Al luminare, Dott. Massimo Conio, noto e apprezzato nel mondo, viene declassato il reparto d’eccellenza nonostante i grandi meriti, provati dai risultati raggiunti dal reparto e riassunti in 43 pagine di curriculum. Forse non è in discussione il merito. Viene da pensare che si tratti di un demerito imperdonabile: il rifiuto del ‘servilismo’. Non demorde Rinaldo Sartore di fronte alla tenace determinazione dell’assessore Sonia Viale di retrocedere il primo reparto di gastroenterologia della Liguria, operante nell’Asl 1 imperiese. Una battaglia a suon di lettere ed articoli che però non hanno smosso più di tanto. Ma se solitamente chi intraprende un duello con un politico finisce per stancarsi, arrendersi e questo i destinatari sanno bene, in questo caso c’è il cittadino qualunque che resiste con le sue umili forze. Chissà se varrà il detto: chi la dura la vince. In questo caso la mannaia arriverebbe solo dagli elettori, ma la Lega non è mai stata forte e di peso come oggi, soprattutto nell’imperiese.
In altre realtà meno spensierate si sarebbe creato una mobilitazione di massa, non solo come è avvenuto con una massiccia raccolta firme. Non la scuola di vita, parrebbe, pur senza deprecabili violenze, dei pastori sardi che per giorni hanno mobilitato media e Tv, inviati speciali e titoloni da prima pagina. Smosso ministri accorsi in fretta e parlamentari. Invece come se la salute non fosse il bene primario per eccellenza quanto la sopravvivenza – da malato grave puoi essere il primo latifondista e finanziere – economica di migliaia di famiglie. Gli imperiesi e non solo loro visto che nel reparto di Conio arrivano da ogni angolo della Liguria e fuori regione, tutto sommato sono docili. Sperano comunque di non aver mai bisogno di un luminare. Forse qualche cittadino alla Sartore in più anche l’imperiese non si troverebbe fanalino di coda in Liguria, Festival, mamma Rai e casinò permettendo. Non è un rivoluzionario, come Sonia Viale dimostra di resistere. Con una differenza, la signora fa a pugni con il nostro diritto alla salute e a non disperdere un patrimonio che non è mio, nè suo, appartiene prima di tutto alla comunità sofferente e ai famigliari.
Lettera all’assessore avv. Sonia Viale
Oggetto: Declassamento Reparto di Gastroenterologia Ospedale Borea, Sanremo.
La ringrazio per la risposta contenuta nella mail del 01.03.2019. Sono confortato per il fatto che la nostra ASL1 Imperiese non diminuisca le risorse assegnate alla struttura di gastroenterologia in termini di strumenti e farmaci. Rimangono invece immutati il mio sconforto e la mia incredulità nei confronti della sua decisione, di declassare un reparto di eccellenza, nonostante la direzione dell’Asl1 Imperiese sia “assolutamente consapevole della qualità dell’assistenza erogata e della professionalità dell’èquipe della Struttura di Gastroenterologia (non Gastroeneterologia) così come mi scrive il Direttore Generale della stessa Asl1, Marco Damonte Prioli. Declassare il miglior reparto di Gastroenterologia della Liguria risulta essere, a mio modesto avviso, una decisione irragionevole contro ogni logica aziendale.
Il verbo declassare significa “passare da una classe a un’altra inferiore; far perdere prestigio, considerazione … Nel linguaggio finanziario il decadimento di un titolo di credito nella pubblica opinione, a causa di fatti, voci, opinioni… Degradare qualcuno o qualcosa a una classe di livello inferiore …” Concludo rilevando, con ancora maggiore incredulità, che in ambito Asl1 sia stato nominato Direttore Generale un signore privo di alcun titolo, mentre al dirigente medico famoso nel mondo per le sue capacità, attestate anche da 43 pagine di curriculum, al quale va il merito dell’indiscusso livello di eccellenza di Gastroenterologia-Sanremo, sia stato declassato il reparto. Non serve, Assessore Sonia Viale, che io le spieghi i motivi per i quali il declassamento inciderà negativamente sul personale e sulla comunità degli utenti – pazienti.
Auspico quindi che oltre all’attenzione per le attrezzature e i farmaci, non si perda di vista il personale – sotto il profilo della qualità e non della quantità…- per riuscire a sfruttare il prezioso patrimonio di esperienze e tecnologie di cui Gastroenterologia di Sanremo è dotata e non cadere nella condizione di avere una Ferrari senza pilota…
Rinaldo Sartore