Spesso per valutare il futuro possibile, è necessario e sufficiente rivedere il passato. La ricca storia bimillenaria di questo territorio pregiato per natura, ambiente e per un paesaggio riccamente antropizzato, consente di individuare molte premesse assai positive rispetto alle prospettive di domani, a conferma della teoria.
Tutti i siti riconosciuti come patrimonio dell’umanità, posseggono valenze eccellenti multisettoriali: un insieme di unicum naturalistici e di testimonianze materiali tra le più significative degli eventi umani, insieme a multiformi tipologie del patrimonio culturale, espresso durante i millenni.
Le bellezze Nolesi, alcune senza eguali, talvolta sono state dimenticate e/o sottovalutate, mentre anche gli Amministratori, negli ultimi decenni si sono dimostrati poco consapevoli di quanto i tesori loro vicini, siano indispensabili per la salvezza di Noli.
La sua identità è stata costruita in un crescendo, a partire dall’epoca romana fino ad un po’ oltre la scoperta dell’America. Durante i 4 secoli successivi essa è stata gradualmente smantellata in parallelo allo smontaggio delle sue oltre 70 torri. Infine nell’ultimo secolo circa, l’aggressione è stata conclusa con un impressionante sviluppo urbanistico scriteriato, alterando il quadro paesaggistico complessivo.
Gli eventi hanno riservato una scarsa tutela del centro storico e del castello; nessuna fascia di rispetto del borgo medioevale; in abbinamento a stati di abbandono, causa di crolli e/o demolizioni di: Santa Margherita, Portello, Porta del Sino, parte di San Michele, attualmente in fase di recupero.Intensa e diffusa è stata l’edificazione collinare.
Tuttavia una operazione di salvataggio virtuosa rivolta a quanto è rimasto, può restituire ancora una immagine di pregio a Noli.
Ma oggi, Noli come sta? Le multiformi risposte, esprimono i toni del rimpianto dei tempi passati, quando in tutti gli ambiti le iniziative erano adeguate e la percezione della vita nel borgo e nelle frazioni era positiva e di grande richiamo, se non addirittura felice.
Quindi per ritornare agli antichi fasti, sebbene i tempi siano molto più difficili, occorre comunque “concretare” le valenze ancora disponibili. In particolare quelle capaci di fornire i benefici necessari ad un benessere sociale diffuso. Occorre una svolta decisa e di alto profilo, con iniziative forti e qualcuna anche eccezionale, il tutto compreso in un progetto complessivo capace di tracciare una nuova via verso la felicità. Un disegno amministrativo efficiente, condiviso da giovani e anziani, nell’interesse di tutte le categorie sociali, affinchè ciascuno si senta artefice del proprio destino. Dunque occorre la “cultura al potere” con la prossima Amministrazione, per salvare il salvabile, e consentire un buon futuro a Noli.
Le valenze principali a disposizione sono notevoli:
CAPO NOLI: promontorio propaggine dell’altopiano, unicum geologico (calcare bioclastico), lucertola occellata e campanula isofilla.
PATRIMONIO STORICO BIMILLENARIO: porto romano e un raro tesoro aureo in monete. Del medioevo; Castello, Casasse, chiesa di S.Paragorio Monumento Nazionale, chiesa di S.Michele e resti di S. Marrgherita oltre alla Porta del Sino, Bastione a mare.
URBANISTICA MEDIOEVALE: Borgo marino di pregio, con lunghi tratti delle tre cinte murarie, sia al piano che collegate al Castello.
ARCHITETTURA TURRITA: unicum per densità sul territorio ristretto, di ben 76 torri.
ENTROTERRA: due Borghi storici di Voze e Tosse con chiese importanti e ricchi di biodiversità. In adiacenza ad un tratto della via romana Augusta Julia con 5 ponti autentici, e in prossimità di alcuni siti preistorici sull’altopiano delle Manie.
AMBIENTE: un golfo, un paesaggio e un clima ottimali per un turismo balneare, ambientale e culturale tutto l’anno. Dunque, occorrono due tipi di iniziative fondamentali per la rinascita di Noli.
In primis quelle per la gestione della quotidianità, sia ordinaria ( pulizia, funzionalità dei servizi sociali con particolare attenzione agli anziani, parcheggi ), sia speciale per la sicurezza personale e ambientale ( pronto soccorso salvavita cardiologico e balneare, videosistemi anti aggressioni e antifurto, difesa idrogeologica, dalle mareggiate e dalle “bombe d’acqua”, dall’inquinamento dell’aria ed elettromagnetico ).
Secondariamente l’uscita dalla spirale negativa in atto, è possibile soltanto attraverso interventi strutturali eccezionali, capaci di produrre occupazione diffusa locale, nel pieno rispetto dell’equilibrio ecologico. Ripristinare un unicum Urbanistico-Architettonico qual è quello di un Borgo medioevale Turrito, già Repubblica Marinara, una specie di S.Giminiano al mare.
In abbinamento con un piano generale anti degrado, socio economico, mirato all’integrazione tra il borgo e le frazioni e alla promozione di iniziative anti spopolamento, verso i giovani e le attività commerciali.
Infine organizzare un marketing territoriale, con una idea strategica del turismo che Noli può offrire, basata in buona parte su due pilastri fondamentali : Riqualificazione e Ripristino del centro storico e Valorizzazione di Capo Noli mediante la pista ciclopedonale a sbalzo esterna all’Aurelia, iniziative capaci di attrazione turistica di qualità e di quantità, distribuita su 12 mesi l’anno.
Operazioni strutturali e di svolta di questa rilevanza, hanno riportato al livello dei Siti dell’Unesco, città in condizioni simili a quelle di Noli, sia in Italia quanto in Europa.
Anche se l’obiettivo da perseguire non sarà esattamente quello di Noli Sito del patrimonio dell’umanità, certamente potrà essere quello di restituire a Noli la sua eccellente identità perduta, capace di consentire ai Nolesi, un futuro se non felice quanto meno dignitoso e di qualità.
Giovanni Maina*
*candidato nella lista Noi per Noli, Alessandro Fiorito sindaco