Borghetto S. Spirito aveva chiuso l’esperienza della Pro Loco il 16 marzo 2018 con un comunicato al vetriolo e una paternità generica. Poco meno di 9 mesi dopo la cittadina ha organizzato ed accolto, con il suo sindaco Giancarlo Canepa, l’istituzione comprensoriale della Iat che vede l’adesione dei Comuni di Toirano, Bardineto e Calizzano. In pratica due realtà: parte della Val Varatella e dell’alta Val Bormida, unite negli obiettivi, nelle strategie, negli annunci inaugurali. Un sodalizio orfano di Balestrino e Boissano che hanno preferito mantenere la pietra miliare delle loro Pro Loco. Un’occasione persa dell’unione che fa la forza ? Il buon senso direbbe di si, ma bisognerà attendere i fatti, o meglio i risultati, senza cullarsi negli allori e facili illusioni. E a far coraggio, ce ne fosse bisogno, è accorso il dinamico primo cittadino di Andora. Pochi giorni prima aveva festeggiato, con la sua squadra e 120 simpatizzanti, un anno di lavoro e ‘politica del fare’.
Il sindaco Canepa, a sua volta, aveva ringraziato anche attraverso i media, gli sponsor che hanno contribuito a sostenere, nel 2018, la realizzazione dell’Ufficio ed alcune iniziative promozionali: Agenzia Immobiliare La Borghettina, ASD Outdoor Bardineto, Ditta Celo di Losurdo, Ditta GESTI.SAV (Conad Toirano), Ditta Siscom e Nuova Pro Loco Bardineto. Sulle ali dell’entusiasmo che dovrà pero vincere tante scommesse, ha ricordato che “per la realizzazione di un comprensorio competitivo, in grado di offrire opportunità di svago e di intrattenimento per 365 giorni all’anno (basterebbe saperne organizzare e sfruttare bene solo la metà ndr) è appena iniziato e, con l’aiuto degli Sponsor che si candideranno a sostenerlo nel 2019, si potranno realizzare importanti interventi (in attesa siano resi noti ndr) a beneficio del nostro territorio”. Purché ci troviamo a discutere dell’ottimismo della ragione, dovrebbero essere in molti a tifare affinchè la coesione sia coronata dal successo, basterebbe un passo alla volta nella giusta direzione. Cambiare registro e uscire da un certo provincialismo.
Quel passo che forse non era più in grado di fare la ormai solitaria e gloriosa Pro Loco di Borghetto che aveva dato in esclusiva a Ivg.it un comunicato tranciante: “L’associazione turistica Pro Loco si è sciolta dopo più di mezzo secolo di esistenza. Le cause che hanno portato a questo triste epilogo, – hanno fatto sapere dalla Pro Loco, – sono principalmente da attribuire ad una mancanza di fondi provenienti da enti pubblici come la Provincia di Savona, che aveva erogato contributi economici alla Pro Loco fino al 2014, e il Comune di Borghetto S.Spirito che aveva erogato praticamente il contributo più cospicuo fino a tutto il 2017, finanziamenti che hanno permesso all’associazione, tramite convenzioni oggi non più rinnovate, di gestire l’ufficio informazione ed accoglienza turistica (Iat) per 25 anni. La nuova amministrazione comunale (Forza Italia e Lega ndr), insediatasi a giugno dello scorso anno, – dopo aver dichiarato il pre-dissesto a causa della difficile situazione debitoria delle casse comunali, ha ritenuto non fosse più possibile sostenere una spesa di circa 40mila euro per lo Iat da parte della stessa Proloco che gestiva l’ufficio dal 1992 con buonissimi risultati riscontrabili dal gradimento dell’utenza turistica e degli stessi residenti. Di conseguenza, vista la naturale scadenza della convenzione con la Proloco il 31 dicembre del 2017, l’amministrazione non ha più rinnovato la stessa, addirittura azzerando il sostegno economico dato precedentemente. Come prescritto dal nuovo statuto dell’associazione turistica Proloco di Borghetto adottato dal 2013, durante l’ultima assemblea dei soci di venerdì 16 marzo, gli esigui fondi di cassa rimasti, dopo aver pagato tutte le spese di chiusura (commercialista, bollette telefoniche, tasse sulla liquidazione del dipendente etc.), sono stati devoluti a varie associazioni del territorio: l’Abeo del Gaslini di Genova, la Croce bianca di Borghetto S.Spirito, la società calcistica Borghetto 1968 e i servizi sociali del Comune. Resta il rammarico per un’uscita di scena a testa alta, ma triste, di un’associazione prima guidata dal presidente Giovanni Gandolfo (dal 1992 al 2012) e poi dal presidente Anna Maria Ferrante (dal 2012 al 2017), che tanto aveva dato nel corso degli ultimi decenni alla cittadina di Borghetto S.Spirito”.
Per chi ha seguito la vita socio economica, politico amministrativa di Borghetto, è difficile non riflettere che la lista degli incapaci e mediocri ha causato danni alla comunità e annovera gli anni di Gandolfo sindaco, con una giunta che ha lasciato cumuli di macerie, si è dissolta nelle contraddizioni politiche tra ‘omini’ e i chiaroscuri del dramma umano. E sempre in attesa del ‘guardiano della rivoluzione’.
SI ERANO IMPEGNATI CON I LORO ELETTORI. GLI ELETTI SONO IN GIUNTA E NEL PARLAMENTINO MA TUTTI I CANDIDATI, NESSUNO ESCLUSO, DOVREBBE NUTRIRSI DEGLI IMPEGNI MORALI ASSUNTI. PRIMI A DARE IL BUON ESEMPIO, PARTECIPANDO IN MODO ATTIVO Al ‘RECITATO’ RILANCIO DI BORGHETTO. RIPUBBLICHIAMO TUTTI I VOLTI, CON NOMI E COGNOMI, AFFINCHE’ OGNUNO SIA MESSO DI FRONTE AL DOVERE DELLA COERENZA. PARTECIPANDO ALLE RIUNIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE, CONTINUANDO A LEGGERE I MEDIA CHE PUBBLICANO CON IL ‘COPIA E INCOLLA’ E QUANDO HANNO TEMPO ANCHE GLI APPROFONDIMENTI DI CHI NON SI ACCONTENTA DI QUANTO PASSA IL PALAZZO, MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE, E SI SFORZA DI FARE INFORMAZIONE TRA LA GENTE COMUNE, I PROBLEMI DI OGNI GIORNO, A COMINCIARE DAL BIGLIETTO DA VISITA CHE E’ SOPRATUTTO DECORO 365 GIORNI L’ANNO. E SAREBBE UN’OTTIMA PROMOZIONE CHE FA LA DIFFERENZA.