Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il ‘palio di Noli’ perfetto harakiri per 5 liste


E’ una tradizione medioevale ancora molto diffusa su tutto il territorio nazionale, che si svolge con differenti modalità e grande richiamo.  A Siena corrono i cavalli i cui fantini rappresentano i sestieri della città, per dimostrare la supremazia di un gruppo di cittadini per un anno. Ad Asti invece corrono gli asini, per analoghe ragioni, ma con una simpatica carica ironica aggiuntiva. A Noli, eccellente Repubblica Marinara, il palio era sostituito da una avvincente regata tra 4 barche dei pescatori con i colori dei rioni storici del Burgu, Ciassa, Purtellu e Maina, (Borgo, Piazza, Potello e Marina), che purtroppo da anni è stata soppressa.

Attualmente queste manifestazioni hanno accresciuto ovunque l’aspetto folcloristico e la valenza turistica, pur mantenendo simbolicamente quella sociale di un tempo, quando le gare competitive, contribuivano a smorzare i forti contrasti tra le fazioni, prima che potessero sfociare in vere lotte sanguinose.

Comunque sebbene trasformate, molte manifestazioni sportive moderne, hanno queste radici. Compreso il calcio, che oggi presenta anche aspetti sociali tanto rilevanti quanto preoccupanti, veniva praticato a Firenze in modalità medioevale tra due squadre numerosissime, che si affrontavano in modo fisicamente assai pesante, in rappresentanza delle fazioni. Viceversa a Noli è in corso una gara di tutt’altro rilievo, ma che fatte le dovute rilevanti differenze, presenta alcuni aspetti formali simili a quanto sopra rilevato.

Si tratta della competizione dei Candidati Sindaci in vista delle prossime elezioni Comunali, che si dice, vedrà una partecipazione numerosa, più ampia dei rioni storici, con in “palio” l’Amministrazione della Città e delle due frazioni di Tosse e Voze, per i prossimi 5 anni.

Si tratta di un tornata elettorale con caratteristiche particolari, forse un po’ paradossali comunque di grande importanza.

Il percorso di oltre 50 anni di Amministrazione, svolto quasi esclusivamente nel segno dello stile tradizionale di basso profilo, ha portato la Città allo stato negativo attuale, rispetto alla sicurezza idrogeologica, alla viabilità, e alla conservazione dei beni storici e archeologici: resti del porto Romano e del Villaggio, (salvo il tesoro aureo ) ,Santa Margherita, Porta del Sino” perduti”; Castello “trasfigurato”; con Casazze, S.Michele e centro storico” in semi abbandono”. Infine turismo, attività commerciali ed economia sono al minimo e si nota l’ inizio di una tendenza allo spopolamento. Senza contare i debiti milionari del Comune in relazione ai due scavi di via 4 Novembre e via Belvedere.

Una simile situazione, probabilmente la più critica dal dopoguerra, impone sia ai Nolesi, sia ai prossimi Amministratori, fondamentali considerazioni e seri interrogativi in merito al come uscirne, sfruttando l’imminente occasione. Anche rispetto alla scelta dei Sindaci, l’atteggiamento è stato ancora una volta conservativo tanto che sono stati scelti quasi esclusivamente dei Nolesi, salvo uno integrato, per ben 11 mandati, dei quali, due per ben 15 anni ciascuno, e uno per 10, in alternanza.

Chissà se a maggio, questa tradizione sarà confermata o verranno prese in considerazione le proposte di eventuali “foresti”, senza pregiudizi, magari anche in conseguenza del clima nazionale alternativo e antipartito ? Saranno determinanti coloro che considerano attentamene, oltre agli obiettivi e alla credibilità del programma di tutti i candidati, anche le loro valenze personali ( competenze, esperienze amministrative e di settori specifici utili, qualità e orientamenti culturali ), senza dimenticare di valutare il loro vissuto precedente pubblico e privato e infine valutando la loro eventuale autonomia dai partiti e dalle amministrazioni precedenti ?

Inoltre i Nolesi, nella sfida elettorale, sceglieranno programmi più mirati agli interessi personali, oppure quelli di più ampia valenza collettiva, che comunque comportino ritorni indiretti positivi per ciascono e per tutti ?

D’altro canto i candidati sapranno, con proposte alternative credibili, catturare anche l’attenzione e la fiducia delle centinaia di cittadini che nelle ultime tornate elettorali non hanno votato, i quali da soli potrebbero cambiarne l’esito ?

La presenza di ben 5 liste, se confermata, da un lato potrebbe costituire un’offerta politica più ampia e diversificata, mentre dall’altro potrebbe indurre una dispersione di voti, favorendo probabilmente quella “di sinistra”, che storicamente è sempre stata più strutturata. Soprattutto se il relativamente ampio campo restante, sarà suddiviso in ben 4 compagini, oltre al partito degli astensionisti che fu di circa 500 persone 5 anni fà.

Inoltre anche l’abbinamento ipotizzato Marina Gambetta – Giovanni Maina, tutto da confermare, non cambierebbe strategicamente la situazione, poiché per creare le condizioni di un confronto alla pari, ci vorrebbe una confluenza assai più ampia, tale da ridurre a 3 le liste in competizione. Prospettiva assai ardua, considerando la già confermata lista di Marino Pastorino e quella ritenuta sicura del Vice Sindaco uscente Alessandro Fiorito, alter ego di Niccoli.

Dunque gli elettori probabilmente si dovranno districare in un contesto difficile e complesso, sperando che sappiano scegliere al meglio per il bene di Noli. Di certo a Noli, Voze e Tosse è palpabile l’aspettativa di una svolta che garantisca finalmente, un rapido e immediato futuro positivo, del tutto meritato.

Giovanni Maina



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G.Maina

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