgano gli ormeaschi capaci di visione non supinamente belligerante, moderna, aggiornata, di sviluppo e sinergie.
Trucioli, blog di mare e montagna, senza vincoli o debiti di riconoscenza, neppure quelli pubblicitari, lungi dal simulare la panacea popolare, si è astenuto in questi mesi elettorali di cronaca giornalistica del paese, sensibile al fatto che Benzo ha collaborato, con indiscussa lucidità, a scrivere articoli sull’Alta Val Tanaro. Informare correttamente i cittadini, pur essendo di parte. Non volevamo essere neppure sfiorati da potenziali conflitti di interesse, pur nel giornalismo volontariato. Da testimoni veterani, con oltre mezzo secolo di cronaca ligure – cuneese, restiamo tifosi di chi con il lavoro, intraprendenza, sacrificio quotidiano pratica e tiene alti i valori autentici della comunità. Dagli albergatori (penalizzati da un turismo discendente e a stagione breve, a costi esorbitanti di gestione), ai ristoratori (alle prese con un accentuato pendolarismo del fine settimana), agli agricoltori e pastori (di cui Ormea può andare fiera, con segni di slancio), ai commercianti ed artigiani che vanno aiutati ed incoraggiati a sviluppare sinergie di nicchia.
Uniti a chiedere “prima la montagna” rispetto alle città beneficiarie, da sempre, della loro forza elettorale, incuranti di chi sta peggio, della lunghissima crisi che affligge quei territori un tempo floridi, produttivi e popolati. L’apice di Ormea, nel 1871, con 5.891 abitanti, scesi a 3.841, anni ’60, a 3.248 anni ’70, 2.694 anni ’80, 2284 anni ’90, 1.977 anni 2000, 1.723 nel terzo secolo. Un’emorragia che racchiude la presenza di 171 cittadini stranieri residenti, tra cui 25 tedeschi (frazione Barchi). Ecco uno dei filoni di promozione in cui si poteva coinvolgere la locomotiva turistica tedesca. Con un gemellaggio, intanto, il coinvolgimento dell’Istituto Italiano di Cultura in Germania, associazioni ed enti attivi in quel paese e molto interessate alli nostre realtà peculiari. Si pensi alle ricchezze ambientali di Ormea da far conoscere attraverso canali dedicati. Le aveva compiutamente elencate in un paio di libri l’ing. Filippo Bonfiglietti, villeggiante con seconda casa. Si pensi a settori dell’economia tedesca che ha nel ‘popolo verde’, ambientalista, a modo e colto, potenzialità ed interesse. Le montagne dell’Alto Adige, non paragonabili con le ricchezze naturali delle Alpi del Mare, attraggono l’85 per cento di ‘turisti stranieri’, non meno di 8 mesi l’anno, 10 mesi in città, tra questi la componente germanica (80 milioni di abitanti) supera il 60 per cento. E dati, statistiche non sono opinioni.
Luciano Corrado
RISULTATI DELLE COMUNALI CANDIDATI SINDACI BENZO E FERRARIS
Maschi | 802 | – | |
Femmine | 755 | – | |
Totale | 1557 | – | |
Votanti ore 12 | Totale | 378 | 24,28% |
---|---|---|---|
Votanti ore 19 | Totale | 896 | 57,55% |
Votanti ore 23 | Maschi | 545 | 67,96% |
Femmine | 491 | 65,03% | |
Totale | 1036 | 66,54% |
Valide | 993 | 95,85% |
Contestate | 0 | 0,00% |
Bianche | 11 | 1,06% |
Nulle | 32 | 3,09% |
Voti: 508
Candidato | Professione | Voti | % |
---|---|---|---|
Italo Vinai | 61 | 12,01% | |
Enzo Mao | 33 | 6,50% | |
Chris Mao | 28 | 5,51% | |
Gianni Vinai | 24 | 4,72% | |
Fausto Dani | 20 | 3,94% | |
Danila Michelis | 19 | 3,74% | |
Daniela Balsamo | 14 | 2,76% | |
Alessia Castagnino | 10 | 1,97% | |
Anna D’Oria | 6 | 1,18% | |
Piero Colombo | 3 | 0,59% |
Voti: 485
Candidato | Professione | Voti | % |
---|---|---|---|
Manuel Balbis | 40 | 8,25% | |
Ermanno Bosia | 30 | 6,19% | |
Paolo Pelazza | 25 | 5,15% | |
Renato Roatta | 24 | 4,95% | |
Paolo Somero | 22 | 4,54% | |
Elvio Ferraris | 15 | 3,09% | |
Gabriella Sappa | 15 | 3,09% | |
Matteo Gai | 13 | 2,68% | |
Gabriele Arduino | 12 | 2,47% | |
Marino Gullotta | 7 | 1,44% |
Candidato: Gianfranco Benzo, 72 anni, dirigente industriale in quiescenza
Lista “#rilanciamo Ormea” (vedi la video intervista del 20 maggio 2019 a targatoCN…….)
Candidati consiglieri: Paolo Somero (64 anni, medico chirurgo dentista); Marino Gullotta (60 anni, consulente di Poste italiane); Gabriele Arduino (29 anni, ingegnere elettronico libero professioni-sta); Ermanno Bosia (64 anni, medico veterinario in quiescenza); Matteo Gai (35 anni, dirigente d’azienda); Paolo Pelazza (26 anni, dottore in economia aziendale, impiegato); Manuel Balbis (36 anni, artigiano edile); Elvio Ferraris (70 anni, dirigente bancario in quiescenza); Gabriella Sappa (72 anni, funzionaria giudiziaria in quiescenza); Renato Roatta (67 anni, operatore territoriale).
Benzo alla vigilia elettorale spiegava all’Unione Monregalese le ragioni della candidatura al quarto mandato (sfumato) da primo cittadino: ” Cedendo alle pressioni insistenti ed alle sollecitazioni di alcuni concittadini – dice Benzo –, ho accettato di candidarmi a sindaco della mia città. Non certo per parlare di incarichi, di nomine, di poltrone, di visibilità per futuri impieghi importanti od onorifici, ma per mettere a disposizione il mio impegno per il territorio e per la comunità. Ormea ha ormai raggiunto il minimo storico della popolazione residente, come dopo la peste del 1630: occorrono idee e proposte di buon senso per fare uscire Ormea dalla crisi e farla tornare un luogo importante. Gli ormeesi sono ben più interessati ad avere una Amministrazione che li ascolti e che risolva i loro problemi, piuttosto che agli equilibri di potere, quel modo di ragionare che appartiene ad un vecchio modo di fare politica. Voglio rivolgere lo sguardo al futuro ed insieme con i componenti del futuro Consiglio, rimboccarci le maniche e lavorare per il bene della comunità»
La lista di Benzo denominata “#RilanciAMO Ormea”: uno slogan nel quale le tre lettere finali del verbo sono scritte in rosso, al fine di richiamare la parola “amore”, anagramma del nome del paese, e la singolare forma a cuore dello stesso. Una denominazione avente, inoltre, un significato ben preciso: “Ormea – spiega Benzo – è un paese di montagna oggetto, come tanti altri, di un forte spopolamento, con i giovani costretti ad allontanarsi per trovare lavoro. Nel nostro programma presenteremo le nostre idee per risolvere questa situazione e, appunto, rilanciare la nostra cittadina”.
La lettera – appello di Benzo-
“Cari Ormeesi, la nostra squadra ha condotto una campagna elettorale caratterizzata da impegno, correttezza e trasparenza, evitando ogni forma di provocazione, nonostante le criticità presenti a Ormea, che enumeriamo di seguito:
1) sul fronte occupazionale non sono state intraprese misure efficaci, ed i ragazzi locali sono costretti a ‘migrare’ altrove per trovare lavoro.
2) Il turismo è ridotto a 20 giorni l’anno, insufficiente per ravvivare l’economia depressa del nostro paese.
3) Il territorio, in particolar modo nelle frazioni, è molto fragile, i torrenti e il fiume in certi tratti versano in condizioni critiche; non sono ancora stati ripristinati danni risalenti all’alluvione del 2016.
4) La bolletta del teleriscaldamento è una delle più care!
Voltiamo pagina: Ormea deve cambiare marcia, rilanciamola insieme! Vogliamo, in modo trasparente, ascoltare le esigenze di tutti, non solo di una stretta cerchia. L’obiettivo è realizzare un programma ambizioso che permetta di creare valore e occupazione per il nostro paese. Domenica 26 maggio, pertanto, votate la lista numero 2 con Gianfranco Benzo candidato sindaco”.
LISTA DI GIORGIO FERRARIS
Candidato: Giorgio Ferraris, 67 anni, maestro elementare in pensione, sindaco uscente
Lista “Insieme per Ormea”
Candidati consiglieri: Daniela Balsamo (Daniela delle Montagne) (39 anni, allevatrice di capre e produttrice di formaggi); Alessia Castagnino (34 anni, ricercatrice universitaria post dottorato in Storia moderna); Piero Colombo (80 anni, pensionato, già comandante regionale del Corpo Foresta-le dello Stato); Fausto Dani (55 anni, imprenditore agricolo); Anna D’Oria (53 anni, consulente di comunicazione, turismo e sviluppo del territorio); Chris Mao (50 anni, tecnico progettista reti di telecomunicazioni); Enzo Mao (67 anni, pensionato, già direttore amministrativo degli ospedali dell’AslCn1); Danila Michelis (34 anni, infermiera di area critica con master specialistico in urgenza ed emergenza, formatrice e docente AslCn1); Gianni Vinai (54 anni, operaio); Italo Vinai (69 anni, pensionato).
FERRARIS HA SCRITTO IL 18 APRILE – Qualcuno ha aperto un profilo su Facebook con il nome “Comunali Ormeesi” e con lo stemma del Comune di Ormea. Non ha nulla a che fare con il Comune e quindi saranno presi gli adeguati provvedimenti a tutela dell’istituzione e per il rispetto delle leggi vigenti.
LA STAMPA IL 26 MAGGIO 2014 – Giorgio Ferraris (Pd) è il nuovo sindaco di Ormea. Già primo cittadino per vent’anni, poi consigliere provinciale e regionale e presidente della Comunità montana Alta Val Tanaro, Ferraris ha sconfitto il sindaco in carica, Gianfranco Benzo (per una ventina di voti). Tra i consiglieri di maggioranza con Ferraris è risultato eletto anche un cittadino immigrato Mohammed El Ani. Di nazionalità marocchina, Mohammed è arrivato a Ormea e ha lavorato come garzone, prima di un muratore, poi di un panettiere. E ha rilevato la panetteria. Si è diplomato e ora studia all’università: è al secondo anno di Scienze politiche.
IL VOLANTINO DI SALVINI E L’EX MAGISTRATO CAROFIGLIO – Torna alla ribalta la vicenda dei richiedenti asilo ospitati a Ormea. Lo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio ha rilanciato su Twitter una foto, tratta da un video girato nel novembre del 2016 a Mondovì, durante la campagna referendaria. Ritrae Matteo Salvini, all’epoca era europarlamentare, che regge in mano un foglio con alcune righe riferite all’esperienza di accoglienza avviata nel 2015 nel paese della valle Tanaro. «Ho ricevuto l’immagine giorni fa da una persona di Ormea e ho verificato: non è un fotomontaggio, ma è tratta da un video esistente – spiega lo scrittore -. Credo non ci sia bisogno di commenti: i fatti parlano da soli ed ognuno può farsi un’idea».
La vicenda a cui fa riferimento il cartello è quella dei richiedenti asilo ad Ormea nel 2015, quando il Comune guidato da Giorgio Ferraris aveva avviato, primo in Piemonte, l’esperienza di accoglienza a gestione totalmente pubblica che dura tutt’oggi. «Un fatto grave, sia per l’autore del manifesto che per chi si è fatto fotografare tenendolo in mano – commenta il sindaco Giorgio Ferraris -. Nel video si vede qualcuno (dalla Lega fanno sapere che non si trattava di un iscritto al Carroccio, ndr.) che passa il foglio a Salvini, che nel 2016 non era ministro ma era a capo della Lega ed europarlamentare. Chi ha responsabilità politiche non può permettersi atteggiamenti del genere. Ad Ormea i migranti sono stati accolti nel modo più corretto e non hanno creato problemi alla comunità. Il foglio è un’offesa alla popolazione locale e alle donne. Mi vergogno che ad Ormea ci siano persone che pensano e scrivono cose simili. Come Amministrazione valutiamo azioni legali». Sulla vicenda, uno dei leader della Lega in provincia di Cuneo, il senatore Giorgio Maria Bergesio, interpellato, dichiara: «Preferiamo non esprimere alcun commento».
E mentre dal paese della valle Tanaro parte l’invito a condividere sui social foto con in mano il cartello «Io difendo le donne di Ormea», in tanti hanno espresso solidarietà al sindaco e agli abitanti. «Fa schifo leggere un attacco del genere alla dignità delle donne e alla città di Ormea solo perché della solidarietà e dell’accoglienza ha fatto un valore, contro la politica disumana di chi vorrebbe renderla un disvalore – dice la deputata cuneese del Pd, Chiara Gribaudo -. Solidarietà al sindaco Ferraris, alla sua giunta, alle cittadine e ai cittadini ormeesi, italiani e migranti. Per ogni azione contro questa vergogna avete tutto il mio sostegno».