Ventimiglia, una storia senza precedenti non solo in Liguria, neppure nell’Italia dei secoli moderni. Un vescovo diocesano multato con quattro sacerdoti: colpevoli di aver lasciato l’auto in sosta vietata ed intralcio alla circolazione. Monsignor Tonino Suetta, origini a Loano, già cappellano del carcere di Imperia, promotore e fondatore di cooperative sociali nell’imperiese, ex economo della Diocesi di Albenga – Imperia, in predicato secondo Il Secolo XIX alla porpora cardinalizia, si trovava in cattedrale a Ventimiglia, unitamente a quattro sacerdoti, per la solenne celebrazione del Triduo Pasquale. I vigili urbani, pare avvertiti da cittadini, sono intervenuti. Hanno verificato non si trattasse di vetture rubate. Poi sono scattate rimozioni e verbalizzazioni. Una stangata da oltre un migliaio di euro. In ballo c’erano anche problemi di sicurezza hanno fatto presente al comando vigili e non potevamo lasciare un agente a montare la guardia. Da qui la rimozione. Altro che sorpresa pagana dell’uovo pasquale ! Immediata solidarietà al vescovo, a quanto si sussurra, dal dr. Eraldo Ciangherotti, notissimo personaggio di Albenga, amico di lunga data di mons. Suetta e già attivissimo collaboratore della pagina dell’Avvenire: E ora impegnato, da combattente, nelle elezioni comunali di Albenga, quale candidato di spicco nella lista di centro destra che propone sindaco, Gerolamo Calleri, simpatie leghiste, dimissionario da presidente della Coldiretti. Ciangherotti, consigliere provinciale e che molti avrebbero voluto candidato sindaco con qualche probabilità di successo. Centrodestra peraltro danneggiato da divisioni che potrebbero favorire il dr. Riccardo Tomatis, medico di famiglia, vice sindaco dell’avv. Giorgio Cangiano che non ha voluto ricandidarsi al secondo mandato, ma è capolista.
E IL BUON ESEMPIO DI TRE SINDACI E DEI LORO COMUNI PER LA POVERTA’