Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Il 20° discende di Cristoforo Colombo? Cristobal Colón y Carvajal, ammiraglio nel Regno di Spagna. Franco Icardi: ‘Non è vero’


Si discute sempre sulle origini di Cristoforo Colombo. Non ci dovrebbero essere dubbi circa la sua italianità. Ricordo quando a uno dei suoi discendenti intervistato alcuni anni fa venne chiesto se il suo antenato fosse italiano. La risposta fu “E se così fosse cosa cambia?” Non cambia niente perché così fu e ne possiamo andare fieri!mmmmmm

Il ventesimo discendente di Cristoforo Colombo si chiama Cristobal Colón y Carvajal. L’Ammiraglio continua a essere presente nel Regno di Spagna

Il 20 discendente di Cristoforo Colombo -e per un giornale di San Domingo è nato as Genova e non a Savona – sarebbe un ammiraglio del Regno di Spagna: Cristobal Colón y Carvajal

Ecco quanto pubblicato su uno dei giornali di San Domingo.

“Nel 1578 dopo la morte dell’ultimo discendente maschio di Cristoforo Colombo si originò un litigio legale sulla successione dell’Ammiraglio nel cui testamento era stato sancito rigorosamente che i beni e gli incarichi ufficiali fossero ereditati solo in linea maschile. L’eredità comprendeva anche il ducato di Veragua, attuale Panama, il marchesato di Giamaica, i titoli di Ammiraglio delle Indie e altri pregiati beni. Nell’archivio di Stato di Torino si conservano oggi gli atti originali del Consiglio Reale Supremo delle Indie che raccontano come dall’Italia sono arrivati i pretendenti all’eredità. Il primo è stato Baldassarre Colombo di Cuccaro, il secondo Bernardo Colombo di Cogoleto. Il processo si svolse nel Consiglio delle Indie sotto la direzione del re di Spagna Felipe II, che dopo aver analizzato prove e testimonianze di entrambe le parti scoprì una frode nella richiesta di Bernardo che portò alla sua espulsione e a uno scandalo diplomatico. Finalmente nel 1606 Spagna riconobbe ufficialmente e dopo 25 anni i Colombo di Cuccaro Monferrato come la radice dell’albero genealogico. Ciononostante l’eredità venne aggiudicata nel 1608 a favore di Pedro Nuño Colón, nipote di Isabella Colombo figlia di Diego.”

Da questi accertamenti fatti verso la fine del 500 si deve arguire che l’origine genovese di Colombo è fuori discussione.

Il ventesimo discendente di Cristoforo Colombo si chiama Cristobal Colón y Carvajal. Non solo ha ereditato il nome del suo antenato ma anche i titoli e la passione per il mare. Madrileno, di professione è ufficiale della Marina di Guerra spagnola. I suoi titoli: Duca di Veragua, duca di La Vega, marchese di Aguilafuente, marchese di Giamaica.

Si interessa di storia e segue da vicino le dispute intorno alle origini del suo antenato, ma non si pronuncia e si attende che i misteri non si chiariscano mai definitivamente per mantenere sempre viva la memoria del grande ammiraglio.

Suo padre Cristóbal Colón de Carvajal y Maroto, nato nel 1925 è stato vittima di un attentato dell’ETA, il movimento separatista basco, il 6 febbraio 1986. Due terroristi hanno atteso che la macchina nella quale circolava con autista e scorta rallentasse e hanno sparato, un altro ha lanciato all’interno dell’abitacolo una granata. Non c’è stato scampo per Colón, anche se la scorta è miracolosamente sopravvissuta.

Anche la posizione di lontano erede del grande genovese comporta seri rischi evidentemente.

A guardare bene la foto dell’ultimo discendente di Colombo, se la si confronta con l’immagine che è alle sue spalle si nota una certa somiglianza tra i due dopo venti generazioni”. Ovviamente questa non può che essere casuale…

Pubblicato da Armando Carlo Tavano 04:45

RISPONDE LO STUDIOSO FRANCO ICARDI

DIRETTORE DELLA BIBLIOTECA DI CENGIO E CHE DI COLOMBO HA SCRITTO: la 3a edizione della Fine di un mito genovese in libreria dopo il 22 di marzo.

vi sono delle frasi DOCUMENTALMENTE errate come:

Nell’archivio di Stato di Torino si conservano oggi gli atti originali del Consiglio Reale Supremo delle Indie  che raccontano come dall’Italia sono arrivati i pretendenti all’eredità.

Il primo è stato Baldassarre Colombo di Cuccaro

1) I documenti in questione originali si trovano a Madrid e precisamente nell’Archivo Historico de Protocolos de Madrid

capitulación transacción y cesión de Bernardo Colombo en  Madrid, 10 de mayo de 1584:

el documento lo firma un criado de Bernardo que no firma porque no sabe [Bernardo Colombo di Cogoleto non firma

perché non sa scrivere]. APM, prot. 501, fols 621-631; en el mismo protocolo, a continuación y con la misma fecha,

hay otra escritura de Francisco Cardona y Bernardo Colombo. APM, prot. 501, fol. 632-634 v”.

2) Il primo non è stato Baldassarre Colombo di Cuccaro, ma  Bernardo Colombo di Cogoleto (vedi Archivio dei Protocolli di Madris appena citati).

Le allego la 3a edizione della Fine di un mito genovese, che verrà stampata il 22 del mese corrente, dove a pag. 38 e seguenti potrà vedere tutta la vicenda secondo i documenti del tribunale di Madrid.

3) Inoltre a pag. 45 cito la sorella di Christóval Colón y Carvajal: “Anunciada Colón de Carvajal, ultima discendente, con il fratello, dell’ammiraglio don Christóval Colón, scrisse al riguardo: “attualmente conserviamo due copie semplici (ovvero senza alcuna validità probatoria o giuridica), di questa scrittura; una (del secolo XVI) è custodita presso l’Archivio generale delle Indie di Siviglia [Fig. 35]… L’altra, che senza alcun dubbio risale al secolo XVII, è custodita presso l’Archivio comunale di Genova [Fig. 36].

Le date non coincidono: una è datata 1498 [22 febbraio 1498 quella di Genova], l’altra 1497… Abbiamo una prova inequivocabile che le copie che conserviamo oggi della famosa istituzione del Mayorazgo non corrispondono letteralmente neppure alla copia semplice acquisita agli atti alla fine del secolo XVI [Fig. 34]: quest’ultima conteneva un’annotazione e la revoca di una <lettera dell’Ammiraglio in cui si diceva: Non sia considerata valida questa scrittura, bensì l’altra che io ho scritto di mio pugno nel 1502, il primo aprile, presso il monastero de las Cuevas di Siviglia, che custodisce frate Gaspar>, annotazione che non figura nelle copie attuali[1]”.

E’ indispensabile leggere  il testo completo di pag. 44-45 e 46 per capire le osservazioni della sorella dell’ultimo ammiraglio Christóval Colón y Carvajal.

4) Finalmente nel 1606 Spagna riconobbe ufficialmente e dopo 25 anni

i Colombo di Cuccaro Monferrato come la radice dell’albero genealogico..

… Da questi accertamenti fatti verso la fine del 500 si deve arguire

che l’origine genovese di Colombo è fuori discussione.

E’ una balla madornale perché mai il tribunale di Madrid riconobbe l’albero genealogico

dei Colombo di Cuccari Monferrato, tanto meno l’origine genovese dell’ammiraglio Colombo.

Vedi a pag. 46:  “L’unico documento sulla nascita di don Christóval Colón a Genova è una manipolazione di quel 4° foglio realizzato a Madrid da Baldassarre Colombo di Cuccaro.

Baldassarre aveva speso tutti i suoi soldi per mantenersi a Madrid dal 1583, ma non aveva ottenuto nessun rimborso spese[1] previsto per i membri poveri della famiglia dell’ammiraglio don Christóval Colón.

Baldassarre sperava, con la manipolazione di quel 4° foglio, di ottenere da Genova un sostegno economico. Ecco il perché di quella sua manipolazione in favore di Genova.

Ascoltiamo ora ciò che di lui dissero tre discendenti diretti dell’ammiraglio don Christóval Colón:

–      la sorella di Luis, terzo Ammiraglio, Doña Juana Colón y Toledo affermò che: “Baltasar no era de la familia, ni provava la descendencia que dezia (Baldassarre non era della famiglia, non dava le prove della sua discendenza come diceva).

–      Doña Francisca Colón y Pravia asserì che: “don Baltasar no es pariente del Descubridor (don Baldassarre non è parente dello Scopritore”[2].

–      Nuño Colón de Portugal, conde (conte) de Gelves ritenne che “Baltasar Colón que no tenía legitimada su persona ni probaba ser pariente (non provava di essere parente) del almirante don Christóbal Colón”[3].

[1]  Baldassarre Colombo nel dicembre 1588 chiese al Consejo de Indias un rimborso spese di 2.000 ducati, ma invano. Nel 1590 Baldassarre richiese la stessa cifra al Consejo Real sempre inutilmente. Il 26 marzo 1610, chiese che gli vengano pagati i 2.000 ducati promessi come rimborso spese nel 1608. Ma dopo ben 27 anni Baldassarre Colombo non ottenne nulla.

[2]  Francisca Colón en Memorial del pleyto sobre la succession in RAH (Real Academia de la Historia de Madrid) 9/1267, n 1359, p.200, in Chocano H. G., La cuna y … op. cit., pag. 181.

[3]  Conde de Gelves en Memorial ajustado impreso, in AHN (Archivo Histórico Nacional de Madrid) Cons. Sup. 21477, pieca 35, n 258, fol. 84, in Chocano Higueras, La cuna…, op. cit., pag. 181.

“La morte di Baldassarre Colombo di Cuccaro Nonferrato avvenne a Madrid l’11 ottobre 1611.

Ma nemmeno i suoi eredi ricevettero quei 2.000 ducati[4] di rimborso spese da lui chiesti tante volte inutilmente”.

5) Invierò la 3a edizione della Fine di un mito genovese dopo il 22 di marzo.

Buon lavoro, Cordialmente
Franco Icardi

Direttore della Biblioteca di Cengio


Avatar

Trucioli

Torna in alto