Mostra a Casa Museo Asger Jorn che presenta: Ritorno a Casa Jorn. Omaggio a Ezio Gribaudo. Dal 7 giugno all’8 settembre 2019. Inaugurazione venerdì 7 giugno dalle ore 18.30, a cura di Stella Cattaneo e Daniele Panucci,con il patrocinio del Comune di Albissola Marina. e con la collaborazione dell’Archivio Gribaudo di Torino. Gribaudo, una vita d’arte: artista, editore e collezionista del nostro tempo. ALTRO
COMUNICATO STAMPA – Nell’ambito delle celebrazioni per i suoi novant’anni, Casa Museo Jorn dedica un tributo al maestro Ezio Gribaudo (Torino 1929), artista ed editore d’arte torinese, che fu amico e collaboratore di Asger Jorn e a cui si devono alcune delle più importanti pubblicazioni dell’artista danese. Tra queste, Le Jardin d’Albisola (1974), unico volume di Jorn dedicato esplicitamente alla sua opera più affascinante e controversa, ovvero il suo giardino e la sua casa museo di Albissola Marina.
La mostra segna dunque un ritorno carico di significati tanto per l’artista quanto per la sede che lo accoglie. Nello spazio intimo del salotto di Jorn, sono allestite opere inedite di Gribaudo in ceramica: nate sulla scia delle altre ricerche monocrome condotte a partire dai Flani e dai Logogrifi, esse rappresentano la parte meno conosciuta della ricerca artistica del maestro torinese. Insieme ad altre opere coeve, degli anni Settanta e Ottanta, i piatti in ceramica entrano in dialogo con il mondo tutt’altro che monocromo di Asger Jorn, riattivando tra i due protagonisti del Novecento un dialogo. L’esposizione si completa con una sezione di documenti, foto e libri rari, che restituiscono in maniera tangibile il rapporto professionale e d’amicizia tra i due artisti.
La mostra è realizzata grazie al contributo e alla collaborazione dell’Archivio Gribaudo di Torino che sta curando altre iniziative legate alla ricorrenza in diverse sedi pubbliche italiane legate al percorso professionale e umano di Ezio Gribaudo.
Ezio Gribaudo (Torino, 1929) è un artista ed editore d’arte formatosi nel rigore di intensi studi di arte grafica, all’Accademia di Brera e successivamente presso la Facoltà di architettura del Politecnico di Torino. Con il suo lavoro artistico realizzato attraverso vari media e tecniche miste, nonché i tradizionali strumenti pittorici, è passato dalla grafica alla scultura e alla pittura, con i mezzi della moderna industria tipografica, poi sostituiti con torchi manuali echeggianti la dimensione più artigianale della sua
opera. Dopo un inizio caratterizzato da uno stile figurativo e non astratto, Gribaudo ha ampliato i suoi interessi pittorici includendo molteplici materiali e tecniche, dando così vita a flani e logogrifi. I monocromatismi bianchi elaborati in tipografia sono stati realizzati con le matrici e le tecniche della riproduzione seriale con i flani, scarti della produzione di giornali e testi editoriali, andando così al di là delle tecniche pittoriche tradizionali. Negli anni sessanta, ha sviluppato i logogrifi, ovvero impronte tipografiche su carta buvard, prive di inchiostro e impresse a secco (embossing), dimostrando come nel suo lavoro sia fondamentale il rapporto tra testo e immagine. Gribaudo ha vinto il premio per la grafica alla XXXIII Biennale di Venezia (1966) precisamente con i logogrifi, il cui concetto è basato sul gioco linguistico di un logos che passa attraverso rebus verbali e immaginali, dove grifo significa “rete da pesca”. I logogrifi hanno poi dato origine a loro volta a molteplici sviluppi materici e verbali quali i metallogrifi e i saccogrifi. All’interno di questa metamorfosi delle tecniche, continua a tornare un uso della scrittura come arte.
SCHEDA TECNICA
Artista: Ezio Gribaudo. Titolo: Ritorno a Casa Jorn. Omaggio a Ezio Gribaudo. A cura di: Stella Cattaneo e Daniele Panucci
Sede: Casa Museo Jorn (MuDA). Con patrocinio di: Comune di Albissola Marina. Con il contributo e in collaborazione con: Archivio Gribaudo, Torino. Catalogo della mostra: Gli Ori – Editori contemporanei. Indirizzo: Via D’Annunzio 6-8 (Località Bruciati), Albissola Marina (Savona). Orari: tutto l’anno: giugno – sabato e domenica 10-13/16-19. luglio, agosto – sabato e domenica 10-13/16-20. settembre – sabato e domenica 10-13/16-19.
A SAVONA ESPONE ROBERTO DI GIORGIO DAL 5 GIUGNO AL 4 LUGLIO: nella sede Carige ex Carisa
Genovese di nascita, vive e lavora a Castigliane Pinella (CN). Ha compiuto i suoi studi sulla ceramica tra Genova, Chiavari, Albissola, Savona. Ha preso parte a molte mostre personali e collettive in Italia e all’estero (Eifel Germania, 1998; Corea del Sud, 2011) e ha diversi significativi concorsi nazionali di ceramica tra cui Certaldo (dal 1987 al 1989) con due premi e una segnalazione. Espone dal 1983. Numerosi giornali e riviste specializzate hanno parlato di lui, e il libro “La forma della vita” di M. Seveso. Hanno parlato di lui numerosi giornali e riviste specializzate nonchè il libro “La seduzione degli oggetti” Mondadori Editore; “‘Elited’Arte – Arte Italiana” Edizione ‘Elite. Per il ventennale della Fondazione Ferrero di Alba (Cuneo) si parla di lui nella pubblicazione del libro “Lavorare creare donare”di R. Lavarini R. Scramaglia. Nel 1992 viene pubblicato un articolo su di lui per la rivista australiana “Art and Perception”a cura di Dave Davies.
Il 14 marzo 2001 ha partecipato, su invito da parte della RAI, alla trasmissione in diretta “Geo&Geo” condotta da Sveva Sagramola RAI TRE, spazio dedicato all’artigianato artistico. Usa, anche, la tecnica raku e le sue forme sono sempre coinvolgenti pur restando, in qualche modo, primitive con la materia usata sapientemente: opere persino intimistiche e a volte malinconiche dove si mescola la poesia col reportage dell’oggi, alimentato dal ricordo della cultura, dei graffiti. Lavori, comunque, vitali che fanno proprio un linguaggio infinito perché l’artista ha capito che ciò che conta non sono gli stili (cioè la teoria) ma lo stile, ossia l’arte. E’ presente con la sua donazione presso il nuovo civico Museo delle Torri, mostra di ceramica contemporanea, a Vendone.
Silvia Bottaro