Egregio Sig. Prefetto Dott. Cananà, ho letto l’articolo de “Il Secolo XIX” del 27 marzo 2019 “Incendi e lavori, autostrade in tilt – ridurre i cantieri per evitare il caos”, e del suo impegno a discutere nei giorni prossimi con i rappresentanti delle varie autostrade e con le forze dell’ordine i problemi in essere e possibili misure gestionali per rendere più scorrevole il traffico.
Il numero di cantieri è esorbitante e costituisce un evidente freno allo scorrere del traffico. Ma questa situazione, di cantieri troppo frequenti come numero e come durata, è un fatto ormai periodico da anni. Direi quasi una costante. Ridurre il numero di cantieri è possibile? Certo lavorando, almeno in alcuni di essi, sulle 24 ore. Mia figlia abita a Torino e da mesi, quando viene a Savona per il fine settimana, torna a Torino la domenica sera. Il tempo medio è di quattro ore! Incredibile ma vero!
La settimana scorsa tornando in autostrada dal ponente verso Savona ho sorpassato un “treno” di ben 24 TIR contati da mia moglie. 24 TIR per una occupazione media di 40 metri significa un convoglio di ben 960 metri! Lei ben conosce i problemi dell’autostrada da Albisola verso Celle Ligure: 3 corsie strette realizzate dove un tempo ce ne erano due. Un tratto di autostrada estremamente pericolosa: fatto tangibilmente verificabile dal numero di incidenti specie tra i mezzi pesanti. Anche quì complice un cattivo progetto alla base: un percorso troppo tortuoso.
Ho letto anche i suggerimenti della prof. Simona Sacone che osserva che non esistono alternative all’autostrada e che non è possibile costruire una corsia in più sulla autostrada esistente. Concordo. Non sono invece d’accordo con la prof. Simona Sacone quando dice che non ha senso costruire un raddoppio autostradale per far fronte ad una sola giornata di picco di traffico alla settimana d’estate: non è assolutamente vero! Intanto le giornate di picco di traffico non sono solo limitate a poche in estate, ma lo sono in moltissimi fine settimana tutto l’anno! La scelta non è solo legata al picco di traffico ma anche alla sicurezza (vedasi il numero di incidenti pari alla vecchia autostrada calabra), al fatto che l’autostrada è l’unica strada possibile per la Liguria (bloccata la quale si blocca tutto), al fatto che il numero elevatissimo di TIR praticamente sottrae una corsia agli altri veicoli e rende l’autostrada una strada ad una sola corsia.
Fatto ultimo, ma non ultimo, i ritardi che questa autostrada provoca sono un ingente danno economico alla economia Ligure, ma anche un disincentivo al turismo, e quindi a sua volta un danno economico. Sacone propone anche più limiti di velocità. Sulla A6 da Altare verso Savona c’è addirittura un limite di 70 km/h! Che vuole proporre? Un’area 30? Intorno a Savona per buona parte della A10 c’è un limite di 110 km/h. Per Genova sulla A10 spesso le code cominciano a Varazze: velocità della coda? 25 km/h?
Sacone propone ancora ferrovie e navette “a patto che vi siano tempi di percorrenza più veloci”. Direi “no comment”!
Dott. Cananà lei ricorderà la dott. Sacone al Campus di Savona, quando qualche tempo fa, teorizzava che di strade ne abbiamo troppe: basta mettere dei sistemi elettronici sulle auto per fare in modo che il traffico funzioni alla perfezione!
Giusto l’altro ieri sono stato a Torino nord proveniendo da Asti, volevo saltare Chieri tramite la circonvallazione: il navigatore mi ha fatto fare un giro completo nel centro di Chieri e tornare allo stesso punto! Sono uscito io da quel giro “dovuto all’elettronica”. Subito dopo me ne ha fatto fare un altro di giro per tornare allo stesso punto! Dulcis in fundo in serata in arrivo a Canelli il navigatore mi ha fatto fare un ennesimo girotondo nella zona industriale! La mia auto è una Mercedes classe B comprata nuova 2 anni or sono, ed il navigatore è quello di serie, pagato anche profumatamente.
Io personalmente non sono particolarmente fiducioso nell’elettronica! Lo scorso anno sempre lo stesso “navigatore” mi voleva far uscire prima di Brescia per andare all’aeroporto di Verona! Se tutte le auto teorizzate dalla prof. Sacone funzionassero con elettronica con capacità di navigazione e l’affidabilità del mio navigatore non oso immaginare il caos per le strade! Ma il mio essere scettico sul futuro della guida automatica applicata a tutti i veicoli si basa sulla mia esperienza passata di responsabile di un gruppo di ricerca e sviluppo di prodotti di intelligenza artificiale, nonchè sul fatto che oggi questa possibilità è assolutamente remota. Possibile ma “futuribile”!
Pensiamo soltanto al vetusto parco circolante italiano con l’età media più elevata d’Europa: ci vorranno decine di anni perchè sia totalmente rinnovato, e che tutte le auto sia dotate di sistemi elettronici con elevate capacità, e quindi più anni ancora affinchè le ambizioni della dott.sa Sacone possano trovare applicazione pratica.
Nel frattempo, per tornare alla nostra realtà dell’oggi, dalla fine di quest’anno avremmo un problema in più: le migliaia di camion che la piattaforma Maersk farà girare sulle nostre strade. E’ indubbio che le nostre strade siano state mal progettate, mal costruite, mal manutenute. Il ponte di Genova è un esempio eclatante, ma purtroppo esistono ancora moltissimi punti “dolenti”.
Io opto per la necessità di “aggiornare” la viabilità del Savonese e portarla ad essere all’altezza delle esigenze, e quindi studiare e mettere in opera strade ed autostrade sicure ed efficaci. Nel frattempo bisogna anche mettere le “toppe” all’esistente coi minori disagi possibili.
In Calabria hanno chiesto, ottenuto e realizzato 350 km di autostrade completamente nuove. Quì non sarebbe il caso di pensare seriamente alle strade di casa nostra? Lei mi farà giustamente osservare che è un compito “politico”, vero. Ma così come Lei può contribuire efficacemente a risolvere i problemi più urgenti, può anche dare lo stimolo ai decisori di considerare che si deve seminare oggi per raccogliere domani.
Cordialmente, Comitato Casello Albamare