Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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L’esperto: dove va la Sanità ligure, modello Toti-Viale e alle prese con il ‘buco’ ereditato.
S.Corona senza angiografo, ma 3 al San Paolo


L’unico angiografo dell’emodinamica e cardiologia interventistica si è rotto, cosa gravissima, nel corso di un intervento alle coronarie. Parliamo di uno strumento vitale per i pazienti del reparto. “Accade al S.Corona, Dea di II livello – spiega a IVG.it il consigliere regionale del Pd, Luigi De Vincenzi – e non può restare senza angiografo. Lungi da me voler fomentare la competizione già troppo marcata con il San Paolo, perchè Pietra Ligure (con il bacino del ponente ndr) deve averne uno solo, vecchio e per di più mal funzionante ?”. Intanto l’assessore Viale a tamburo battente ha fatto sapere che si “provvederà d’urgenza all’acquisto del nuovo angiografo”. Facciamo un nodo al fazzoletto ed un segno sul calendario. Perchè, aggiungiamo, la politica è usa palleggiarsi responsabilità e colpe con l’alternarsi al governo ? Intanto quale futuro per la Sanità ligure, del savonese ? Quali prospettive, secondo il giudizio di un ex manager che non parla in politichese. Cosa ha lasciato in eredità la coppia Burlando – Montaldo ? E quel Miceli che non si risparmiava in dichiarazioni stampa. Oltre all’arroganza dell’ex assessore alla Sanità, ma anche i nominati al vertice dell’Asl 2, quale Flavio Neirotti per anni  ‘dominus’ al Santa Corona prima e poi all’Asl  2 fino al ‘licenziamento’ in tronco.

Claudio Moltaldo, già assessore alla Sanità e Neirotti, ex direttore generale Asl 2 Savonese

Il dr. Neirotti (nessun tifo per le pendenze giudiziarie, anzi), non avrebbe avuto forse il dovere di far sentire la sua ‘voce’, la sua esperienza e testimonianza, almeno di fronte alle maggiori problematiche e scelte compiute da Regione e ASL 2 che ha diretto, per nomina politica e per la quale veniva profumatamente ricompensato ? L’ultima volta, almeno che si sappia, si è visto ad una riunione pubblica alla vigilia delle comunali di Borghetto S. Spirito: un’assemblea promossa da Forza Italia. E’ stata sufficiente la sua presenza per mandare su tutte le furie esponenti leghisti che temevano la candidatura a sindaco di Neirotti, poi smentita dal centro destra. Neirotti, laureato in sociologia indirizzo politico ed economico, direttore generale dal primo luglio 2008   fino al febbraio 2016 quando fu licenziato dalla Regione in concomitanza con l’indagine sull’ortopedia privata ad Albenga. Dopo aver ricoperto, dall’età di 46 anni, al Santa Corona, ruoli direttivi a partire dal 1997: dal Provveditorato all’Economato, a responsabile del personale, agli affari legali, dipartimento giuridico, a dirigente amministrativo, a direttore generale dell’azienda ospedaliera Santa Corona.

FOTOGRAFIA ALIENA DI OPINIONI PERSONALI DI UN EX MANAGER  – DOCENTE

“Quando si parla del mondo sanitario bisogna ricordarsi che si è di fronte a uno spaccato di sofferenza, umanità, lavoro onesto di tanti operatori, straordinaria generosità e cupidigia. In mezzo c’è il tempo che passa, i modelli internazionali a cui ci si ispira, le enormi ricadute delle scoperte scientifiche, le risorse che sono sempre meno e certamente insufficienti per far reggere organizzazioni preesistenti. Quando quindi si parla di questi temi è indispensabile fuggire dal particolare, fare tre passi indietro e osservare la scena senza patos, ma come fanno gli storici, usare strumenti distaccati per cercare di raggiungere l’obbiettività. Cosa non facile certamente”.
Utile chiarire e sapere.
1- I soldi raccolti dalle tasse vengono gestiti in tutti i sistemi statali da chi ha il potere, sia autoritario che elettivo, secondo scelte politiche
2- Chi ha il potere nomina dei mercenari obbedienti che seguano pedissequamente, con opportuna discrezione, le rigide direttive facendo credere che anche le scelte più dolorose siano proprie.
3- I comitati di gestione di vecchia memoria con i loro presidenti si comportavano nello stesso modo lasciando un respiro alla clientela professionale per fini elettorali.
4- Caduto il muro di Berlino, dopo pochi anni, il governo Amato (1992 ) ha fatto approvare al Parlamento una riforma dello Stato sotto dettatura del Fondo monetario internazionale .
5- La tolleranza sulle follie dell’economia italiana da parte delle potenze economiche era finita. La geopolitica era cambiata con la vittoria del fronte occidentale e delle sue regole.
6-La riforma prevedeva la radicale riorganizzazione delle pensioni, della finanza pubblica, del pubblico impiego e della sanità con leggi di settore.
7-Per la sanità nascono le Aziende che devono chiudere in pareggio i bilanci, i direttori generali con potere monocratico, il budget, il ridimensionamento del potere dei primari chiamati da un direttore generale Capireparto di linee di produzione…..quindi direttori. Anche le assicurazioni private erano auspicate.
8- E’ passato quasi un quarto di secolo e il processo come è evidente non è terminato.
9- Nel mentre l’Università ha attivato il numero chiuso degli accessi a medicina e alle successive specialità.
10- Oggi il sistema non ha più medici giovani da assumere sia per sostituire i medici di famiglia, sia i medici specializzati da sostituire a quelli andati e che andranno presto in pensione dagli ospedali.
11- Nel mentre gli stipendi sono bloccati da quasi vent’anni.
12- La Giunta Toti -Viale per sopperire alla carenza di denaro, al buco ereditato dalla giunta precedente nel bilancio Sanità, ha deciso di riformare il sistema ligure privatizzandolo del 15/20 per cento e aprendo ai privati la gestione in convenzione degli ospedali piccoli condannati alla chiusura (Bordighera,Albenga,Cairo Montenotte) pari a 300 posti letto circa più ambulatori, e a Genova appaltare un ospedale da 400 posti letto agli Erzelli con la conseguente chiusura di Sampierdarena, Voltri...ecc. trasformandoli in piastre ambulatoriali. Anche Quarto è passato ai privati come rsa-rp.
13- Nel contempo su tutto il territorio regionale è stata applicata la legge Balduzzi N°70/2015 che in estrema sintesi assegna le specialità negli ospedali in funzione dei bacini di utenza secondo dettati di qualità internazionali..imponendo la soppressione dei doppioni …
Senza aver chiaro i particolari di ogni punto è difficile esprimere qualsiasi valutazione sulla situazione in atto.
Il tutto fa emergere una complessità del sistema dove il punto di caduta non è facile prevedere. Ci avviamo verso una sanità liquida secondo la profezia più generale di Zygmunt Bauman. Lo spappolamento dell’organizzazione esistente senza intravvedere il traguardo finale. Che comunque non deve essere allegro per noi cittadini. Quanto sopra è una fotografia aliena dalle mie opinioni personali.

Per i direttori generali dell’intera regione c’è da sottolineare che tutti scadranno nel prossimo luglio e quindi già oggi sono alla legittima ricerca di contratti sicuri di tre anni rinnovabili di due. La Regione Liguria dovrà attivare una nuova legge nazionale di selezione. Piemonte e Lombardia sono partiti subito e hanno nominato i nuovi direttori generali a novembre e a dicembre. La dipartita di Porfido per chi del mestiere non è stata quindi inattesa ma la nomina, questa si improvvisa, nell’Asl di Valle Olona (Busto Arsizio) ha accelerato gli eventi.

DE VINCENZI: 2 ANGIOGRAFI AL S. CORONA FUORI USO, 3 AL SAN PAOLO, UNO NUOVISSIMO 

LA DICHIARAZIONE DI LUIGI DE VINCENZI, VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE PER IL PD, PUBBLICATA DA IVG.IT – Il reparto di emodinamica del Santa Corona ha bisogno urgentemente di un nuovo angiografo: l’unico a disposizione, oltre a essere vecchio, si rompe con una certa frequenza e ora anche durante gli interventi. La Regione e l’Asl ne acquistino uno al più presto, ne va della salute e della sicurezza dei pazienti”……chiunque conosca il Santa Corona, a partire dai pazienti e dal personale sanitario, sa che da qualche anno a questa parte il servizio è peggiorato gradualmente. …. medici e infermiere che, anzi, grazie alla loro professionalità, riescono costantemente a rimediare alla carenze tecniche di cui è vittima il presidio sanitario. Il problema è il depauperamento continuo dei servizi”….. diffondendo la fotografia dei due ecocardiografi, costantemente rotti abbandonati nelle corsie di cardiologia. In quell’occasione l’allora direttore generale dell’Asl 2 Porfido aveva polemizzato con me (che avevo avuto l’unica colpa di diffondere le preoccupazioni di medici e infermieri) senza mai ammettere la verità. Adesso però sono direttamente i medici della cardiologia interventistica, più che mai preoccupati ed esasperati, a lanciare l’allarme, visto che pochi giorni fa l’unico angiografo presente presso l’emodinamica e cardiologia interventistica si è rotto, cosa gravissima, nel corso di un intervento alle coronarie. Parliamo di uno strumento vitale per i pazienti di questo reparto”….“Il Santa Corona è un Dea di II livello – spiega il consigliere regionale del Pd – e non può restare senza angiografo. Lungi da me voler fomentare la competizione già troppo marcata fra i due ospedali, ma vorrei rilevare che al San Paolo di Savona, Dea di primo livello, per esempio, pare che gli angiografi siano tre, di cui uno nuovo. Perché l’emodinamica di Pietra Ligure deve averne uno solo, vecchio e per di più mal funzionante? Verrebbe da credere che questo continuo depotenziamento faccia parte di una strategia precisa per declassare il Santa Corona, cosa che, peraltro, denuncio da tempo. Ma visto che l’assessore Viale continua a negare questa tendenza, dia un segnale concreto e proceda all’acquisto di angiografo per l’emodinamica. Non era possibile, vista la situazione di estrema emergenza e trattandosi di un macchinario vitale per la salute dei pazienti, procedere, secondo le norme di legge, con l’acquisto diretto senza gara? Non è già stato fatto in altri casi? L’assessore valuti anche questa possibilità, ne va della vita dei pazienti.”.

COMUNICATO DELLA REGIONE PER L’ADDIO A SORPRESA DI PORFIDO –

Eugenio Porfido ex direttore generale Asl 2 del savonese

18 DICEMBRE 2018 – Rivolgiamo al dottor Porfido l’augurio di buon lavoro per il nuovo prestigioso incarico in Lombardia, ringraziandolo per l’impegno profuso in questi tre anni in Liguria, inizialmente anche con un ruolo commissariale in un momento complesso per l’Asl2 Savonese”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale circa la nomina del direttore generale della Asl2 Eugenio Porfido a capo dell’azienda socio sanitaria territoriale Valle Olona, con sede a Busto Arsizio in Lombardia. “Siamo certi – aggiungono Toti e Viale – che nell’affrontare le nuove sfide legate al ruolo di vertice che andrà a ricoprire in Lombardia, con un riavvicinamento ai propri affetti, Porfido saprà portare la sua esperienza, arricchita anche dal percorso intrapreso in Liguria, nel quale ha saputo dare un importante contributo anche all’attuazione della riforma del sistema sanitario”.

COMUNICATO NOMINA DI PAOLO CAVAGNARO  COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLA ASL2 SAVONESE

Paolo Cavagnaro dal nuovo anno direttore generale dell’Asl 2

GENOVA. 28 dicembre –  È Paolo Cavagnaro, direttore sanitario della Asl3 Genovese, il nuovo Commissario Straordinario della Asl2 Savonese. Oggi la Giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale, ha approvato la delibera di nomina. Cavagnaro sostituirà Eugenio Porfido che, nominato direttore generale nel luglio 2016, la settimana scorsa, d’intesa con il presidente Giovanni Toti e l’assessore Viale, ha annunciato il proprio trasferimento al vertice dell’azienda socio sanitaria territoriale di Valle Olona, in Lombardia. Cavagnaro assumerà l’incarico di Commissario Straordinario dal 1° gennaio 2019 e lo manterrà fino alla scadenza naturale del contratto del direttore generale, il 31 luglio prossimo. “Sono certa che il Commissario Cavagnaro – affermano il presidente Toti e l’assessore Viale – saprà portare avanti i progetti avviati nella Asl2, nell’interesse dei cittadini. Al contempo vogliamo ringraziare Porfido per l’impegno profuso, certi che l’esperienza maturata negli ultimi due anni e mezzo qui in Liguria sarà preziosa per svolgere al meglio il nuovo incarico”.

LETTERA  DENUNCIA DI UN CITTADINO A TRUCIOLI.IT

il giorno 28/12/2018 si reca in un punto di assistenza sanitaria sotto la Rete Sanitaria pubblica regionale ligure per prenotare una ecografia di verifica, di una situazione già sotto controllo medico, per il prossimo settembre 2019 e si sente rispondere che non c’è nessuna disponibilità nell’anno nuovo, quindi l’impiegata lo invita a riprovare tra qualche mese… Questo è lo stato dell’arte della Sanità ligure, ma se il cittadino si recherà in un Centro medico privato a pagamento ( ad esempio quello di Toirano ) questo esame sarà sempre rapidamente eseguibile al pagamento però di circa 50 euro se poi ne farà due diversi nello stesso giorno, tipo fegato e tiroide o altro, il costo totale previsto e scontato sarà di circa 70 euro …. Non aggiungo altro

LA SPESA NELLA SANITA’ – DAL BILANCIO REGIONALE si legge:…..

Le risorse effettive iscritte nel bilancio di previsione per l’anno finanziario 2019 ammontano a 5.223 milioni di euro. Le risorse iscritte con vincolo di destinazione nel bilancio 2018 ammontano a 4.409 milioni di euro. Le principali risorse discrezionali a carattere ricorrente  pari a 404 milioni sono rappresentate dai tributi propri (381 milioni di euro). I trasferimenti per la programmazione comunitaria U.E./Stato 2014-2020 ammontano a 128 milioni di euro. 64,8 milioni quale quota discrezionale allocati nell’ambito delle risorse per la Tutela della Salute di cui 60 milioni per il ripiano dei disavanzi pregressi (esercizio 2018) oltre a 12 milioni per il ripiano pluriennale dei disavanzi relativi all’esercizio 2004.

Si ricorda per quanto riguarda la Sanità che, nonostante le accresciute esigenze derivanti anche dal rinnovo contrattuale, il disegno di legge di bilancio dello Stato conferma il fabbisogno sanitario nazionale in 114,43 miliardi di euro, prevedendo un incremento riguardo all’anno 2020 (2 miliardi di euro e per l’anno 2021 di ulteriori 1,5 miliardi di euro). Le Regioni hanno espresso preoccupazione rispetto ad un livello di finanziamento giudicato non coerente con il livello dei servizi da garantire e con gli impegni derivanti dai rinnovi contrattuali della sanità. Tale situazione ha determinato una revisione del sentiero di rientro dal disavanzo previsto dalla legge regionale 34/2016 che è stato oggetto di un emendamento al disegno di legge finanziaria;


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