Trucioli.it forse rappresenta la schiacciante minoranza dei cittadini. I beni demaniali sono di tutti e vanno dati in concessione al miglior offerente ? Oppure, come è giusto che sia (?), a chi garantisce il voto, le clientele, la Scajola – Vaccarezza and C. a cui si sono aggiunti valorosi leghisti di casa nostra. Chi non dimenticata il loanese- alassino – laiguegliese – garlendese sen. Ripamonti. Come ignorare gli investimenti ed i fiori di tasse pagate dai concessionari. Basti pensare ai 5.500 euro l’anno del presidente provinciale e regionale che ricava un bel subaffitto di 5 mila euro al mese della sua concessione del ristorante sul mare. Ora la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità della legge regionale (giunta Toti-Rixi) che cercava di eludere la famigerata direttiva Bolkestein. Ma non piangete, resisteranno.
Leggi a fondo pagina la varazzina Bettina Bolla, dei Bagni Mafalda Royal, presidente de La Base balneare che ha dato vita al movimento ‘Italia produttiva’ con un convegno a Roma, presente Maurizio Gasparri da 26 anni in parlamento, giornalista, ex MSI, AN, Popolo delle Libertà, FI, già ministro e sottosegretario.
Quanti mass media locali riporteranno correttamente la notizia, quanti accorreranno in aiuto e a tutela di una categoria che ha sempre pagato poco o pochissimo la concessione, ha sempre cercato di essere parsimoniosa nelle ricevute fiscali ed ha sempre ritenuto il bene demaniale una proprietà privata (spiaggia, bar, campo giochi, ristorante, pizzeria, parco divertimenti, gioco bocce, tennis, pallavolo, angoli per i bimbi).
Perché non si fa un’inchiesta giornalistica e rendere noti chi sono i titolari dei Bagni Marini savonesi ed imperiesi ? Ci sono anche dentisti, farmacisti, commercialisti, artigiani, ex fiamme gialle, ex funzionari di Stato, investitori piemontesi e lombardi attratti dal ‘nero Riviera’. Chissà perchè si grida alla casta dei politici, degli intoccabili, dei giornalisti, dei notai, persino dei tassisti, mentre i generosi e benemeriti Bagni Marini non sono ancora riusciti a creare una loro casta. Sono da ammirare, certo che dobbiamo difendere i loro interessi come quelli degli ambulanti dei mercati che ormai al 90 per cento sono extracomunitari che hanno comprato le licenze dai nostri concittadini. Ebbene sono ammirevoli i leghisti nostrani, col piccolo vizietto di dimenticare nella loro lotta anti Bolkestein gli ‘stranieri’ residenti e contribuenti della Patria. Cosa accadrà ora dopo la sentenza della Corte Costituzionale ? Occorre grande mobilitazione. Una certezza, i balneari non saranno lasciati soli e maltrattati. In provincia di Savona a tutelare i poveri bagnini ci pensa con puntualità il notaio Ivg.it (una quarantina di articoli all’anno), mentre a Imperia c’è la notaia Imperia Tv (82 servizi). Per difendere gli ultimi. Questo è giornalismo d’inchiesta ed approfondimento. Con uno strepitoso successo di lettori e spettatori. Con una copiosa manna pubblicitaria per pagare generosissimi stipendi ai dipendenti. Con redattori molto fortunati. Felicissimo Natale !
Eccola il testo integrale di otto pagine……..
LA BASE BALNEARE E L’ATTIVIUSMO DEL PRESIDENTE VARAZZINO BETTINA BOLLA MAURIZIO GASPARRI EX MSI, AN, POPOLO DELLA LIBERTA, POI FI, GIORNALISTA, DA 26 ANNI IN PARLAMENTO, EX SOTTOSEGRETARIO, MINISTRO, DIPLOMATO AL LICEO CLASSICO, PROMORE DELLA ‘LEGGE GASPARRI’ PER LA SPARTIZIONE PARTITITA DELLA TV, FONDATORE DI ASSOCIAZIONI E CLUB ORGANIZZA UN CONVEGNO A ROMA PER DIFENDERE I SACROSANTI INTERESSI DEI BALNEARI ITALIANI MALTRATTATI RISPETTO AI COLLEGHI SPAGNOLI
ECCO IL TESTO DELL’ARTICOLO DI IVG.IT
Roma. “È nato il Mip – MIP – Movimento Italia Produttiva”, movimento civico che è stato formalizzato oggi a Roma. Un segnale concreto per allontanare la Bolkestein da tessuti importanti che producono ricchezza, dando lavoro a migliaia di persone, per unirsi tutti insieme con lo scopo di dare certezza del diritto a tante persone, formato da tutte le categorie che sono soggette alla Direttiva”.
L’annuncio porta la firma di Bettina Bolla, presidente de “La Base balneare”, di Ivano Zonetti, presidente di Ana e Angelo Pavoncello, vicepresidente di Ana ed è arrivato ieri, a margine del convegno organizzato da “La Base Balneare” che si è tenuto a Roma, su iniziativa dal senatore Maurizio Gasparri, dal titolo “La questione balneare italiana e spagnola a confronto: analisi della Ley de Costas spagnola”.
Sul tema si sono confrontati: il prof. AVC David Egea Villalba; il senatore William De Vecchis; la senatrice Anna Maria Bernini; capogruppo al Senato di Forza Italia; il senatore Massimo Ruspandini ed il senatore Maurizio Gasparri, “da sempre affianco delle battaglie dei balneari”. Nel corso del dibattito, De Vecchis, ha ribadito che “ci sarà una proroga delle concessioni e che il Governo sta lavorando per costituire un tavolo tecnico, cui parteciperanno sicuramente anche gli organizzatori del convegno, per scardinare i preconcetti, fare finalmente luce sulla materia e risolvere definitivamente il problema”. Negli interventi, gli esponenti di FI, hanno dato disponibilità “a lavorare insieme al professor Villalba”, che ha dichiarato che “in Spagna la Bolkestein non è mai arrivata perché la Spagna ha legiferato subito con tre differenti leggi, compresa “la Ley de Costas” che ha ricevuto solo 106 voti contrari dall’opposizione e successiva segnalazione in UE, ma senza alcuna infrazione”.
Un importante passaggio questo, che smentirebbe la tesi del precedente sottosegretario Gozi e di altri, che affermavano si applicasse non solo agli immobili colpiti da esproprio dell’88 ma anche per le concessioni simili a quelle dei balneari italiani. La “Base balneare” ha poi commissionato al prof. Villalba la redazione di un documento “che conterrà tutti i cavilli giuridici utili alla causa per arrivare ad una soluzione definitiva anche in Italia, dove si dimostra la grande menzogna raccontata dai nostri precedenti governi. In Spagna infatti la Bolkestein non è considerata per gli stabilimenti balneari perché in quella nazione c’è la distinzione tra i beni, i servizi e le imprese balneari, da subito considerati beni, oltre che un asset strategico per una nazione degna di protezione, cosa che non ha mai fatto l’Italia, unico Stato che interpreta la direttiva Bolkestein in questo modo”.
A chiudere il dibattito gli interventi di esperti del settore, quali: Angelo Giuseppe Orofino, Nicolò Maellaro, Paolo Battiato, Francesco Ferrigno, Carlo Monti, Ezio Filippucci, Marco De Luca.