Venerdì 25 gennaio, alle 16,30, nella “Sala Rossa” del Comune di Savona, Federico Marzinot, studioso della Resistenza, sarà uno dei relatori di “Lelio Speranza nella Resistenza fra i partigiani ‘autonomi’ di Mauri.” Marzinot è autore per i ‘Quaderni Savonesi’ (n. 56, del dicembre scorso a cura dell’ISREC) di una pagina inedita sulla figura del compianto giornalista Nicolò Siri. Entrato, per caso si direbbe, nella Resistenza frequentando il Circolo cattolico Tovini di via Guidobono, accanto alla chiesa dei Gesuiti. Qui ha conosciuto Franco Varaldo futuro senatore Dc; Carlo Russo che diventerà sottosegretario di Stato, ministro, giudice della corte europea dei diritti dell’uomo e che frequentava il Circolo cattolico Pio VII, con sede in via Pia, dove il Fronte della Gioventù faceva proseliti. Siri entrerà nella Segreteria del CLN provinciale. Tra gli amici e attivisti Vittorio Migliardi, Giuseppe Noberasco, Settimio Pagnini, Lazzaro Costa, Longino Scarpa, Giulio Tessitore, Franco Bruno, Emilio Lagorio, il democristiano Leopoldo Fabretti.
Poteva succedere che si entrasse nella Resistenza anche per un caso fortuito. Accadde a Nicolò Siri, savonese, classe 1928, studente del “Nautico”, figlio d’un impiegato comunale. “E’ stata una scelta improvvisa, neanche cercata”ricorda Siri. “Eravamo nella prima metà del 1944. Mi trovavo nella sede del Circolo cattolico “Tovini” e sopra un armadio scopro un pacco con dei periodici del Fronte della Gioventù. Leggo alcuni articoli e trovo che vi si dicevano cose che condividevo. Anche se giovanissimo non approvavo il sistema nel quale vivevamo. Non accettavo il modo di operare dei fascisti, il loro comportamento dittatoriale. Arrivano Franco Bruno e Lazzaro Costa, più anziani di me di qualche anno, anche loro iscritti all’Azione Cattolica e miei amici. Gli chiedo di chi sono i giornali. Mi rispondono che sono del gruppo savonese del Fronte della Gioventù, del quale anch’essi facevano parte. Gli dico che anch’io voglio stare con loro. E così è cominciata la vicenda della mia appartenenza alla Resistenza, durata sino alla Liberazione. Almeno nei primi mesi, durante il periodo più caldo, l’ho fatto di nascosto dai miei genitori”.
Come Vittorio Migliardi, Giuseppe Noberasco, Settimio Pagnini, ed altri giovani studenti savonesi che si impegneranno nella Resistenza, pure Bruno, Costa e Siri facevano parte del Circolo cattolico intitolato al laico e terziario francescano bresciano Giuseppe Tovini (1841-1897) che aveva la sua sede in via Guidobono, accanto alla chiesa dei Gesuiti. La partecipazione alle celebrazioni liturgiche e l’apprendimento delle nozioni di cultura religiosa erano alla base dell’attività del Circolo, frequentato pure da Franco Varaldo, allora giovane dirigente dell’Azione Cattolica e più tardi parlamentare democristiano. Noberasco, in particolare, vinceva sempre le gare di catechismo del “Tovini”, mentre Carlo Russo si affermava sempre in quelle che avevano luogo presso il Circolo cattolico giovanile intitolato a Pio VII, con sede in via Pia, nella zona della “Campanassa”. Pure qui il“Fronte della Gioventù” farà proseliti.
“Con gli altri del Fronte ci riunivamo, nelle nostre case. Discutevamo della situazione della città, di cosa potevamo fare per combattere il fascismo. Da quella parte c’erano i repubblichini. Non erano savonesi. Per la maggior parte agnostici. Erano degli italiani che si comportavano con la forza, imponendosi. Ancora oggi non riesco a capire il motivo della loro convinzione, come avessero potuto fare quella scelta. Da questa parte stavamo noi. Incoscienti, anche se eravamo convinti di quello che facevamo, di essere nel giusto, sicuri che avremmo vinto” ricorda Siri.
Il “Fronte della Gioventù” era aperto a tutti i gruppi politici, sin dalla sua costituzione. Franco Bruno, già laureato, era il punto di riferimento ed operativo per i giovani savonesi aderenti alla Democrazia Cristiana, la cui organizzazione locale si farà poi consistente e della quale facevano parte pure suo fratello, Mario, più tardi avvocato; Lazzaro Costa, capitano marittimo; Carlo Russo, avvocato (che Siri conoscerà nel dopoguerra); Longino Scarpa; studente; Nicolò Siri, studente; Giulio Tessitore, avvocato. Con loro nel “Fronte” c’erano pure i comunisti, i socialisti, i repubblicani, i liberali: tutti di varia estrazione sociale. “Fra noi le idee politiche non erano assolutamente importanti, anche se ognuno aveva le proprie” ricorda Siri. “Eravamo talmente giovani che non entravamo nel merito dei problemi politici. Ci interessava il momento della nostra città. Volevamo un’Italia libera e basta. In quel tempo c’era unità, perché le iniziative erano uniche. C’era fra noi una grande amicizia. La posizione politica non portava differenza”.
Siri diverrà in seguito responsabile della diffusione della “Voce dei giovani”, il giornale ciclostilato del “Fronte della Gioventù” stampato pressoché ogni mese, e dei vari manifestini della Resistenza. “Con Franco Bruno, Lazzaro Costa, Longino Scarpa li lasciavamo nei portoni cittadini di giorno, perché la sera c’era il coprifuoco, con tante ronde. Molto raramente davamo a mano le nostre pubblicazioni, ma solo a persone fidate. Era un lavoro pericoloso”. Siri non parteciperà all’attività redazionale del “Fronte”. Inizierà la professione giornalistica solo alla fine del 1945, proseguendola poi negli anni successivi, sempre a Savona.
La beffa del “Chiabrera” – Con Bruno e Costa, Siri è stato protagonista d’un episodio, accaduto nell’ottobre 1944, che destò scalpore a Savona: una pioggia di manifestini antifascisti sugli spettatori del teatro “Chiabrera” durante uno spettacolo per le truppe tedesche. “Dal sottotetto del teatro abbiamo raggiunto il grande orologio soprastante la platea, bucato da una bomba incendiaria. Abbiamo depositato nel foro un mazzo di volantini, legati da una cordicella; abbiamo acceso una candela, che poi ha bruciato lo spago e così i volantini sono precipitati giù. Dalla galleria abbiamo assistito, soddisfatti, ad uno spettacolo incredibile, con i militari tedeschi, quelli fascisti e gli altri spettatori in preda al panico”. La beffa provocò una severa reazione. Dopo aver setacciato tutte le cartolerie savonesi che vendevano matrici da ciclostile, la polizia indirizzò le sue ricerche sul Seminario vescovile, che da poco ne aveva comprato un quantitativo dalla cartoleria Rossello, in piazza Chiabrera.
La perquisizione da parte della “Brigata Nera” fu fortunatamente infruttuosa. La macchina da scrivere era in quel momento situata altrove. Non fu trovato un foglio con l’elenco delle formazioni partigiane, custodito – su richiesta del Vicario Generale mons. G.B. Parodi – dal giovane seminarista Ernesto Bottero, incaricato dell’uso del ciclostile, che stampava anche per il CLN.
Il giorno seguente questi venne sottoposto, presso la sede della Polizia, ad un lungo e pesante interrogatorio, tramutato poi in stato di fermo, peraltro senza esito, con successiva liberazione del giovane seminarista. Il 22 dicembre, al termine della cerimonia per la sua ordinazione sacerdotale, don Ernesto Bottero verrà avvicinato da alcuni rappresentanti del CLN, che gli daranno una busta con l’offerta per una Messa secondo l’intenzione che egli “ben sapeva”: la Liberazione e la Pace. La Messa verrà da lui celebrata il giorno di Natale.
Negli ultime settimane della Resistenza, su designazione del rappresentante democristiano Leopoldo Fabretti, Fiore, Nicolò Siri farà parte della Segreteria del CLN provinciale, della quale era responsabile il repubblicano Antonio Zauli, Zanna, Rossi, con la presenza del comunista Emilio Lagorio, Nicola.”Anche quello – ricorda Siri – è stato un periodo di grosso impegno, ricco di insegnamenti; bello, perché eravamo riusciti a far prevalere le nostre idee. Subito dopo la Liberazione c’è stato, purtroppo, un cambiamento radicale della situazione. Sono emerse fra noi le diverse idee politiche. Si è rotta l’unità ed è iniziato per tutti un periodo non facile”
1) Guido Malandra, “Le Squadre d’Azione Patriottica Savonese”, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Savona, 2005, p. 99.
2) Giuseppe Tovini (1841-1897) nato a Cividate Camuno (Brescia), laico cattolico, terziario francescano, avvocato, fondò riviste cattoliche ed il quotidiano “Il Cittadino di Brescia”, casse di risparmio rurali ed altri istituti di credito, fra cui il “Banco Ambrosiano”, di Milano; darà vita alla “Unione Leone XIII” da cui trarrà origine la Federazione Universitari Cattolici Italiani-FUCI. Verrà proclamato “Beato” dal Papa Giovanni Paolo II il 20 settembre 1998.
3) G. Malandra, “Le Squadra d’Azione”, op. cit. p. 46, nota. 29.
Giovanni Farris, “Il movimento cattolico a Savona”, Sabatelli Editore, Savona, 1983, pp. 231-232.
Federico Marzinot*
*Nato a Roma, il 2.2.1938, risiede ad Albissola Marina. Maturità classica, nel 1956, a Roma, al “Torquato Tasso”. Nel giugno 1961 si laurea
in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Roma. Diploma di Corrispondente Commerciale in Lingua tedesca alla “International School” di Genova, nel 1984, al termine d’un corso biennale e successivo esame di Stato. Parla e scrive in francese, inglese, spagnolo, tedesco.
Tra i riconoscimenti: Medaglia d’Argento della “FIVL-Federazione Italiana Volontari della Libertà”, in occasione delle Celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Premio “Pozzo Garitta 2013”, conferito dal “Comitato di Rigore Artistico di Albisola e Savona”, per gli studi e le iniziative nel campo della ceramica.
Viaggi all’estero: dal 1974, per lavoro, studio o vacanza, viaggia in Austria, Belgio, Cecoslovacchia (poi in Cekia), Danimarca, Francia, Germania Occidentale, Germania Orientale (poi Germania), Gran Bretagna, Grecia, Jugoslavia (poi in Croazia, MarzinoSerbia, Slovenia), Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Russia, San Marino, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Tunisia, Turchia, Ungheria.
Attività professionale: Giornalista pubblicista, iscritto dal 1972 all’Ordine Ligure dei Giornalisti. Collaboratore di quotidiani e periodici italiani e stranieri per i settori industria, economia, scienza e tecnologia, cultura, formazione del personale. Esperienze giornalistiche in Italia ed all’estero, anche con “media” audiovisivi di altri Paesi.
Scrittore e ricercatore. Socio di: . Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della provincia di Savona-ISREC e membro del Collegio dei Probiviri. Società Savonese di Storia Patria. Associazione culturale “La Fornace”, di Albissola Marina. Dal 1962 al 1989 all’Italsider nei settori stampa, pubbliche relazioni e comunicazione al personale, a Taranto, Savona, Genova. Responsabile di uffici. Direttore responsabile di “house organ” e di riviste dell’Azienda; autore per la stessa di ricerche e di studi monografici di storia industriale, storia locale e arte. Curatore dell’Archivio Storico Italsider. Dal 1989 al Giugno 1993 Assistente del Commissario Generale del Governo italiano (on. prof. Alberto Bemporad) per l’Esposizione internazionale di Genova ’92 sul tema “Cristoforo Colombo, la nave e il mare”, per i settori Immagine e comunicazione e Commerciale (dirigente e poi consulente); rapporti con Governi e “media” italiani e di altri Paesi, autore del “Quaderno dell’Espositore”, curatore del Catalogo ufficiale dell’Esposizione, collaboratore del filmato sulla Esposizione. N ll’ambito dell mostre ha all’attivo: L’antico rapporto ceramico Liguria-Spagna all’interno del padiglione spagnolo (con testo nel Catalogo ufficiale della Spagna). Gli antichi rapporti ceramici tra la Liguria, la Spagna ed il continente americano dopo Colombo, all’interno del padiglione dei Paesi Latino Americani (con testo nel Catalogo ufficiale dell’Istituto Italo Latino Americano-IILA). Su invito del Governo del Perù, illustrazione/conferenza “Giornata nazionale del Perù”. Su richiesta del Governo del Messico segue la mostra al Priamàr, nel Dicembre 1990-Gennaio 1991, del ceramista messicano contemporaneo Gorky Gonzales. E ancora: mostre sugli antichi rapporti ceramici della Liguria, rispettivamente, con la Corsica (ad Aiaccio) e la Germania (a Bremenhaven). Successivamente, consulente d’azienda e libero professionista nei settori immagine e comunicazione, marketing, formazione del personale. Rapporti con Enti pubblici ed Aziende, italiane e straniere.
Autore e curatore editoriale assieme a Fernando dell’Agli, a Roma, nel 1960, del libro “Passeggiate per Olimpia”, storia dei Giochi Olimpici dall’antica Grecia a Roma ’60, “La Fiaccola per le Arti grafiche” editore, (disegni e grafica di Federico Marzinot).
Studioso della ceramica e del vetro. Autore di libri, soprattutto sulla ceramica, fra cui: “Ceramica e Ceramisti di Liguria”, storia della ceramica ligure dalla Preistoria agli anni ’40 del secolo scorso; Sagep, Genova, edizioni nel 1979 e nel 1987. . “La Ceramica”, Sagep, Genova, 1989 e successive riedizioni; sintesi storica della ceramica ligure dalla Preistoria alla seconda metà del secolo scorso. . “Liguria, terra della ceramica”, ricerca sulla presenza nei secoli ed oggi della ceramica e dei ceramisti in numerose località della Liguria; testo in quattro lingue, De Ferrari, Genova, 1996.
Studi sui rapporti ceramici e del vetro tra la Liguria e gli altri Paesi europei, del continente americano e dell’Oriente.
Dal 1964 al 1966 frequentatore assiduo della fabbrica di ceramiche di Lino Grosso, ad Albisola Capo, e, nell’estate del 1966, espositore di proprie opere in ceramica ad Albissola Marina nella galleria d’arte del bar “Testa” , assieme all’artista-ceramista Oscar Albrito, pure lui attivo da Lino Grosso, ed all’incisore su vetro “Bibeis”, di Noli.
Creatore e gestore della galleria d’arte “Il Cambusiere”, ad Albissola Marina, attiva nelle estati dal 1964 al 1966.
Iniziatore, nel 1966, a Savona, per “Sabatelli Editore”, della collana “Opera prima”, con il volume “La Colombera”, poesie di Silvio Riolfo Marengo, disegni degli artisti Berzoini, Caldanzano, Collina, De Salvo, Peluzzi.
Ideatore e curatore, nel 2003, ad Albisola, del “Premio Salino per l’Umorismo e la Ceramica popolare”, con la presenza di partecipanti al “Salone Internazionale dell’Umorismo” di Bordighera, di opere di ceramisti di 19 città italiane della ceramica e di opere di allievi di tre Istituti Statali d’Arte per la ceramica.
Curatore, nel 2013-2014, del Progetto culturale “Dal mare alle Langhe”, a Bubbio (AT) nell’estate-autunno, con mostre di opere ceramiche, incisioni su vetro, convegni e presentazione di libri d’arte.
Mostre e testi per mostre: Dal 1964, mostre e testi sulla ceramica e sulle altre arti decorative, in Italia ed all’estero, con relativo catalogo, tra cui: . nel 1974, collaborazione all’organizzazione da parte dell’artista Antonio Siri della prima edizione di “Albisola Rassegna 2000”, mostra regionale della ceramica artigianale ed artistica, con sedi espositive nelle due Albisole. Nel 1979, collaborazione all’organizzazione della V edizione di “Albisola Rassegna 2000”, con sedi espositive nelle due Albisole, e realizzazione del catalogo. Nel 1982, a Torino, a Palazzo Nervi, cura della sezione della Liguria e del relativo testo del catalogo della “Mostra della ceramica italiana 1920-40”, organizzata da “Promark”. Nel 1984, ad Albisola Superiore, organizzazione e redazione del catalogo della X edizione della “Rassegna 2000”; presentazione, in tale ambito, d’uno studio sulla presenza di ceramisti liguri a Nevers nel XVI e XVII secolo e d’una ricerca sul campo sulla situazione della ceramica ligure nei primi anni ’80, svolta per iniziativa dell’Istituto professionale “Fernando Santi”, di Genova, presso il quale svolgeva corsi sulla storia della ceramica ligure. Nel 1985, ad Albissola Marina, libro “Omaggio a Torido”, storia della “Casa, fabbrica, museo Giuseppe Mazzotti 1903”, edito dalle “Ceramiche Giuseppe Mazzotti 1903”. Nel 1986, ad Albissola Marina, presso il “Museo civico d’arte contemporanea”, cura della mostra “Forme e colori” di dipinti, sculture in legno, bronzi e ceramiche di Pasquale Galbusera, con catalogo. Nel 1988, a Genova, testo “Siviglia-Genova: la ceramica”nel catalogo della mostra “Genova e Siviglia, l’avventura dell’occidente”, presso la “Loggia della mercanzia”, a cura di Gabriella Airaldi, Jesus Palomero Paramo, Paolo Stringa, Consuelo Varela, Guido Nathan Zazzu, catalogo Sagep Editore. Nel 1989, ad Albissola Marina, libro “Ancora il fuoco”, storia della ceramica ligure dal XVII secolo in avanti e della seicentesca fornace per ceramiche di Via Repetto, in Albissola Marina, divenuta in seguito il ristorante “Il Cambusiere”. Nel 1991, a Genova, testo “Vent’anni ad Albisola dal Bianco” nel catalogo della mostra “Emanuele Luzzati. Le ceramiche (1950-1970”), a Villa Croce, a cura di “Costa&Nolan”. Nel 2000, ad Albissola Marina, presso il “Museo civico d’arte contemporanea”, col patrocinio del Comune, cura della mostra “Lina Poggi: 70 anni di ceramica ad Albisola”, con catalogo. Nel 2002, ad Albisola Superiore, presso Il “Civico Museo della Ceramica “Manlio Trucco”, con il patrocinio del Comune di Albisola Superiore, cura della mostra “Salino e i suoi amici”, con catalogo. Nel 2008, ad Albissola,Marina, testo sulla figura e sull’opera dell’artista-ceramista albisolese Oscar Albrito, per la mostra a lui dedicata presso il“Circolo degli Artisti”. Nel 2014, ad Albissola Marina, presso le “Ceramiche San Giorgio”, “Una serata con FARFA”, conferenza, con mostra, sulla figura e l’opera ad Albisola ed a Savona dell’artista futurista Vittorio Osvaldo Tommasini “Farfa”. Nel 2014, ad Albissola Marina, presso il “Circolo degli Artisti”, cura della mostra “Un incontro con l’arte: dipinti, disegni e ceramiche di Maria Saettone Mauri dal 1934 al 2006”, con catalogo. Nel 2015, ad Albissola Marina, presso il “Circolo degli Artisti”, cura della mostra “Albisola 1964-1998”, dedicata alla storia ed all’attività delle “Ceramiche d’arte Pastorino”, con catalogo. Ancora nel 2015 e 2016, autore degli studi: “Per ricordare Farfa”, a Sanremo, presso il Casinò, nell’ambito della mostra “Vittorio Osvaldo Tommasini – Il Farfa dal mondo a Sanremo”, a cura del Comune di Sanremo, del Casinò e del “Circolo degli Artisti” di Albisola. “I rapporti ceramici tra l’Italia ed il Portogallo”, illustrato il 29 Maggio, a Savona, nell’ambito del 49° Convegno internazionale di studi del “Centro Ligure per la Storia della Ceramica”. “Ceramiche e ceramisti liguri nel mondo, dal Medioevo ad oggi”, illustrato il 12 Agosto, ad Albissola Marina, presso la antica fornace della “Alba Docilia”. “Il tesoro di Albisola”, illustrato assieme agli studiosi Davide Bedendo e Paolo Ramagli, il 29 Agosto, ad Albissola Marina, nell’ambito del programma culturale “I Mercoledì di Pozzo Garitta”.
Nel 2017: il 9 Marzo, ad Albissola Marina, su invito dell’Associazione culturale “La Fornace”, ricerca e conferenza su “Donna e ceramica ad Albisola”. Il 6 Maggio, a Perugia, su invito dell’artista, presentazione della sezione della ceramica della mostra di Giovanna Crescini, intitolata “Racconti di luce”, nella ex-chiesa di Santa Maria della Misericordia. L’11 Giugno, ad Albisola Superiore, presso la Biblioteca civica, su invito dell’Assessorato alla Cultura, replica, assieme a Davide Bedendo e Paolo Ramagli, della conferenza su “Il Tesoro di Albisola”. In Luglio, in collaborazione con Davide Bedendo e Paolo Ramagli, realizzazione dello studio “Presenze di ceramiche e di ceramisti liguri nel mondo dal Duecento al Novecento” per la rivista “Anthia”, dell’Associazione “Amici di Peagna”, su invito del “Circolo degli Artisti” di Albisola, ed il 9 Agosto, sempre con Davide Bedendo e Paolo Ramagli, proposta di tale argomento ad Albissola Marina nell’ambito dei “Mercoledì di Pozzo Garitta”, organizzati dal “Circolo degli Artisti”. Il 5 Novembre, a Monastero Bormida (AT), su invito del “Centro XXV Aprile”, con sedi a Savona, Albisola e Bubbio, cura dell’evento intitolato “Il valore di un Ricordo”, organizzato dall’Amministrazione comunale, per rendere omaggio alla memoria dei Caduti della Divisione “Acqui” a Cefalonia ed a Corfù ed ai Caduti di tutte le guerre. Presentazione, in particolare, dell’opera in ceramica “Il valore di un Ricordo”, degli artisti ceramisti di Albisola Paolo Giallombardo e Cinzia Astaldi, e della mostra di dipinti e disegni dell’artista piemontese Claudio Zunino, intitolata “Ai Caduti della Divisione “Acqui”. Il 16 Dicembre, ad Albissola Marina, conferenza sul Presepe nel mondo, presso l’antica fornace della “Alba Docilia”, su invito dell’Associazione culturale “La Fornace”.
Nel 2018: l’8 Febbraio, ad Albissola Marina, conferenza su “Gli stili di Albisola nella ceramica”, presso l’antica fornace della “Alba Docilia”, su invito dell’Associazione culturale “La Fornace”. 7 Aprile, a Bubbio, nell’ex-Oratorio della Confraternita dei “Battutti”, su invito del Comune, presentazione della mostra di Claudio Zunino“Poesie, personaggi ed arte del nostro tempo”. Cura della mostra “Albisola e Designer per la casa dell’uomo”, al periodo 21 Luglio al 12 Agosto di quest’anno ad Albisola Superiore, Albissola Marina e Celle Ligure, con la collaborazione di Claudio Manfredi (artista), Tullio Mazzotti (artigiano ceramista), Riccardo Zelatore (curatore di mostre), organizzatori Comune di Albisola Superiore e Comune di Albissola Marina. Cura, a Perugia, dal 22 Luglio al 18 Agosto, d’una mostra di ceramiche dell’artista Giovanna Crescini ispirate alla “Fontana Maggiore” di Perugia.
Nel 2018-2019: organizzazione, su invito del Circolo degli Artisti, di Albisola e Savona, di una mostra-omaggio all’albisolese Pietro Mantero (1912-2002), “fornaciante”-e titolare di manifatture ceramiche di Albisola; l’evento ha avuto luogo al Circolo degli Artisti ed al MuDA, entrambi in Albissola Marina, rispettivamente, il 22 e 29 dicembre 2018 ed il 6 gennaio 2019.
In corso: ricerca sulla presenza in Musei del Portogallo di antiche ceramiche liguri e sulla presenza di ceramisti italiani in Portogallo dal XVIII secolo in avanti, per una relazione da illustrare nel 20189 a Savona, al 52° Convegno internazionale del “Centro Ligure per la Storia della Ceramica”. Ricerca sui “Rapporti tra la ceramica Bauhaus e quella italiana negli anni Trenta del secolo scorso”.Ricerca sulla “Presenza di Celle Ligurre nella storia della ceramica”, su incarico di quella Amministrazione comunale. Rapporti con studiosi, musei delle arti decorative e manifatture ceramiche italiani e di altri Paesi.
Libri sulla Liguria nei suoi vari aspetti e realizzazione di libri, fra cui:. “Albisola alla sua Santa”, libro omaggio a Santa Maria Giuseppa Rossello, testi di vari autori, editore Parrocchia di Nostra Signora della Concordia, Albissola Marina, 1981. “Il grande libro della Liguria”, Mondadori, Milano, 1985. “Magliolo nel tempo”, storia di Magliolo e della Val Maremola dalla Preistoria al 2002, Comune di Magliolo, due edizioni nel 2003. “Tra terra e mare”, presenza degli agriturismi in Liguria, Regione Liguria, Assessorato all’Agricoltura, Genova, 2004. Studi sulle tradizioni popolari delle regioni italiane, con particolare riguardo a Campania, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Puglia, Toscana, Veneto.
Sul tema Resistenza – Cura editoriale, nel 1981, su incarico dell’Italsider, del volume “Due treni di storia, una fabbrica genovese nella Resistenza”, di Manlio Fantini, edito dallo “Istituto Storico della Resistenza in Liguria”, Genova. Rievocazione della deportazione in Germania, nel Giugno 1944, di operai e impianti industriali genovesi. Ricerca e realizzazione del corredo fotografico del volume, con immagini di Genova e della sua vicenda politica ed industriale dalla fine del XIX secolo agli anni ’60 del XX. Cura, dal 1981 al 1988, dell’Archivio Storico Italsider. Per “Magliolo nel tempo” ricerche su aspetti e personaggi della Resistenza in Val Maremola, nell’entroterra tra Finale Ligure e Pietra Ligure sino al colle del Melogno e sulla retrostante Val Bormida. In tale ambito: individuazione della figura del magliolese Filippo Lanfranco, leader comunista dello sciopero del Marzo 1944 alla “Piaggio”, di Finale Ligure, deportato per questo a Gusen, dove perderà la vita nel Maggio dell’anno successivo. Proposta al Comune di Magliolo, accolta, per la dedica d’una via del paese a Filippo Lanfranco.
E’ Socio Onorario “FIVL-Federazione Italiasna Volontari della Libertà” e collaboratore di “Libertà dal Popolo”, periodico della FIVL a diffusione nazionale.
E’ Socio e ricercatore di “ISREC – Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della provincia di Savona” e di “ILSREC- Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, di Genova”.
E’ traduttore, per ILSREC, nell’Ottobre 2005, dello studio “Cephalonia” dello storico militare tedesco Gerhard Schreiber.
E’ autore dello studio “I piani nazisti per la distruzione del porto di Genova” presentato nell’ambito del Convegno internazionale “Salvare i porti”, realizzato da ILSREC nel febbraio 2006, a Palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità Portuale di Genova; pubblicato in “Storia e memoria”, n. 2, 2007, ILSREC, Genova.
Ha curato la raccolta della testimonianza di Lelio Speranza sulla figura del prete partigiano savonese don Silvio Ravera, in “Don Silvio Ravera”, ISREC, Savona, 2009.
Ha scritto testi su: “Il Letimbro” e le bombe di Savona in “Quaderni Savonesi”, ISREC, Savona, n. 17, 2009.
. “Sergio Aprosio, “der klen Partisan” in “Quaderni Savonesi”, ISREC, Savona, n. 32, 2013.
. “Dignità della Resistenza” in “Quaderni Savonesi”, ISREC, Savona, n. 34, 2014.
. “La Liberazione di Varazze” in “Quaderni Savonesi”, ISREC, Savona, n. 43, 2016.
. “Otto” una della Resistenza di città” in “Quaderni Savonesi”, ISREC, Savona, n. 43, 2016.
. “Nicolò Siri, “una scelta improvvisa” in “Quaderni Savonesi”, ISREC, Savona, n. 56, 2018.
. “Piero Salomone: con la “Brigata Savona” in “Quaderni Savonesi”, ISREC, Savona, n. 56, 2018.
Autore, nel Gennaio 2016, su incarico dell’ISREC, del documentario L’aeroporto partigiano “Excelsior” di Vesime – Il ruolo dei resistenti di Savona e della Valbormida”.
Autore, il 25 Aprile 2016, su invito del Comune di Carcare, della orazione ufficiale per il 71° anniversario della Liberazione.
Autore dello studio su “La situazione sociale e politica di Varazze tra le due guerre” presentato il 29 Aprile 2016, a Varazze, nell’ambito del convegno di studi “Guerra, pace e non violenza. L’attualità di Claudio Baglietto”, promosso dal Comune di Varazze, dalla “Scuola Normale” di Pisa, dalla “Università degli Studi La Sapienza” di Roma, dall’ISREC, dal Liceo Classico “Gabriello Chiabrera”, di Savona.
Autore della mostra “I colori di un Ricordo”, dal 5 all’11 Febbraio 2017, ad Albissola Marina, presso il “MuDA-Museo comunale d’Arte Contemporanea”, con opere di artisti liguri e piemontesi, per ricordare la vicenda dell’esodo di italiani dall’Istria e dalla Dalmazia, con il patrocinio del Comune di Albissola Marina, della “Associazione Venezia Giulia Dalmazia”, dell’ISREC di Savona, della Sezione di Savona della “FIVL-Federazione Italiana Volontari della Libertà”.
Ha in corso: su invito del Comune di Celle Ligure, una ricerca d’archivio sulla presenza in passato della ceramica nel territorio di Celle Ligure. In Liguria, Francia, Germania ha intervistato ad oltre cento liguri (uomini, donne, religiosi) membri della Resistenza, per la realizzazione, in corso, di “ELLE” – Giovani savonesi nella Resistenza”, opera avente per oggetto la vicenda di Aldo Ronzello (26 anni, ex-ufficiale dell’Esercito, avvocato, rappresentante del PLI nel CLN provinciale savonese, ucciso a Savona da un “cecchino” nel pomeriggio del 25 Aprile 1945) e di oltre la metà dei suddetti intervistati e d’un successivo volume, sempre a cura di ISREC, dedicato all’analoga esperienza da parte di altri giovani liguri.