Per la sinistra di Pietra Ligure i giochi sono fatti, anzi conclusi. Ha scelto, con le sue diverse anime, compresa quella della ‘ristorazione sociale’ e ‘casa dei diritti’, ma non solo, di stendere un tappeto rosso ad un’alleanza coesa del centro destra: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e lo schieramento indipendente che si riconosce nel leader Mario Carrara. Salvo sorprese (con vendette e lacerazioni dell’ultima ora) la coalizione dovrebbe ripetere il cliché vincente di Borghetto S. Spirito. Anche se in quel caso il candidato è stato una sorpresa dell’ultima ora e neppure militante di lunga data. L’alternativa ipotizzata non pare escludere a priori l’on. Sara Foscolo che con la sua imprevista potenza, alle politiche, si è vista candidare, con successo, in più collegi. Difficile credere che dall’alto dello scranno parlamentare possa ripiegare e sacrificarsi. La partita, inoltre, appare segnata. Va in scena, ancora una volta, la sinistra divisa e altri ringraziano.
Chi, nonostante tutto, ha già scelto di scommettere sulla vittoria è il geom. Luigi De Vincenzi, recordman di preferenze alle ultime regionali (5983), con più che soddisfacente risultato alle politiche del marzo 2018, due volte sindaco, ex capo dell’ufficio tecnico del Comune di Borghetto S. Spirito. Una famiglia di imprenditori turisti e una ragnatela di parentele con la Pietra Ligure che ha sempre avuto un ruolo nella vita pubblica e nella politica di centro sinistra. Uno raggruppamento moderato si direbbe e che raccoglie consenso in vari strati sociali.
Ma forse questa volta l’accorto e smaliziato De Vincenzi sottovaluta lo scenario che si viene a creare con un centro destra unito e che non può permettersi di perdere la partita su una piazza che non detiene dai tempi del sindaco leghista Giacomo Accame.
Tra l’altro, l’annuncio di De Vincenzi in corsa per il terzo mandato, arriva subito dopo aver letto da Ivg.it e Savona News, anticipata a novembre e dicembre, la discesa in campo della Sinistra per Pietra Ligure. Un ‘laboratorio politico’ formato soprattutto da ex esponenti del Pci e di Rifondazione Comunista. Un documento è stato predisposto da un gruppo di lavoro coordinato da 5 candidati alle elezioni amministrative. Ovvero, Romano Rembado (1936), già primario di Medicina Nucleare all’Ospedale Santa Corona; Luciano Laschi (1944), già medico ortopedico all’Ospedale Santa Corona; Gianni Giordano (1950), già specialista in medicina interna all’Ospedale Santa Corona; Ettore Cavallero (1949), ex dipendente dell’Ospedale Santa Corona; Giulia Zanelli (1984), infermiera presso l’Ospedale Santa Corona e ancora Pier Giorgio Pavarino.
Accade nei giorni in cui si legge sui media locali che “la maggioranza degli iscritti al Pd della provincia di Savona non vuole più liti e fratture, ma vuole ricucire, superare i contrasti e ricostruire”.
Cosa risponde De Vincenzi al nuovo scenario della sinistra divisa ? A Ivg si limita a dire: “Sarebbe stato logico proseguire il mio percorso in Consiglio regionale ma le richieste della gente, dei cittadini, ogni giorno, mi hanno spinto a dare una risposta, una risposta positiva per l’amore che ho per Pietra Ligure: d’altronde, l’esperienza in Regione ha ampliato la mia formazione politico-amministrativa senza indebolire le mie radici locali. Ho lavorato per il bene del territorio savonese nel rispetto delle persone che mi hanno votato e degli schieramenti di appartenenza, sempre però nell’interesse dell’intera comunità. Ma io sono soprattutto un uomo d’azione e mi è mancato l’impegno diretto sul campo, mi è mancata la quotidianità amministrativa fatta di progetti, decisioni, scontri e incontri nonché il piacere e l’orgoglio di poter dare risposte concrete e immediate ai problemi di tutti i giorni. E ora la mia stessa concretezza mi spinge a lanciare oggi una idea, una proposta amministrativa per rilanciare la cittadina pietrese: è mio desiderio riprendere il percorso intrapreso con i miei due mandati da sindaco, per il paese c’è tanto da fare e da lavorare: Pietra Ligure deve cambiare strategia, deve cambiare passo e trovare una guida più sicura ed energica”.
Come non bastasse, ma è difficile crederlo con un minimo di barlume del buon senso, c’è persino chi ipotizza una discesa in lizza del sindaco uscente Avio Valeriani che, proprio a sinistra, viene considerato la peggiore disgrazia politico amministrativa che la città abbia subito negli ultimi anni. A meno che De Vincenzi non abbia la risposta in tasca, la candidatura di Valeriani sarebbe un ulteriore affronto e per pochi voti che prenda nel bacino del centro sinistra, non è lui un pericolo.
TUTTO LA LEGGERE IL ‘MANIFESTO’ DELLA SINISTRA
PER PIETRA LIGURE RIPORTATO DA IVG.IT
“…..La nostra proposta per gli ambiti socio – assistenziale, dell’istruzione, culturale e turistico scaturisce dalla convinzione che le istituzioni debbano tornare a porre il cittadino al centro della propria progettazione, agendo attivamente per rafforzare e ricostruire una rete sociale sana”. Altro punto la creazione di un progetto di ristorazione sociale, “sulla scorta dei bar e trattorie sociali già esistenti sul territorio ligure, che permetta di creare una realtà per il lavoro protetto e l’integrazione, che consenta inserimenti lavorativi per persone in condizioni di emergenza economica o provenienti da percorsi di reinserimento sociale, nonché l’effettuazione di tirocini formativi per giovani e adulti disoccupati che vogliano un’occasione per costruirsi una nuova professionalità”.
Il gruppo di lavoro che ha curato la proposta socio – culturale della Sinistra per Pietra Ligure è coordinato dalle nostre due candidate alle elezioni amministrative del 2019: Laura Ferrando, ex dipendente comunale nell’ambito di servizi sociali, pubblica istruzione e cultura; Paola Schiaffino, antropologa con esperienze nel settore socio – educativo” conclude il gruppo pietrese, che si prepara alla sfida elettorale.
Casa dei diritti: “Traendo ispirazione dal progetto del Comune di Milano, proponiamo la creazione di un centro in cui si sperimentino nuove pratiche sociali e civili sui diritti, con l’intento di coniugare servizi tradizionali, sportelli informativi e nuove opportunità. Il progetto prevederà inizialmente la creazione dei seguenti sportelli: o Orientamento legale gratuito per problemi legati a diversi ambiti: lavoro, casa, immigrazione, separazione o affido dei minori, reati penali; o Sportello di primo ascolto, informazione, consulenza legale e orientamento giuridico contro la violenza sulle donne e di supporto contro le discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere; o Supporto e orientamento contro le discriminazioni etniche, religiose o nazionali per cittadini italiani e/o di origine straniera, finalizzato al contrasto e alla rimozione di fenomeni di discriminazione diretta o indiretta e alla consulenza e sostegno per la richiesta della cittadinanza italiana. o Sportello informativo per il cittadino riguardante i servizi offerti dal Comune nei diversi ambiti (servizi alla famiglia, scuola, terza età, cultura, ecc.), dalla Regione (borse di studio, bandi, formazione, ecc.) e dall’Unione Europea (bandi, finanziamenti, progetti, tutela dei diritti, ecc.); o Informagiovani”.
SU SAVONA NEWS DI DICEMBRE SI POTEVA LEGGERE:
La sinistra per Pietra Ligure propone nel programma elettorale un progetto per le aree dell’ex cantiere Rodriquez. Il gruppo di lavoro che ha elaborato il documento è stato coordinato dal candidato per Pietra 2019, Pier Giorgio Pavarino, ultimo operaio del cantiere:
“Dalla vicenda opaca e tormentata che ha riguardato la dismissione dell’ex cantiere navale Rodriquez era uscito un progetto di recupero di quelle aree che prometteva di restituire alla cittadinanza uno spazio destinato a nuova attività produttiva, per quanto ridimensionata rispetto al passato, e altri a disposizione della comunità (giardini, passeggiata, attività commerciali e ricreative). Occorre constatare che quel progetto è rimasto sospeso nel limbo della campagna elettorale e che ciò che ne rimane oggi sono solo 44.000 m2 di devastante scenario post industriale.
Quando il cantiere è stato chiuso, nel 2007, dava lavoro a circa 400 dipendenti e, grazie anche all’indotto che favoriva albergatori, commercianti, erogatori di servizi, si ritagliava uno spazio di assoluta centralità nell’economia cittadina e non solo. Il nuovo cantiere avrebbe dovuto essere realizzato entro il 01.01.2010 e avrebbe dovuto reintegrare i dipendenti messi in cassa integrazione. Dopo 8 anni di inutili attese, invece, i dipendenti sono stati abbandonati al loro destino e il cantiere non ha mai ripreso la sua attività, con un costo per la collettività di circa 10 milioni di euro, ossia 2 volte e mezzo quello preventivato per la realizzazione del nuovo cantiere.
Il progetto in questione comportava un tale impatto ambientale da configurare scenari apocalittici: la costruzione della diga foranea, per esempio, avrebbe devastato gli arenili, la cui conservazione, invece, dovrebbe costituire una priorità per una località a prevalente vocazione turistica; l’immane colata di cemento avrebbe compromesso per sempre il fragile equilibrio delle correnti, dei corsi d’acqua, della biodiversità di un importante tratto della fascia costiera.
Alla luce di queste considerazioni proponiamo l’esproprio delle aree edificabili vendute; la loro riqualificazione come spiaggia libera comunale e parco pubblico; il recupero della zona interessata secondo i criteri della sostenibilità e eco – compatibilità. Questo provvedimento sembra essere del tutto improcrastinabile per il rilancio del turismo, rimasta ormai pressoché l’unica fonte di reddito e di lavoro per la cittadinanza pietrese. Per gli edifici tutelati da vincolo paesaggistico (archeologia industriale) proponiamo il loro recupero e la successiva destinazione in parte all’istruzione superiore e universitaria, in collaborazione con l’Ospedale Santa Corona, in parte a uso uffici comunali. La Sinistra per Pietra Ligure si impegna a garantire ogni sforzo necessario affinché nelle aree dismesse siano realizzate opere che contribuiscano al progresso e al bene collettivo; affinché sia assicurata la tutela ambientale e la difesa di un territorio fragile, martoriato e che, come accaduto di recente, può rivelarsi pericoloso per chi non lo rispetta. Il gruppo di lavoro della Sinistra per Pietra Ligure costituito per l’elaborazione della parte del programma elettorale dedicata al recupero delle aree dell’ex cantiere è coordinato dall’ultimo operaio del cantiere stesso, Pier Giorgio Pavarino, che sarà candidato alle elezioni amministrative previste per il 2019.