BRICIOLE DI COSTITUZIONE, 29a Puntata: La religione. “Art. 8, Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere… – Art. 19, Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa”. Ho scritto una lettera al Papa. Mi ha risposto.
Caro Francesco, ti sei posato sul Tevere come un’aquila dolce, giusta, generosa, hai salutato con la serenità di una chioccia che cova il futuro, stai nuotando come un delfino che attraversa le onde e sguscia fra i pescecani.
Ti aspettavo, Francesco, ti aspettavamo in tanti… Credo fermamente in Gesù e nel suo insegnamento, cerco di praticarlo tutti i giorni, ma sono incapace di ammettere che Gesù sia Dio. Eppure credo! E voglio avere la fede! Ma non ci riesco. Si può credere senza fede?
Sarebbe più facile se il clero attuasse il Vangelo, se Dio non permettesse angherie, discriminazioni, barbarie… non facesse morire i bambini…
Mi hai stupito subito. Ho spalancato porte impazienti e finestre. Sono certo che ci riporterai al reale pensiero di Gesù, spogliandolo delle forzature ecclesiali che lo hanno reso una dottrina troppo spesso utilizzata per gli interessi dei forti contro i diritti dei deboli.
Fin da piccolo sto istintivamente col più sfortunato. E il Vangelo e la Costituzione italiana stanno coi più fragili. Sono due testi fatti per intendersi.
Solo quando non ci saranno deboli e forti il mondo si trasformerà nel “regno dei cieli”, spumeggiante di giustizia sociale, equa distribuzione delle risorse, negazione di qualunque tipologia di esclusione, esistenza soddisfacente per tutti, strutture sanitarie adeguate, istituti di pena civili… “… ho avuto fame e mi avete dato da mangiare… (Matteo, 25:35-36)”.
Ed in questa evoluzione un cattolicesimo, interprete leale ed energico della Parola, può suscitare un amore attivo in grado di sradicare ogni tipo di sopruso e fondere indissolubilmente il fine spirituale con la prevenzione, la denuncia, l’azione.
Tu sei un Papa “nuovo”, non per banali informalità, ma perché dai sostanza alla forma… o meglio all’antiforma. Ti sei subito inchinato all’umanità e sei intervenuto sulle nefandezze non solo della Chiesa. Non è un percorso facile, ed è anche pericoloso. Temo che sopraggiungano gli attacchi dei poteri forti internazionali, italiani, ecclesiali.
Ho paura che ti ammazzino!
Sono convinto che ti dedicherai ai bambini, agli adolescenti, ai giovani, come Papa Giovanni XXIII.
Avrei voluto che non lo facessi santo! Che proclamassi Angelo Roncalli modello da imitare per il suo magistero e il suo riformismo ancorato alla Verità. Almeno lo hai elevato alla santità, non per i miracoli, ma per le virtù. Perché un santo deve fare i miracoli? Forse i santi sono proprio quelli che riescono ad essere umani fino in fondo!
Per Gesù, e per la Costituzione, la persona viene prima di tutto, anche delle leggi. Allora sarebbe opportuno trasmettere ai ragazzi il fascino dei diritti e solo dopo far riscontrare la necessità del rispetto dei doveri: per vivere bene tutti! Monologhi intrisi di obblighi e punizioni aumentano la loro parte peggiore… Non possono essere convocati dall’istituzione che intima una serie di norme totalmente disapplicate nei luoghi in cui risiedono! L’effetto è il rifiuto di un mondo sconosciuto. Serve un’istruzione che non offra il pacchetto tutto compreso da prendere o lasciare, ma li includa, li cerchi. L’egoismo, la rabbia, la sopraffazione, la malavita sono in ogni angolo… La famiglia, i docenti, i sacerdoti devono essere lì in quel preciso momento, nell’attimo della scelta fra la cittadinanza e la distruttività… o addirittura la criminalità. Occorrono insegnanti preparati anche in pedagogia, psicologia, comunicazione, legalità, Costituzione…, veri e propri pool di maestri di strada che vadano a scovare i minori a rischio, missionari antinichilismo che operino in mezzo ai teenager, senza pretendere che frequentino la scuola o l’oratorio.
Vangelo e Costituzione non si limitano ad elencare principi e lodevoli iniziative individuali, propongono un programma da realizzare fra gli oceani!
Caro Francesco, per circa un trentennio ho pronunciato sentenze, per alcuni anni ho contribuito ad approvare leggi, ma il mio organismo non ha tollerato i ritmi massacranti che gli ho imposto, e la salute è inciampata. Quel poco che mi rimane lo sto consacrando al dialogo con studentesse e studenti e a digitare frasi sul computer. La sofferenza però mi ha fatto un dono: ha zittito il giudicare e ha rigenerato la voglia di amare. Non so se Gesù è Dio, ma so che ho scritto questa lettera pensando a Lui.
Con tenerezza, Michi
Briciole di Costituzione è un percorso di diffusione dei valori fondanti della Costituzione attraverso brevi commenti, che pubblico ogni mercoledì dal 3-10-18. È rivolto a ragazze e ragazzi di tutte le età. Se siete interessati iscrivetevi al “Gruppo Facebook Briciole di Costituzione” oppure comunicatemi l’iscrizione alla mailinglist. Vi sarei grato se aderiste all’iniziativa e la diffondeste nei vostri diari, blog, siti, giornali, tv.
Michele Del Gaudio