Candidati nelle due squadre che sono destinate a giocarsi la vittoria. Il governo di Albenga, con il sindaco (Calleri o Tomatis). Il team però non è formato da giocatori, ma da chi ha più caselle da riempire con la credibilità, l’impegno, la preparazione, la competenza e la conoscenza della realtà del secondo comune della provincia dopo il capoluogo. Meglio non avere conflitti di interesse, né partecipare per la possibile scalata al potere. E’ probabile che la promozione ad assessore dipenderà dalle preferenze, anche se la meritocrazia, il bagaglio professionale e culturale non sono proprio secondari. Anzi. E’ vero che la politica prevede bilanciamenti e bilancino, ma tenuto conto dei risultati, chi più e chi meno, sarebbe utile occupare un ruolo di responsabilità sulla base delle capacità e non anche delle aspirazioni personali. Candidati che, pur senza aver frequentato la ‘scuola di partito’ (esiste nella Lega) o i gruppi del M5S, dovrebbero conoscere che l’abc passa per la ‘qualità della spesa pubblica’. Di cui pochi discernono.
Una recente statistica compiuta dall’Europa, sulle priorità dei cittadini italiani, indica nel 67% l’ambiente e le sue drammatiche emergenze, 25% la crescita economica. Due obiettivi e risultati che in simbiosi alla qualità degli investimenti pubblici, capaci di far da traino a quelli privati, moltiplicano virtuosamente i posti di lavoro. Prima grande emergenza sociale con la Sanità pubblica e la povertà sempre più diffusa. Con un mix di malessere sociale crescente, la palude dell’estremismo come conquista. In alternativa l’assenteismo alle urne, la sfiducia verso la classe al potere e la politica in genere.
Albenga, con l’Amministrazione Cangiano non ha demeritato rispetto ad esperienza passate. Forse avrebbe dato un deciso colpo d’ala, da una parte varando un Puc proiettato in una visione moderna e lungimirante – materia peraltro delicatissima sul piano sociale ed economico ma anche elettorale, per gli interessi in gioco che non sono pochi – dall’altra risolvendo una volta per tutte la fruibilità dell’Isola Gallinara. Sarebbe sufficiente dare una sguardo, conoscere realtà più o meno simili in Europa e nel Mediterraneo, per sapere quale possa essere l’impulso e l’indotto ad una città, un comprensorio. Senza andare lontano vedi la Costa Azzurra e le isole del Levante Ligure.
E’ vero che qui siamo in presenza di proprietà privata, ma un punto di incontro, di interesse reciproco, non è irragionevole ed irrealizzabile. Il centro destra è al governo della Regione, Lega e 5 Stelle al governo del Paese. Certamente serve una decisione forte dell’esecutivo e a cascata di chi custodisce i vincoli che non possono sempre dettare legge, prevalere, sul bene e l’interesse comune. L’Isola Gallinara sarebbe un’opportunità di sviluppo turistico e commerciale ancora maggiore rispetto alla potenzialità mancata dell’aeroporto di Villanova.
Oltre alla pioggia di assunzioni e posti di lavoro nei supermercati e centri commerciali, la città può creare occupazione qualificata proprio con la risorsa e le opportunità dell’Isola aperta alle visite, ai turisti, con tutte le garanzie e le attenzioni a tutela ambientale. Come accade, ci ripetiamo, in tante altre isole, vicine e lontane. Da progetto di “continuità guardando al futuro “, slogan di Riccardo Tomatis. Dal pragmatismo dell’imprenditore agricolo, Gerolamo Calleri.
I vincoli paesaggistici ed ambientali in una terra aggredita per decenni da bieca speculazione d’arricchimento facile, per poi farne pagare le conseguenze, a vasti strati sociali, sono utili, purchè non sin esageri. Abbiamo il tragico esempio di Monesi, forse poco noto alla maggioranza dei cittadini. Dove si è privato una estesa comunità che popola l’entroterra di quella che è stata la grande risorsa della seggiovia. Due o tre funzionari regionali hanno posto il vincolo della chiusura degli impianti, realizzati ex novo, per tutelare due specie di volatili protette. Tra cui il gallo forcello che nidifica, trascurando che si tratta di una preda consentita ai cacciatori. La seggiovia che ha contribuito allo sviluppo di Monesi e dell’indotto a valle. Con turisti che arrivano da ogni dove. Era l’impianto, in origine realizzato dalla famiglia dei banchieri Galleani di Alassio, più lungo d’Italia, con punte di 1000- 1500 ‘gitanti’ al giorno, per anni con una maggioranza di stranieri che arrivavano soprattutto con i pullman. Monesi trasformata in cittadella, i paesi a valle in piena salute. Si è distrutto, per colpa della politica incapace ed inconcludente, ciarliera, una montagna ed una valle che un tesoro l’avevano già conquistato, persino con l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia. E un milione di biglietti venduti negli anni di esercizio della vecchia signora. La burocrazia della Motorizzazione del Piemonte aveva decretato la chiusura dell’impianto perchè fatiscente. Peccato che un gemello, realizzato un anno dopo in Alto Adige, con le dovute modifiche, sia tuttora funzionante a pieno regime. Funzionari da ufficio e poltrona hanno decreto che l’impianto possa funzionare solo con la neve e comunque stop da aprile a novembre.
FANNO PARTE DELLA SQUADRA DI TOMATIS SINDACO
COMUNICATO STAMPA – Claudia Ramò si schiera con Riccardo Tomatis candidato sindaco ad Albenga. Claudia lavora nella storica azienda di amministrazioni condominiali di famiglia (il padre ragioniere e originario di Pornassio dove ha un’azienda vinicola importante e quasi storica ndr) ed è socia di una agenzia immobiliare ad Albenga la “My Home” (in società con Hingria Vazio candidata con Calleri sindaco più che una curiosità).
Martina Isoleri si candida con la squadra di Tomatis. Ha quasi 30 anni. È laureata in Lettere moderne e in Scienze religiose, insegnante di italiano e storia (insegna all’agrario e a Loano, precedentemente per tre anni all’alberghiero di Finale Ligure). È capo scout da oltre dieci anni, collabora inoltre da diverso tempo con le Acli. Ama lo sport, in particolare il tennis. È la sua prima esperienza in politica, meglio nella vita amministrativa locale. Il nonno e il papà hanno gestito per anni un negozio di elettrodomestici. È autrice del libro sulla biblioteca di don Balletto.
Ilaria Calleri: “Ho ventisei anni, con la mia famiglia abito a Salea da sempre e ho deciso di continuare a vivere in questa piccola frazione anche da adulta in quella che era la casa dei miei nonni. Finito la scuola superiore al Liceo Classico, ho preso la decisione di lavorare nell’Azienda Agricola dei miei genitori, Fausto Calleri e Stefania Rasolo, per portare avanti l’attività di famiglia. Ho deciso di candidarmi perché amo Salea e Albenga e vorrei portare un contributo concreto non solo a favore della comunità di Salea, di cui mi faccio portavoce, ma dell’intera comunità albenganese. Penso che la squadra composta dal Candidato Sindaco Riccardo Tomatis, sia composta da persone serie, volenterose e di grande entusiasmo, ben consapevoli del lavoro da svolgere, delle problematiche della città e dell’impegno che dovranno sostenere a favore di essa”. E conclude: ” Ritengo che la mia frazione abbia bisogno, dopo tanti anni, di avere qualcuno che prenda a cuore il suo benessere e passione per il territorio, valori che al giorno d’oggi non sono purtroppo condivisi da molti.
Albenga, Fabio Ravera ed Erika Moirano per Calleri sindaco: “Con Gero più attenzione al sociale”
COMUNICATO STAMPA – La squadra di Gerolamo Calleri si arricchisce. Fabio Ravera, classe 1972, residente nella frazione di Leca d’Albenga, si candida nella lista civica a sostegno di Calleri sindaco. “Da sempre lavoro con passione nel mondo dell’agricoltura” – afferma Ravera, che ha fatto parte per 23 anni del Corpo dei Vigili del Fuoco. “Da tre anni, grazie alla azienda agricola Villa Poggi abbiamo fatto nascere una azienda Agricola Sociale, la prima della piana albenganese, e il primo Orto Sociale. La soddisfazione e i notevoli miglioramenti nei ragazzi che frequentano l’azienda mi spingono a voler fare funzionare al meglio sul nostro territorio questa integrazione fra parte agricola e realtà socio sanitaria. Ho deciso di candidarmi a sostegno di Gerolamo Calleri perché mi convince la sua proposta: oltre a stimarlo molto, ho trovato in lui le stesse vedute nell’ambito del sociale, per dare un aiuto concreto ai cittadini, ai bambini, agli anziani, alle famiglie del territorio, senza lasciare indietro nessuno”.
Con Calleri c’è Erika Moirano, classe 1984, titolare con la famiglia di una nota azienda di costruzioni meccaniche in campo agricolo e orto-florovivaismo. Da diversi anni, Erika è attiva nel sociale e volontariato. “Conosco Gerolamo da tempo e lo ritengo la persona giusta per cambiare Albenga, condividiamo le stesse idee per rilanciare il territorio. Massimo impegno per il sociale, per aiutare i cittadini e le famiglie albenganesi in difficoltà, per portare avanti politiche in favore di chi fa fatica ad andare avanti, con attenzione alla non autosufficienza e alla disabilità. Non faccio politica, ma la proposta di Calleri mi ha convinto: io sto con Gero e sono pronta a dare il mio contributo e tutte le mie conoscenze per aiutare il prossimo e per far tornare grande Albenga“.
ALBENGA RITORNA L’IMPOSTA DI SOGGIORNO:
nel 2018 incassati 75 mila euro in due mesi, come vengono spesi
COMUNICATO STAMPA – L’Imposta di soggiorno, finora incassata, è relativa ai mesi luglio e agosto 2018 e l’incasso ammonta a circa 75.000 euro. Cosi ripartita: 15% camera di Commercio, sebbene fosse possibile da regolamento ripartire il restante in 35% e 50% tra Comitato locale turismo e Comune di Albenga. L’amministrazione comunale ha optato di condividere tutte le scelte e investire la cifra rimanente insieme e all’unanimità, con il comitato locale. Per il 2018 le destinazioni di spesa: Sito turistico Scopri Albenga, cartine per l’outdoor, nuovo punto IAT che sarà inaugurato il 30 marzo, gara regionale di mountain bike inserita nel progetto Casa outdoor Campochiesa .
Nel 2019 il periodo per imposta di soggiorno inizia dal 1° di Aprile fino al 31 di Ottobre. La Camera di Commercio di Savona e il Comitato di Coordinamento per il turismo nella provincia di Savona ha presentato, il 27 marzo, nella sala del Cinema Comunale di Pietra Ligure in Piazza Castello, la Tourist Card 2019. Il nuovo progetto volto a potenziare l’attrattività e la competitività delle destinazioni. Tutti gli operatori del settore sono invitati ad intervenire e sono stati dati chiarimenti sulla distribuzione, attivazione e vidimazione della Card. Le aziende che intendano farsi conoscere e promuoversi attraverso questo mezzo, lo possono fare gratuitamente contattando l’ufficio turismo del Comune di Albenga dove verrà consegnata la scheda da compilare con l’offerta e la scoutistica da applicare per il possessore di card.
Al via l’intervento in Via Papa Giovanni di regimentazione delle acque meteoriche e di asfaltature
In via Papa Giovanni è iniziato l’intervento sui sottoservizi con il lavoro di regimentazione delle acque meteoriche che vedrà l’ installazione di nuove tubature e griglie di raccolta. Tutti i fluviali saranno interrati e collegati alle tubature , ovviando il problema di allagamenti in periodi di forte pioggia. Dopo la posa delle tubazioni si procederà ad asfaltare la strada.
Un secondo step riguarderà invece il tratto che va dalla piazza verso viale Liguria. Si procederà intervenendo sulla pulizia delle tubature esistenti che saranno bonificate e poi ripristinate, le griglie saranno sostituite con altre nuove di maggiore portata, poi ci sarà il ripristino della tubazione. Gli allacci dei fluviali che scendono dalle abitazioni che adesso scaricano sulla strada saranno interrati e collegati alle tubature.
Spiega il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Riccardo Tomatis: “ L’amministrazione Cangiano in questi cinque anni ha già fatto molti interventi di asfaltature, di messa in sicurezza e di manutenzioni. Dopo essere riusciti a migliorare il bilancio comunale ora siamo in grado di eseguire un maggior numero di interventi. Vista la situazione contabile tali interventi continueranno e di ciò penso debbano essere tutti soddisfatti visto che l’obiettivo comune deve essere quello di migliorare la città”, conclude il vice sindaco.